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L'importanza decisiva e fondamentale del sacramento della penitenza

I sette sacramenti nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica e nel catechismo di San Pio X. Il sacramento della penitenza: i suoi molti nomi e i suoi straordinari effetti. I suoi elementi costitutivi. Gli atti del penitente e l'assoluzione del confessore. Il pentimento perfetto. La differenza tra contrizione e attrizione. L'obbligo dell'accusa di tutti i peccati mortali e del loro numero. Quando è necessario ricorrere al sacramento e quando è raccomandato e lodevole. Catechismo degli adulti, Martedì 22 Dicembre 2020

Sulle cose di fede ci vogliono poche idee, chiare e distinte (san Tommaso d'Aquino), la formula usata dal Catechismo di san Pio X ha questo vantaggio, è una cosa da non disdegnare.

La gente si confessa poco perchè confessarsi è una penitenza, bisogna dire le cose che non funzionano - ma questo Sacramento riconcilia la persona con Dio e con la Chiesa. Se io penso male di una persona (peccato di pensiero), Dio lo vede quel pensiero brutto, io con il mio peccato ho fatto male a tutta la Chiesa. La Chiesa è come il corpo umano, questo non è la fine del mondo ma il dolore di un'arto lo sente la persona non dell'arto. Se si potesse vedere allo schermo tutti i pensieri che ci sono passati negli ultimi 10 giorni cosa penseremmo di noi? Dio lo vede tutto quel film. Riconciliazione e Perdono, Dio perdona, cioè non guarda al male che hai fatto ma al bello che sei, i nostri atti per quanto cattivi - noi possiamo diventare bruttarelli - ma il fondo di bellezza della nostra anima non abbiamo il potere di stravolgerlo. Un grande atto di conversione è quando noi iniziamo ad imparare la nostra bellezza ed importanza agli occhi dell'Altissimo. Grande modalità di guarigione che ci portiamo dietro. La confessione e la conversione, se tu presenti gli stessi peccati - piccoli o grandi che siano - noi dobbiamo sempre pensare: mettiti nei panni del Padre Eterno: hai un figlio che va sempre a confessare i propri peccati e non è neanche tanto convinto che quella cosa che fa non va bene. Voi che pensereste se una persona ogni giorno ci desse uno schiaffo e poi ci chiedesse scusa?

I difetti e peccati di debolezza li dobbiamo combattere ma è difficile, ma la malizia la si può combattere. Se non vuoi una cosa non la fa, bestemmi perchè vuoi bestemmiare.

Se potessimo vedere una persona appena battezzata ci metteremmo in ginocchio, rimangono in noi le debolezze, le inclinazioni al peccato e la concupiscenza ce la portiamo dietro e potrebbe succedere che dopo il Battesimo di combinare un guaio. Gesù ha detto che tocca ai suoi discepoli rimettere i peccati e non abbiamo il potere di bypassare le parole di Gesù. La conversione è un'impegno continuo. Questo sacramento si fonda sulla virtù chiamata Penitenza Interiore. E' il dolore e la ripulsione per i peccati commessi e il fermo proposito di non peccare più in avvenire, se non c'è il dolore dei propri peccati unitamente al proposito - Dio lo sa se stiamo recitando o no - di non peccare più e di chiedere l'aiuto di Dio, (atto di dolore: mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati...propongo con il Tuo Santo aiuto.. ecco la penitenza interiore. Si esprime in atti esteriori cioè opere penitenziali: digiuno, preghiera ed elemosina. Il digiuno materiale è una cosa funzionale a farci digiunare dai peccati, la preghiera è una cosa bella ma ci vuole tempo perchè sia bella, molte volte quando preghiamo possiamo avere l'impressione di parlare al vuoto.

Elementi essenziali: atti del penitente e l'assoluzione del sacerdote, se manca uno dei due il sacramento non produce gli effetti. La contrizione o pentimento, pentimento di due tipi: perfetto o contrizione o imperfetto atrizione (però in ogni caso ci dev'essere il proposito di non peccare mai più). Esempio: viene una coppia di ragazzi che vive rapporti prematrimoniali avuti per debolezza è un conto, ma se dicono: noi abbiamo rapporti prematrimoniali e te lo dicono così secondo voi si possono assolvere o no? Molti pensano che dipende dal prete, ma non dipende dal prete, se non c'è il pentimento e il proposito di non commetterli più la confessione non è valida. Sant'Alfonso dice che un prete che è certo - perchè appare e te lo dicono - che non c'è la volontà di smettere e non c'è il pentimento, hai voglia dire io ti assolvo. Padre Pio rimandava un sacco di gente senza assoluzione, perchè aveva il dono straordinario di leggere il cuore. Il confessore dà per scontato che ci sia il pentimento. E' vero che ti confessi dal sacerdote ma tu ti confessi a Cristo, il sacerdote è solo una scusa. Contrizione, Confessione e Soddisfazione sono gli atti del penitente, se manca uno di questi è un problema grosso.

Quali peccati si devono confessare? Le colpe mai confessate,

Di quali peccati siamo obbligati a confessarci? Siamo obbligati a confessarci di tutti i peccati mortali non ancora confessati o confessati male; giova però confessare anche i veniali.

La confessione dei peccati gravi è l'unico modo ordinario di annullarli, se non l'hai fatta Dio non ti perdona. Ci stanno modi straordinari ma non bisogna rischiarsela. Ogni fedele dai 7 anni in poi ha l'obbligo di confessare i propri peccati una volta all'anno. Ogni confessione annuale non fatta è un peccato mortale perchè questa è una legge della Chiesa. Non è peccato grave quello che pensi che sia peccato grave ma devi confrontarti con i 10 comandamenti, con la legge di Dio e della Chiesa perchè magari fai delle cose gravi agli occhi di Dio ma tu pensi che siano delle stupidaggini. La coscienza bisogna formarla, ad una persona con la coscienza formata può sembrare di non compiere peccati mortali. Il confessore è tenuto alla segretezza assoluta, se lo viola è immediatamente scomunicato. Ci sono pene severissime per chi sgarra. In molti non vogliono confessari con il parroco (comprensibile) ma quando si mette la stola è un'altra cosa, finita la confessione il parroco deve dimenticare e non deve cambiare atteggiamento nei miei confronti. Quello che ha sentito non deve fargli cambiare atteggiamento. Non fate domande ai sacerdoti sulle persone perchè si rischia di far dire al sacerdote cose segrete.

Effetti del sacramento: riconciliazione con Dio, riconciliazione con la Chiesa che è ferita dei nostri peccati - quando ci lamentiamo delle cose brutte della Chiesa, chi pensa che sia anche colpa nostra? Il male che c'è nel mondo, il don pensa che sia colpa anche nostra - c'è qualcuno così santo da poter dire che sono senza peccato? Il recupero dello stato di grazia, rimessione della pena eterna, la Chiesa insegna che se si muore con dei peccati mortali non confessati o quanto meno di cui non ci si è pentito c'è la dannazione eterna. E almeno parte delle pene temporali in questa vita, la gente - quando morirà - capirà che le disgrazie che gli sono capitate non sono state provocate da Dio ma dai nostri peccati. Nostro Signore non ha nessuna responsabilità del male. Chi si confessa spesso ha la pace e la serenità della coscienza, profonda e la consolazione dello spirito. Chi le ha vissute le capisce. L'accrescimento delle forze spirituali per il combattimento cristiano.

358 Quante e quali cose si richiedono per fare una buona confessione? Per fare una buona confessione si richiedono cinque cose: 1° l’esame di coscienza; 2° il dolore dei peccati; 3° il proponimento di non commetterne più; 4° la confessione; 5° la soddisfazione o penitenza

Non si entra mai in confessionale a cuor leggero - è un Sacramento, non possiamo prenderlo alla leggera, individuo quelle piccole cose magari ma lo devo fare l'esame di coscienza.

375. Chi non ricorda il numero preciso dei peccati mortali, che deve fare?

Chi non ricorda il numero preciso dei peccati mortali, deve far capire il numero che gli sembra più vicino alla verità.

Padre Pio, (ai suoi tempi c'era il confessionale con lo sportellino) aveva due bestemmiatori: uno a destra e uno a sinistra. Uno apre lo sportellino e confessa di aver detto una dozzina circa di bestemmie ma Padre Pio gli ha chiuso lo sportello in faccia dicendogli di tornare tra un mese. L'altro: ho bestemmiato, quante? Una'autotreno...assolto. Il primo aveva mentito sul numero per fare bella figura, supponiamo una persona che si allontana dalla Chiesa, una persona che si riavvicina ai 40 anni...deve dire che sono passati anni..devi dare un'ordine di grandezza. Per i peccati veniali non è necessario ma per i mortali è necessario.

La contrizione è un dolore perfetto dei propri peccati , perchè ci doliamo dei nostri peccati perchè abbiamo dato un dispiacere a Dio, siamo stati causa della morte di Gesù, se lo abbiamo il perdono di Dio è immediato prima che ti confessi anche se rimane l'obbligo di confessare i propri peccati. Dio perdona qualunque cosa a patto che sia motivato dal pentimento, l'atrizione è il dolore dei peccati non perchè Dio mi ha visto abbruttito, ma è il timore motivato dai castighi temporali e il perdono avviene nell'atto della confessione. L'atrizione non causa la remissione immediata dei peccati. Come capisci se una persona è motivata? Se fugge dalle occasioni. Per esempio: due ragazzi che vogliono custodire la loro verginità devono evitare di trovarsi da soli in casa / una persona che la Messa domenicale si alza tardi la mattina, che fa? Va alla messa del sabato pomeriggio, o veramente te lo imponi o cambi le occasioni. Ho il visto della bestemmia (esempio), non devo schifarla...ma devo stare attento perchè se vado coi bestemmiatori bestemmio anch'io. Fuggire le occasioni.

Devo confessare anche i peccati mortali confessati male.

373. Di quali peccati siamo obbligati a confessarci?

Siamo obbligati a confessarci di tutti i peccati mortali non ancora confessati o confessati male; giova però confessare anche i veniali. 374. Come dobbiamo accusare i peccati mortali?

Dobbiamo accusare i peccati mortali pienamente, senza farci vincere da una falsa vergogna a tacerne alcuno, dichiarandone la specie, il numero e anche le circostanze che aggiungessero una nuova grave malizia Non mi devo vergognare a confessare i miei peccati. Il sacerdote dice: io ti assolvo i peccati, ma non è il sacerdote, il soggetto offeso è Dio non il sacerdote X. E' Gesù che assolve.

Molta gente: cosa succede al giudizio universale? Al momento della morte, tutto quello che avremo fatto apparirà alla nostra coscienza con estrema chiarezza, qua possiamo fare i finti tonti. I peccati che non ho confessato al Giudizio Universale li vedranno tutti quanti, la privacy non c'è più. Se vuoi avere la privacy deve mettere tutti i peccati sotto il sigillo sacramentale e vale anche per i diavoli. Una volta fatto questo, Dio stesso è il primo che non ne parla più. Tutti i peccatori impenitenti - si dovrà vedere che tutti quelli che sono all'inferno sono lì perchè non hanno voluto convertirsi e sono all'inferno - non perchè Dio è cattivo - ma perchè hanno voluto rimanere nei loro peccati. Così come le opere buone da noi commesse se le compiamo bene, il digiuno o altro che non sa nessuno...Nostro Signore ci farà vedere che le nostre opere avranno causato la conversione di altri. Dì pure peste e corna dei santi, vedrai nell'Aldilà...c'è il proverbio che ride bene chi ride ultimo. Si applica anche qua.

Non confessare un peccato mortale per vergogna, significa candidarsi pubblicamente messo alla pubblica gogna al Giudizio Universale. A noi la scelta. Queste cose bisogna dirsele. Alcune cose non sono belle ma un sacerdote le cose le deve dire. E che succede se il don per vergogna non facesse il suo mestiere?

377. Chi per vergogna o per altro motivo, tacesse un peccato mortale, farebbe una buona confessione?

Chi per vergogna o per altro motivo non giusto tacesse un peccato mortale, non farebbe una buona confessione, ma commetterebbe un sacrilegio

Davanti a Dio non si possono fare i furbetti.

378. Che deve fare chi sa di non essersi confessato bene?

Chi sa di non essersi confessato bene, deve rifare le confessioni mal fatte e accusarsi dei sacrilegi commessi.

Confessiamo anche le nostre colpe e confessioni mal fatte, e se mi ricordo colpe gravi che mi sono scordato? Ho fatto una buona confessione e non ho fatto nessun sacrilegio ma alla prima confessione devo dirla.

379. Chi senza colpa tralasciò o dimenticò un peccato mortale, ha fatto una buona confessione?

Chi senza colpa tralasciò o dimenticò un peccato mortale, ha fatto una buona confessione; ma gli resta l’obbligo di accusarsene in seguito

381. Rimessi con l’assoluzione i peccati, è anche rimessa ogni pena meritata ?

Rimessi con l’assoluzione i peccati, è rimessa la pena eterna meritata col peccato mortale, ma se non si abbia una contrizione perfettissima, rimane ordinariamente da scontare, in questa vita o nell’altra, una pena temporanea.

In sostanza con l'assoluzione all'inferno non ci vai, se piangi sui propri peccati per il dolore dei tuoi peccati - il pentimento perfetto rimette la colpa e la pena temporale (non c'è purgatorio), se non ce l'hai la confessione in parte ti rimette in parte della pena temporale. O le paghi qua o in purgatorio le tue pene a meno che

384. La penitenza sacramentale basta a liberarci da tutta la pena temporanea meritata col peccato?

La penitenza sacramentale non basta, d’ordinario, a liberarci da tutta la pena temporanea meritata col peccato, e perciò conviene supplire con altre opere di penitenza e di pietà e con indulgenze

Passare 2 ore in Chiesa a pregare è cosa da niente? E' un gesto penitenziale. Pensate che questo atto non ti vada a far risparmiare tanto purgatorio? Dio lo vede.

385. Quali sono le opere di penitenza e di pietà?

Le opere di penitenza e di pietà sono: i digiuni, le mortificazioni, gli atti di misericordia spirituale e corporale *, le preghiere, e l’uso pio di quelle cose benedette e di quelle cerimonie sacre che si chiamano sacramentali, come l’acqua santa e le varie benedizioni.

L'elemosina è una penitenza, pregare è una penitenza...

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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