Il libro dei Giudici. Introduzione ai libri storici. Lo schema tipico di questo libro: Israele si dà all'idolatria, Dio lo consegna ai suoi nemici, Israele grida a Dio per essere liberato, il Signore suscita un liberatore in cui manifesta la sua gloria e libera il suo popolo. Che poi però ricomincia a tradire. La storia di Israele è la storia di ogni uomo. Catechesi biblica sull'Antico Testamento, IX puntata, Mercoledì 28 Settembre 2022.
Iniziamo con i Libri storici, un grande Mare Magnum. Un'arco di storia di circa 7/800 anni dove partendo dai Giudici (partendo da Giosuè) si arriva al primo Re Ebraico (Saul). Questi incontri servono come tentativo di leggere i testi, approfondirli richiederebbero molte e molte più meditazioni. Il fine per cui sono stati scritti questi libri storici non è semplicemente una cronistoria, ma è una Storia Sacra, eventi letti alla luce della Divina Sapienza. Una persona un pochino sprovveduta non riuscirebbe a capire. Quando noi ci approcciamo al Signore dobbiamo stare attenti, non c'è nemmeno una silliba o altro che non abbia una ragione d'essere. Ci sono tantissimi passi biblici che restano oscuri, si sono cimentati in molti per capirci ma non hanno capito quasi nulla. Qualcosa abbiamo capito ma la maggior parte della Bibbia non capiamo nulla. Come mai Dio allo stato attuale - quanto meno pubblicamente - non ha rivelato quasi nulla? Ecco perchè prima di aprire la bocca dobbiamo collegare il cervello e anche la nostra Fede e ricordarci di quanto siamo miseri. Perchè fuori da questi parametri stiamo allo zero assoluto e rischiamo di parlare a vanvera.
Chi sono i Giudici? I giudici sono dei reggenti che hanno il compito di fare le veci del Signore. Il Signore ci avrebbe pensato Lui a governare il suo popolo, suscitava Lui delle persone adatte per i suoi scopi, dopodichè finita la loro missione se ne sarebbero andati in pace. I giudici, quando sorgevano salvavano il popolo d'Israele da coloro che li depredavano.
GIUDICI - 2 ("..10Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un’altra, che non aveva conosciuto il Signore, né l’opera che aveva compiuto in favore d’Israele. 11Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; 12abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, 13abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. 14Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. 15In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo. 16Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. 17Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così. 18Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano. 19Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata...")
Ricordate la volta scorsa? Giosuè aveva chiesto al popolo d'Israele cosa volevano fare? Servire il Signore o abbandonare il Signore e servire dei pagani? Giosuè li aveva messi in guardia dal servire i falsi dei.
"..20Perciò l’ira del Signore si accese contro Israele e disse: «Poiché questa nazione ha violato l’alleanza che avevo stabilito con i loro padri e non hanno obbedito alla mia voce, 21anch’io non scaccerò più dinanzi a loro nessuno dei popoli che Giosuè lasciò quando morì. 22Così, per mezzo loro, metterò alla prova Israele, per vedere se custodiranno o no la via del Signore, camminando in essa, come la custodirono i loro padri». 23Il Signore lasciò sussistere quelle nazioni, senza affrettarsi a scacciarle, e non le consegnò nelle mani di Giosuè..."
Qua c'è una lettura degli eventi: la volubilità della volontà umana; le promesse del marinaio da parte del popolo d'Israele. Il Signore misericordiosamente suscita un personaggio che cerca di farli ritornare nella retta via e che magari li libera dai nemici. L'essere consegnati nelle mani dei nemici sembrerebbe una sciagura ma è un'atto di misericordia, perchè ogni volta che Israele si allontana da Dio cade nelle mani dei nemici. Ed è costretto (il popolo d'Israele) a gridare aiuto a Dio. Ma questo pattern è valido anche oggi. Non è che con l'avvento di Gesù è cambiata la cosa, non è vero. Il popolo di Dio sussiste ancora e i suoi nemici e potenziali vessatori ci stanno ancora. E come mai Dio permette che essi li torturino e vessino ancora? La causa è che si sono allontanati da Dio e il fine è che attraverso questa tortura ritornino ad invocare il Signore. Lo vogliamo prendere per buono questo schema? Che sia Parola di Dio non possiamo buttare questa cosa al secchio. C'è più di qualcuno che ha detto: nell'AT c'è il Dio cattivo, mentre nel NT c'è Gesù il Dio buono, quindi buttiamo tutto l'AT e teniamoci il Nuovo. Ma la Chiesa non ha mai fatto questo. Ha insegnato che il vecchio Testamento si comprende con il nuovo ma il vecchio illumina il nuovo. Questo pattern: il popolo dovrebbe essere fedele a Dio, si allontana da Dio ed inizia a servire gli idoli (Sesso, Soldi e successo). Cade quindi nelle mani di chi lo opprime perchè il popolo torni ad invocare il Signore; il quale manderà qualcuno che lo liberi perchè dopo non si ricominci a fare peggio di prima. Perchè si ritorna a fare peggio di prima tornerà un'altro ad angariarti. E il Signore non allontana i nemici dal popolo perchè il popolo non si corrompa come prima. Dietro gli eventi c'è sempre la mano del Signore. Perchè se iniziamo a servire altri dei, ne va a repentaglio la nostra salute eterna e Dio non ci lascerà dannare senza far nulla, perchè la salvezza dell'anima è il bene dei beni non la salute fisica temporale o altro.
GIUDICI - 4
1Eud era morto, e gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore. --- 2Il Signore li consegnò nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava ad Asor. Il capo del suo esercito era Sìsara, che abitava a Caroset-Goìm...."
Come conseguenza di questo: fanno male agli occhi del Signore, quindi il Signore li consegna, quindi gli Israeliti gridarono al Signore ("..3Gli Israeliti gridarono al Signore, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e da vent’anni opprimeva duramente gli Israeliti.."). Questo non dura una settimana, vent'anni. "..4In quel tempo era giudice d’Israele una donna, una profetessa, Dèbora, moglie di Lappidòt. 5Ella sedeva sotto la palma di Dèbora, tra Rama e Betel, sulle montagne di Èfraim, e gli Israeliti salivano da lei per ottenere giustizia..."
I guidici erano anche magistrati, siccome il potere ce l'aveva l'Altissimo e il potere esecutivo lo aveva Lui. I giudici erano degli arbitri nelle vicende umane del popolo d'Israele.
"..6Ella mandò a chiamare Barak, figlio di Abinòam, da Kedes di Nèftali, e gli disse: «Sappi che il Signore, Dio d’Israele, ti dà quest’ordine: “Va’, marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila figli di Nèftali e figli di Zàbulon. 7Io attirerò verso di te, al torrente Kison, Sìsara, capo dell’esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua gente che è numerosa, e lo consegnerò nelle tue mani”». 8Barak le rispose: «Se vieni anche tu con me, andrò; ma se non vieni, non andrò». 9Rispose: «Bene, verrò con te; però non sarà tua la gloria sulla via per cui cammini, perché il Signore consegnerà Sìsara nelle mani di una donna». Dèbora si alzò e andò con Barak a Kedes. 10Barak convocò Zàbulon e Nèftali a Kedes; diecimila uomini si misero al suo seguito e Dèbora andò con lui..." e il don legge tutto il capitolo.
Questa storia è emblematica del ciclo dei giudici.
GIUDICI - 6 (qua solo appunti)
1Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani di Madian per sette anni. 2La mano di Madian si fece pesante contro Israele; per la paura dei Madianiti gli Israeliti adattarono per sé gli antri dei monti, le caverne e le cime scoscese. 3Ogni volta che Israele aveva seminato, i Madianiti con i figli di Amalèk e i figli dell’oriente venivano contro di lui, 4si accampavano sul territorio degli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti della terra fino alle vicinanze di Gaza e non lasciavano in Israele mezzi di sussistenza: né pecore né buoi né asini. 5Venivano, infatti, con i loro armenti e con le loro tende e arrivavano numerosi come le cavallette – essi e i loro cammelli erano senza numero – e venivano nella terra per devastarla. 6Israele fu ridotto in grande miseria a causa di Madian e gli Israeliti gridarono al Signore....." ecc...
"..«Dice il Signore, Dio d’Israele: Io vi ho fatto salire dall’Egitto e vi ho fatto uscire dalla condizione servile. 9Vi ho strappato dalla mano degli Egiziani e dalla mano di quanti vi opprimevano; li ho scacciati davanti a voi, vi ho dato la loro terra 10e vi ho detto: “Io sono il Signore, vostro Dio; non venerate gli dèi degli Amorrei, nella terra dei quali abitate”. Ma voi non avete ascoltato la mia voce»..."
Succedono queste cose perchè non si è ascoltato la voce del Signore. Consiglio del don: quando ci capita un guaio, non dobbiamo dire: che Jella! O che disgrazia! O perchè Dio mi ha inviato questa disgrazia? Che cosa ho fatto di male? La prima cosa da chiedersi: che avrò fatto di male? Nel NT c'è anche un'altra lettura di mali che ci possano capitare: un male può essere o una prova con il cui il Signore testa la nostra fede o il Signore ci manda qualche male per la conversione di qualcun'altro. L'anima vittima non soffre disgrazie per colpa sua ma gli capitano dolori per la conversione del prossimo. Ma le cose che ci accadono hanno un senso. E se noi impariamo umilmente di metterci di fronte al Signore - anche se una persona non lo ammette la coscienza glielo dice: il don dice: qualche persona gli ha detto: mi merito quella cosa perchè sapevo che non era giusto farlo.
"..11Ora l’angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita. Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel frantoio per sottrarlo ai Madianiti. 12L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!». 13Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: “Il Signore non ci ha fatto forse salire dall’Egitto?” Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».
La persona incarna tutti coloro che fanno procesi a Dio.
Ci sta il pattern della chiamata: la persona chiamata si sente inadeguata al compito. Lo abbiamo già visto in Mosè, Geremia, ecc... e in tutti gli altri chiamati.
15Gli rispose: «Perdona, mio signore: come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre».
Poi c'è la richiesta del segno. La cosa fondamentale è quando Gedeone va in guerra per liberare Madian, vediamo cosa succede.
GIUDICI - 7
1Ierub-Baal dunque, cioè Gedeone, con tutta la gente che era con lui, alzatosi di buon mattino, si accampò alla fonte di Carod. Il campo di Madian era, rispetto a lui, a settentrione, ai piedi della collina di Morè, nella pianura. 2Il Signore disse a Gedeone: «La gente che è con te è troppo numerosa, perché io consegni Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi dinanzi a me e dire: “La mia mano mi ha salvato”. 3Ora annuncia alla gente: “Chiunque ha paura e trema, torni indietro e fugga dal monte di Gàlaad”». Tornarono indietro ventiduemila uomini tra quella gente e ne rimasero diecimila. 4Il Signore disse a Gedeone: «La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all’acqua e te li metterò alla prova. Quello del quale ti dirò: “Costui venga con te”, verrà; e quello del quale ti dirò: “Costui non venga con te”, non verrà». 5Gedeone fece dunque scendere la gente all’acqua e il Signore gli disse: «Quanti lambiranno l’acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da una parte; quanti, invece, per bere, si metteranno in ginocchio, li porrai dall’altra». 6Il numero di quelli che lambirono l’acqua portandosela alla bocca con la mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l’acqua. 7Allora il Signore disse a Gedeone: «Con questi trecento uomini che hanno lambito l’acqua, io vi salverò e consegnerò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua». 8Essi presero dalle mani della gente le provviste e i corni; Gedeone rimandò tutti gli altri Israeliti ciascuno alla sua tenda e tenne con sé i trecento uomini. L’accampamento di Madian gli stava al di sotto, nella pianura...."
Nel caso di Barac, Dio ha voluto che il capo dell'esercito nemico fosse ucciso da Gioele (da una donna). Dio fa sempre in modo - quando scende in campo - che il destinatario dei suoi benefici deve vedere che è opera di Dio e non sua. Dio sceglie sempre le persone più improbabili per grandi imprese e perchè le persone possano comprendere l'azione salvifica nei loro confronti.
".. 21Ognuno di loro rimase al suo posto, attorno all’accampamento: tutto l'accampamento si mise a correre, a gridare, a fuggire. 22Mentre quelli suonavano i trecento corni, il Signore fece volgere la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto l’accampamento. L’esercito fuggì fino a Bet-Sitta, verso Sererà, fino alla riva di Abel-Mecolà, presso Tabbat..."
I madianiti si sono ammazzati fra di loro e in parte li fa sconfiggere da un'esercito nemico.
GIUDICI - 13
1Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani dei Filistei per quarant’anni. 2C’era allora un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. 3L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. 4Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro. 5Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». 6La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, 7ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte”».
Stavolta la punizione è durata 40 anni. La storia di Sansone e il segreto di Sansone che non passi il rasoio sulla sua testa. E il Sansone inizia a fare le sue scorribande tra i Filistei. Solo che Sansone inizia ad aprire la porta a colei che sarebbe stata la sua fine. Sansone è un pò l'Achille del popolo d'Israele, però ad un certo punto succede la storia di Sansone e Dalila, quella è che diventata tristemente famoso.
GIUDICI - 16 Sansone inizia a giocare con il fuoco con Dalila (burlandosi di lei) che, pagata dai Filistei cerca di capire l'origine della sua forza e alla fine il giudice gliela dice. E alla fine gli confessa la verità e l'uomo di Dio viene catturato.
"..16Ora, poiché lei lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato da morire 17e le aprì tutto il cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». 18Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i prìncipi dei Filistei e fece dir loro: «Venite, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i prìncipi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. 19Ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce del capo; cominciò così a indebolirlo e la sua forza si ritirò da lui. 20Allora lei gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: «Ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. 21I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con una doppia catena di bronzo. Egli dovette girare la macina nella prigione..."
"..25Nella gioia del loro cuore dissero: «Chiamate Sansone perché ci faccia divertire!». Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a far giochi alla loro presenza. Poi lo fecero stare fra le colonne. 26Sansone disse al servo che lo teneva per la mano: «Lasciami toccare le colonne sulle quali posa il tempio, perché possa appoggiarmi ad esse». 27Ora il tempio era pieno di uomini e di donne; vi erano tutti i prìncipi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare, mentre Sansone faceva i giochi. 28Allora Sansone invocò il Signore dicendo: «Signore Dio, ricòrdati di me! Dammi forza ancora per questa volta soltanto, o Dio, e in un colpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!». 29Sansone palpò le due colonne di mezzo, sulle quali posava il tempio; si appoggiò ad esse, all’una con la destra e all’altra con la sinistra. 30Sansone disse: «Che io muoia insieme con i Filistei!». Si curvò con tutta la forza e il tempio rovinò addosso ai prìncipi e a tutta la gente che vi era dentro. Furono più i morti che egli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita. 31Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono e lo seppellirono fra Sorea ed Estaòl, nel sepolcro di Manòach suo padre. Egli era stato giudice d’Israele per venti anni.."
Nel caso di Sansone compare un tema antico (già apparso nel peccato originale): la donna che diventa seduttrice e che ricompare nella vicenda di Salomone; la cui sapienza aveva dato prova di cose straordinarie. Ma alla fine Salomone si va a corrompere di brutto con le donne idolatre e succede il finimondo.
L'importante è rimanere con la lezione di questo libro: Israele inizia a fare o rifare ciò che è male, cade nelle mani dell'oppressore di turno, Israele grida misericordia, liberazione del popolo e Dio fa attenzione a dimostrare che sia opera Sua e dopodichè si ricomincia. Capite molto del cuore dell'uomo?
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Iniziamo con i Libri storici, un grande Mare Magnum. Un'arco di storia di circa 7/800 anni dove partendo dai Giudici (partendo da Giosuè) si arriva al primo Re Ebraico (Saul). Questi incontri servono come tentativo di leggere i testi, approfondirli richiederebbero molte e molte più meditazioni. Il fine per cui sono stati scritti questi libri storici non è semplicemente una cronistoria, ma è una Storia Sacra, eventi letti alla luce della Divina Sapienza. Una persona un pochino sprovveduta non riuscirebbe a capire. Quando noi ci approcciamo al Signore dobbiamo stare attenti, non c'è nemmeno una silliba o altro che non abbia una ragione d'essere. Ci sono tantissimi passi biblici che restano oscuri, si sono cimentati in molti per capirci ma non hanno capito quasi nulla. Qualcosa abbiamo capito ma la maggior parte della Bibbia non capiamo nulla. Come mai Dio allo stato attuale - quanto meno pubblicamente - non ha rivelato quasi nulla? Ecco perchè prima di aprire la bocca dobbiamo collegare il cervello e anche la nostra Fede e ricordarci di quanto siamo miseri. Perchè fuori da questi parametri stiamo allo zero assoluto e rischiamo di parlare a vanvera.
Chi sono i Giudici? I giudici sono dei reggenti che hanno il compito di fare le veci del Signore. Il Signore ci avrebbe pensato Lui a governare il suo popolo, suscitava Lui delle persone adatte per i suoi scopi, dopodichè finita la loro missione se ne sarebbero andati in pace. I giudici, quando sorgevano salvavano il popolo d'Israele da coloro che li depredavano.
GIUDICI - 2 ("..10Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un’altra, che non aveva conosciuto il Signore, né l’opera che aveva compiuto in favore d’Israele. 11Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; 12abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, 13abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. 14Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. 15In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo. 16Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. 17Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così. 18Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano. 19Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata...")
Ricordate la volta scorsa? Giosuè aveva chiesto al popolo d'Israele cosa volevano fare? Servire il Signore o abbandonare il Signore e servire dei pagani? Giosuè li aveva messi in guardia dal servire i falsi dei.
"..20Perciò l’ira del Signore si accese contro Israele e disse: «Poiché questa nazione ha violato l’alleanza che avevo stabilito con i loro padri e non hanno obbedito alla mia voce, 21anch’io non scaccerò più dinanzi a loro nessuno dei popoli che Giosuè lasciò quando morì. 22Così, per mezzo loro, metterò alla prova Israele, per vedere se custodiranno o no la via del Signore, camminando in essa, come la custodirono i loro padri». 23Il Signore lasciò sussistere quelle nazioni, senza affrettarsi a scacciarle, e non le consegnò nelle mani di Giosuè..."
Qua c'è una lettura degli eventi: la volubilità della volontà umana; le promesse del marinaio da parte del popolo d'Israele. Il Signore misericordiosamente suscita un personaggio che cerca di farli ritornare nella retta via e che magari li libera dai nemici. L'essere consegnati nelle mani dei nemici sembrerebbe una sciagura ma è un'atto di misericordia, perchè ogni volta che Israele si allontana da Dio cade nelle mani dei nemici. Ed è costretto (il popolo d'Israele) a gridare aiuto a Dio. Ma questo pattern è valido anche oggi. Non è che con l'avvento di Gesù è cambiata la cosa, non è vero. Il popolo di Dio sussiste ancora e i suoi nemici e potenziali vessatori ci stanno ancora. E come mai Dio permette che essi li torturino e vessino ancora? La causa è che si sono allontanati da Dio e il fine è che attraverso questa tortura ritornino ad invocare il Signore. Lo vogliamo prendere per buono questo schema? Che sia Parola di Dio non possiamo buttare questa cosa al secchio. C'è più di qualcuno che ha detto: nell'AT c'è il Dio cattivo, mentre nel NT c'è Gesù il Dio buono, quindi buttiamo tutto l'AT e teniamoci il Nuovo. Ma la Chiesa non ha mai fatto questo. Ha insegnato che il vecchio Testamento si comprende con il nuovo ma il vecchio illumina il nuovo. Questo pattern: il popolo dovrebbe essere fedele a Dio, si allontana da Dio ed inizia a servire gli idoli (Sesso, Soldi e successo). Cade quindi nelle mani di chi lo opprime perchè il popolo torni ad invocare il Signore; il quale manderà qualcuno che lo liberi perchè dopo non si ricominci a fare peggio di prima. Perchè si ritorna a fare peggio di prima tornerà un'altro ad angariarti. E il Signore non allontana i nemici dal popolo perchè il popolo non si corrompa come prima. Dietro gli eventi c'è sempre la mano del Signore. Perchè se iniziamo a servire altri dei, ne va a repentaglio la nostra salute eterna e Dio non ci lascerà dannare senza far nulla, perchè la salvezza dell'anima è il bene dei beni non la salute fisica temporale o altro.
GIUDICI - 4
1Eud era morto, e gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore. --- 2Il Signore li consegnò nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava ad Asor. Il capo del suo esercito era Sìsara, che abitava a Caroset-Goìm...."
Come conseguenza di questo: fanno male agli occhi del Signore, quindi il Signore li consegna, quindi gli Israeliti gridarono al Signore ("..3Gli Israeliti gridarono al Signore, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e da vent’anni opprimeva duramente gli Israeliti.."). Questo non dura una settimana, vent'anni. "..4In quel tempo era giudice d’Israele una donna, una profetessa, Dèbora, moglie di Lappidòt. 5Ella sedeva sotto la palma di Dèbora, tra Rama e Betel, sulle montagne di Èfraim, e gli Israeliti salivano da lei per ottenere giustizia..."
I guidici erano anche magistrati, siccome il potere ce l'aveva l'Altissimo e il potere esecutivo lo aveva Lui. I giudici erano degli arbitri nelle vicende umane del popolo d'Israele.
"..6Ella mandò a chiamare Barak, figlio di Abinòam, da Kedes di Nèftali, e gli disse: «Sappi che il Signore, Dio d’Israele, ti dà quest’ordine: “Va’, marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila figli di Nèftali e figli di Zàbulon. 7Io attirerò verso di te, al torrente Kison, Sìsara, capo dell’esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua gente che è numerosa, e lo consegnerò nelle tue mani”». 8Barak le rispose: «Se vieni anche tu con me, andrò; ma se non vieni, non andrò». 9Rispose: «Bene, verrò con te; però non sarà tua la gloria sulla via per cui cammini, perché il Signore consegnerà Sìsara nelle mani di una donna». Dèbora si alzò e andò con Barak a Kedes. 10Barak convocò Zàbulon e Nèftali a Kedes; diecimila uomini si misero al suo seguito e Dèbora andò con lui..." e il don legge tutto il capitolo.
Questa storia è emblematica del ciclo dei giudici.
GIUDICI - 6 (qua solo appunti)
1Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani di Madian per sette anni. 2La mano di Madian si fece pesante contro Israele; per la paura dei Madianiti gli Israeliti adattarono per sé gli antri dei monti, le caverne e le cime scoscese. 3Ogni volta che Israele aveva seminato, i Madianiti con i figli di Amalèk e i figli dell’oriente venivano contro di lui, 4si accampavano sul territorio degli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti della terra fino alle vicinanze di Gaza e non lasciavano in Israele mezzi di sussistenza: né pecore né buoi né asini. 5Venivano, infatti, con i loro armenti e con le loro tende e arrivavano numerosi come le cavallette – essi e i loro cammelli erano senza numero – e venivano nella terra per devastarla. 6Israele fu ridotto in grande miseria a causa di Madian e gli Israeliti gridarono al Signore....." ecc...
"..«Dice il Signore, Dio d’Israele: Io vi ho fatto salire dall’Egitto e vi ho fatto uscire dalla condizione servile. 9Vi ho strappato dalla mano degli Egiziani e dalla mano di quanti vi opprimevano; li ho scacciati davanti a voi, vi ho dato la loro terra 10e vi ho detto: “Io sono il Signore, vostro Dio; non venerate gli dèi degli Amorrei, nella terra dei quali abitate”. Ma voi non avete ascoltato la mia voce»..."
Succedono queste cose perchè non si è ascoltato la voce del Signore. Consiglio del don: quando ci capita un guaio, non dobbiamo dire: che Jella! O che disgrazia! O perchè Dio mi ha inviato questa disgrazia? Che cosa ho fatto di male? La prima cosa da chiedersi: che avrò fatto di male? Nel NT c'è anche un'altra lettura di mali che ci possano capitare: un male può essere o una prova con il cui il Signore testa la nostra fede o il Signore ci manda qualche male per la conversione di qualcun'altro. L'anima vittima non soffre disgrazie per colpa sua ma gli capitano dolori per la conversione del prossimo. Ma le cose che ci accadono hanno un senso. E se noi impariamo umilmente di metterci di fronte al Signore - anche se una persona non lo ammette la coscienza glielo dice: il don dice: qualche persona gli ha detto: mi merito quella cosa perchè sapevo che non era giusto farlo.
"..11Ora l’angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita. Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel frantoio per sottrarlo ai Madianiti. 12L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!». 13Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: “Il Signore non ci ha fatto forse salire dall’Egitto?” Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».
La persona incarna tutti coloro che fanno procesi a Dio.
Ci sta il pattern della chiamata: la persona chiamata si sente inadeguata al compito. Lo abbiamo già visto in Mosè, Geremia, ecc... e in tutti gli altri chiamati.
15Gli rispose: «Perdona, mio signore: come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre».
Poi c'è la richiesta del segno. La cosa fondamentale è quando Gedeone va in guerra per liberare Madian, vediamo cosa succede.
GIUDICI - 7
1Ierub-Baal dunque, cioè Gedeone, con tutta la gente che era con lui, alzatosi di buon mattino, si accampò alla fonte di Carod. Il campo di Madian era, rispetto a lui, a settentrione, ai piedi della collina di Morè, nella pianura. 2Il Signore disse a Gedeone: «La gente che è con te è troppo numerosa, perché io consegni Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi dinanzi a me e dire: “La mia mano mi ha salvato”. 3Ora annuncia alla gente: “Chiunque ha paura e trema, torni indietro e fugga dal monte di Gàlaad”». Tornarono indietro ventiduemila uomini tra quella gente e ne rimasero diecimila. 4Il Signore disse a Gedeone: «La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all’acqua e te li metterò alla prova. Quello del quale ti dirò: “Costui venga con te”, verrà; e quello del quale ti dirò: “Costui non venga con te”, non verrà». 5Gedeone fece dunque scendere la gente all’acqua e il Signore gli disse: «Quanti lambiranno l’acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da una parte; quanti, invece, per bere, si metteranno in ginocchio, li porrai dall’altra». 6Il numero di quelli che lambirono l’acqua portandosela alla bocca con la mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l’acqua. 7Allora il Signore disse a Gedeone: «Con questi trecento uomini che hanno lambito l’acqua, io vi salverò e consegnerò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua». 8Essi presero dalle mani della gente le provviste e i corni; Gedeone rimandò tutti gli altri Israeliti ciascuno alla sua tenda e tenne con sé i trecento uomini. L’accampamento di Madian gli stava al di sotto, nella pianura...."
Nel caso di Barac, Dio ha voluto che il capo dell'esercito nemico fosse ucciso da Gioele (da una donna). Dio fa sempre in modo - quando scende in campo - che il destinatario dei suoi benefici deve vedere che è opera di Dio e non sua. Dio sceglie sempre le persone più improbabili per grandi imprese e perchè le persone possano comprendere l'azione salvifica nei loro confronti.
".. 21Ognuno di loro rimase al suo posto, attorno all’accampamento: tutto l'accampamento si mise a correre, a gridare, a fuggire. 22Mentre quelli suonavano i trecento corni, il Signore fece volgere la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto l’accampamento. L’esercito fuggì fino a Bet-Sitta, verso Sererà, fino alla riva di Abel-Mecolà, presso Tabbat..."
I madianiti si sono ammazzati fra di loro e in parte li fa sconfiggere da un'esercito nemico.
GIUDICI - 13
1Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani dei Filistei per quarant’anni. 2C’era allora un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. 3L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. 4Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro. 5Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». 6La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, 7ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte”».
Stavolta la punizione è durata 40 anni. La storia di Sansone e il segreto di Sansone che non passi il rasoio sulla sua testa. E il Sansone inizia a fare le sue scorribande tra i Filistei. Solo che Sansone inizia ad aprire la porta a colei che sarebbe stata la sua fine. Sansone è un pò l'Achille del popolo d'Israele, però ad un certo punto succede la storia di Sansone e Dalila, quella è che diventata tristemente famoso.
GIUDICI - 16 Sansone inizia a giocare con il fuoco con Dalila (burlandosi di lei) che, pagata dai Filistei cerca di capire l'origine della sua forza e alla fine il giudice gliela dice. E alla fine gli confessa la verità e l'uomo di Dio viene catturato.
"..16Ora, poiché lei lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato da morire 17e le aprì tutto il cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». 18Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i prìncipi dei Filistei e fece dir loro: «Venite, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i prìncipi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. 19Ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce del capo; cominciò così a indebolirlo e la sua forza si ritirò da lui. 20Allora lei gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: «Ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. 21I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con una doppia catena di bronzo. Egli dovette girare la macina nella prigione..."
"..25Nella gioia del loro cuore dissero: «Chiamate Sansone perché ci faccia divertire!». Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a far giochi alla loro presenza. Poi lo fecero stare fra le colonne. 26Sansone disse al servo che lo teneva per la mano: «Lasciami toccare le colonne sulle quali posa il tempio, perché possa appoggiarmi ad esse». 27Ora il tempio era pieno di uomini e di donne; vi erano tutti i prìncipi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare, mentre Sansone faceva i giochi. 28Allora Sansone invocò il Signore dicendo: «Signore Dio, ricòrdati di me! Dammi forza ancora per questa volta soltanto, o Dio, e in un colpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!». 29Sansone palpò le due colonne di mezzo, sulle quali posava il tempio; si appoggiò ad esse, all’una con la destra e all’altra con la sinistra. 30Sansone disse: «Che io muoia insieme con i Filistei!». Si curvò con tutta la forza e il tempio rovinò addosso ai prìncipi e a tutta la gente che vi era dentro. Furono più i morti che egli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita. 31Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono e lo seppellirono fra Sorea ed Estaòl, nel sepolcro di Manòach suo padre. Egli era stato giudice d’Israele per venti anni.."
Nel caso di Sansone compare un tema antico (già apparso nel peccato originale): la donna che diventa seduttrice e che ricompare nella vicenda di Salomone; la cui sapienza aveva dato prova di cose straordinarie. Ma alla fine Salomone si va a corrompere di brutto con le donne idolatre e succede il finimondo.
L'importante è rimanere con la lezione di questo libro: Israele inizia a fare o rifare ciò che è male, cade nelle mani dell'oppressore di turno, Israele grida misericordia, liberazione del popolo e Dio fa attenzione a dimostrare che sia opera Sua e dopodichè si ricomincia. Capite molto del cuore dell'uomo?
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Commenti
Posta un commento