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Le ferite ricevute

Quello che ho vissuto e subito, in particolare le ferite ricevute. Dinamiche della vita familiare e ruolo dei genitori. Le ferite ricevute e le loro conseguenze. Il caso emblematico della guarigione dell'emorroissa.: il significato simbolico della sua emorragia incurabile. Tutti noi siamo come l'emorroissa e abbiamo bisogno di riconoscere le nostre ferite (emorragie) e portarle a Gesù perché ci guarisca. Ciclo di catechesi "dal non senso alla vita di cielo", terza puntata, Venerdì 29 Gennaio 2021

PDF che il don ha allegato (riassunto della puntata in poche slide)

Il don dà degli spunti per poi lavorarci sopra per permettere a Dio di lavorarci sopra e di restituirci una vita degna di essere vissuta. Il don ha presentato un pdf e seguirà quello schema. La prima area da indagare è il vissuto, prendere coscienza che quello che abbiamo ricevuto è passato in quanto agli atti ma presente come effetti, le ferite se non sono curate permangono nel presente con una dinamica che con l'incedere del tempo anzichè lenire certe ferite peggio si sta. Il don fa riferimento ai testi di Don Giuseppe Sovernigo che dato origine al ciclo di catechesi (non più presente) chi sono io per poter amare e poi ai testi di don Fabio Rosini.

Gesù è medico dei corpi (libro di don Fabio Rosini) ma anche delle anime, perchè dietro la problematica dell'emorroissa c'è un mondo espresso da quella problematica che era reale (perdita di sangue), noi perdiamo sangue quando siamo feriti. Ciclo di catechesi che vorrebbe aiutare e sollecitare quella che qualcuno chiama la Cristo- terapia, il presupposto di questo intinerario noi avremmo fatto una grande svolta di vita quando ci saremo affidati veramente a Gesù che Lui ci può guarire. Esistono bravi psicologi e psicoterapeuti, alcuni però onestamente riconoscono un limito, in campo diagnostico sanno aiutare bene le persone, in campo teurapeutico sono consapevoli che si arriva fino ad un certo punto. Chi è profondamente ferito ha bisogno di cure più profonde e solo il Signore può farlo. Il don è stato aiuto a rispondere alla chiamata di Dio perchè - oltre alle preghiere e agli altri atti religiosi - la fede è l'incontro con qualcosa che ti cambia la vita. Il don ha visto - con gli occhi illuminati dalla fede - la potenza del Signore risorto in atto e quello che può fare. Il senso di questo cammino è aiutare le persone ad entrare in contatto con Lui.

Nella puntata precedente abbiamo visto il primo quadro, che cosa ho subito e che cosa ho ricevuto? Il cardinal Petrocchi, era psicoterapeuta e fece un lavoro pubblico che accompagnava le coppie in crisi, ha aiutato i ragazzi ecc... - lui raccontava sempre ai seminaristi che è scientificamente dimostrato nelle scienze umane che gli eventi traumatici nel grembo materno. Già è complicato ricostruire gli eventi traumatici che abbiamo vissuto, se la mamma strilla ed è incinta, il feto reagisce e non gli fa bene avere queste violente stimolazioni. La prima grande finestra che ci dev'essere chiaro: noi abbiamo subio dei traumi che ci condizionano a livello inconsapevole. E' impossibile arrivare ad essi eppure ci sono. Il nostro Io, la nostra personalità si fonda su due assi portanti: 1) Quanto sono amato? E quanto sono stimato? L'amore o il non-amore o odio o il disprezzo o gli atteggiamenti contrari all'amore o la stima e disistima sono quei due assi su cui la personalità si regge, se i binari deragliano il treno della mia esistenza va in tilt. Chi è stato incaricato di dare solidità a queste due assi? La mamma, chi è il linguaggio della stima, della gratificazione o chi ci dà sicurezza se non il papà? La nostra personalità è in larga parte condizionata dal nostro vissuto. Puoi crederci o meno ma è così. Dal 1970, da quando purtroppo è stato possibile il divorzio è chiaro che queste fenomenologie si sono amplificate e moltiplicate.

Che tipo di ferite possiamo aver ricevuto? Di tipo psichico, fisico o morale. Fisiche: percosse gratuite, violenze sessuali da parte di famigliari, parenti ed amici, subire violenza con tutto ciò che esso significa, sono delle cose atroci che lasciano il segno e che hanno il bisogno di essere guarite. Le ferite psichiche, essere vissuti in un contesto di litigi tra genitori o in famiglia - il Papa dice che uno dei giorni più belli della sua vita è quando ha visto scambiarsi un bacio affettuoso tra i suoi genitori, perchè se un figlio vede che si amano, ne riceve una montagna di benessere. Se un bambino (senza consapevolizzare nessuno perchè spesso i genitori sono a loro volta feriti) cresce in un'ambiente malato, anche lui starà male. La percezione netta di non essere voluti, di troppo specialmente in famiglia o di essere postposti a quelche fratello o sorella. Anghiere subite da parte dei fratelli o ricatti vari. Perdita precoce di un parente o di un genitore o amico. Violenze morali: violenze verbali, non è bello crescere in un'ambiente dove ci si manca di rispetto, si trattano le persone come pezza da piede, si aggredisce, si giudica, ci si rinfaccia le cose, ecc... i disprezzi, quando vediamo disprezzati. O i rimproveri gratuiti o infondati. Il rimprovero diretto bisogna usarlo come ultima spiaggia, non è mai cosa buona procedere per rimproveri. Educazione troppo rigida o troppo permissiva, esperienze sessuali precoci, cattive compagnie, ingiustizie scolastiche...quali sono in linea di massima, come prima battuta le conseguenze principali di questi fenomeni? La mancanza di amore ricevuto e di stima ricevuta. Se tu incontri Dio incontri la stima e l'amore che il Signore dona.

La mancanza di amore ricevuto dà luogo ad una personalità fragile o inconsistente...uno può fare tante cose buone, vivere tante messe, tanto volontariato ecc... ma se ha questo dentro, la sua vita non è bella; non avverte tutti i quanti benefici che derivano dalla vita di grazia in comunione con il Signore. Una personalità fragile e inconsistente farà di tutto per un briciolo d'amore, spesso e volentieri a volte nella sfera sessuale e nel rapporto tra amici. Per un briciolo d'amore è disposto a vendersi la strada di casa. Quante ragazzine precocemente perdono la verginità per un briciolo d'amore il cui prezzo è se ami dimostramelo? tutto questo ingenera una serie di atteggiamenti motivati dal desiderio inconscio di attirare l'attenzione. Quelle persone che si mettono sempre in mezzo, che devono dire sempre la loro, che hanno atteggiamenti singolari e vogliono farsi sempre notare, ecc.. chi campa così lo fanno per essere un pochino amati ma più fanno così più non saranno amati.

Mancanza di stima ricevuta: persona che si disprezza profondamente ma non lo ammetterà a mai e scarica su tutto e tutti una pesantissima rabbia, avete visto coloro che vomitano veleno sempre su tutti? Chi fa questo si detesta e si ritiene una personalità disgustosa. Ma non se lo è mai detto. Manifestazioni nevrotiche, la frustazione e forti sindrome nevrotiche. Monsignor Petrocchi diceva che il nevrotico "una persona che si accende di ira in continuazione" se tu glielo fai notare, dirà che non ci può far nulla, il nevrotico sa di avere questi atteggiamenti distruttivi e non sa come uscirne, lo psicotico ha un'aggravante in più: ha delle problematiche e non sa di averle. Casi classici di sindromi psicotiche: le persone che sono permalose, scambiano per messaggi di non amore cose che sono assolutamente innocui, sono sempre a sospettare che il prossimo sia sempre all'opera per fargli male. E se provi a farglielo notare la risposta è: tu non puoi capirmi. In entrambe questo dinamiche quello che spesso accade è un'immaturità perpetua, incapacità di prendere decisioni impegnative. Quando uno sa fare delle scelte e prendersele le conseguenze (scelta che fa capire che la persona è matura); come mai si entra in seminario e ci si sposa più tardi? Perchè in questa società queste patologie trovano l'humus, perchè una persona va a convivere (non guardiamo la cosa dall'aspetto morale) per l'immaturità - devo avere la possibilità della riversibilità. Da un punto di vista comportamentale è una spia che denota segni di immaturità. Disturbi o difficoltà relazioni nei confronti di amici o con persone di altro sesso, problemi più o meno grandi con le autorità in genere, oggi il problema del rapporto con l'autorità è un problema serio specie quando prendono un provvedimento serio che ci tocca nell'intimo. Oggi ci si sente autorizzati di sparare e vomitare tutto quanto il veleno possibile ed immaginabile. Lasciamo perdere l'aspetto morale - il problema con l'autorità denota un'altra ferita che ti porti dietro: com'è stato il rapporto con tuo padre? Che tipo di rapporto tuo padre ti ha autorizzato a livello inconoscio ad avere con lui? Incapacità di conseguire obbettivi sul lungo periodo - ricordo del don: nell'università c'erano tantissime persone che si laureavano a 30/33 anni con poco, o che su una caterva di iscritti solo il 7% arriva alla laurea e alcuni di essi fuori corso. Altra conseguenza: disordini nel processo di identificazione nel processo sessuale. Noi nasciamo maschi e femmine, ma è sicuro che ci sentiamo uomini e donne per tutta la vita o no? Grossi problemi nel rapporto con Dio, con la fede, con la Chiesa, il don crede che siamo in tempi in cui una volta c'era Cristo Sì, Chiesa No, oggi c'è lo slogan (secondo il don) Cristo sì e Chiesa sì a patto che ci possa sputare. La Chiesa ha un'organizzazione gerarchia ma non puoi vedere solo la componente umana, la Chiesa ha una componente umana visibile ma dietro di essa gioca una componente invisibile anche dentro la miseria e limiti macroscopici delle persone. Incapacità di vivere secondo un progetto di vita e scala di valori. Per avere un progetto di vita chiaro verso il quale io cerco di camminare, scala di valori ordinata ed ordinata ci vuole una personalità guarita.

Da 41:58 inizia il don inizia a citare il libro di don Fabio Rosini (credo)

L'emoroissa sta perdendo il sangue, la vita, stiamo parlando di un mondo privato. Queste sono le ferite intime, sono profonde e nascoste che forse non ho mai detto a nessuno, sono quelle cose per il quale una persona si sente normale. Ti senti una persona di serie B? E' un pensiero inconfessato. Queste cose non sono cose di cui noi siamo immediatamente consapevoli - viaggio che può riservare sorprese dolorose ma finalizzato alla guarigione - per fare un cammino serio di guarigione, di riconciliazione ci vuole coraggio perchè devi passare attraverso snodi che possono essere dolorosi. Siccome non abbiamo voglia di affrontare una sofferenza, andiamo via e così non ne usciamo mai. Se uno vuole guarire deve fare la terapia. Deve sottoporsi ad intervento chirurgico ma per guarire. E' importantissimo dirsi le cose che ci hanno fatto male, dille almeno a te stesso se non hai mai trovato qualcuno che può aiutarti, almeno dirle ti aiuta (o dirle ad una persona). Gli atteggiamenti estremi sono sempre sintomatici che qualcosa non va.

A chi raccontare i propri errori? Quando noi facciamo qualcosa di male è come se noi prendessimo un coltello e ci accoltellassimo e dà lì esce la vita, Gesù ci nutre del suo sangue, fino a quando si poteva fare si poteva fare la comunione sotto le due specie che e ti ricorda che Gesù ha dato la vita per te. Le coltellate e che ti sei dato sono quelle che hanno dato a Gesù, ecco cosa significa prendersi tutti i peccati del mondo. Ci sono delle situazioni che ti segnano per tutta la vita (frase infelice di tuo padre, quello sbaglio che hai fatto e che è stato fatto notare...) io di cosa ho paura? La claustrofobia, il terrore dei ragni...che paure ho? Ho insensibilità, freddezze...posso avere un cuore di ghiaccio. Posso non avere passione perchè convive con un io incarcerato per non essere ferito ancora.

L'emoroissa è l'immagine dell'umanità ferita.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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