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Eresie, scismi e peccati contro lo Spirito Santo

I peccati contro il primo comandamento. I peccati contro le virtù teologali: eresie ed errori, scismi e i sei peccati contro lo Spirito Santo. Considerazioni e attualizzazioni nell'attuale contesto storico. Ciclo di catechesi "La sana dottrina cattolica", nona puntata, Mercoledì 9 Dicembre 2020

Viaggio sempre dentro il Primo Comandamento, poco conosciuto e molto trasgredito. Altro amplissimo campo nelq uale rientrano i peccati che offendono direttamente le tre virtù teologali - noi sappiamo che sono virtù che hanno Dio come oggetto, ci vengono infuse il giorno del nostro battesimo e che noi non possiamo darci da soli (Fede, Speranza e Carità). Le altre virtù (essere giusti per esempio) è una virtù umana, essere temperanti (pratiche ascetiche di religioni differenti ecc..), la prudenza che un tempo caratterizzava i grandi saggi dell'antichità e la fortezza (la società civile in ogni ambito ha i suoi eroi). Le virtù umane si esercitano e si alimentano attraverso la ripetizione degli atti, divento più giusto quanti più atti di giustizia esercito. E non c'è bisogno che dentro di me ci sia qualcosa ma basta che ci sia la nostra buona volontà (esempi molto semplificati). Le virtù teologali, la fede ha come oggetto un qualcosa di soprannaturale (Dio) e ciò che Lui ha rivelato; la fede coinvolge Dio, la sua esistenza, la sua conoscenza e la sua conoscenza che Lui ci ha rivelato. La Speranza, credere che esista la vita eterna, cercarla e darsi da fare per avere le grazie necessarie per compiere le opere per essa non ce la possiamo dare da soli. Neanche l'amore a Dio e al prossimo (carità) non ce lo possiamo dare da soli. Sono argomenti che necessitano di alcune parole.

Alcuni peccati contro la Fede li abbiamo già visti (puntate precedenti - ateismo, incredulità, l'indifferentismo, il laicismo e la trascuratezza di formare la propria fede religiosa sono peccati che toccano il primo comandamento). La fede che abbiamo ricevuto in dono al nostro Battesimo, se non è alimentata si spegne ed è dovere gravissimo dei genitori alimentarla fino a che possono, poi quando diventiamo grandi (Cresima) diventiamo responsabili noi. E' tuo dovere continuare a formarti.

L'Eresia, leggermente ad un gradino di sotto si trova l'Errore. Ci sono proprio le eresie formali e l'errore. La differenza è sottile: si tratta di distorcere, cambiare o stravolgere una verità di Fede, quando quella verità assurge ad un grado dogmatico è un'eresia. Esempio: chi non crede che la Madonna sia Immacolata è Eretico (Immacolata Concezione è un dogma). Chi non crede nella presenza di Gesù nell'Eucarestia è Eretico ecc... un'Errore è qualcosa che tocca una verità di fede connessa e necessaria alla retta comprensione della Rivelazione. Esempio di stretta attualità: il celibato sacerdotale, chi dice che il celibato sacerdotale non serva a nulla, è noto che di per sè è una legge ecclesiastica ma è anche noto che da sempre (e anche gli apostoli stessi) furono caldamente invitati a lasciare la moglie per diventare discepoli di Gesù. Quindi chi dice il celibato sacerdotale non serva a nulla, non sta negando il Sacerdozio Cattolico ma dal momento che il celibato ha sempre accompagnato (nella Chiesa latina) il sacerdozio attaccando quello stai attaccando un'elemento dottrinale non indispensabile però... Poi c'è un'altro livello in cui non bisogna assuemere come dogma ciò che dogma non è e non mangiarsi vivo chi discute cose che non sono ancora state definite come dogma di fede: l'esistenza del Limbo e la Madonna come Corredentrice. Nella Tradizione della Chiesa se ne è parlato, ma non è mai stata fatta una definizione dogmatica della sua esistenza quindi di per sè se io ci credo - se uno dice che non esiste - io non posso accusarlo di essere eretico. Fino a quando una cosa non è stata dichiarata dogma si può anche non crederci fino a quando quella situazione non viene risolta.

1) E' Eretico chi nega, contesta, stravolge o respinge una verità di Fede definita dogmaticamente dal Magistero della Chiesa autentico e solenne non chi formula delle ipotesi per ciò che è ancora da definire. La Chiesa ha sempre affermato che esiste il Peccato Originale ma non ha mai definito cosa sia accaduto. Su questo tanti Padri della Chiesa hanno preso una posizione, molto verosimile ma non bisogna essere per forza d'accordo. Ma non si può dire che quello è tonto perchè pensa sia quello la causa del peccato originale.

Quando il don parla ha sempre cercato di essere fedele al Magistero della Chiesa, quando dice qualcosa che lui pensa, non la dice nell'ambito delle verità definite, specifica che sta parlando a titolo personale quando parla di cose non definite. Libertà di esprimersi nelle cose non definite e rispettare chi la pensa diverso da te e il diritto di essere rispettati dal prossimo.

San Giovanni Paolo II chiese pubblicamente perdono (nel 2000) per i comportamenti contrari al Vangelo che si verificarono da parte di alcuni membri della Chiesa, cosa vogliamo fare per difendere la fede anche da chi la mette in mezzo alla strada? E' tutto lecito? Li possiamo diffamare? Ce li possiamo mangiare vivi? Insultarli? Offenderli? Fare nomi e cognomi ecc...si può fare così? Se ci fosse un vescovo (per esempio) tipo Nestorio (eretico), un conto è quando la Chiesa interviene quando una persona impazzisce ed inevitabilmente la cosa diventa pubblica, ma è una cosa bella dire, anche per difendere una verità di fede, che c'è quel delinquente di vescovo perchè pubblicamente ha detto (un'eresia a scelta), si può fare una cosa del genere? E' una cosa gradita al Cielo? Se io sento dire una cosa del genere - dice il don - farà un'omelia o intervento dare importanza a quella cosa che ho sentito ma senza però fare nessun nome o cognome di chi lo ha detto. Nelle cose necessarie, l'unità, in quelle libere la verità ma in tutte la carità. E' necessario a sbattare il fango addosso al prossimo, diffamarlo...anche se è successo in pubblico, io sono autorizzato a fare da cassa di risonanza? E' una cosa gradita al Signore questo stile? Nella vita il don crede che sia importanta da parte di tutti avere la flessibilità mentale del mettersi in discussione, uno potrebbe avere anche sbagliato e non aver nessuna paura di dirlo. Una persona può sbagliare in perfetta buona fede e/o che quella sia Volontà di Dio, però da un punto di vista oggettivo è possibile che una cosa sia sbagliata e bisogna fare un passo indietro e fare una correzione. La verità va difesa, sempre, va detta, comunque ma a tempo, luogo, modo e forma opportuna. E in maniera tale da non creare danni o ferite sia nella comunione ecclesiale sia nelle anime.

Scisma. Da che cosa sono stati motivati gli scismi? L'idea del don che si è fatto, ma noi la buona fede dobbiamo concedere la buone fede al prossimo sempre, noi dobbiamo pensare che il prossimo faccia una cosa volendo fare il bene anche se si sta sbagliando e se la sta facendo grossa. La situazione contingente di Martin Lutero non era edificante nella Chiesa, Martin Lutero si è scandalizzato. E partendo da questa cosa, cosa ha fatto? Anzichè rimanendo dentro la Chiesa e magari farsi carico dei peccati dei suoi confratelli, ha attaccato le tesi, si è messo frontalmente contro il Papa, ecc... ed è successo il finimondo. Il prezzo di quello che ha fatto Lutero lo stiamo pagando ancora adesso. Va bene una cosa di questo genere? Quale scandalo diamo noi al mondo col manifestarci con tante confessioni? Dal ceppo luterano sono usciti un sacco di varietà protestanti e alcune comunità scismatiche danno punti (come impegno cristiano) alla comunità cristiana cattolica (non a tutti). Qual'è stata l'arma? Vedo un peccato di qualcuno o una stortura dottrinale ecc.. e faccio il finimondo mettendomi frontalmente Papi, vescovi ecc... E' vero che c'erano nella Chiesa (al momento di Martin Lutero) scandali grossi come una casa, che a Roma c'era una grande corruzione, ma tu non puoi reagire in quel modo. L'unità va sempre salvaguardata. Cosa dicono i sacerdoti? IL matrimonio è indissolubile, e se poi il coniuge inizia a fare il matto...divorzi? Parliamo di principi teorici. La Chiesa è intransigente sui principi perchè crede ma è tollerante nella pratica perchè ama. I nemici della Chiesa e i falsi buoni sono tolleranti sui principi ma intransigenti nella pratica. La Carità è più importante. E' possibile imbestiarlirsi ed uscire dalla Chiesa perchè il vescovo X è eretico? Per esempio ti fai carico - offri - soffri - agisci ma sempre dentro senza mai ledere la comunione ecclesiale perchè se si causa del male, il male prodotto è sempre superiore al bene che si voleva in qualche modo perseguire. In nome della verità non si deve mai mancare alla carità.

Gli Scismi vanno evitati. Tra i cattolici abbiamo lo Scisma d'oriente, poi c'è stato lo scisma anglicano e poi lutero e tutta la riforma protestante. E adesso ce ne stanno una caterva di situazioni in giro. Che facciamo? Fermo restando poi - per chi sta nella Chiesa Cattolica - la Chiesa di Cristo è una. Non si può fare un'altra Chiesa. Se ci sono dei problemi e quindi uscirne per farsene un'altra. In tempi di navigazione tempestosa, la direttrice e la rotta di navigazione d'essere assolutamente chiara.

Speranza. E qua si apre il grande tema dei Peccati contro lo Spirito Santo, essi sono esattamente tutti quelli che poi formalmente contrari alla virtù della Speranza. Che significa peccare contro lo Spirito Santo? Ogni volta che recito l'atto di fede, speranza e di carità queste qua aumentano.

ATTO DI SPERANZA

Mio Dio,
spero nella tua bontà,
per le tue promesse
e per i meriti di Gesù Cristo,
nostro Salvatore,
la vita eterna
e le grazie necessarie per meritarla
con le buone opere
che io debbo e voglio fare,
Signore,che io possa goderti in eterno.
Amen.

Il primo peccato contro lo Spirito Santo è la Disperazione, Caino pensa che sia troppo grande il suo peccato e Guida si va ad impiccare. La disperazione (che è proprio il peccato formalmente contro la Speranza), la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere che io debbo e voglio fare. Vita eterna e Grazia sono oggetto della Speranza, noi chiamiamo Grazia lo Spirito Santo in quanto presente ed operante in noi, senza la Grazia noi non possiamo compiere qualsiasi atto utile alla nostra salvezza. Noi dobbiamo meritarci il Paradiso, perchè se io sto in Grazia ci sono delle opere buone che io potrò se voglio compierle e mi apriranno le porte del Cielo. Questa cosa non è cambiata, oggi però si pensa che qualsiasi cosa una persona faccia nella vita vada in Paradiso automaticamente. Tra l'altro bisognerebbe capire (quando si dice che X appena morto è andato in Cielo) sulla base di quali virtù eroiche conclamate bisognerebbe capirlo.

Perchè Gesù dice che non saranno mai perdonati i peccati contro lo Spirito Santo? Da un punto di vista oggettivo non esistono peccati imperdonabili, la Misericordia di Dio è infinita, ma la Misericordia di Dio per poter funzionare e anche la Grazia di Dio per poter essere ricevuta deve poter trovare un cuore disposto ad accoglierla. I sei peccati contro lo Spirito Santo - Gesù non parla nel Vangelo elencandoli ma si riferisce ad un fatto ben preciso perchè gli attribuivano a Lui di cacciare i demoni nel nome dei principi dei demoni. In particolare l'impugnazione della verità conosciuta.

1)Disperazione della Salvezza: ho commesso un peccato grosso e penso che è troppo grande della Misericordia di Dio e secondo non mi umilio perchè non chiedo perdono e non confido che se sono pentito Dio mi possa perdonare. Per ciò che se io queste le tronco (apertura di cuore, pentimento, ecc...) la misericordia di Dio non arriva, Dio perdona chi è pentito, l'esito ultimo di questo è la dannazione perchè se io non apro il cuore e non l'accogli (la Divina Misericordia), non mi pento dei miei peccati la tua libertà - che non sarà violata da Dio - lo Spirito Santo in me non potrà scendere e quindi non è possibile chiedere perdono in questa e nell'altra vita.

2)Presunzione di salvarsi senza meriti. Peccato ha dato origine all'eresia del quietismo ed è anche uno dei punti cardine del luteranismo della prima ora, cioè io non faccio nulla, posso andare tranquillamente andare in Paradiso qualsiasi cosa io faccia. Questo è contrario al Vangelo. Gesù ha detto al giovane ricco: se vuoi entrare nella Vita osserva i Comandamenti. E nessuno è più grande di Gesù e può infischiarsene di quello che dice e per compiere le buone opere io non posso fare a meno dei mezzi di grazia.

3)Impugnazione della verità conosciuta. Se uno scaccia un diavolo, un diavolo non scaccia sè stesso. L'inferno è uno stato totalitario assoluto, noi abbiamo visto gli inferni sulla terra, basti pensare al Nazismo (rappresentazione umana dell'inferno) dove c'è uno al cui minimo cenno tutti obbediscono. Scacciare i demoni, fare i miracoli e conoscere il futuro in maniera certa - tutti i segni che Gesù ha dato nel Vangelo - da sempre sono considerati le credenziali di una cosa che viene da Dio. Quando c'è un solo o anche tutti e tre gli elementi, quella cosa viene da Dio, se tu questa cosa la contesti o la stravolgi, significa che hai una chiusura radicale a quell'azione che Dio fa verso di te che è il persuaderti attraverso la verità della santità che Dio o che fa. Se tu ti chiudi sei fuori.

4)Invidia della Grazia altrui: io vedo un santo vero o presunto (non possiamo chiamare santo nessuno sulla terra perchè possono sempre scivolare all'ultimo), però è anche vero che Nostro Signore ci mette delle persone per aiutarci, per edificarci..che ti mandi un Santo è una delle più grandi grazie che Dio ti fa. Uno dei più grandi castighi è che Dio tolga la Parola ai pastori a castigo dei peccati di chi non vuole più ascoltarlo. Quando ti arriva un'uomo o donna di Dio, se tu anzichè accogliere questa persona (tipo umiliandoti per quello che dice) lo invidi o lo odi (motivo per cui Gesù è stato consegnato a Pilato..per invidia ...vedi Vangelo). Lui è un santo e io sono un peccatore, il contrasto che emerge, anzichè convertirmi lo odio...chiusura radicale alla grazia di Dio.

5)Ostinazione nel peccato: Tu una cosa, puoi cadere per debolezza ma reiterare il peccato sfidando la Grazia di Dio. San Tommaso dice che commettere un peccato mortale è una pazzia, perchè se tu commetti un peccato e Dio non fa un'atto positivo nei tuoi confronti suscitandoti la conversione e concedendo il perdono dei peccati, tu te ne vai all'inferno dritto dritto. Dovresti farti ammazzare nel fare una cosa del genere. Sputare in continuazione sulla grazia che Dio ti manda, è (di nuovo) una chiusura di cuore alla Grazia che Dio ti manda.

6)L'impenitenza finale: Dio, dal canto suo, ci vorrebbe tutti in Paradiso. Continua a chiamarci, richiamarci (dottrina comune) fino all'ultimo istante dà l'ultimo richiamo e io devo fare almeno un'atto di pentimento. Il disprezzo delle ultime grazie ti porta all'inferno.

Il peccato contro lo Spirito Santo non è mai un difetto della Divina Misericordia o una sua impotenza o un qualcosa di troppo grande ma è semplicemente una chiusura radicale del cuore a Dio. L'indurimento del cuore è una tragedia.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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