I regali divini che Dio ci fa sia in terra che in Cielo sono condizionati all'obbedienza alla sua Legge e alla nostra libera collaborazione con la Volontà Divina. Le straordinarie velocità di movimento dei beati nei loro viaggi e le straordinarie delizie che essi provocano. Ciclo di catechesi "Il libro di Teneramata. Ciò che ci attende nella vita beata", decima puntata, 4 Novembre 2022
(T parla Tenera Amata, R parla Ricardo) -- Capitolo 9
"..Allora puoi capire come la Divina Provvidenza ha preferito limitare il raggio di azione dei suoi amati figli adottivi umani e li ha messi dentro le transenne di questo mondo, che impediscono di scorazzare per terreni altamente pericolosi. Questa è la causa delle limitazioni individuali, sociali, politiche, scientifiche, tecnologiche ed artistiche”... avevamo concluso qua (T)
“Ma con tutto ciò, alcuni scienziati se ne sono usciti ormai dal seminato e sono arrivati sulla Luna. Altri tengono spaventata l’umanità con le loro birichinate atomiche”. R
“Sì −mi rispose, seguendo il tono scherzoso−. Ma nessuno di loro, gattoni, potrà arrivare molto lontano. Nostro Padre Celeste li custodisce amorosamente dall’Alto, e se si allontanassero un po’ troppo, li prenderebbe affettuosamente nelle braccia e li riporterebbe nel loro primitivo recinto. Lui li lascia giocare e cacciarsi nei pasticci, delle volte pericolosamente, per rispetto alla libertà umana che Egli diede loro”. T
Primo pit stop per riflettere sulle preteste prometeiche dell'uomo rapito dalla (pseudo)scienza che promette cose folli. C'è chi pensa che la scienzia sia una divinità; oggi sappiamo molte cose rispetto al passato ma però stiamo sempre calmi. Qua Tenera Amata dice che nessuno arriverà molto lontano e per un pò Nostro Signore ti lascia fare ma passato un limite il Signore ti dà uno stop e ti fa ritornare nel recinto dove sei stato messo. Chi può capire capisca. La scienza di per sè è una cosa buona e anche il progresso - fermo restando che se ne faccia un'uso conforme alla legge di Dio. Internet può essere buono per trovare catechesi che altrimenti non sarebbe stato possibile ascoltare.
“Potrebbe il viatore uscirsene lecitamente dalle limitazioni di queste transenne provvidenziali?” R
“Certo. Molti ci riescono, se questo serve loro per raggiungere il Cielo. Basterebbe che il cristiano mortale, stando in Grazia di Dio, lo chiedesse al Signore con autentica sincerità, umiltà e perseveranza, non per egoismo né per curiosità malsana; che rivolgesse la sua preghiera di petizione in spirito e verità, con la fiducia filiale che il nostro Padre lo ascolterà efficacemente. Tu stesso ne sei testimone in questo paratempo”.
“Sì, ma Dio ha tardato più di vent’anni ad ascoltare la mia petizione di conoscere qualcosa della vita futura”. R
“Ma finalmente lo hai ottenuto. Non ne sei contento? Dai più importanza al tempo trascorso? Avresti preferito che il Signore ti avesse ascoltato immediatamente, malgrado i tuoi peccati di allora, che non ti avrebbero consentito di ricevere l’azione divina? Il nostro Dio −aggiunse per convincermi− è lento nell’attuare, ma non per sua Volontà, ma per la pigrizia morale del viatore. Nonostante tutto, non potrai negare che Lui ti ama, e ti ama moltissimo, giacché alla fine ti accordò il tuo capriccio. Ma se tu avessi progredito nella Perfezione cristiana, già da molto tempo sapresti tutto questo che oggi ti dico!.." T
Possiamo farci arditi nella preghiera anche uscendo dai limiti che ci ha messo Nostro Signore? Sì. Ricardo ne ha fatta una (sapere che cosa fanno in Cielo), ma attenzione: domanda non fatta per egoismo nè per curiosità malsana. Quest'uomo non voleva andare a curiosare sull'aldilà ma voleva avere un'ulteriore sigillo che rafforzasse le sue cognizioni pratico - operative e non l'ha ottenuto subito a causa dei peccati di allora.
"..Ma se tu avessi progredito nella Perfezione cristiana, già da molto tempo sapresti tutto questo che oggi ti dico!.." T
Qua non si capisce cosa intenda Tenera Amata se quest'esperienza sarebbe accaduta prima o grazia ad una luce soprannaturale Ricardo avrebbe acquisito conoscenze non molto dissimili. In ogni caso quello che sta dicendo Tenera Amata è farsi santi. Il Signore ci ama tanto e se abbiamo qualche capriccio santo e non malsano, il Signore lo soddisfa. Possiamo farci audaci nel chiedere. Punto di contatto con la Divina Volontà -> perchè in essa Dio gioca e si diletta conla sua creatura e gode nel vedere la creatura che gioca con Lui e che viene sorpresa dalle Sue invenzioni d'amore. Provate. Il don nella sua personale esperienza vede delle piccole cose che gli arrivano, piccole soddisfazioni terrene. Il don le percepisce così. Facciamo fatica a pensare che Dio possa esaudire un nostro desiderio lecito però di piccole cose, che ci danno qualche piccolo diletto in questo mondo. Uno può chiedersi: come mai il Signore mi esaudisce in questo piccolo desiderio? I maestri di spirito dicono di non chiedere al Signore esperienze soprannaturali dirette, infatti Ricardo aveva chiesto al Signore la possibilià di conoscere un pò meglio ciò che ci attende nella vita futura.
"..E se tu, senza essere un perfetto cristiano, stai ottenendo un singolare aiuto divino, quanto di più otterranno, se s’impegnano, quelli che amano davvero il loro Creatore! E credimi che realmente l’ottengono. Tu non puoi immaginare gli aiuti e i regali del nostro Dio a coloro che in questa vita Lo servono e Lo amano sul serio. Numerosi mortali che prendono sul serio il Signore, ottengono da Lui regali più pregevoli di quelli che tu stai ricevendo. Di queste cose se ne parla assai poco, essendo doni privati, o perché il beneficato non riesce a spiegarli..." T
Il don dice che quello che ci dice Tenera Amata è verissimo. Noi pensiamo sempre alle esperienze mistiche come cose straordinarie, la grande estasi alla tipo Santa Teresa, ma non ci sono queste cose. Ci sono una montagna di carezze soprannaturali piccole, medie o grandi. Un prete lo sa molto bene perchè gliele raccontano ma trattandosi di cose molto personali e molto private non bisogna raccontarle in giro. O si fa fatica a spiegarli. O ci si rende conto che se si raccontasse una cosa del genere anche ad un credente si sarebbe presi per pazzi o per fuori di testa. O per visionari. Dio ne farebbe molte di più se trovasse in noi le giuste disposizioni.
Prima cosa è prenderLo sul serio ed amarlo e servirLo sul serio. Non riceverà nulla da Dio chi lo ignora, non lo ama, non lo serve, chi lo trascura, chi lo disprezza o chi lo bestemmia. Se non gli aiuti necessari a raggiungere la Salvezza e a mantenersi in questo mondo. Le chicce non sono riservate ai grandi Santi, Ricardo presubilmente era un cattolico che ci provava ad amare e servire il Signore.
"..Se l’umanità attuale soffre molto, è perché la superbia non le permette di chiedere il rimedio all’Altissimo...." T
Ma chi si mette in ginocchio per chiedere aiuto a Dio? Quando la gente che conta sta cercando di costruire un mondo senza Dio.
"..I regali divini, materiali e spirituali, sono condizionati all’ubbidienza alla Legge del nostro Dio...." T
Dio non le fa queste cose al peccatore in senso forte. Tutti noi siamo pieni di miserie, tendiamo al peccato ecc... ma questo modo di essere peccatori non ostacola l'agire di Dio. Ma chi pecca volontariamente ad occhi aperti non riceve nulla da Dio in questo senso.
"..Ma l’uomo non vuole combattere contro la concupiscenza che lo trascina al peccato; né agisce secondo logica: se è vero che crede nell’Onnipotente, perché non chiede il suo aiuto con verità, con umiltà e con perseveranza?.." T
Chi si è affidato all'Onnipotente nella pandemia e nelle altre avversità? Chi è che si è rivolto all'Onnipotente in primis?
"..Si vogliono risolvere i problemi con mezzi mondani, con esclusione assoluta del Creatore...." T
Questa è una pazzia assoluta.
"..La religione si riduce ad una psicoterapia periodica di aspirine, per calmare momentaneamente l'egoismo..." T
Ci sono persone che dicono al don che vanno a Messa quando se la sentono e se la godono, ma se devono andare per forza tutte le domenica allora no. Se tu Dio non lo vuoi, Dio fa sempre un passo indietro ma chi avrà la peggio sarai tu, perchè i migliori piani divini su di te andranno a monte. E se va a monte un piano divino per te, hai voglia a piangere in Purgatorio - se va bene.
“E allora chiedete il miracolo! Voi, da soli, non lo potete fare, per più che vi suggestionate. Il difetto non è nell’Onnipotente; è in voi, orgogliosi e increduli, che non volete cadere in ginocchio e tendere le vostre deboli mani verso il Padre che è nel Cielo...." T
Viviamo nel tempo della crisi dello stare in ginocchio. Guardatevi in giro per le Chiese. Al don gli sono voluti 10 anni di martellamento per far sì che le persone si inginocchiassero alla Consacrazione. Noi cristiani non ci inginocchiamo davanti a nessuno tranne che a Dio. Per noi cristiani è un'onore stare in ginocchio dicendo che siamo un nulla e che abbiamo bisogno di Lui. E chi senza nessun motivo grave non si inginocchia davanti a Dio - diffidate-
"..Invece di amarvi tra voi con amore di Carità, come lo vuole il Signore, vi ostinate a odiarvi, apertamente o dissimulatamente. E quando credete di amarvi, siccome non lo fate con amore di Carità, il vostro affetto stagna in un combattimento egoista: ognuno prende quello che può dalla sua trincea. Logicamente, il nostro Dio non vi aiuta e le funeste conseguenze di mettere da parte il Creatore piovono su voi tutti come grandine pesante..." T
Il don ha sentito dire certe stupidaggini, sulle commemorazioni funebri dopo il funerali...dovrebbero essere fatte fuori dalla Chiesa. Il don ha sentito delle cose da far drizzare i capelli. E il don pensa a cosa debba provare il defunto di turno.
"..Un miracolo personale abbisogna di una supplica individuale. Un miracolo nazionale abbisogna di una impetrazione di tutto il popolo. Se i credenti di una nazione, cattolici e protestanti, cristiani e non cristiani, si unissero in una pressante supplica, sorretta da opere di amore di Carità, non di semplice umanesimo, si stupirebbero del meraviglioso risultato. La storia d’Israele attesta l’Onnipotenza dell’Altissimo”. T
Capitolo 10
“Vedrai che non è così complicato −mi disse, insistendo col suo bello sguardo−. Arriveremo a San Luis in meno di un millemilionesimo di picosecondo. La nostra passeggiata non durerà in tutto più di sette diecimillesimi di secondo. Invece di fare delle obiezioni, approfitta dell’opportunità che ti offre il Signore, di viaggiare con una celerità superiore alla velocità della luce, pur essendo ancora mortale”. T
Queste sono le velocità che ci attendono in Paradiso.
"..Le predizioni delle moderne teorie relativistiche sono terrificanti. Ad una velocità superiore alla velocità della luce, la materia aumenterebbe la propria massa o forse si disintegrerebbe. A questo punto crollano le leggi classiche della fisica, il cui limite massimo è appunto la velocità della luce. Le linee rette diventano curve. Insomma...
Malgrado le scure previsioni, Teneramata la si vedeva così bella, così radiosa e ottimista, che lasciò di preoccuparmi ciò che potesse accadere. Andiamo dove vuoi, mia bella morta! −esclamai nel mio interno−, che se muoio per la strada, meno ancora ti perderò, perché due saremo i morti. Lei di nuovo sfiorò con le dita il dorso della mia mano. Non seppi cosa accadde, non sentii nulla. Quando mi resi conto, mi trovavo in piedi insieme a Teneramata sul marciapiede di una angusta strada di provincia...." R
La prosopopea (Aria d'importanza, gravità affettata e ridicola, che spesso si accompagna a sussiego, presunzione, arroganza- Treccani)della scienza di essere il deus- ex machina (colui che dà la soluzione) crolla di fronte a questo racconto. Se noi andassimo a 300 km/s il nostro organismo andrebbe in pappa. Le macchina di formula uno vanno a 300 km/h e al massimo andiamo a 1000km/h con i moderni aerei. Ma non possiamo andare ad alte velocità senza un fisico adeguato. E' la relativizzazione delle scienze questo racconto. La scienza ha delle cognizione perfette ma sono relative. Cioè relative a questa vita in questa Terra, a queste condizioni, con questa atmosfera ecc... ecco perchè non può avere questa assolutezza. Mentre Dio è Uno e Trino dovunque. Ma le leggi della fisica che sono valide qua, siamo sicuri che valgano su un'altro pianeta. Le verità scientifiche sooo utili e ci aiutano ma non pensare di essere il Padre Eterno e che in nome di esse si devono inchinare tutti quanti. Galileo pensava che le verità scientifiche sono superiori a quelle di fede perchè queste ultime non erano evidenti; una persona potrebbe dire che Dio è Uno solo. Io non lo posso dimostrare.
"..Poi vedrai come, nella Patria, il più piccolo dei glorificati può viaggiare, per propria capacità, ad una velocità pari alla velocità della luce elevata alla potenza di un migliaio”... T
Cioè 300.000 km/s elevato a mille. Qualcuno sarebbe capace di scrivere il numero? Il più piccolo dei glorificati, il calimero del Paradiso. Cioè chi è più in basso ha già tanta roba.
"..“Anzi, è cosa da poco. Ci sono grandi Santi che viaggiano con molta maggiore rapidità..." T
Vogliamo immaginare la velocità alla quale viaggia la Madonna? I glorificati superiori partecipano di alcune cose ai glorificati inferiori. Se ti prende Padre Pio per farti fare un giro, quel giro te lo godi ma dopo che quel giro è finito non lo puoi rifarlo da solo.
"..Ti devo dire che la celerità dei viaggi, come pure molti altri piaceri della Gloria accidentale, dipendono dal grado di felicità ottenuto mediante la libera collaborazione della volontà umana con la Volontà Divina, fatta dal viatore in stato di Grazia durante la sua vita mortale. Come tu vedi, il nostro Dio ci glorifica con giustizia e munificenza” T
Vuoi avere molti più piaceri in Paradiso come gloria accidentale? Dipende da te, da come tu collabori liberamente, Dio non ti forza. Il don assiste in continuazione a scene di anime che piano piano iniziano a conoscere ciò che Dio vuole da loro, non solo in forma di precetto, ma ciò che Dio gradisce più e non lo fanno. Non lo fanno e si trovano una montagna di giustificazioni a destra e sinistra. Il don ne è testimone. E al don gli viene tanta tristezza. Una volta quando era più giovane il don le rimproverava dicendo: ma perchè non lo fai? Ti perderai delle cose meravigliose nell'altra vita e anche forse in questa. Ma non produceva tanti effetti. Così ha deciso di lasciare le persone alle loro decisioni ma dopo il don è sicuro che le persone piangeranno perchè ogni occasione è persa - piangeremo tanto dall'altra parte. Perchè quello che non abbiamo fatto qua non la potremo rifare dall'altra parte. Non ti far scappare le possibilità, non rimandare. Perchè tardare? Perchè perdere dei giorni in cui acquisire gloria in Cielo? Dio è giusto anche nel premiare il bene - il nostro grado di gloria - Accidentale ed Essenziale - in Paradiso sarà rigorosamente deciso dal minimo pensiero buono che abbiamo fatto in Terra alla più grossa opera buona di immolazione, di carità ecc.... che abbiamo fatto in questa vita. Se qualcuno prende sul serio queste cose si fa un grandissimo regalo.
Nessuno può gustare le cose divine e rimanere vivo. Quando andremo in Paradiso (san Tommaso d'Aquino) il Signore creerà nella nostra anima il corrispondente di quella che è il corrispondente della vita di Grazia santificante in questa terra, il lumen gloria ossia una capacità della nostra anima e delle facoltà della nostra anime di recepire la beatitudine che ti viene dalle Tre Persone. Non abbiamo i recettori adeguati.
"..Le rapidissime accelerazioni a cui mi riferivo, equivalgono a distanze di trilioni di anni-luce, elevati alla potenza di trilioni”... T
Un'anno luce è la distanza che la luce impiega la luce in un'anno (300.000 x 60 - per avere un minuto luce, poi x 60 per ottenere un'ora luce x 24 per avere un giorno luce e poi questo numero x 365. Moltiplica questo per gli anni di luce dalla nostra Terra alla prima stella. Capiamo le distanze che sta dicendo Tenera Amata? Vi rendete conto quanto è grande l'Universo? La Terra nell'Universo è zero, è come un'atomo nei confronti del pianeta Terra. Che ci starà nel resto dell'Universo?
"..Ma davvero è arretrata l’Astronomia −dissi tra me−. Mai avevo letto che esistesse una distanza di un trilione di anni-luce! Mi sarebbe piaciuto sentire la piacevole vertigine della velocità della luce, per quanto fosse nella breve distanza del nostro viaggio. Ma mi accontentavo abbondantemente di ciò che mi concedeva la mia amata morta..." R
Altro indizio che ci fa capire che la nostra scienza non è così avanzata.
“Non ti meravigliare per quanto sto per dirti. Noi beati non usiamo nessuna veste. Non ne abbiamo bisogno, né per proteggerci dal cattivo tempo, che non ci raggiunge se non per goderlo, né per coprire difetti fisici, che nel Cielo non esistono, né per verecondia, giacché nella Gloria non c’è malizia e tutti siamo impeccabili...." T
Noi dobbiamo pensare che quando staremo in Cielo staremo in un'altra dimensione. Qua in Terra bisogna imparare a stare vestiti e non si può stare mezzi nudi perchè c'è la concupiscenza, il peccato e la malizia. Qua in terra siamo in interdizione e non possiamo anticipare sulla terra comportamenti celesti perchè lassù in Cielo la malizia e il peccato non c'è. In Cielo saremo tutti quanti bellissimi e non prendiamo queste cose alla leggera.
Oggigiorno c'è il peccato originale ma di per sè il corpo umano è bello. Qua in terra molte cose non si possono vivere sulla terra. Impossibile, quando verrà il Regno della Divina volontà...molte cose boh.
"..Vedi, per venirti a trovare, io stessa ordinai agli atomi che si combinassero e si organizzassero per formare il mio vestito, ed essi mi obbedirono con piacere, al modo loro, è chiaro. Ma forse sbagliai e mi risultò una veste ridicola...” T
Prossima volta capitolo 11
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
(T parla Tenera Amata, R parla Ricardo) -- Capitolo 9
"..Allora puoi capire come la Divina Provvidenza ha preferito limitare il raggio di azione dei suoi amati figli adottivi umani e li ha messi dentro le transenne di questo mondo, che impediscono di scorazzare per terreni altamente pericolosi. Questa è la causa delle limitazioni individuali, sociali, politiche, scientifiche, tecnologiche ed artistiche”... avevamo concluso qua (T)
“Ma con tutto ciò, alcuni scienziati se ne sono usciti ormai dal seminato e sono arrivati sulla Luna. Altri tengono spaventata l’umanità con le loro birichinate atomiche”. R
“Sì −mi rispose, seguendo il tono scherzoso−. Ma nessuno di loro, gattoni, potrà arrivare molto lontano. Nostro Padre Celeste li custodisce amorosamente dall’Alto, e se si allontanassero un po’ troppo, li prenderebbe affettuosamente nelle braccia e li riporterebbe nel loro primitivo recinto. Lui li lascia giocare e cacciarsi nei pasticci, delle volte pericolosamente, per rispetto alla libertà umana che Egli diede loro”. T
Primo pit stop per riflettere sulle preteste prometeiche dell'uomo rapito dalla (pseudo)scienza che promette cose folli. C'è chi pensa che la scienzia sia una divinità; oggi sappiamo molte cose rispetto al passato ma però stiamo sempre calmi. Qua Tenera Amata dice che nessuno arriverà molto lontano e per un pò Nostro Signore ti lascia fare ma passato un limite il Signore ti dà uno stop e ti fa ritornare nel recinto dove sei stato messo. Chi può capire capisca. La scienza di per sè è una cosa buona e anche il progresso - fermo restando che se ne faccia un'uso conforme alla legge di Dio. Internet può essere buono per trovare catechesi che altrimenti non sarebbe stato possibile ascoltare.
“Potrebbe il viatore uscirsene lecitamente dalle limitazioni di queste transenne provvidenziali?” R
“Certo. Molti ci riescono, se questo serve loro per raggiungere il Cielo. Basterebbe che il cristiano mortale, stando in Grazia di Dio, lo chiedesse al Signore con autentica sincerità, umiltà e perseveranza, non per egoismo né per curiosità malsana; che rivolgesse la sua preghiera di petizione in spirito e verità, con la fiducia filiale che il nostro Padre lo ascolterà efficacemente. Tu stesso ne sei testimone in questo paratempo”.
“Sì, ma Dio ha tardato più di vent’anni ad ascoltare la mia petizione di conoscere qualcosa della vita futura”. R
“Ma finalmente lo hai ottenuto. Non ne sei contento? Dai più importanza al tempo trascorso? Avresti preferito che il Signore ti avesse ascoltato immediatamente, malgrado i tuoi peccati di allora, che non ti avrebbero consentito di ricevere l’azione divina? Il nostro Dio −aggiunse per convincermi− è lento nell’attuare, ma non per sua Volontà, ma per la pigrizia morale del viatore. Nonostante tutto, non potrai negare che Lui ti ama, e ti ama moltissimo, giacché alla fine ti accordò il tuo capriccio. Ma se tu avessi progredito nella Perfezione cristiana, già da molto tempo sapresti tutto questo che oggi ti dico!.." T
Possiamo farci arditi nella preghiera anche uscendo dai limiti che ci ha messo Nostro Signore? Sì. Ricardo ne ha fatta una (sapere che cosa fanno in Cielo), ma attenzione: domanda non fatta per egoismo nè per curiosità malsana. Quest'uomo non voleva andare a curiosare sull'aldilà ma voleva avere un'ulteriore sigillo che rafforzasse le sue cognizioni pratico - operative e non l'ha ottenuto subito a causa dei peccati di allora.
"..Ma se tu avessi progredito nella Perfezione cristiana, già da molto tempo sapresti tutto questo che oggi ti dico!.." T
Qua non si capisce cosa intenda Tenera Amata se quest'esperienza sarebbe accaduta prima o grazia ad una luce soprannaturale Ricardo avrebbe acquisito conoscenze non molto dissimili. In ogni caso quello che sta dicendo Tenera Amata è farsi santi. Il Signore ci ama tanto e se abbiamo qualche capriccio santo e non malsano, il Signore lo soddisfa. Possiamo farci audaci nel chiedere. Punto di contatto con la Divina Volontà -> perchè in essa Dio gioca e si diletta conla sua creatura e gode nel vedere la creatura che gioca con Lui e che viene sorpresa dalle Sue invenzioni d'amore. Provate. Il don nella sua personale esperienza vede delle piccole cose che gli arrivano, piccole soddisfazioni terrene. Il don le percepisce così. Facciamo fatica a pensare che Dio possa esaudire un nostro desiderio lecito però di piccole cose, che ci danno qualche piccolo diletto in questo mondo. Uno può chiedersi: come mai il Signore mi esaudisce in questo piccolo desiderio? I maestri di spirito dicono di non chiedere al Signore esperienze soprannaturali dirette, infatti Ricardo aveva chiesto al Signore la possibilià di conoscere un pò meglio ciò che ci attende nella vita futura.
"..E se tu, senza essere un perfetto cristiano, stai ottenendo un singolare aiuto divino, quanto di più otterranno, se s’impegnano, quelli che amano davvero il loro Creatore! E credimi che realmente l’ottengono. Tu non puoi immaginare gli aiuti e i regali del nostro Dio a coloro che in questa vita Lo servono e Lo amano sul serio. Numerosi mortali che prendono sul serio il Signore, ottengono da Lui regali più pregevoli di quelli che tu stai ricevendo. Di queste cose se ne parla assai poco, essendo doni privati, o perché il beneficato non riesce a spiegarli..." T
Il don dice che quello che ci dice Tenera Amata è verissimo. Noi pensiamo sempre alle esperienze mistiche come cose straordinarie, la grande estasi alla tipo Santa Teresa, ma non ci sono queste cose. Ci sono una montagna di carezze soprannaturali piccole, medie o grandi. Un prete lo sa molto bene perchè gliele raccontano ma trattandosi di cose molto personali e molto private non bisogna raccontarle in giro. O si fa fatica a spiegarli. O ci si rende conto che se si raccontasse una cosa del genere anche ad un credente si sarebbe presi per pazzi o per fuori di testa. O per visionari. Dio ne farebbe molte di più se trovasse in noi le giuste disposizioni.
Prima cosa è prenderLo sul serio ed amarlo e servirLo sul serio. Non riceverà nulla da Dio chi lo ignora, non lo ama, non lo serve, chi lo trascura, chi lo disprezza o chi lo bestemmia. Se non gli aiuti necessari a raggiungere la Salvezza e a mantenersi in questo mondo. Le chicce non sono riservate ai grandi Santi, Ricardo presubilmente era un cattolico che ci provava ad amare e servire il Signore.
"..Se l’umanità attuale soffre molto, è perché la superbia non le permette di chiedere il rimedio all’Altissimo...." T
Ma chi si mette in ginocchio per chiedere aiuto a Dio? Quando la gente che conta sta cercando di costruire un mondo senza Dio.
"..I regali divini, materiali e spirituali, sono condizionati all’ubbidienza alla Legge del nostro Dio...." T
Dio non le fa queste cose al peccatore in senso forte. Tutti noi siamo pieni di miserie, tendiamo al peccato ecc... ma questo modo di essere peccatori non ostacola l'agire di Dio. Ma chi pecca volontariamente ad occhi aperti non riceve nulla da Dio in questo senso.
"..Ma l’uomo non vuole combattere contro la concupiscenza che lo trascina al peccato; né agisce secondo logica: se è vero che crede nell’Onnipotente, perché non chiede il suo aiuto con verità, con umiltà e con perseveranza?.." T
Chi si è affidato all'Onnipotente nella pandemia e nelle altre avversità? Chi è che si è rivolto all'Onnipotente in primis?
"..Si vogliono risolvere i problemi con mezzi mondani, con esclusione assoluta del Creatore...." T
Questa è una pazzia assoluta.
"..La religione si riduce ad una psicoterapia periodica di aspirine, per calmare momentaneamente l'egoismo..." T
Ci sono persone che dicono al don che vanno a Messa quando se la sentono e se la godono, ma se devono andare per forza tutte le domenica allora no. Se tu Dio non lo vuoi, Dio fa sempre un passo indietro ma chi avrà la peggio sarai tu, perchè i migliori piani divini su di te andranno a monte. E se va a monte un piano divino per te, hai voglia a piangere in Purgatorio - se va bene.
“E allora chiedete il miracolo! Voi, da soli, non lo potete fare, per più che vi suggestionate. Il difetto non è nell’Onnipotente; è in voi, orgogliosi e increduli, che non volete cadere in ginocchio e tendere le vostre deboli mani verso il Padre che è nel Cielo...." T
Viviamo nel tempo della crisi dello stare in ginocchio. Guardatevi in giro per le Chiese. Al don gli sono voluti 10 anni di martellamento per far sì che le persone si inginocchiassero alla Consacrazione. Noi cristiani non ci inginocchiamo davanti a nessuno tranne che a Dio. Per noi cristiani è un'onore stare in ginocchio dicendo che siamo un nulla e che abbiamo bisogno di Lui. E chi senza nessun motivo grave non si inginocchia davanti a Dio - diffidate-
"..Invece di amarvi tra voi con amore di Carità, come lo vuole il Signore, vi ostinate a odiarvi, apertamente o dissimulatamente. E quando credete di amarvi, siccome non lo fate con amore di Carità, il vostro affetto stagna in un combattimento egoista: ognuno prende quello che può dalla sua trincea. Logicamente, il nostro Dio non vi aiuta e le funeste conseguenze di mettere da parte il Creatore piovono su voi tutti come grandine pesante..." T
Il don ha sentito dire certe stupidaggini, sulle commemorazioni funebri dopo il funerali...dovrebbero essere fatte fuori dalla Chiesa. Il don ha sentito delle cose da far drizzare i capelli. E il don pensa a cosa debba provare il defunto di turno.
"..Un miracolo personale abbisogna di una supplica individuale. Un miracolo nazionale abbisogna di una impetrazione di tutto il popolo. Se i credenti di una nazione, cattolici e protestanti, cristiani e non cristiani, si unissero in una pressante supplica, sorretta da opere di amore di Carità, non di semplice umanesimo, si stupirebbero del meraviglioso risultato. La storia d’Israele attesta l’Onnipotenza dell’Altissimo”. T
Capitolo 10
“Vedrai che non è così complicato −mi disse, insistendo col suo bello sguardo−. Arriveremo a San Luis in meno di un millemilionesimo di picosecondo. La nostra passeggiata non durerà in tutto più di sette diecimillesimi di secondo. Invece di fare delle obiezioni, approfitta dell’opportunità che ti offre il Signore, di viaggiare con una celerità superiore alla velocità della luce, pur essendo ancora mortale”. T
Queste sono le velocità che ci attendono in Paradiso.
"..Le predizioni delle moderne teorie relativistiche sono terrificanti. Ad una velocità superiore alla velocità della luce, la materia aumenterebbe la propria massa o forse si disintegrerebbe. A questo punto crollano le leggi classiche della fisica, il cui limite massimo è appunto la velocità della luce. Le linee rette diventano curve. Insomma...
Malgrado le scure previsioni, Teneramata la si vedeva così bella, così radiosa e ottimista, che lasciò di preoccuparmi ciò che potesse accadere. Andiamo dove vuoi, mia bella morta! −esclamai nel mio interno−, che se muoio per la strada, meno ancora ti perderò, perché due saremo i morti. Lei di nuovo sfiorò con le dita il dorso della mia mano. Non seppi cosa accadde, non sentii nulla. Quando mi resi conto, mi trovavo in piedi insieme a Teneramata sul marciapiede di una angusta strada di provincia...." R
La prosopopea (Aria d'importanza, gravità affettata e ridicola, che spesso si accompagna a sussiego, presunzione, arroganza- Treccani)della scienza di essere il deus- ex machina (colui che dà la soluzione) crolla di fronte a questo racconto. Se noi andassimo a 300 km/s il nostro organismo andrebbe in pappa. Le macchina di formula uno vanno a 300 km/h e al massimo andiamo a 1000km/h con i moderni aerei. Ma non possiamo andare ad alte velocità senza un fisico adeguato. E' la relativizzazione delle scienze questo racconto. La scienza ha delle cognizione perfette ma sono relative. Cioè relative a questa vita in questa Terra, a queste condizioni, con questa atmosfera ecc... ecco perchè non può avere questa assolutezza. Mentre Dio è Uno e Trino dovunque. Ma le leggi della fisica che sono valide qua, siamo sicuri che valgano su un'altro pianeta. Le verità scientifiche sooo utili e ci aiutano ma non pensare di essere il Padre Eterno e che in nome di esse si devono inchinare tutti quanti. Galileo pensava che le verità scientifiche sono superiori a quelle di fede perchè queste ultime non erano evidenti; una persona potrebbe dire che Dio è Uno solo. Io non lo posso dimostrare.
"..Poi vedrai come, nella Patria, il più piccolo dei glorificati può viaggiare, per propria capacità, ad una velocità pari alla velocità della luce elevata alla potenza di un migliaio”... T
Cioè 300.000 km/s elevato a mille. Qualcuno sarebbe capace di scrivere il numero? Il più piccolo dei glorificati, il calimero del Paradiso. Cioè chi è più in basso ha già tanta roba.
"..“Anzi, è cosa da poco. Ci sono grandi Santi che viaggiano con molta maggiore rapidità..." T
Vogliamo immaginare la velocità alla quale viaggia la Madonna? I glorificati superiori partecipano di alcune cose ai glorificati inferiori. Se ti prende Padre Pio per farti fare un giro, quel giro te lo godi ma dopo che quel giro è finito non lo puoi rifarlo da solo.
"..Ti devo dire che la celerità dei viaggi, come pure molti altri piaceri della Gloria accidentale, dipendono dal grado di felicità ottenuto mediante la libera collaborazione della volontà umana con la Volontà Divina, fatta dal viatore in stato di Grazia durante la sua vita mortale. Come tu vedi, il nostro Dio ci glorifica con giustizia e munificenza” T
Vuoi avere molti più piaceri in Paradiso come gloria accidentale? Dipende da te, da come tu collabori liberamente, Dio non ti forza. Il don assiste in continuazione a scene di anime che piano piano iniziano a conoscere ciò che Dio vuole da loro, non solo in forma di precetto, ma ciò che Dio gradisce più e non lo fanno. Non lo fanno e si trovano una montagna di giustificazioni a destra e sinistra. Il don ne è testimone. E al don gli viene tanta tristezza. Una volta quando era più giovane il don le rimproverava dicendo: ma perchè non lo fai? Ti perderai delle cose meravigliose nell'altra vita e anche forse in questa. Ma non produceva tanti effetti. Così ha deciso di lasciare le persone alle loro decisioni ma dopo il don è sicuro che le persone piangeranno perchè ogni occasione è persa - piangeremo tanto dall'altra parte. Perchè quello che non abbiamo fatto qua non la potremo rifare dall'altra parte. Non ti far scappare le possibilità, non rimandare. Perchè tardare? Perchè perdere dei giorni in cui acquisire gloria in Cielo? Dio è giusto anche nel premiare il bene - il nostro grado di gloria - Accidentale ed Essenziale - in Paradiso sarà rigorosamente deciso dal minimo pensiero buono che abbiamo fatto in Terra alla più grossa opera buona di immolazione, di carità ecc.... che abbiamo fatto in questa vita. Se qualcuno prende sul serio queste cose si fa un grandissimo regalo.
Nessuno può gustare le cose divine e rimanere vivo. Quando andremo in Paradiso (san Tommaso d'Aquino) il Signore creerà nella nostra anima il corrispondente di quella che è il corrispondente della vita di Grazia santificante in questa terra, il lumen gloria ossia una capacità della nostra anima e delle facoltà della nostra anime di recepire la beatitudine che ti viene dalle Tre Persone. Non abbiamo i recettori adeguati.
"..Le rapidissime accelerazioni a cui mi riferivo, equivalgono a distanze di trilioni di anni-luce, elevati alla potenza di trilioni”... T
Un'anno luce è la distanza che la luce impiega la luce in un'anno (300.000 x 60 - per avere un minuto luce, poi x 60 per ottenere un'ora luce x 24 per avere un giorno luce e poi questo numero x 365. Moltiplica questo per gli anni di luce dalla nostra Terra alla prima stella. Capiamo le distanze che sta dicendo Tenera Amata? Vi rendete conto quanto è grande l'Universo? La Terra nell'Universo è zero, è come un'atomo nei confronti del pianeta Terra. Che ci starà nel resto dell'Universo?
"..Ma davvero è arretrata l’Astronomia −dissi tra me−. Mai avevo letto che esistesse una distanza di un trilione di anni-luce! Mi sarebbe piaciuto sentire la piacevole vertigine della velocità della luce, per quanto fosse nella breve distanza del nostro viaggio. Ma mi accontentavo abbondantemente di ciò che mi concedeva la mia amata morta..." R
Altro indizio che ci fa capire che la nostra scienza non è così avanzata.
“Non ti meravigliare per quanto sto per dirti. Noi beati non usiamo nessuna veste. Non ne abbiamo bisogno, né per proteggerci dal cattivo tempo, che non ci raggiunge se non per goderlo, né per coprire difetti fisici, che nel Cielo non esistono, né per verecondia, giacché nella Gloria non c’è malizia e tutti siamo impeccabili...." T
Noi dobbiamo pensare che quando staremo in Cielo staremo in un'altra dimensione. Qua in Terra bisogna imparare a stare vestiti e non si può stare mezzi nudi perchè c'è la concupiscenza, il peccato e la malizia. Qua in terra siamo in interdizione e non possiamo anticipare sulla terra comportamenti celesti perchè lassù in Cielo la malizia e il peccato non c'è. In Cielo saremo tutti quanti bellissimi e non prendiamo queste cose alla leggera.
Oggigiorno c'è il peccato originale ma di per sè il corpo umano è bello. Qua in terra molte cose non si possono vivere sulla terra. Impossibile, quando verrà il Regno della Divina volontà...molte cose boh.
"..Vedi, per venirti a trovare, io stessa ordinai agli atomi che si combinassero e si organizzassero per formare il mio vestito, ed essi mi obbedirono con piacere, al modo loro, è chiaro. Ma forse sbagliai e mi risultò una veste ridicola...” T
Prossima volta capitolo 11
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Commenti
Posta un commento