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Sant'Agostino: lo stato di natura era solo assenza di concupiscenza

L'evoluzione del pensiero di sant'Agostino. Da una perfetta consonanza con la tradizione patristica a lui precedente al cambiamento di posizione, che nega che la verginità era lo stato di natura voluto da Dio per l'uomo e che la riproduzione sessuata sia conseguenza della colpa d'origine. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", undicesima puntata, Martedì 28 Dicembre 2021

ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON - tipo Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica.

Riassunto delle puntate precedenti: Lo stato pensato da Dio per gli esseri umani era quello della verginità, con una modalità di moltiplicazione degli esseri umani a noi ignota, la riproduzione sessuata come la conosciamo viene dopo il peccato originale. Per alcuni autori - una minoranza - il peccato originale consistette in quello (un rapporto sessuale) e tutti sono d'accordo che la riproduzione sessuata fu una conseguenza del peccato originale. Nelle opere giovanili e fino ad un certo punto (40/45 anni ) ha mantenuto una coerenza coi Padri della Chiesa, poi ha corretto (sotto alcuni influssi) la sua posizione ritenendo la riproduzione sessuata un fatto naturale, fondato sulla natura dell'uomo e quindi di per sè perfettamente compatibile pre- peccato originale, anche se la Sacra Scrittura afferma l'unione tra Adamo ed Eva dopo il peccato, ma di per sè è un fatto compatibile con la natura dell'uomo. E qua abbiamo una rottura con tutta la tradizione precedente. E' il primo ad affermare questa cosa. - Questo è il secondo sant'Agostino. Secondo il don, nella vita di pensatore, di una persona di fede, il pensiero matura supera il pensiero giovanile salvo qualche eccezzione, ma in questa cosa ahimè c'è un'eccezione, il problema è che il peso di Sant'Agostino ha influenzato tanto la Chiesa. E ha influenzato anche San Tommaso d'Aquino, San Tommaso è stato uno dei protagonisti del tentativo di rileggere l'aristotelismo in chiave cattolica mentre sant'Agostino presenta un'impianto di pensiero filosofico di Platone. Platone ed Aristotele hanno fatto la scuola del pensiero. Il pensiero filosofico e teologico - anche chi ha preso decisioni un pò borderline gira sempre attorno a questi due. Nonostante che i Padri della Chiesa latina siano quattro, Sant'Agostino, sant'Ambrogio, San Girolamo e san Gregorio Magno.

Agostino nasce il 13 novembre del 354 a Tagaste, in Africa. Non era credente e la madre Monica era una fervente cristiana, per anni e anni ha pregato perchè il suo figlio si convertisse e dopo 30 anni di preghiera e da sacerdote (sant'Agostino) è diventato vescovo. Aderì durante l'età giovanile al machineismo, (eresia) e ci rimase un decennio circa. Sant'Agostino fu battezzato a 33 anni. Tornò in Africa ma la sua mamma morì ad Ostia. Fu un campione nella difesa della fede contro le eresie dei pelagiani e dei donatisti e diede alla Chiesa un contributo unico. Come funziona e come si riceve la grazia di Dio e se un sacramento è valido anche quando chi lo amministra è una persona consacrata ma indegna, la Chiesa lo ha iniziato a mettere nero su bianco grazie anche alle polemiche di Sant Agostino con le sette eretiche dei donatisti. La Messa è invalida se il sacerdote non usa il pane azzimo e vino, cambia la formula della consacrazione facendo di testa tua e stop.

19. 30. Quanto a quest'altra frase della Scrittura: Li creò maschio e femmina e Dio li benedisse dicendo: Crescete, moltiplicatevi, procreate e riempite la terra, si pone del tutto giustamente la questione in qual senso debba intendersi l'unione del maschio e della femmina prima del peccato e prima di questa benedizione con cui Dio disse: Crescete, moltiplicatevi, procreate e riempite la terra. È da intendersi in senso carnale o in senso spirituale?.......In effetti i figli in questo mondo generano e sono generati come dice il Signore quando insegna che la generazione carnale dev'essere disprezzata in confronto della vita futura che a noi è promessa

Prima del peccato questo comando, crescete e moltiplicatevi, questo comando si può tranquillamente intendere anche in senso puramente spirituale, chi l'ha detto che il comando dica riproducetevi sessualmente? Non c'è scritto questo nel testo. Prima del peccato, l'unione del maschio e femmina era casta cioè verginità. Il principio che abbiamo già visto: nella condizione glorificata, quando non avremo più nulla a che fare con il peccato, non prevede l'unione sessuale, certamente tale unione non era prevista nel Paradiso Terrestre, la spia di questo è che si parla della riproduzione sessuata dopo il peccato originale. Questo Sant'Agostino lo riconosce.

"...dopo il peccato fu, molto verosimilmente, trasformata in fecondità carnale..."

"...Si deve credere così per il fatto che non erano ancora nati i figli di questo mondo prima che i progenitori peccassero..." (SI VEDA PER APPROFONDIRE QUESTO SITO)

Dato bliblico oggettivo. E Sant'Agostino si mette sulla scia degli altri padri. Poi passiamo all'opera DE CATECHIZANDIS RUDIBUS intorno al 400, scritta su richiesta di un'amico di Cartagine e rivolta ai pre- catecumeni incamminati verso il battesimo. Eva non fu creata per la concupiscenza della carne perchè fu creata prima del peccato originale. Sant'Agostino continua ad affermare che l'unione tra i progenitori - prima della colpa - era solo spirituale. I loro corpi non erano soggetti della corruzione. Nel frattempo c'era un'eretico giovinano che a Roma aveva scatenato un'eresia esaltando il matrimonio denigrando la verginità consacrata, ogni tanto anche oggi ritornano queste eresia, e tale errore fu condannato dal Papa e da Sant'Ambrogio. Ma i discepoli dicevano che i loro avversari per confutare gioviniano dicono che non sanno difendere la verginità svalutando il matrimonio e sant'Agostino dice che è un'accusa pericolosa e bisogna smarcarsi da quest'accusa bisogna fare qualcosa. Scrive un'operetta e sant'Agostino rimane sempre nell'alveo della tradizione della Chiesa. Più avanti nella stessa opera, sant'Agostino inizia a cambiare. Ed inizia ad aprire ad una serie di teorie sulla generazione delle persone prima del peccato. Inizia a fare un passaggio ulteriore: chi l'ha detto che il corpo dei progenitori prima della colpa fosse un corpo spirituale? (riferimento alle esperessioni paoline che parla di corpo psichico e di corpo spirituale). Il discorso e l'adagio comune della patristica era: siccome la condizione d'origine era una condizione divina, evidentemente spirituale perchè c'erano un sacco di grazie spirituali, qua dentro non poteva entrarci una condizione animale o psichica. sant'Agostino dice che questi corpi erano stati creati mortali, ma se fosse ciò vuol dire che la condizione protologica (scienza della realtà prima) non è spirituale ma animale. Ecco il passaggio, da questa breccia Sant'Agostino avrebbe iniziato a scrivere roba diversa.

Nell'opera LA GENESI ALLA LETTERA, Sant'Agostino inizia a cambiare idea rispetto alle sue posizioni giovanili. L'opera è stata scritta in 15 anni e i primi libri dell'opera, sant'Agostino sta in linea con quello che scrive all'inizio ma poi si dissocia.

Libro Nono

"..In che senso la donna è aiuto dell'uomo. 3. 5. Orbene, se ci chiediamo per quale motivo era necessario quell'aiuto, con ragione ci si presenta alla mente solo quello della procreazione dei figli, così come la terra è d'aiuto al seme per la produzione d'una pianta dall'unione dell'una e dell'altro. Questo motivo era già stato indicato anche nella creazione originaria delle cose: Dio li creò maschio e femmina e li benedisse dicendo: Crescete e moltiplicatevi, riempite la terra e assoggettatela 10. Questa ragione della creazione e dell'unione del maschio e della femmina, come pure la benedizione, non fu abrogata neppure dopo il peccato dell'uomo e dopo il suo castigo. Proprio in virtù di quella benedizione la terra è ora piena di uomini che l'assoggettano.

3. 6. In realtà, sebbene la Scrittura ricordi che [i nostri progenitori] ebbero rapporti sessuali e generarono figli solo dopo essere stati cacciati dal paradiso, io tuttavia non vedo che cosa avrebbe potuto impedire che per loro ci fosse un'onorata unione matrimoniale e il talamo intemerato 11 anche nel paradiso. Dio infatti, se fossero vissuti nella fedeltà e nella giustizia e lo avessero servito nell'ubbidienza e nella santità, avrebbe concesso loro di generare figli con il loro seme senza l'ardore disordinato della concupiscenza, senza la fatica e il dolore del parto.

Sant'Agostino immagina un'unione carnale senza concupiscenza.

4. 8. Perché dunque [i nostri progenitori] ebbero rapporti sessuali solo dopo essere usciti dal paradiso? Si può rispondere facilmente che la ragione sta nel fatto ch'essi subito dopo la creazione della donna e prima di aver rapporti sessuali commisero la trasgressione, per causa della quale furono destinati alla morte e furono cacciati dal luogo della loro felicità. La Scrittura in realtà non determina il tempo intercorso tra la loro creazione e la nascita del loro figlio Caino. Uno potrebbe anche dire che Dio non aveva ancora dato loro l'autorizzazione ad unirsi nell'amplesso coniugale.....Sant'Agostino / san Clemente dice che l'unione sessuale era una questione di tempo.

Secondo sant'Agostino il peccato originale sarebbe stato fatto subito con Eva, ma secondo le rivelazioni di Dio alla serva di Dio Luisa Piccarreta sono passati anni in cui Adamo ha fatto nel Paradiso terrestre moltissimi atti quindi questo non si può realizzare se è vero quello che Gesù ha detto a Luisa Piccarreta.

Il ruolo della donna. 5. 9. Ora, se la donna non fu fatta per esser d'aiuto all'uomo al fine di generare figli, per aiutarlo a fare cos'altro fu creata?....

Sant'Agostino dimentica cosa aveva scritto prima. Comunque. il discorso che sant'Agostino fa è questo: nello stato di natura integra, c'è un dominio perfetto delle membra, comprese quelle membra. Noi sappiamo bene che gli stati legati all'eccitazione sessuale non sono volontari, bisogna sollecitarli e una volta sollecitati li sfoga in modo tale che la soddisfazione e il compimento di quell'atto, avviene poi la consumazione del piacere sessuale. Poi sant'Agostino se la prende con un pelagiano che negavano la concupiscenza, e scrive un'opera per confutarlo.

(il don legge e non trovo l'opera da lui indicata).

Nella posizione adulta di Sant'Agostino dice che non è l'unione sessuale che secondo lui c'era già prima ma ciò che si aggiunge è la presenza della concupiscenza nell'attuale modo di generare. (il don legge). Ogni carne che nasce dall'unione carnale - e questo è conforme alla Tradizione - è carne di peccato ma sta dicendo anche che Giuseppe e Maria non potevano stare assieme perchè san Giuseppe aveva contratto il peccato originale, un'unione senza concupiscenza non sarebbe stata possibile e quindi non poteva amarsi. Il discriminante per sant'Agostino tra il prima e il dopo, non è più l'atto ma la concupiscenza con cui l'atto viene posto in essere. (il don legge). L'unico problema del suo discorso (dopo) è: se la differenza (tra prima del peccato e dopo) è la concupiscenza, ma se i genitori che sono stati battezzati, come mai quando concepiscono pur nella concupiscenza trasmettono il peccato originale? Un ragazzino che nasce non eredita solo la concupiscenza - attenzione, dobbiamo essere chiari - perchè un bambino non eredita solo le conseguenze del peccato originale ma il peccato originale stesso che i genitori non hanno più. Dopo il battesimo, il reato della concupiscenza cioè la presenza di un peccato originale in sè come proprio. Tu trasmetti un peccato che tu non hai più, quello che è rimasto ai genitori è solo l'effetto e la conseguenza della macchia d'origine. Sant'Agostino non sa come sia possibile ma per sant'Ambrogio e tanti altri è causato dallo stesso modo di generare.

CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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