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Non avrai altri dèi di fronte a me: i sacrilegi

Il gravissimo peccato del sacrilegio, ossia oltraggi e profanazioni di persone o cose sacre. In particolare le offese, diffamazioni e oltraggi ai ministri di Dio e i sacrilegi verso ciascuno dei sette sacramenti. Ciclo di catechesi "La sana dottrina cattolica", settima puntata, Venerdì 27 Novembre 2020

Noi dovremmo arrivare alla perfezione (chiedendo aiuto alla Madonna), sono in molti i fedeli cattolici che vivono in uno stato di sofferenza in questi tempi travagliati (umanamente, socialmente, ecclesialmente ecc...) sono un pochino di meno (secondo quello che sa il don) che fanno la cosa più importante. Questo è il tempo dell'amore di Dio, il don crede che Gesù e la Madonna siano in cerca di persone che vivano l'amore nei loro confronti e non solo per sè ma intendano con il loro amore a riparare il male nel mondo.

A prescindere del povero strumento (il sacerdote) e non produce l'effetto che intendeva fare (toccare il cuore) vuol dire che è fallita. Se non arriva una coltellata nel cuore, se non mi porta a questo non è una buona catechesi. Le buone catechesi non sono costituite da nobiltà di linguaggio, capacità accattivante ma sono quelle che toccano il cuore.

L'immortale catechismo di san Pio X e il nuovo compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica (fatto da Benedetto XVI). Il catechismo di san Pio X è vecchio, ma il compendio è nuovo - il Catechismo della Chiesa Cattolica è un mare magnum dei contenuti però è molto esteso. Il compendio è un modo per conciliare alcune esigenze. Il don pensa che la direttrice sia un mettere il nuovo con il vecchio, perchè ci sono le posizioni troppo moderniste (celebrazione liturgiche) o troppo ancorate sui tempi passati. Quello che auspicava il Papa Emerito circa la forma ordinaria e straordinaria, non come due realtà che si fanno la guerra: seppelliamo l'antico perchè è vecchio o distruggiamo il nuovo che sta rovinando la Chiesa. Il don non pensa che sia saggio un cammino unilaterale, pensa che sia meglio prendere tutto il bene del nuovo e dell'antico.

Il catechismo di san Pio X parla (nella sezione del Primo Comandamento) dei peccati di empietà, irreligione, superstizione.. empietà che non articola troppo ma la definisce seccamente come rifiuto a Dio di ogni culto (ateismo, indifferenza) poi parla della superstizione (culto di latria a ciò che non è Dio) - idoli del mondo e anche quelle più sottili con il quale il diavolo fa secche quelle che vorrebbero provarci (attaccamento alle persone spirituali). Poi il peccato irriverenza a Dio e alle cose divine ma anche sacrilegio o profazione di cosa o persona sacra. O il tentare Dio.

Sacrilegio: 362. Che cosa è il sacrilegio? Il sacrilegio è la profanazione di un luogo, di una persona o di una cosa consacrata a Dio e destinata al suo culto.

Avvengono fondamentalmente o quando c'è un'azione volontariamente volte ad offendere una persona o una cosa sacra. Esempio: quando qualcuno va in una Chiesa, sfonda il tabernacolo e ruba le ostie consacrate o le butta per terra. O quando una persona vilipende verbalmente o fisicamente un ministro di Dio. Un vescovo, il prete o il Pontefice. Un'azione volta intenzionalmente a recare oltraggio a qualcosa che è sacro. Come fare la pipì in Chiesa o sui muri di essa o lavarsi il viso con l'acquasantiera. Quando una persona percuote un ministro di Dio - purtroppo sono successi dei casi pubblici di scandali di uomini di Chiesa - cosa possono pensare Gesù e la Madonna cosa provano quando vedono quando le persone che dovrebbero dare un'aiuto vengono esposti a pubblico lubridio. Ci si pensa al dolore di Gesù e di Maria? Il don pensa che si siano delle trasmissioni che possono fare più danni di un film a luci rossi perchè si cade nel becero e nel basso. Facciamo un'esame di coscienza sulle cose che vediamo, perchè se vediamo una cosa è come se gli dessimo un'approvazione tacita. Un programma ha un piccolo share lo tolgono. Noi non possiamo dire: non è certamente se me lo vedo io o no. Davanti al Signore, non è male la tv e il cinema, ma noi possiamo e dobbiamo scegliere cosa andare a vedere e cosa leggere. Valgono anche per le persone che hanno dei compiti educativi, ma se tu hai un figlio dentro casa, lui ti vede che tu vedi quella cosa e quindi significa approvazione se papà e mamma lo vedono si può vedere.

Gli oltraggi contro i ministri di Dio, siccome ci sono state delle cose provate che sono rimbalzate nei mass- media ci si sente autorizzati a vomitare veleno a destra e manca e ci sente autorizzati a mettere a pubblico lubdridio chi ha fatto qualcosa di male ma anche qualcuno che abbia il coraggio di dire qualcosa conforme alla dottrina cattolica. Si può campare così? Non assecondiamo queste cose, se sentiamo qualcosa di non entusiasmante, non facciamo post pubblici. --- Irreverenze alle persone, ma noi le abbiamo confessate? La diffamzione non è la calunnia, noi non siamo autorizzati ad andare a dire in giro che tizio ha fatto questa porcata? Se mi presento davanti al Signore, Lui mi dirà bravo per questa cosa che ho fatto? Dobbiamo avere le nostre idee motivate, non in modo rigide,

1) Non avvalliamo la pubblica gogna che si fa contro i buoni ministri che dicono le cose che al mondo non piacciono 2) Il mondo attacca i buoni, i buoni attaccano i cattivi veri o presunti ma non possiamo farlo. Non possiamo diffamare un ministro e una persona sacra.

Se ad una persona la diffami gli hai sputato in faccia. Per riabilitarsi nei confronti della pubblica opinione si fa una fatica che non finisce mai. Sono peccati da confessare con sincero pentimento. Chi prende l'eucarestia e la porta fuori dal luogo sacro - anche se il gesto fosse solo questo - è scomunicato late sentenze, il don non sta parlando di un ministro straordinario che ha mandato dal parroco di portare le ostie a qualcuno. Alla Santa Sede sono arrivate delle denuncie di gente del giappone che è andata in Vaticano e con la scusa della comunione in mano se l'è portata a casa in Giappone come souvenir (sperando che non sappiano cosa hanno fatto si auspica il don). Ci sono peccati grossolani magari fatti da una persona che non hanno fede o le cose fatte dai satanisti che indirettamente a noi fedeli ci danno questo doloroso e triste messaggio: se i concorrenti satanisti fanno cose irripetibili contro le cose sacre, vuol dire che le cose sacre sono cose che gli danno molto fastidio - il nemico sa molto bene che nelle cose sacre è contenuta la grazia santificante e quindi profanarle vuol dire produrre una grossa quantità di male.

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Profanazione dei sacramenti: I Sacramenti vanno celebrati con estrema dignità, fedeltà alle norme liturgiche, con estrema serietà, dedizione con quella che viene chiamata all'ars celebrandri. Noi non possiamo mettere i sacramenti in mezzo alla strada (vale per tutti i sacramenti). Ogni celebrazione dev'essere fatta bene e ben curata ed amministrata. La cosa fondamentale è la modalità con cui vengono vissuti e celebrati. Il battesimo è il sacramento meno a rischio, esempio: procrastinare un battesimo perchè non trovo il ristorante è bene? Procrastinare un battesimo perchè il padrino o la madrina non possono venire se non quando lo dicono loro (per esempio fra 7 mesi), la scelta della madrina o padrino tocca ai genitori, ci sono delle norme da parte della Chiesa ma la coscienza dei genitori dovrebbe fargli capire di prendere delle persone cattoliche e praticante che non si trovino in situazione che - oggettivamente parlando - stridano con il Vangelo. E' brutto quando un parroco che si trova delle situazioni improponibili. Il don ha visto di tutto...ma sono cose fatte bene? Il don ha vissuto un battesimo dove ha scoperto che il padrino del battesimo stava bestemmiando.

Non è una sorta di profanazione di questo sacramento? Noi dobbiamo imparare a stare al Suo cospetto. Il padrino o madrina non possono essere persone scelte così. Il sacramento della penitenza - stiamo parlando dei sacrilegi - la penitenza è sempre sacrilega quando una persona volontariamente - per vergogna o paura - omette di dire un peccato mortale al confessore o se va a confessarsi senza quel briciolo di pentimento senza neanche quel briciolo di pentimento per paura dell'inferno (detesto quel peccato perchè se continuo a farlo la mia anima andrà all'inferno). Non è il top, la contrizione è il dolore che si dà a Dio. Oggi ci sono le categorie di pubblici peccatori e coloro che lo sono ma sono nascosti. Una persona che usa la contraccezione e non hai nessuna voglia di smettere, quella confezione è sacrilega senza dubbio e non potresti fare la comunione ne più nè meno di chi si trova oggettivamente e pubblicamente in uno stato di peccato. Le famosi classi di persone oggetto di pubblici dibattiti, non lo fa perchè sono una categoria più peccatori di tutti ma perchè si trovano in una situazione che se non viene sanata impedisce l'assoluzione e lo stesso vale per altri. Una coppia di ragazzi che ha rapporti prematrimoniali e non ha intenzione di smettere non è che si trova su un piano diverso di una coppia di conviventi, che a differenza della prima coppia, ha avuto il coraggio (laicamente parlando) di non aver paura di formalizzare quella situazione. Se questa coppia di ragazzi si confessano senza nessuna intenzione di lasciare quel peccato, quella confessione è sacrilega. Una persona che non va mai a Messa la domenica. Tu puoi confessarti quanto vuoi, un sacerdote (che non è Padre Pio) ti può assolvere ma se dici che sei pentito quando in realtà non lo sei, quella confessione è sacrilega. Queste cose noi le dobbiamo maturare in coscienza.

La Comunione sacrilega, chi si accosta alla santa comunione chi è cosciente di aver commesso un peccato mortale. Oggi il livello delle formazione delle coscienze è quasi sottozero. La Comunione, fatta senza stare in grazia, non è farmaco dell'immortalità ma uno mangia e beve la sua condanna. Quando noi facciamo una profanzione, la grazia che circola nel sacramento trovando un contenitore mal disposto diventa veleno. E' come se ad un diabetico gli dessi i dolci. I dolci sono una cosa buona ma un diabetico, se li mangia, va in crisi e muore. E' cattivo il dolce o sta male il diabetico?

La cresima? Un ragazzo che si accosta alla cresima con l'intenzione sicura di non ritornare in Chiesa....perchè Nostro Signore lo dobbiamo trattare meno delle persone che ci ritroviamo ad incontrare? Vogliamo parlare dell'ordine sacro...se qualcuno si accostasse all'ordine sacro con situazioni gravi e non risolte....Dio ci aiuti. E anche le situazioni del Matrimonio, la minaccia e il ricatto non funzionano. Una coppia di sposi che ha vissuto come marito e moglie il tempo del fidanzamento...ma come ti presenti davanti al Signore? Possiamo confondere la bontà e Misericordia, possiamo confenderla con il fatto che Lui permetta di essere trattato come una pezza da piedi? Al don questa cosa ripugna.

Ah, ma ho fatto il Matrimonio in chiesa ed è andato a rotoli, mi sono confessato ma non mi sento in pace, ho fatto la comunione ma non mi sento benedetto da Dio...se uno anzichè ricevere un sacramento compie un sacrilegio quell'azione gli fa male. Sarebbe meno peggio differire quel sacramento. Prima del momento sacramentale ci dev'essere la conversione. Dio guarda il cuore, se nel cuore c'è la volontà, non come san Francesco e santa Chiara ma almeno di provarci a vivere in amicizia con Dio...ma se non c'è neanche questo minimo, cosa ci andiamo a fare?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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