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Non pronunciare il nome di Dio invano

Il secondo comandamento: non nominare il nome di Dio invano. Il rispetto dovuto al nome santo di Dio, alle cose e alle persone sacre. La necessaria maturazione del senso del sacro nella vita di un credente. Tipologie di peccati contro il secondo comandamento: la bestemmia, le imprecazioni, la nomina vana e inutile del nome di Dio, della Madonna e dei santi, il falso giuramento, l'inosservanza dei voti. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, diciassettesima puntata, Lunedì 8 Febbraio 2021

Che non ci sia più rispetto per niente e per nessuno specie per Dio e il suo mondo è una cosa incontestabile ed è una cosa brutta. Una persona che ha fatto un significativo cammino di fede si vede in questo ambito nel rispetto di Dio e in tutto ciò che ci gira attorno che sbocca ad un'attenzione al nome di ogni cristiano e per dilatazione al nome di ogni essere umano e per dilatazione ulteriore ad ogni creatura che Dio ha fatto. Tutto ciò che è, viene da Dio e ne veicola l'amore e dev'essere rispettato, per noi Figli di Dio, noi dovremmo essere i maestri dell'ecologismo e del creato perchè abbiamo delle attenzioni che vanno oltre ad una visione terrena. Se tu interiorizzi il rispetto a Dio e al suo nome, a tutto ciò che ha che fare con Lui (i suoi conscrati ecc..) la vita diventa un'altra cosa.

Ciò che è santo è qualcosa di separato, di trascendente...Io Sono Colui Che Sono, dice che Io sono l'Essere per essenza, Dio è Colui che è, sempre stato e sempre sarà, Non ha un'inizio e una fine e trascende il Creato, tutto il Creato parla di Lui ma Lui trascende tutto. L'uomo non può e non deve abusarne e anzi dovrebbe custodire nella memoria e in un silenzio pieno d'amore e di adorazione e non lo inserirà nelle sue parole se non benedirlo, glorificarlo o lodarli. O per parlare a Lui o parlarne bene di Lui, in senso buono.

2144 Il rispetto per il nome di Dio esprime quello dovuto al suo stesso mistero e a tutta la realtà sacra da esso evocata. Il senso del sacro fa parte della virtù della religione: « Il sentimento di timore e il sentimento del sacro sono sentimenti cristiani o no? [...] Nessuno può ragionevolmente dubitarne. Sono i sentimenti che palpiterebbero in noi, e con forte intensità, se avessimo la visione della Maestà di Dio. Sono i sentimenti che proveremmo se ci rendessimo conto della sua presenza. Nella misura in cui crediamo che Dio è presente, dobbiamo avvertirli. Se non li avvertiamo, è perché non percepiamo, non crediamo che egli è presente ».92 CCC

La crisi grande che c'è nel senso del sacro dipende dal fatto che non si creda realmente in Dio, nella sua esistenza e presenza, come ci si comporta mediamente dentro le Chiese? Si può ridurre una chiesa semplicemente a museo? E comportandomi lì dentro con un minor rispetto del museo, in Chiesa molti si comportano in Chiesa come un museo-salotto. C'è la percezione del senso del sacro? Quella non è casa tua, il mondo di Dio in questa valle di lacrime è caratterizzato dal sacro silenzio. Quanti momenti della celebrazione dovrebbero essere caratterizzati da momenti corti, lunghi o medi di silenzio? Vogliamo poi parlare delle persone sacre? Si parla male degli uomini di Chiesa, non si può scindere la persona dal sacerdozio che ha ricevuto, in virtù dell'ordine sacro un'essere umano - almeno noi cattolici dovremmo crederci, talvolta si vede uscire spazzatura contro i preti da ambienti cattolici. Se uno potesse vedere la dignità che ha un sacerdote, a prescindere dalla persona, gli prenderebbe un colpo. La Chiesa è un luogo sacro a prescindere dalla bellezza e dall'importanza del luogo - da San Pietro in Vaticano dalla piccola chiesetta consacrata pur brutta - ma se è consacrata è un luogo sacro. Molte volte si criticano le persone sacre perchè fanno male il loro lavoro, quindi io in nome di Dio critico la persona sacra...ma alla luce di questo sono proprio sicuro che Dio sottoscriva ciò che io sto facendo? E' nostro dovere leggere queste cose, pensarci ed agire di conseguenza. Capiamo cosa ci stiamo giocando dietro il nome di Dio.

Un battezzato - che non è un sacerdote (non ha ricevuto l'ordine) - ma ha la dignità di Figlio di Dio per adozione; anche se noi potessimo vedere cosa è un battezzato - anche se vive come un pagano e si è messo sotto i piedi il battesimo - e un'essere umano ha l'immagine di Dio, ha un'anima irripetibile, Gesù ha versato il sangue anche per lui. Perchè io non posso inquinare l'ambiente e non devo sprecare il cibo, maltrattare gli animali, ecc....? Perchè l'ambiente è stato creato dall'Altissimo, io non posso distruggerlo non solo perchè rendo la vita impossibile a me e ci sono conseguenze dannose per noi ma perchè facendo questo faccio uno sfregio a chi l'ha fatto. Se uno ti fa un regalo e questo lo rompo, quello che mi ha fatto il regalo non è contento. La Creazione è un dono che ci ha fatto Nostro Signore, perchè fosse al nostro servizio, perchè ne potessimo usare e perchè - in un certo modo buono - potessimo sfruttarla e non mettercelo sotto i piedi ecc.. e tutto questo sta dentro il secondo comandamento dietro come corollario. Noi su questo (il don lo pensa), il don vorrebbe supplicarci e pregarci di dare buona testimonianza, non assecondiamo stili e modi di fare che contraddicono ciò.

Io non mi devo permettere - non soltanto di insultare o usare malamente il nome dell'Altissimo ma anche tutto ciò che ha una relazione con Lui. Il secondo comandamento proibisce ogni abuso e/o uso blasfemo del nome di Dio, della Madonna e di tutti i santi. La bestemmia non è soltanto un'espressione volgare e turpe nei confronti di Dio, la bestemmia ha dei parenti (che non stanno allo stesso livello) il turpiloquio che è l'humus dove nasce la bestemmia - chi pratica il turpuloquio se gli piglia male, deve dire qualcosa di peggio rispetto a ciò che dice di solito - la bestemmia non è solo l'ingiuria rivolto a Dio (chi fa questo, anche quando ci sono delle circostanze attenuanti), anche se una persona non si rende conto, l'ambiente ecc.. è sempre un'atto disdicevole. La bestemmia è anche il proferire contro Dio interiormente - se uno le pensa, le bestemmie mentali (un conto sono le bestemmie che uno se le sente dentro ma non è volontà sua e non le vorrebbe dire (se ho capito bene), quando uno rivolge parole di sfida a Dio bestemmia.

2148 La bestemmia si oppone direttamente al secondo comandamento. Consiste nel proferire contro Dio – interiormente o esteriormente – parole di odio, di rimprovero, di sfida, nel parlare male di Dio, nel mancare di rispetto verso di lui nei propositi, nell'abusare del nome di Dio. San Giacomo disapprova coloro « che bestemmiano il bel nome [di Gesù] che è stato invocato » sopra di loro (Gc 2,7). La proibizione della bestemmia si estende alle parole contro la Chiesa di Cristo, i santi, le cose sacre. È blasfemo anche ricorrere al nome di Dio per mascherare pratiche criminali, ridurre popoli in schiavitù, torturare o mettere a morte. L'abuso del nome di Dio per commettere un crimine provoca il rigetto della religione.

Rimprovero a Dio: Se Dio è buono perchè ha permesso questo? Perchè non ha impedito quest'altro? La canzone del perchè (Luisa Piccarretta 8 Volume ultimo brano). Dio non deve giustificare le sue azioni, siamo noi che dobbiamo farlo per l'alto senso di riverenza nei suoi confronti. Se io ho un giusto senso di Dio, di Colui che è, della sua Onnipotenza, del suo Amore ecc.. io questo non glielo dirò mai, Dio sa quello che fa e lo sa perchè permette certe cose e se io so questo mi rilasso (io invece mi riconosco una povera misera creatura che non sa molte cose).

"... La proibizione della bestemmia si estende alle parole contro la Chiesa di Cristo, i santi, le cose sacre......" 2148

I figli della Chiesa possono parlare male della Chiesa? Astenersi del parlare male della Chiesa non significa ignorare o negare che nella Chiesa che tutti siamo bisognosi di conversione, di purificazione e non tutti corrispondono adeguatamente alla chiamata alla santità. Parlare male no. Un figlio di Dio non parla male mai di nessuno. Il parlare male ce lo dobbiamo togliere dalla bocca, ma se tu parli male di Dio (perchè fa così, parli male dei ministri di Dio,.. quando tu non sai tante questioni). Il don ha imparato che quando c'è un provvedimento noi non sappiamo cosa ci sia dietro, quanto l'hanno ponderato ecc.. e se di fronte a certe situazioni si prendono delle scelte non è compito mio giudicare, criticare ecc... se noi iniziamo a smetterla di parlare male di Dio, delle cose sacre e delle persone sacre forse arriveremo anche a smetterla di parlare male dei governanti. E' bene il parlare che edifichi, che provochi qualcosa di bene, talvolta in circostanze straordinarie ben circoscritte una persona può essere costretta a denunciare qualcosa, ma un conto è l'eccezione, un conto è lo stile continuo. La bestemmia - si legge nel catechismo - per sua natura è un peccato grave, se lo commetto con piena avvertenza e deliberato consenso è un peccato mortale.

Al di sotto della bestemmia ci sono le imprecazioni

2149 Le imprecazioni, in cui viene inserito il nome di Dio senza intenzione di bestemmia, sono una mancanza di rispetto verso il Signore. Il secondo comandamento proibisce anche l'uso magico del nome divino: « Il nome di Dio è grande laddove lo si pronuncia con il rispetto dovuto alla sua grandezza e alla sua maestà. Il nome di Dio è santo laddove lo si nomina con venerazione e con il timore di offenderlo ».96

Non sono cose intrisecamente gravi ma sono mancanze di rispetto. Un conto è invocare il nome di Dio per chiedere aiuto, ma nell'intercalare più si evita meglio è.

"...È blasfemo anche ricorrere al nome di Dio per mascherare pratiche criminali, ridurre popoli in schiavitù, torturare o mettere a morte. L'abuso del nome di Dio per commettere un crimine provoca il rigetto della religione..." 2148

Alla Madonna glielo ha detto l'Angelo che il Signore è con te (ed è una cosa grande), stiamo tranquilli prima di dire faccio questa cosa perchè so che Dio la vuole. Chi di noi può essere sicuro di fare al 100% di fare la Volontà di Dio? Specie quando poi si compiono azioni discutibili...non è che tu stai coprendo con la presunta volontà di Dio una serie di cose che dovrei pensarci bene?

"...Il secondo comandamento proibisce anche l'uso magico del nome divino.." 2149

La falsa immagine di Dio che lo vede come uno stregone, io lo invoco e Lui mi deve risolvere il problema. Sembra grossolana a dirla ma non è così. Gesù ha corso il rischio di essere considerato come un mago (nel Vangelo di san Giovanni dice che lo seguivano perchè lui moltiplicava i pani). Gesù toglieva la malattia del corpo ma sappi che Lui può toglierci la malattia del peccato, ecc... che sono più gravi (le malattie dell'anima sono peggiori rispetto a quelle del corpo).

Trasformare un Santo o la Madonna in barzellatta è un'irriverenza, non possiamo fare della fede una cosa altera o seriosa ma non possiamo ridurre le cose sacre o persone a barzellette.

II. Il nome di Dio pronunciato invano

2150 Il secondo comandamento proibisce il falso giuramento. Fare promessa solenne o giurare è prendere Dio come testimone di ciò che si afferma. È invocare la veracità divina a garanzia della propria veracità. Il giuramento impegna il nome del Signore. « Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome » (Dt 6,13).

Gesù ha detto di non giurare nè per il cielo ecc..... la parola di Gesù non si oppone al giuramento ma al giuramento fatto per futili motivi o per cose di poco conto (lo spiega anche San Tommaso d'Aquino). Il giuramento è lecito allorchè venga fatto per motivi gravi e giusti e a testimonianza della verità. Dev'essere rifiutato quando un giuramento è fatto per fare un'opera cattiva.

2151 Astenersi dal falso giuramento è un dovere verso Dio. Come Creatore e Signore, Dio è la norma di ogni verità. La parola umana è in accordo con Dio oppure in opposizione a lui che è la stessa verità. Quando il giuramento è veridico e legittimo, mette in luce il rapporto della parola umana con la verità di Dio. Il giuramento falso chiama Dio ad essere testimone di una menzogna.

2152 È spergiuro colui che, sotto giuramento, fa una promessa con l'intenzione di non mantenerla, o che, dopo aver promesso sotto giuramento, non vi si attiene. Lo spergiuro costituisce una grave mancanza di rispetto verso il Signore di ogni parola. Impegnarsi con giuramento a compiere un'opera cattiva è contrario alla santità del nome divino.

Io non posso chiamare Dio a garante di una promessa da marinario, non è una mancanza lieve ma grave. Anche in questo - ci vuole discrezione e moderazione. Ci devo pensare perchè una volta fatto me ne devo assumere le conseguenze, i voti sono le promesse fatte a Dio, i voti ordinariamente bisogna pensarci molto. Molte persone fanno sconsideratamente dei propri voti, se tu dici - la promessa è una promessa, è dare la parola, se io prometto che domani vengo a casa tua, io poi ci devo andare. Se si fanno promesse sconsiderate - farò questo sacrificio per tutta la vita (esempio) - per fare un voto non occorre dire una formula precisa, è una promessa a Dio, se uno ci mette l'intenzione di impegnarsi seriamente ad una certa cosa...ad onore del veto è dispensabile dall'autorità. Se uno entra in convento e capisce che non è la vita per lui, può chiedere di essere dispensato dai voti, e anche un voto privato anche un parroco può dispensare. I voti non si fanno per essere dispensati, bisogna rispettarli. Il direttore spirituale del don diceva non fare voti ma propositi, impegnati a fare una cosa - mentre se tu non attendi il proposito commetti un'imperfezione, se tu non adempi al voto commetti un peccato - un peccato la cui gravità dipende da tante cose.

Se io sono sposato (esempio) e faccio voto di non prendere più l'alcool (e non sono astemio quindi la gente pensa che io beva); potrebbe essere una cosa imprudente (a vita). Magari nel cuore fai un proposito a Dio che non te lo vai a cercare ma se capita una circostanza in cui devo bere un goccetto di spumante, io lo bevo.

Il nome cristiano

III. Il nome cristiano

2156 Il sacramento del Battesimo è conferito « nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo » (Mt 28,19). Nel Battesimo il nome del Signore santifica l'uomo e il cristiano riceve il proprio nome nella Chiesa. Può essere il nome di un santo, cioè di un discepolo che ha vissuto con esemplare fedeltà al suo Signore. Il patrocinio del santo offre un modello di carità ed assicura la sua intercessione. Il « nome di Battesimo » può anche esprimere un mistero cristiano o una virtù cristiana. « I genitori, i padrini e il parroco abbiano cura che non venga imposto un nome estraneo al senso cristiano ». 100

Il don racconta che non è infrequente trovarsi genitori che diano nomi che di cristiano non abbiamo più nulla, in quel caso è preferibile o aggiungere un nome di battesimo di un santo o il nome della Madonna.

2158 Dio chiama ciascuno per nome. 101 Il nome di ogni uomo è sacro. Il nome è l'icona della persona. Esige il rispetto, come segno della dignità di colui che lo porta.

2159 Il nome ricevuto è un nome eterno. Nel Regno, il carattere misterioso ed unico di ogni persona segnata dal nome di Dio risplenderà in piena luce. « Al vincitore darò [...] una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi la riceve » (Ap 2,17). « Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo » (Ap 14,1).

Fare voti a Dio è una cosa buona, purchè si tratta di cose buone possibili e circoscritti e adempibili. I voti non si fanno a cuor leggero o in maniera imprudente e sconsiderata, meglio quando si tratta di cose impegnative fare un proposito o chiedere consiglio al direttore spirituale se è il caso di imbarcarsi in un'impresa impegnativa.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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