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Chi è il mio Dio?...

Introduzione al primo comandamento. La problematica del cosiddetto ateismo e dell'indifferentismo. L'esistenza di Dio e il dovere che si ha di conoscerlo, per poter osservare adeguatamente il primo comandamento. Perdere la fede dipende quasi sempre dal trascurare la propria formazione religiosa. Ciclo di catechesi "La sana dottrina cattolica", quarta puntata, Lunedì 2 Novembre 2020

La sana dottrina cattolica si fonda su poche idee chiare e distinte. Per orientarci bene, molte cose noi su Dio non le sappiamo, non tutto il Signore ci ha rivelato. La Rivelazione che costituisce l'ossatura ha rivelato le cose necessarie per il quale noi possiamo raggiungere il fine verso il quale siamo stati creati: arrivare in Paradiso. Noi siamo stati creati per la vita eterna e qua siamo di passaggio. Tutto ciò che Dio ci ha rivelato concorre sempre a questo fine.

Domanda del dottore della legge (o scriba): qual'è il più grande comando? I maestri di spirito dicono (san Tommaso in particolare) che anche se noi ce la mettessimo tutto non riusciremmo ad adempierlo con perfezione. Solo la Madonna ce l'ha fatta, Dio è Infinto perciò l'amore e il culto che merita Dio è infinito ma noi siamo finiti. Noi non potremmo dare a Dio in nessun modo quello che gli è dovuto, l'unica cosa (e questo san Tommaso d'Acquino non lo conosceva) è imparare a vivere nella Divina Volontà. Quello che Dio ci chiede è il tutto di noi stessi dell'amore verso di Lui. Il contesto storico che stiamo vivendo è segnato da una lodevole, buona, evangelica e doverosa all'uomo ma dobbiamo sempre ricordare che il secondo comandamento è secondo e non primo. Perchè quando le cose si invertono ci sta il disordine. Gli illuminsiti (ai tempi della Rivoluzione Francesci) Kant ha affermato un principio (la morale laica) che i rapporti con il prossimo agisce sempre come fine e come mezzo. Non strumentalizzare, non manipolare e non usarlo mai. Ma questo lo ha detto un laico. Il nostro amore del prossimo è così?

1) Non avrai altro Dio all'infuori di me

Nella formulazione originaria troviamo (Deuteronomio) troviamo un "Ascolta Israele", Io sono il Signore, Tuo Dio. La prima cosa - prima di capire il fare, occorre capire bene l'essere e la domanda che dobbiamo porci (e non diamo risposte scontate): chi è oggi veramente il mio Dio? - Nei testi ebraici e greci c'è poi tutta la dimensione intellettiva, affettiva ed effettiva - con tutta la tua esistenza. Questa è la base della nostra vita cristiana. Dio è l'essere, Io sono Colui che Sono , cioè sono l'Essere. Cioè Io sono Colui la cui esistenza non ha nè inizio nè fine, la cui esistenza è trascendente. E' Eterno, Immenso e causa di tutte le cose. Dio si è rivelato in un contesto di politeismo.

Il cosidetto ateo non esiste, quando sentiamo dire qualcuno che è ateo vuol dire che il suo dio non è Jahvè, un'ateo a parole vuol dire senza dio (alfa privativo). La prima cosa che Dio proibisce sono altri dei (Deuteronomio - Capitolo 5 - [7]Non avere altri dei di fronte a me) che non sono solo gli idoli cananei in cui vivema Abramo. Moloch, gli esorcisti dicono essere il nome di un diavolo. Il Dio è colui al quale si brucia incenso e si offrono sacrifici sull'altare del proprio cuore, ciò o qualcuno in funzione del quale io vivo. Questo è dio per me. Dio non è questo, ma quando dice non avrei altri dei...dice: a chi stai bruciando l'incenso? Per chi vivi? Ci sono delle spie, il mese di novembre è la ricorrenza nella quale la Chiesa ci esorta a guardare alla realtà del Purgatorio? E com'è possibile risparmiarsi un pò di Purgatorio?

Se una persona realmente ama e vive nella sana dottrina, quindi sa bene cos'è il peccato, quali sono le sue conseguenze, cosa ci toglie il perdono di Dio e come si elimina ciò che resta ecc... cercherà di farsi il Purgatorio sul pianeta terra perchè non solo il Purgatorio sulla terra è più leggero e ti risparmia quello pesante che si fa dopo la morte, ma anche perchè il Purgatorio terreno non è solo purificazione per la visione beatifica ma se qua sulla terra facciamo un'opera penitenziale cresciamo anche in meriti quindi la gloria che avremo in Paradiso e di conseguenza il godimento sarà più grande. Dietro tutti questi discorsi c'è il Ci credi o no? La vita cristiana autentica non è una vita che disprezza in maniera malsana la vita terrena, la vita terrena la si vive in maniera sana, perchè io so che starò qua (su questo pianeta) perchè mi ha creato Nostro Signore, perchè io ho un compito e delle opere che devo assolvere e che Dio vuole che io le compia. Perchè hanno un senso nella storia universale e ti permetterranno di raggiungere il Paradiso (fine per il quale sono stato creato). Paradiso che mi darà Dio in misura proporzionata alle opere che avrò compiuto. In Paradiso non sono tutti uguali, chi crede o dice diversamente dice delle stoltezze. Un martire o un Padre Pio stanno alti in Paradiso - il problema (dello stare in alto) non è che faccio il boss su quelli che stanno più in basso, ma hai un alto grado di gloria cioè dei godimenti e/o beatitudini superiori a chi sta più in basso. Se uno va a leggere quello che hanno detto fior di concili e Papi è così, queste cose non è che cambiano.

La bellezza che ha la vita nella Chiesa è che tante cose non cambiano per nulla. Sono ieri, oggi e sempre e non c'è la possibilità di cambiamento, quelli che cambiano sono gli approcci con cui si interfaccia, gli strumenti di comunicazione. A seconda dei tempi della società, si cambiano gli approcci. Chiunque pensa o dice altro rispetto al contenuto dottrinale, anche se è fisicamente dentro la Chiesa, ne è completamente fuori. E come tale dev'essere considerato.

Se Jahvè è il tuo Dio, perchè come Gesù disse al maligno è rendere culto interiore ed esteriore a Dio. Significa dire: tu sei tutto, tu mi puoi chiedere qualsiasi cosa, ti voglio servire ecc... Il primo comandamento è duplice: Io sono il Signore, tuo Dio o ci sono altri idoli seduti nel mio cuore? Non avere altri dei di fronte a me. Adorare il Padre in Spirito e Verità.

Il primo dovere che abbiamo è conoscere Dio, tu non puoi rendergli culto se non sai nemmeno chi è. Peccato grave contro primo comandamento: una persona entra in chiesa e non si genuflette di fronte al Santissimo Sacramento: o non sa chi c'è lì dentro o non ci crede. O lo sa, ci crede e rifiuta di rendergli il culto che gli è dovuto (questo caso è peggiore). Perchè al Tabernacolo si fa la genuflessione? Perchè noi crediamo che nel Tabernacolo ci sia la presenza reale, viva e sostanziale di Nostro Signore Gesù Cristo. Ma tu ti devi informare su questa cosa, perchè durante la santa Messa, durante l'Epiclesi (Nella liturgia della Messa in lingua latina, la preghiera del canone della Messa nella quale si invoca da Dio la transustanziazione eucaristica per opera dello Spirito Santo e la partecipazione dei comunicandi agli effetti salutari del sacrificio eucaristico.). Durante la confessione generale è vero che la grande trascuratezza è l'indifferenza o il non voler conoscere.

Oggi c'è la piaga sociale, tutta questa montagna di pseudo cultura nichilista, laicista ed umanista ha reso - obbiettivo dichiarato da alcuni pensatori - Dio inutile. La maggioranza della gente non fa la guerra frontale al Signore, Dio oggi non serve ed infatti che tipi di riconoscimento vengono dati alla Chiesa? Se la Chiesa svolge dei ruoli socialmente utili va bene, ma se la Chiesa si azzarda a parlare di questione etiche e morali, ah se la Chiesa fa così si faccia gli affari suoi. C'è questa realtà, figlia della cosidetta indifferenza religiosa, ho l'Iphone, la previdenza sociale, le medicine, la macchina, ecc.. Dio non serve. La prima modalità di attuazione del primo comandamento è investire tempo nel conscere Dio (e non è un'optional farlo o meno) e non posso rimanere alle conoscenze del catechismo. Perchè a parte la crisi della catechismo, via il catechismo di san Pio X e il don ha sentito autorevoli vescovi che quando c'era qualche frutto ma adesso tolto il catechismo san Pio X c'è il nulla. Dio non è un testo o un manuale, Dio è un Dio vivo e vero, ha una famiglia che dev'essere vissuta (la Chiesa) però piuttosto che poco è meglio del nulla.

Perchè la gente non va a Messa la domenica? Può darsi che una persona rifiuti coscientemente di sottomettersi alla legge di Dio e di non dargli il culto che gli è dovuto. Chi è il dio di chi lavora anche la domenica? I soldi. Nostro Signore ci ha detto di non pensare ai soldi e a capire che non siamo stati creati per questa vita. I soldi sono una cosa che serve in questo mondo anche per togliersi un sacco di vizio. I soldi hanno un doppio principio anticristiano: più uno ne ha, più uno ne accumula e più ne ha meno ne condivide. Una persona che lavora alla domenica deve anzitutto di confrontarsi con il Vangelo, perchè Dio non vuole che si lavori alla domenica? (ci sono una serie di realtà che hanno delle gradazioni differenti) ma il concetto fondamentale è questo: perchè non si rende conto di ciò che è la Messa. Come mai non sapevi? Può darsi che tu abbia avuto cattivi maestri o non abbia trovato materiale e in quel caso davanti al Signore sei abbastanza giustificato, ma se tu non hai cercato non sei giusticato.

L'esperienza del don è questa: anche se non viviamo un tempo non florido nella Chiesa, quello che ha constatare, è che se una persona cerca trova, perchè Dio non ha abbandonato la Chiesa nè tanto meno abbandona un figlio che sinceramente lo cerca. Non è escluso che faccia fatica, che possa imbattersi in un cattivo pastore però chi cerca trova. Primo dovere nei confronti di Dio è attivarsi per poterlo conoscere e porsi la grande domanda: ma Dio esiste o non esiste? Anche qua le persone che affermano la non esistenza di Dio (ate ma non in senso assoluto) la Sacra Scrittura non dice che l'ateo dice che Dio non esiste ma dice: lo stolto dice che Dio non esiste. Salmo 13 e 53

1 Al direttore del coro. Per flauto. Cantico di Davide.
Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».
Sono corrotti, commettono iniquità,
non c'è nessuno che faccia il bene
. (salmo 53)

Il concilio Vaticano I nella costituzione ha affermato come dogma di fede che l'uomo solo con la ragione naturale può arrivare con certezza a stabilire che un'Essere ci dev'essere. Far funzionare la testolina è nostro dovere perchè quando andremo dall'altra parte, Dio ci dirà: tu che sei vissuto nel XXI lo sai che la Terra sembra che sia ferma ma in realtà si muove su sè stessa e ruota attorno al sole ecc.. e che se avesse un'inclinazione con un grado in meno ecc... cosa succederebbe? Viene dal caos tutto questo qua? Chi dirà a Dio non ci sono arrivato, si sentirà rispondere che la testa ce l'hai e non ti vai a chiedere da dove viene tutto questo e ti devi chiedere..le religioni sono forme in cui l'uomo arrampicandosi sugli specchi cerca di raggiungere questa entità (anche in tutte le culture antiche); chi è questo Dio? Nasce il compito di conoscerlo e poi la chiamata universale alla Fede Cattolica. Dopo che Gesù è venuto sulla terra noi abbiamo il diritto di avvisare i nostri fratelli e sorelle che Dio è sceso a terra. Questo dovere di conoscere Dio non è solo di chi non conosce la dottrina cattolica ma anche di c'è nato ha il dovere di formarsi. Ignoranza incolpevole: hai cercato ma non hai trovato o traviato da cattivi maestri peggio ancora ma se tu hai fatto il figliol prodigo c'è un difetto alla radice.

Rendere culto a Dio e dargli il culto presuppone la conoscenza. Prima di entrare in seminario, il don non ci credeva tanto, appena ha avuto la chiarezza interiore. Non è che è devoto è perchè se ci credi, come ci vuoi stare? Se uno conosce ciò che dice la Chiesa sulla Messa, una persona che non va a Messa o è ignorante o pazza. Perchè su tu credi a quello che succede non ci andrai soltanto alla domenica (magari non ci puoi andare tutti i giorni) ma una cosa più grande della Messa non esiste. Se cresci nella trascuratezza religiosa - abusi liturgici, siamo arrivati ad un punto dove ci sono degli spettacoli che tra pressapochismo ed abusi siamo arrivati al limite del sopportabile -. Se io credo che alla Consacrazione Gesù sta scendendo sull'Altare o una persona che quando ha fatto la comunione crede che ha ricevuto Gesù nel cuore con che coraggio esce subito dopo la fine della Messa? La conoscenza si va a fondere con il tema della fede. Crisi di conoscenza significa crisi di fede.

Indifferenza religiosa, mancanza di conoscenza su Dio e Crisi di Fede grossa sono proprio a livello universale e sono piaghe sociali. E sono mancanze gravissime e non confessate contro il Primo comandamento. Se uno è battezzato ha la fede, è chiaro che la fede non è garantita ma è affidata alla mia custodia e se non è alimentata tu la fede la perdi. Se non hai la fede come quella persona, è perchè a differenza di Tizio e Caio la tua fede l'hai lasciata morire. Non l'hai approndita. Niente sacramenti e preghiera e niente conoscenze.

Amare Dio con la mente è questo: non essere indifferenti al problema Dio. Far funzionare il cervello, attivarsi, i martiri sono morti per essere fedeli a Cristo ma se a te mettessero davanti adesso: rinnega la Fede o io ti ammazzo, tu cosa faresti? Lasciamo perdere la debolezza perchè il don avrebbe paura, noi non siamo insensibili ma ci dicono i martiri: tranquillo che è Nostro Signore che ti dà la forza, ma tu lo faresti? Sei così certo? Leggiamo gli atti dei martiri... Noi viviamo in un tempo che pare che i cattolici siano complessi: perchè quelli del mondo hanno la conoscenza, cultura, ecc... e noi abbiamo solo questo. Ma noi siamo fierissimi di quello in cui crediamo e sopratutto certissimi: il dubbio è contrario alla fede.

Se hai il dubbio non hai la fede e se hai la fede non hai il dubbio. Non mettere al posto di Dio altro e non applicarsi a conoscerlo e terzo la fede va coltivata.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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