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Come sarà il giudizio particolare

L'importanza del giudizio particolare. Il suo fondamento. La luce di Dio che invade completamente la coscienza. Il radicamento immutabile della volontà nello stato in cui la trova la morte. Conseguenze di ciò. Come ci si prepara al giudizio particolare. Ciclo di catechesi: "I Novissimi. La morte e la vita del mondo che verrà", settima puntata, Lunedì 24 Ottobre 2022

Al momento della morte ci si trova di fronte a Cristo giudice e si riceve una sentenza che può essere: dannazione, beatitudine o tempo di purificazione. Abbiamo anche visto che in certe condizioni l'esito del giudizio può essere differente ma ci ritorneremo.

Perchè sono stati fatti abbastanza tardivamente dei concili sul giudizio particolare (tipo nel 1200 circa)? Perchè nell'età patristica ci si occupava prevalentemente del Giudizio Universale e della Parusia. Questo fu favorito dall'interpretazione molto letterale di brani del NT che sembravano suggerire una Parusia imminente. Ci sono dei testi che volgono su questo e che potrebbero far pensare su quest'imminenza ma come stiamo capendo anche dalle catechesi di Tenera Amata, quando si fanno discorsi di questo genere - presto o tardi - su che frequenza temporale ci stiamo ponendo? Il libro dell'Apocalisse termina con le parole di Gesù che dice: ecco, io vengo presto e porterò il mio salario. Ma sono passati circa 2000 anni o poco meno,.... che intendeva? La scrittura mente o Gesù ha detto il falso? No. Ma su quale frequenza temporale ci si pone? L'unità misura fondamentale del tempo sul pianeta terra è il secondo ma ci sono altre frequenze su cui si può misurare il tempo - più lente ecc.. - e se la Sacra Scrittura (NT) dice ai tuoi occhi (del Signore) 1000 anni sono come il giorno di ieri che è passato, - e san Pietro nelle sue lettere citando questo brano - e se sono passati 2000 anni dall'Ascensione, agli occhi del Signore sono passati solo 2 giorni. Se tu dici ad un'amico ci vediamo presto, magari ci si può vedere dopo 4/5. Pensate se avesse ragione Luisa Piccarretta, Gesù a lei dice che ha suddiviso la storia in blocchi da 2000 anni partendo dalla Creazione dell'Uomo situabile circa 4000 anni prima di Cristo. Poi il diluvio (nel 2000 AC), la sua Nascita anno Zero e se la storia va avanti così significa che adesso sono passati 2 giorni ma la Parusia - stando a questa unità temporale - arriverà nell'anno 4000 circa. Nell'età patristica queste considerazioni non sono state fatte e il giuduzio particolare è stato un pò trascurato.

Ma c'è stato un momento storico in cui il tema del giudizio particolare è stato messo al centro dell'attenzione - con l'avvento della Scolastica, situabile nella sua fase matura nel 13° secolo. Ma perchè questa cosa? In quel tempo, in età scolastica, c'era stata la riscoperta di Aristotele e dell'aristotelismo che fu un fenomeno molto complesso - perchè Aristotele su molte cose diceva il vero e aveva un'armamentario straordinario da utilizzare e molto adatto ad una certa indagine teologica ma c'erano dei passaggi molto ambigui ed eterei. Aristotele distingue nell'atto conoscitivo - intelletto passibile ed intelletto agente da cui derivano alcune forme di conoscenza. In alcuni suoi passaggi sembra una sorta di macro anima del mondo e aiuterebbe tutti gli esseri umani (è difficile da capire e trascrivere fedelmente); ma se l'intelletto agente non avesse natura individuale sarebbe problematico affermare l'individualità dell'anima. E quindi? Avviene lo sminuimento - inacettabile per il cristianesimo - dell'individuo. Spesso si dice che l'individuo non è così importante ma è più importante la collettività, in un'ottica cristiana questo non è affatto vero - perchè chi è importante è sempre il singolo anche nel suo contesto sociale. Non ci sono degli individuali come isole o meteore nel cristianesimo ma al primo posto c'è sempre la persona e poi il contesto d'insieme. Ed ogni uomo - in quanto persona - spiega san Tommaso - è inanzittuto è un'individuo - ecco perchè il giudizio particolare. Io non sono la mia famiglia, ma sono parte della mia famiglia. Noi eravamo un'alunno di una classe, faccio parte di una classe X.

Se l'uomo è persona e la persona è individuo e parte di un tutto è chiaro che deve due giudizi: quello come individuo e come parte del tutto (dice san Tommaso). Particolare al momento della tua morte, che riguarda cosa tu hai fatto e il Giudizio Universale quello che tu hai fatto in relazione ai vari livelli di cui tu sei parte. Nel Giudizio Universale tanti nodi verranno al pettine. Ciò ci deve dare una grandissima consolazione: noi abbiamo delle ansie sulle ingiustize che vediamo e che subiamo, vorremmo che ci fosse fatta giustizia. Desiderio più che legittimo. Giustizia verrà fatta. Se tu avrai subito dei soprusi - e se questi sono reali - la soddisfazione verrà, devi solo avere un pochino di pazienza. In questo mondo dobbiamo imparare ad avere tanta pazienza e saper attendere. Attendere è la grande parola cristiana, l'Avvento è il tempo dell'Attesa. Noi siamo in attesa del Giudizio Universale e siamo in attesa delle visite del Signore e che bussi alla nostra porta del cuore. Le venute del Signore sono un fatto presenti in ogni vita umana particolarmente in quella cristiana ma bisogna imparare a riconoscerle.

Cosa succede al giudizio particolare? Cosa ci immaginiamo? Un'aula di giustizia con le Tre Persone come Giudice, il Pubblico Ministero - Diavolo che ci accusa davanti a Dio e l'avvocato difensore che sarà l'Angelo Custode? A quanto dicono i Santi - san Tommaso in particolare - non sarà così. Sarà un'attimo - anche se si sarà vissuto 80/100 anni. Immediatamente dopo morte, ci sarà la Luce di Dio - invaderà completamente la tua anima - alla tua luce vediamo la luce (salmo), in un'istante noi rivedremo la nostra vita con la Luce stessa di Dio. Non ci saranno possibilità di menzogne, di mentire, di fare l'ipocrita, ecc... e messi di fronte messi alla verità più assoluta - qualasiasi sarà la sorte - l'anima l'accetterà in maniera assoluta - perfino i dannati. I dannati capiranno in quel momento che devono essere dannati e che è giusto che sarà così. Vedranno tutte le grazie sprecate e tutte le cose ricevute da Dio e non usate bene, tutti i peccati mortali, tutte le persone che avranno sofferto per causa loro, tutte le volte che il Signore gli ha supplicati. E vedremo anche tutte le nostre miserie ed imperfezioni e prenderemo coscienza che non esiste nemmeno un'imperfezione involontaria non riparata che possa entrare così com'è in Paradiso ma andremo nel Purgatorio. Vedremo le cose nella Verità cioè noi non conosciamo bene noi stessi e sarebbe assai bene - san Paolo dice ogni giorno affronta la morte, saremmo capaci di riconoscerci peccatori? Saremmo capaci di chiedere al Signore la Luce? Raggiungeremmo l'umiltà del cuore. San Paolo dice che se lui non è cosciente di colpa alcuna non è giustificato - lo sai tu che non hai uno sguardo oggettivo su te stesso per quanto ti sforzi? Io posso pensare di non aver fatto nulla di male di fronte al Signore, ed invece qualcosa di male c'è o penso di aver fatto qualcosa di male ma davanti al Signore non c'era niente di male. Siamo consapevoli di queste cose? Dobbiamo prenderne consapevolezza. Chi di noi si può mettere davanti a Dio senza problemi?

Nel Giudizio particolare si mette in risalto che io sono un poveretto e che Dio è Dio. Davanti a Lui non ci possiamo nascondere. Avrà un giudizio particolare leggero chi si mette davanti a Dio - perchè spesso noi giustifichiamo con mille giri mentali tacidando la coscienza le nostre scelte sbagliate. L'intenzione apparente deve darsi un'apparenza positiva ma l'intenzione nascosta è negativa e quindi davanti al Signore quell'azione è negativa. Se tu non smascheri questo comportamento fino a quando sei in Terra ed inizi a muoverti rettamente, al giudizio particolare arriveranno le sorprese. Dio ci dirà: non hai imparato a vivere sotto il Mio sgaurdo? Non dobbiamo pensare uno sguardo arcigno ma lo sguardo di Dio è sempre amorevole ma Giusto. Noi non possiamo irridere Dio o non possiamo di ingannarlo. O pensare di nasconderci da Lui. Più agirò sotto gli occhi di Dio meno cattive azioni farò e saranno appunti negativi in meno di cui dovrò rendere conto al Giudizio Particolare. Il giudizio particolare è un'istantaneo giudizio di coscienza. Non ci saranno tribunali, ecc... ma è la Luce di Dio che invade la tua coscienza, in un battito d'ali vedrò la mia vita come Dio la vede e la sentenza - in un certo senso - l'anima se la darà da sè. Mentre qua possiamo illuderci là non succederà perchè tutto il male che avremo fatto. Il don inviata a leggersi il libro di Gloria Polo. Una dentista che - a causa di un fulmine - entra in coma e durante il coma vede quello che gli sarebbe successo se fosse morta in quel momento: era cattolica, un pò praticante ma aveva commesso un sacco di peccati mortali; eppure pensava di essere una bravissima persona. Altro particolare non da nulla: si è parlato dell'eutanasia, vatti a leggere il libro di Gloria Polo, era in coma, come fa una persona a sostituirsi alla volontà del malato... e stavano discutendo se staccare la spina, Gloria Polo lei era consapevole di questa cosa (lo vedeva perchè era uscita dal corpo) ma non poteva farsi sentire; se avessero staccato le spine se ne sarebbe andata dritta dritta all'inferno. Grazie a Dio non hanno staccato le spine e lei racconta che questa cosa la viveva. Nostro Signore l'ha riportata sulla terra perchè raccontasse questa cosa. Siccome molte volte gli scritti dei Santi, Magistero della Chiesa ecc... non bastano, Nostro Signore ti manda una rivelazione privata e qualche raro caso ti fa fare una tua esperienza personale privata.

Pechè si va all'inferno. Perchè si dice che va all'inferno chi muore in stato di peccato mortale senza esseri pentito? Ecco perchè - fino a quando una persona è in vita non si possono sparare giudizi su una persona: ecco, un peccatore introvertibile, ecco un santo ecc... ma chi te l'ha detto? Durante la vita terrena noi siamo esseri in divenire che tende a qualche realtà che rimarrà stabile. Ma noi siamo continuamente tendenti al divenire. Io oggi ho vissuto una grande giornata ma domani posso peccare mortalmente. Quando l'anima si stacca dal corpo, succede che la tua volontà da quel momento in poi si cristallizza nello stato in cui si trovava e non c'è possibilità di mutazione. Come stavi, quello è. Sotto tutti i punti di vista. Stavi in peccato mortale? Sei dannato, stavi in grazia? Sei salvo. Se avrai fatto tanta penitenza per i tuoi peccati, avrai meno Purgatorio e tanto meno penitenza avrai fatto tanto Purgatorio avrai. Lì non c'è più tempo. Quale grado di gloria avrai? Quello guadagnato con gli atti di virtù. Dovrai stare in Purgatorio? Tanto quanto non avrai riparato in terra le tue mancanze. Quanto sarai dannato e torturato dalla furia dei demoni? Nè più nè meno quanti saranno stati i tuoi peccati mortali che avrai commesso. Al momento della morte il divenire cessa e la volontà si radica. Ecco perchè bisogna arrivare pronti al momento della morte.

C'è gente che pensa che chi muore nel sonno sia stato fortunato perchè non ha sofferto. Ma siamo sicuri? Com'è andato a dormire quella sera - perchè se prima di andare a dormire avvesse compiuto un peccato mortale? Beato lui? Sicuro? Una mistica apparentemente attendibile - ma ci vorrebbe anche un buon senso - ogni peccato che noi facciamo dev'essere riparato con un'atto uguale e contrario. Ma se tu sei andato a Messa fino alla Cresima e poi non sei più andato a Messa, hai 18- 15 anni di assenza...allora ci sono nell'anno 58 feste comandate all'anno, per 10 anni 580 messe x 20 sono 1600. Per recuperare tale ammanco devi andare a Messa tutti i giorni per i prossimi 3 anni di seguito. Maria Simma diceva che di ogni singola Messa mancata il Signore te ne chiederà conto - a meno che una persona non si confessi e la recuperi anche a costo di qualche sacrificio. Siamo proprio sicuri che chi è morto si sia salvato? La notte è figura del sonno della morte....non c'è bisogno di Leopardi. La notte è immagine e figura della morte. E a te che stai leggendo, se questa notte mi sarà richiesta la mia anima, posso dire che sono preparato? Ho riparato i conti con la divina giustizia? Sono confessato? Il divenire sul pianeta terra - noi dobbiamo essere sempre pronti al Giudizio Particolare --- un parente del don è andato a lavorare ma durante il giorno gli è preso un'infarto ed è morto. Cosa avrà detto a Nostro Signore? Siamo in grado? Ce la facciamo? Noi dobbiamo essere sempre pronti.

San Tommaso dice che nel giudizio particolare c'è la presa di coscienza immediata, la sentenza scatta immediata e l'esecuzione della sentenza viene eseguita subito. Nella giudizia umana c'è un processo che viene fatto che porta via tempo, ma poi la sentenza dev'essere eseguita. Nel giudizio particolare è tutto un'attimo. E' istantanea. Ed è evidente che il posto preminente - il processo non c'è di fatto perchè è una cosa istantanea - l'importante è il verdetto e l'esecuzione. E la persona conosce chiaramente la motivazione. Quanta fatica che si fa con le persone.... il don dice che un sacerdote conosce alla lontana il cuore di Dio (crede), quando un sacerdote deve fare una correzione, deve aiutarlo a prendere coscienza di una cosa che vede, è una cosa difficilissima perchè dentro di noi è radicata la tendenza all'autogiustificazione perpetua. Il cuore di un sacerdote - un pò per la Grazia e un pò per l'esperienza e per gli studi - poi c'è la carità pastorale, il sacerdote vuole il bene per quella persona, nessuno è contento di scoprire il lato oscuro di sè ma che facciamo? Se io non ti aiuto, tu starai male perchè il peccato è morte. Dio ti dà degli input ma poi aspetta. Sta alla nostra porta e bussa. Le persone non capiscono questa cosa, pensano di essere perseguitate o che vengano dette cose sbagliate su di lui. Nel giudizio particolare, la motivazione (condanna o altro) sarà chiarissima. Non potremmo dire a Dio: di che cosa mi accusi? Questo non è vero. Non lo potremmo dire. Perchè sarà palese ed evidente. La motivazione sarà conosciuta e sarà incontestabile da parte della persona. Dio ci farà vedere tutto.

Per fare modo che questo giudizio sia leggero bisogna vivere da grandi amici di Gesù e di Maria, perchè se la tua volontà è buona, se tu sinceramente nel cuore - e lo sai tu - cerchi il Signore, vuoi servirlo, amarlo, ecc... non faresti un peccato ad occhi aperti è già sulla buona strada. Chi deve temere il giudizio particolare non è chi ama Gesù e Maria, - certo, non ci saranno i figli dell'oca bianca, una persona rischia fino alla fine ma è difficile che vada dannata - il problema è per chi sta già rischiando e lo sa in fondo in fondo. Arrivato al momento del Giudizio i giochi sono fatti. Teniamo presente questa radicazione della volontà nello stato in cui si trova. Ecco perchè gli Angeli hanno detto nella Bibbia: pace in terra agli uomini di buona volontà. Perchè chi ha buona volontà accoglierà la pace del Signore. Chi avrà amato il Signore non troverà un giudice rigoroso.

CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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