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"Vizi e virtù": introduzione. Le cinque virtù intellettuali

Introduzione del ciclo di catechesi. L'ascetica. La differenza tra abito e atto. Quali sono le virtù cristiane e quali i vizi capitali. Presentazione e spiegazione delle cinque virtù intellettuali. Ciclo di catechesi "Vizi e virtù", prima puntata, Lunedì 18 Ottobre 2021

Nuovo ciclo di catechesi dedicato all'amplissima tematica dei vizi e delle virtù. Oltre ai dieci comandamenti come ci si può incamminare verso la santità? La santità ricordiamo è l'esercizio eroico delle virtù cristiane, quindi portato a livelli fuori dal normale e significativi. Per esercitarle le virtù bisogna conoscerle, possederle, avere la cognizione di cosa siano, come si acquiscono e come si implementano e quali sono i vizi contrari? Insieme alle virtù c'è anche un parallelo discorso da affrontare sui vizi capitali. Il don seguirà uno dei più grandi geni che ha eseguito un lavoro ad hoc su questo materiale mettendo il materiale in ordine. Il discorso sulle virtù e vizi ha alla base c'è un'aspetto fondamentalissimo della vita cristiana che oggi è un pò messa nel dimenticatoio che è l'ascetica. E' una disciplina fondamentale anche pratica, cioè allenamento, la nostra anima ha delle legge di crescita analoghe a quelle del corpo. Il nostro corpo dev'essere alimentato altrimenti non vive, deve mangiare e bere e sarà un caso che Gesù ha consacrato il pane e il vino? (tra le altre motivazioni). La nostra anima deve vivere e la vita della nostra anima - e non si sfugge da qua - deve frequentare i Sacramenti e la preghiera (vedi il ciclo di catechesi del don Sana Dottrina Cattolica), e l'altro ciclo di catechesi la preghiera cristiana.

Si mangia e beve attraverso i sacrameni e la preghiera, senza la Grazia di Dio tu non entri nel Regno di Dio. La grazia di Dio non si riceve una volta sola nel battesimo, ma può crescere, diminuire o si può perdere. Cresce e si custodisce con i sacramenti e la preghiera, si perde con il peccato mortale, diminuisce con il peccato veniale e non cresce con le imperfezioni. Il nostro corpo deve mantenersi tonico, magari non deve andare in palestra per diventare un campione, ma un minimo deve fare qualcosa altrimenti si atrofizza. E questo vale anche per l'anima, se noi non facciamo esercizio anche nell'anima la nostra anima non cresce. Il nutrimento che noi riceviamo dai sacramenti e dalla preghiera serve perchè la nostra anima possa agire ed operare e lavorare su di sè per crescere nelle virtù e svellere e distruggere i vizi. Senza la grazia di Dio non si può fare. E all'ascetica spetta il compito di fornire al fedele battezzato cristiano i mezzi e gli strumenti per raggiungere la santità (cioè l'eroicità nell'esercizio delle virtù).

Le virtù cristiane principali sono le 3 teologali (Fede, Speranza e Carità) e le 4 cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza e la Temperanza) a queste 7 virtù principali - perchè ad esse sono connesse un'arcipelago di virtù. Il cardine ha ragione di esistere se è attaccato ad una porta, il cardine di quella virtù ha un fascio di virtù connesse o di cui quella virtù si sostanzia o ne esplicano il contenuto positivo. A fronte di queste 7 virtù ci sono i 7 vizi capitali:lussuria, gola, avarizia, accidia, ira, invidia e superbia. Pochi sanno che oltre alle virtù teologali e cardinali ci sono 5 virtù intellettuali umane - intelletto, sapienza, scienza, le arti e mestieri e la prudenza. Queste struttarano le nostre operazioni, se una cosa non la conosci è impossibile che tu la desideri, sia che la ami, sia che l'acquisisci e sia che la pratichi. Poi ci sono le 10 virtù morali che regolano e dominano le passioni. Le passioni, cosa sono? Altro ciclo di catechesi di don Leonardo Maria Pompei...dal non senso alla vita di Cielo.

Ciclo di catechesi che serve per aiutare una persona derelitta, disperata ecc.. a rialzarsi e a condurre una vita santa. In questo ciclo di catechesi ci sono approfondimenti utili per capire come è fatto un'essere umano..che sono tutte queste cose che ci portiamo dietro? Che cos'è una passione? Cosa sono le facoltà spirituali, quali sono i sensi...come il peccato originale ha alterato e disordinato ilnostro mondo interiore e come si riordina.

Le virtù morali sono quelle, attraverso gli atti della nostra volontà, vengono regolate le 11 passioni che noi abbiamo. Sono la fortezza, temperanza, liberalità, la magnificenza, la filotinia (?), la magnaminità, l'affabilità, la veracità e l'eutrapelia e la mansuetudine. E ulteriori aree di santificazioni: i 7 doni dello Spirito Santo che ci vengono infusi nella Cresima, i 12 frutti dello Spirito Santo che sono i segni più certi che la grazia sta abitando ed operando in noi. Per questo si chiamano frutti. Se tu produci certi frutti vuol dire che lo Spirito Santo è in te. E le 8 beatitudini (povertà di spirito, ecc..) è tutto il mare che dovremo insieme percorrere ed attraversare.

Virtù intellettuali. Primo step. Queste sono quelle per mezzo delle quali il nostro intelletto recepisce le cose che sono fondamentali per poter vivere cristianamente, senza la conoscenza non è possibile la vita. Se io non ho studiato legge non posso fare l'avvocato. Perchè io possa parlare di alcune cose, io le devo acquisire altrimenti non potrei parlarne. Dio si lamenta che il suo popolo perisce per mancanza di conoscenza. Oggi c'è un grandissimo problema di mancanza di formazione cristiana. Il cardinal Petrocchi diceva ai giovani seminaristi di spendere tempo nella loro formazione, formazione, formazione, ecc... formazione, ecc.. la gente non è cristianamente formata e se ciò è, non possiamo avere nessuna speranza di vedere cristiani che vivano da tali. Il don questo l'ha constatato innuemerevoli volte. Se tu non hai una coscienza morale formata, quando vai a confessarti, cosa gli racconti? Alcuni peccati si sanno che sono tali (bestemmia) ma molti non percepiscono una parolaccia come cosa da confessione, ma oltre a questo cosa vai a confessarti? Se noi non siamo ben formati, succede che nella vita non possiamo produrre frutti di autentica santità, le persone lasciate allo stato brado - dopo il peccato originale -ordinariamente produce frutti marci. San Tommaso d'Aquino diceva che se tu non ti metti in grazia di Dio e non ti formi un pò, accumoli peccati mortali su peccati mortali. In senso stretto ci dev'essere la piena avvertenza e deliberato consenso oltre alla materia grave; queste cose le so nella misura in cui le acquisisco e se uno approfondisce i 10 comandamenti, chi lo ascolta sicuramente al termine di quel ciclo si accorgerà che dal punto di vista oggettivo ha commesso un sacco di peccati, non aveva la piena avvertenza però al termine di questo ciclo andrà a fare questa cosa e se ha un pò di buona volontà smettere a non fare altri peccati. E' importantissima la formazione.

Intelletto, sapienza, la scienza, gli atti e mestieri e la prudenza.

L'intelletto è l'abito* speculativo per mezzo del quale si conoscono i primi principi (san Tommaso d'Aquino) della logica. Ma in che senso è una virtù? Noi lo diciamo nel parlare comune: lo sai far funzionare il cervello? Il cervello funziona se applica correttamente le leggi della logica i cui primi principi sono quelli: io non posso dire nello stesso tempo e sotto lo stesso aspetto che una cosa è e il suo contrario. Il don prende una corona del rosario bianca (nel video) perchè evidente che è bianca, non può dire che ha una penna nera il don non sta facendo funzionare il cervello. L'intelligenza è una cosa che si educa, a ben ragionare si impara e il ben ragionare presuppone la capacità di analizzare un problema, focalizzare un problema, argomentare un problema in base ai principi ferrei della logica. Su tanti temi di stretta attualità ci sono persone che chiedono pareri al don, il consiglio e parare non lo può dare perchè la prima cosa che uno deve fare è informarsi - operazione di onestà intellettuali. Non volere sapere nulla uno sta rifiutando di operare un corretto discernimento e se fa questo, degli eventuali mali commessi ne risponderà. Perchè non ha voluto informarsi. Imparare a ragionare.

* è un termine che significa ..pensiamo agli abiti che portiamo addosso in maniera stabile, l'abito manifesta molto bene la persona. Si potrà dire dimmi come ti vesti e ti dirò chi sei? Vedi un prete - senza fare polemica - in talare, in clergyman e un prete in abiti borghesi. Pensa e rifletti tu all'effetto che ti fa vedere un prete vestito in questi tre modi. L'abito è una disposizione stabile secondo la quale uno è disposto ad operare bene o male in sè stesso o in rapporto ad altro. Deriva da abito il termine abitudine. Una virtù in generale è sempre un'abito, una buona abitudine della persona con cui si vive rettamente, questa è una virtù. La virtù si distingue dall'atto. L'atto è ciò che manifesta la virtù. Se io - esempio - ho la tentazione di vedere un video sconcio e non lo vedo. Cosa sto facendo? Non ho commesso un'atto impuro con gli occhi. E' un'atto ma cosa sta dietro questo atto? La virtù della purezza, ma se avessi il vizio della lussuria sicuramente quel video me lo sarei guardato e avrei commesso un'atto impuro. Il vizio e la virtù è ciò che sta dietro i nostri atti. Se io acquisisco un'abitudine buona, gli atti che farò saranno buoni, gli stanno alla virtù come il frutto sta all'albero. Se invece le mie abitudini sono cattive o viziose, gli atti che io produrrò saranno cattivi.

Sapienza e scienza. La sapienza è sempre un'abito speculativo (abito sempre intellettuale) per mezzo del quale per mezzo di altre nozioni si conoscono le realtà ultime. La sapienza è ciò che rende l'intelletto capace di apprendere le cose di Dio e di poi giudicare sulle cose in base a criteri divini e soprannaturali. Esempio: per chi va a Messa alla domenica, il Vangelo del giovane ricco. Se una persona lascia le proprie ricchezze e segue Gesù, cosa sta facendo? Sta facendo un'atto che agli occhi del mondo è una pazzia, secondo la sapienza umana quella persona è matta ma secondo il Vangelo sta facendo un'atto di sapienza soprannaturale e divina, perchè la sapienza divina afferma che se tu fai questo i beni me li ritroverò 100 volte tanto in questo mondo assieme alle persecuzioni e poi la vita eterna. Chi è sapiente è perchè ha acquisito ed alimentato la capacità di ragionare soprannaturale e di capire cos'è più importante. Cosa è più importante? La vita fisica o la vita eterna?

La scienza. Termine abusato che dicono che la scienza, scienza, scienza, ecc... parlando della scienza come se tutto avesse il crisma dell'incontrovertibilità dei fatti. Prima di dire che una cosa è scienza in questo senso ci vuole il 100% o non il 90% ecc... e poi si passa nel campo delle teorie scientifiche. L'evoluzione non è scienza è una teoria, ricostruzione non incontrovertibile di alcuni dati derivanti dall'osservazione. In senso ampio, scienza è l'abito speculativo con cui si conoscono le realtà di questo mondo e quindi tutte le scienze umane. Una persona ha la scienza di qualcosa se quel qualcosa la conosce. Si ha la conoscenza di tutte le cose autentiche, quando la conoscenza è per cause. Se la so spiegare. Per esempio, se tu ascolti una catechesi e dici non ci ho capito nulla, vul dire che ho il don non ha preparato quello che sta dicendo o non si è spiegato bene ecc.. o tu non hai capito bene. Perchè si ha la conoscenza di qualcosa, quel qualcosa si è in grado di spiegarla. Anche le realtà di fede vanno spiegate (la Teologia) analizzate in base alle loro cause. La nostra Fede divina cattolica ha una sua rigorosissima logica intrinseca e tutto forma un deposito organico e al suo interno perfettamente logico e coerente.

Le arti e mestieri. Sono quelle abilità morali che per mezzo delle quali si acquisiscono abiti operativi. Una persona, un'artigiano che ti restaura una statua ecc... fa quelle cose perchè ha una virtù intellettuale che mette in atto tramite le mani e deve aver acquisito quella virtù e anche un'artista, pittore e scultore. Gli arti e mestieri sono la rette delle cose da farsi (Aristotele).

Prudenza. Definita la prima delle virtù perchè per mezzo di essa, noi possiamo ben operare e ben vivere. La prudenza è la retta ragione delle cose da compiersi: cosa faccio di fronte a questo problema analizzando le varie cose che ci stanno attorno? Un'atto di giustizia: vengo a conoscenza - prima non lo sapevo - di una legge che regola una certa azione che sto per fare. Cosa faccio? Prima conosco la legge, poi bisogna vedere se quello che sto facendo la legge che ho conosciuto e se sono tenuto ad applicarla o c'è un'eccezione o una condizione che mi rende impossibile applicare questa legge. Tutto ciò è regolato dalla Prudenza.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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