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L'enigma della morte

L'indole escatologica della Chiesa e i novisisimi. L'enigma della morte. La rivelazione cristiana sulla morte: la morte è conseguenza del peccato dell'uomo, non voluta da Dio ed estrema espiazione del peccato originale. La vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. La "santa" morte dei discepoli di Gesù: la morte come ritorno alla patria dopo l'esilio della vita terrena. Sintesi della visione cristiana della morte. Catechismo degli adulti, Sabato 19 Ottobre 2019

La volta scorsa è stato affrontato il discorso dell'indole escatologica della Chiesa (la Chiesa è stata fatta per il Cielo, la parte più bella della Chiesa la vedremo in Paradiso). I Novissimi (cioè cosa ci attende dopo la vita terrena).

1)Morte 2) Giudizio Particolare 3)Inferno 4)Purgatorio (non fa parte dei novissimi in quanto stato destinato a limitare) 5)Paradiso 6)Limbo argomento di cui si è parlato ma si è liberi di non crederci.

Tema della morte. Premesse da fare: Visione cristiana della morte è conseguenza del peccato, non ci sarebbe dovuta essere nel piano originale di Dio ed è entrata nel mondo - Cristo ha vinto la morte e per noi cristiani la morte è ritorno in Patria.Il tema della morte è un problema che chiede una posizione e pone inevitabilmente delle domande. Tra 100 - 200 nessuno chi leggerà questo testo sarà sul pianeta terra. Esperienza del don: andato a fare la leva obbligatoria e ha incontrato una persona non credente che diceva di prendersi ogni soddisfazione possibile (ogni lasciata è persa) perchè poi andiamo tutti sotto terra.

E' il momento cruciali e definitivo della persona, la morte ci cristallizza lo stato spirituale al quale siamo arrivati. Indietro non si torna. Nel linguaggio comune - la morte è la cessazione del processo vitale, c'è la morte celebrale e biologica: problema ancora in studio. La morte celebrale è quando l'encefalogramma è piatto ma il cuore batte ancora. In senso filosofico e teologico la morte viene definita la separazione dell'anima dal corpo cadavere. Non siamo puri spiriti ma animali che hanno una forma rudimentale di anima ma non è come la nostra.

Morte come conseguenza del peccato: Genesi capitolo 2 versetto 17 (ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».) e poi nel capitolo 3 della Genesi viene narrata la caduta dei nostri progenitori (19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!».) Sapienza 1:13-15 13 perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. 4 Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, 15 perché la giustizia è immortale.

Romani 5 versetto 12 12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... (abbiamo peccato in Adamo), Romani 6 v.23 23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

La Rivelazione ha dei passi espliciti, tuttavia il Concilio di Trento dice: 1. Chi non ammette che il primo uomo Adamo, avendo trasgredito nel paradiso il comando di Dio, ha perso subito la santità e la giustizia, nelle quali era stato creato e che è incorso per questo peccato di prevaricazione nell’ira e nell’indignazione di Dio, e, quindi, nella morte, che Dio gli aveva prima minacciato, e, con la morte, nella schiavitú di colui che, in seguito, ebbe il potere della morte e cioè il demonio (21); e che Adamo per quel peccato di prevaricazione fu peggiorato nell’anima e nel corpo: sia anatema.

Io voglio vedere (dice il don) tra i fedeli cattolici battezzati quante persone ci credono in queste cose, il concilio Vaticano II ha detto che saremmo stati esentati dalla morte corporale se Adamo non avesse peccato. La morte non è cosa che avrebbe dovuto far parte della razza umana così come il peccato - Gesù ha condiviso tutto tranne il peccato. Peccato e morte sono due cose che non avremmo dovuto conoscere. Tutta questa roba qua l'abbiamo prodotta noi. Dio vorrebbe dare un sacco di cose belle agli uomini ma non le può dare perchè con il peccato abbiamo tolto la gioia di darci un sacco di grazie e Gesù e la Madonna hanno dovuto soffrire per la nostra salvezza. Una persona che prende sul serio questo discorso come fa a commettere peccare mortale? Ogni peccato alimenta le strutture di peccato, il mio peccato va a spargere il male dovunque. Il Male che noi facciamo ha delle conseguenze (in senso teologico) sono riverberi causati dal peccato dall'uomo. Noi non sappiamo fare rapporti di causa ed effetto ma possiamo sapere che l'origine del male è il peccato. Il mio peccato mortale concorre in senso ampio ad un cataclisma naturale? Sì. N.1008 Catechismo della Chiesa Cattolica.

1008 La morte è conseguenza del peccato. Interprete autentico delle affermazioni della Sacra Scrittura 583 e della Tradizione, il Magistero della Chiesa insegna che la morte è entrata nel mondo a causa del peccato dell'uomo. 584 Sebbene l'uomo possedesse una natura mortale, Dio lo destinava a non morire. La morte fu dunque contraria ai disegni di Dio Creatore ed essa entrò nel mondo come conseguenza del peccato. 585 « La morte corporale, dalla quale l'uomo sarebbe stato esentato se non avesse peccato », 586 è pertanto « l'ultimo nemico » (1 Cor 15,26) dell'uomo a dover essere vinto.

Oggi la gente non ha le coordinate fondamentali. La vittoria di Cristo sulla Morte - Lettera agli Ebrei 2 ver. 14-15 (14 Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch'egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15 e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. ), col peccato è entrata anche la soggezione perchè quando una persona pecca non perde la libertà ma il potere del diavolo sulla persona aumenta e diventa sempre più difficile fare il bene e quando si perde la grazia non si può rientrare in grazia senza un'intervento del Signore che ti rimetta nelle condizioni di pentirti. Se si muore in questo stato, cioè sotto le grinfie del diavolo con la morte questa situazione si cristallizza e il diavolo non te lo togli più - questo perchè con il peccato abbiamo deciso con la nostra libera volontà di metterci dalla parte del diavolo. Libero arbitrio. Dopo la venuta di Gesù noi siamo stati liberati dal dominio del peccato, perchè se noi vogliamo con la Grazia e con la Redenzione se vogliamo la possiamo mantenere. La morte fisica non è una tragedia per un cristiano. Quanti fedeli ci credono alla resurrezione della carne?

La morte è da un lato espiazione del peccato (e la conseguenza più grave del peccato ed è introduzione alla vita eterna). La morte è espressione del peccato. Esperienza del don, ha aiutato una persona a morire santamente - la persona ha fatto la confessione generale e si è fatta dara l'olio santo. Sant'Alfonso dice che se una persona vive la morte fisica come atto di obbedienza di Dio (accetta la sua morte e la offre come atto di obbedienza e non ha nessun problema a staccarsi dal mondo) dice che chi muore in questo modo in Purgatorio non ci va: o si muore martire, o chi dà la vita per un proprio fratello o si diventa un grande santo. Se facciamo bene la pentitenza che Dio ci mette davanti (la morte) saltiamo il Purgatorio. Gesù ha preso la conseguenza del peccato non meritando, San Leone Magno dice che nella Redenzione Dio ha teso una trappola al diavolo. Dio gli ha teso una trappola, il diavolo lo sospettava ma non era sicuro - quando il diavolo vede un santo lo tormenta in tutti i modi possibili perchè è invidioso - appena Gesù è morto, Dio ha fatto vedere al diavolo che quello era Suo Figlio e quindi: facendo quella morte Gesù ha offerto un sacrificio di valore infinito tale da riparare tutti i peccati del mondo ed essendo Dio completamente innocente ed essendo stato picchiato dagli uomini (sotto istigazione del diavolo) gli ha detto: tu non avresti dovuto farlo perchè Gesù era innocente rispetto agli altri e non meritava ciò. Io chiamo Gesù come Salvatore (anche se sono un peccatore) e dato che Gesù è Innocente e ha passato l'inferno, i meriti di Gesù mi investono. Il signore della morte ha abusato del suo potere, grazie a quella prevaricazione io posso invocare Gesù e rivestirmi dei suoi meriti. (Se tu sei il Figlio di Dio... perchè non era sicuro il diavolo? Gesù ha fatto una vita normale e vedendolo stare 30 anni da falegname l'ha mandato in confusione). E' santo ma ti pare che sia il Figlio di Dio? Il diavolo nella sua superbia non ha concepito un Dio falegname, satana è assetato di gloria, il diavolo ha usato il suo schema mentale e per questo quando il diavolo fa il pazzo ma tutto questo male andrà a ritorcesi conto. Da momento di condanna al passaggio alla Via Eterna.

La morte come ritorno in Patria - Filippesi 1 (vers. 21 - 25) / che è la morte per me? Ogni sera è un giorno in meno (prima di divertirsi uno deve lavorare sulla terra). Come vivo il mistero della morte? Dobbiamo presentarci di fronte al Signore con le opere sante. La morte per noi è una cosa serena. Noi non siamo senza speranza. La morte è la soddisfazione somma del peccato ed è meglio offrirla al Signore e chi lo fa va in Paradiso. Oggettivamente togliersi la vita è grave ma occorre anche le circostanze che hanno concorso che soltanto Dio può farlo. Un conto è chi lo compie in modo lucido e voluto e un conto è un'atto che non si può giudicare. Chi sceglie l'eutanasia come atto di libera scelta è un'atto lucido. I primi cristiani celebravano la morte come il dies natalis - la nascita al cielo. Lo Spirito santo accompagna il fedele al trapasso. L'angelo custode (pia credenza) che accompagna le anime al Signore - i santi hanno detto che si muore come si vive. La morte improvvisa è una disgrazia e san Giuseppe è patrono della buona morte perchè la tradizione ci dice che è morto tra le braccia di Gesù e della Madonna. La morte è un nemico di Dio che sarà annientata come ultima.

CATECHESI DI DON LEONARDO

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