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Come il diavolo ci tenta

Le regole di sant'Ignazio di Loyola che spiega come il demonio attacca e tenta i figli di Dio a seconda della situazione in cui si trovano. Come reagire e come difendersi dalle sue incursioni. I pericoli di cadere nelle sue trame infernali se non impariamo a confrontarci e chiedere consiglio a persone sante, sagge e prudenti.. Ciclo di catechesi "dal non senso alla vita di cielo", settima puntata, Venerdì 26 Febbraio 2021

Dobbiamo iniziare a capire cosa accade dentro noi stessi per poter compiere un ciclo di guarigione ed andare molto lontano. Vediamo cosa c'è nel nostro cuore. La volta scorsa ci siamo fermati su alcune patologie brutte nelle dinamiche delle paure che alimentano tutti i nostri vizi o comportamenti sballati o sbagliati. La paura è il primo atteggiamento con cui l'uomo ha reagito a Dio dopo il peccato. Subito dopo ha paura, subentra la paura di Dio, distruttiva. Abbiamo visto (la volta scorsa) le paure più rilevanti e dai risvolti morali e c'è anche l'ambito delle paure psicologiche o dei tic nervosi o delle piccole manie (per esempio chi si mangia sempre le unghie, le pellicine, ecc..). La Claustrofobia, la paura del buio, la paura dei ragni, degli insetti, ecc.. le vertigini. Una persona ha paura del buio ed è molto frequente che al buio abbia vissuto qualche vicenda distruttiva, ha dentro di sè l'associazione dolorosa buio = morte. Il buio va evitato a qualunque costo. Pensiamo alle manie, la mania della pulizia, la pulizia è una cosa buona ma ci sono persone ossessionate da essa, i maniaci dell'ordine, ci sono delle persone che entrano in alcune dinamiche abitudanarie, devono fare dei determinati movimenti prima di andare a letto e se qualcuno senza volerlo gli rompe la sequenza è il finimondo e devono ricominciare tutto da capo. Un'esperienza di liberazione globale, totale e piena, queste cose - infermità che ci portiamo dietro - e chissà cosa ci sta dietro ad esse..c'è una parte di noi che rimane sconosciuta. Noi siamo un mistero per noi stessi. Tutto queste cose le dobbiamo portare davanti a Nostro Signore.

Step ulteriore: questa sera si parla di diavoli e diavolo. La paura è una grandissima leva del diavolo, dobbiamo vedere un pochino di tecniche con le quali siamo fatti fuori dal diavolo. Abbiamo visto le ferite ricevute, cosa abbiamo fatto, dentro i comportamenti malati o feriti. Adesso dobbiamo capire come il nemico della nostra salvezza lavora contro di noi onde poterci difendere. Molti hanno paura del diavolo quando agisce in maniera straordinaria - è comprensibile - ma la paura più sana non è dell'azione straordinaria ma dell'azione ordinaria. Manco Nostro Signore è stato esentato dal combattimento dal diavolo. Lui ha combattuto e ha vinto per noi e ci ha insegnato alcune tecniche di combattimento. Negli esercizi spirituali di sant Ignazio di Loyola ha scritto delle cose edificanti e dare criteri di discernimento dentro di noi inizia a muoversi qualcosa di buono e che viene da Dio.

[314] Prima regola. A coloro che passano da un peccato mortale all'altro, il demonio comunemente è solito proporre piaceri apparenti, facendo loro immaginare diletti e piaceri sensuali, per meglio mantenerli e farli crescere nei loro vizi e peccati. Con questi, lo spirito buono usa il metodo opposto, stimolando al rimorso la loro coscienza con il giudizio della ragione

Dentro quello che si agita dentro di noi, noi sentiamo delle inclinazioni, desideri o tendenze verso qualcosa. Possono essere provocate e suscitate spesso e volentieri in maniera che noi non ne siamo coscienti. Prima situazione: non ci sono regole assolute, è diverso il modo in cui il Diavolo o Dio interviene su un'anima a seconda della condizione in cui si trova. Il primo caso che propone sant'Ignazio sono le persone che passano da un peccato mortale all'altro, quelli che non hanno ancora intrapreso una conversione, quelli che sono già suoi. Quando abbiamo una nostra cosa, cerchiamo di consolidare il possesso dell'oggetto. Se un'anima ha commesso un peccato mortale perde la Grazia di Dio ed acquisisce lo stare in amicizia con Satana. E il diavolo alimenterà questa cosa... bevi? (esempio) fà altri peccati ecc.. passiamo alle droghe sintetiche ecc.. i disordini sessuali? Inizia ad andare in giro con tante donne o inizia a praticare qualche attività più strana e poi oltre, oltre ecc... e la stessa cosa vale per il resto. Quindi l'assecondare voglie e desideri, quando una persona sta lontana da Dio, è da evitare ed è sospetta. Cosa fa Nostro Signore? A chi si trova in questo stato, cerca di risvegliare la coscienza...cerca di farlo mettere a pensare. Cosa sto guadagnando da questa vita brutta e soggiogata da questi grandi inganni? Cosa me ne sta venendo in tasca? Sono veramente contento di campare così? Pensiamo a chi è schiavo della pornografia...mai giudicare la persona...da cosa la persona sta scappando ecc ma a prescindere da questo, se questa persona ascolta la coscienza proverà disgusto per ciò che fa. Quando ci si trova lontani da Dio non è salutare assecondare voglie e desideri.

[315] Seconda regola. In coloro che si impegnano a purificarsi dai loro peccati e che procedono di bene in meglio nel servizio di Dio nostro Signore, avviene il contrario della prima regola. In questo caso, infatti, è proprio dello spirito cattivo rimordere, rattristare, porre difficoltà e turbare con false ragioni, per impedire di andare avanti; invece è proprio dello spirito buono dare coraggio ed energie, consolazioni e lacrime, ispirazioni e serenità, diminuendo e rimovendo ogni difficoltà, per andare avanti nella via del bene.

Non stiamo più lontani, ci siamo convertiti e desiderosi di crescere e siamo in amicizia di Dio. Lo spirito cattivo rimordere, rattristare e creare false difficoltà il cammino e lo Spirito Buono dà energie, consolazioni e lacrime..il diavolo inizia a mettere i bastoni tra le ruote. Esempio: hai un ritiro, e qualcosa si mette di traverso, un'impedimento famigliare, lavorativo, ecc.. lì bisogna avere subito (è chiaro che quando si tratta di cose invincibili - se è ricoverata mia madre/padre in ospedale e sta in fin di vita con un tumore io non posso allontanarmi ma sono la minoranza) l'80% sono difficoltà che sarebbero superabili. Il diavolo non starà a guardare mentre tu cammini o inizi a pensare: non posso dire il rosario sempre (è il maligno) iniziare a percepire - la vita interiore non è soltanto in discesa - andando a Messa oggi non mi va (di domenica) attenzione che se se stai acquistando l'abitudine di andare a Messa tutte le domeniche, quel pensiero è sospetto. Lo Spirito Buono incoraggia e dà energia e consolazioni e lacrime, si iniziano a vivere le prime forme di vita intima con il Signore.

[325] Dodicesima regola. Il demonio si comporta come una donna, perché per natura è debole ma vuole sembrare forte. Infatti è proprio di una donna perdersi d'animo quando litiga con un uomo, e fuggire se l'uomo le si oppone con fermezza; se invece l'uomo incomincia a fuggire e a perdersi d'animo, crescono smisuratamente l'ira, lo spirito vendicativo e la ferocia della donna. Allo stesso modo è proprio del demonio indebolirsi e perdersi d'animo, e quindi allontanare le tentazioni, quando chi si esercita nella vita spirituale si oppone ad esse con fermezza, agendo in modo diametralmente opposto; se invece chi si esercita incomincia a temere e a perdersi d'animo nel sostenere le tentazioni, non c'è al mondo una bestia così feroce come il nemico della natura umana nel perseguire con tanta malizia il suo dannato disegno.

Il Santo sta dicendo che al diavolo non si deve concedere mezzo dito. E questo è quello che ha fatto Gesù per 40 giorni, non ha mangiato. Non dico caviale ma mangia pane (dice il demonio). Non di solo pane vivrà l'uomo ma da ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Gesù). Stroncato. Nell'Eden (quando il serpene si rivolge ad Eva) «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”? Eva non avrebbe dovuto parlarci, non lo devi stare a sentire. Non concedere nulla. Una donna seduttrice - non si offendano le donne - se trova un'uomo che non la calcola proprio, se ne va perchè non vuole essere umiliata o mortificata. Ma se all'uomo gli scappa un mezzo sguardo interessato, non ci parla ma fa un sorrisino. E' la fine. Bisogna avere questa intelligenza: quando iniziamo a percepire una mezza tentazione bisogna andare via, non ascoltare, non entrarci in dialogo - Gesù non ha parlato con il diavolo - gli ha opposto con risoluzione la Parola di Dio.

[326] Tredicesima regola. Così pure il demonio si comporta come un frivolo corteggiatore che vuole rimanere nascosto e non essere scoperto. Infatti un uomo frivolo, che con discorsi maliziosi circuisce la figlia di un buon padre o la moglie di un buon marito, vuole che le sue parole e le sue lusinghe rimangano nascoste; è invece molto contrariato quando la figlia rivela le sue parole licenziose e il suo disegno perverso al padre, o la moglie al marito, perché capisce facilmente che non potrà riuscire nell'impresa iniziata. Allo stesso modo, quando il nemico della natura umana presenta a una persona retta le sue astuzie e le sue lusinghe, vuole e desidera che queste siano accolte e mantenute segrete; ma quando essa le manifesta a un buon confessore o ad altra persona spirituale che conosca gli inganni e le malizie del demonio, questi ne è molto indispettito; infatti capisce che non potrà riuscire nella malizia iniziata, dato che i suoi evidenti inganni sono stati scoperti.

Regola molto importante perchè ci fa esercitare una cosa che vince sempre contro il demonio e quando non c'è perdiamo: la sana e santa sincera umiltà che ci spinge - prima di prendere l'iniziativa a confrontarci non perchè altri decidano al posto nostro ma perchè è sempre meglio - prima di fare qualcosa - sottoporsi al consiglio di una persona saggia e prudente perchè delle volte veniamo ingannati. A volte non abbiamo la possibilità di percepire l'inganno. Tu potresti non accorgerti di una cosa ma si rende conto una persona che sta fuori se ha un minimo di Sapienza ed ecco perchè è importantissimo dove è possibile avere un confessore e direttore spirituale. Non per instaurare dinamiche di dipedenza psicologica, di sudditanza, comportamenti manipolatori, idolatrici, deresponsabilizzanti, ecc... per quanto riguarda queste cose, avere l'umiltà di chiedere parere al padre. Padre, che ne pensa di questa situazione? Già parlarci e confrontarci e parlarci, quello che tu hai già capito, è un'ottima arma di difesa. Il diavolo non può farci nulla. Se tu fai le cose di nascosto e ti tieni tutto dentro e ci pensi da solo, non hai la possibilità di essere difeso o ammonito da possibili inganni. Chi te lo ha detto che questa cosa sia buona? Il diavolo a volte - specie con le persone decise e risolute al bene - non pensiamo che sia grossolano come tentazioni, il diavolo non vuole essere umiliato da una creatura - ti proporrà delle raffinatezze, delle cose appartemente buone ma avvelenate, vie delle belle e sante ma che tali non sono. Che sono avvelenate o che sono pericolose. Le classiche avventure a rischio: al don è stato raccontato la Favola di Cappuccetto rosso, terminava in maniera drammatica: il lupo s'è mangiato cappuccetto rosso e non è arrivato nessun cacciatore a salvare lei e la nonna. Solo che quando gli editori videro la storia quindi la cambiarono. A cappuccetto rosso era stato detto di non andare nel bosco da sola, inoltrarsi da soli. Attenzione: esempi: come fa una persona intelligenza ad essere accalappiata da un movimento religioso?

E' molto diffuso il fenomeno delle sette e aggregazioni pseudo- cristiane. Il don sa di persone che sono state prese che andavano a Messa tutti i giorni e si confessavano tutte le settimane. Ma com'è possibile che accada ciò? E' stata accalapiata non in maniera grossolana, c'è tutta quanta una procedura che deve presentare questa cosa come bella, accattivante e vera e attraverso una serie di manipolazioni successive. E se tu rimani da solo, hai voglia andare a Messa tutti i giorni ecc.. la prima volta che entri in contatto di gente che ti parla di queste sette, se non sei capace di dire tu ce l'hai contro la Chiesa? Non ti voglio stare a sentire. Se non hai capacità parla con qualcuno prima che sia troppo tardi. Il diavolo non dice alla persona che va a Messa tutti i giorni di andare a prostitute perchè non lo farà, ma se una persona si trova dentro un'ambiente del genere, questi mondi hanno dei meccanismi standardizzati e che sono terribili. E anche lì per uscirne bisognerà chiedere aiuto a qualcuno, è quasi impossibile venirne fuori da soli, non si possono affrontare certe dinamiche da soli. Il Signore ti aiuta ma ha voluto che noi ci facessimo aiutare gli uni dagli altri, il Papa si confessa e non si può dare l'assoluazione da solo. Io posso confessare tutti quanti (il don) ma non può confessarsi da solo. Non posso fare il direttore spirituale ad altri (dice sempre il don) ma non lo può fare di sè stesso. Perchè Nostro Signore ha stabilito che il sacramento della Confessione - la Messa il don la può celebrare da solo e farsi la comunione da solo - e l'Olio Santo non ce la si può dare da soli. Come mai Gesù non ha voluto, chi ha il potere di agire in nome, dipendesse questa dipendenza strutturale da qualcun'altro - ma solo Dio fa da solo. Quando si sta già avviati nel bene, il diavolo si raffina, non ti propone più cose grezze non ti propone direttamente una cosa negativa ma ti ci porta piano piano attraverso un raggiro, ecc.. e solo chi ha naso può dire: non ti imbarcare in questa cosa. Il don dice queste cose non voglio fare esempi e nomi di nessuno. Però nel corso della storia ci sono stati grandi personaggi - anche tra i Padri della Chiesa - che erano dei geni e straordinari, si sono fatti accalappiare dai gruppi ereticali ed è morto vicino a questi pseudo gruppi lontani dalla Chiesa. Ma come ha fatto una persona di quel calibro a farsi abbindolare? Come ha fatto un vescovo ad abbandonare la Chiesa? Il diavolo vuole terrorizzarci ma non dobbiamo averne nè il terrore ma non sottovalutare l'avversario. Quanto più siamo incamminati verso la Santità e tanto più dobbiamo essere disponibili al confronto e quando c'è qualcosa che tocca alcuni punti - il don ripete che la Chiesa non si tocca - quando qualcuno inizia ad attaccare la Chiesa, a te sembra che sia un dialogo normale - il don dice: stai attento. Perchè questa può essere un primo approccio. Oggi ti senti il vescovo X, domani il cardinale Y, dopodomani il prete Z ecc... accumuli e accumuli e dopo due anni ti ritroverai fuori dalla Chiesa. Il don ha spiegato - che fuori dalla Chiesa non c'è salvezza, non si va automaticamente all'inferno, però chi ci sta dentro non deve muoversi. Attenzione a queste tecniche. Il diavolo non viene quando ti fa una moina a dirti dove vuole andare a parare, ma sei tu che devi capirlo. Se tu da solo non sei in grado di capirlo, chiedi consiglio. Abbi l'umiltà di lasciar stare se ti viene detto di lascir stare.

[327] Quattordicesima regola. Così pure il demonio si comporta come un condottiero che vuole vincere e fare bottino. Infatti un capitano, che è capo di un esercito, pianta il campo ed esamina le difese o la disposizione di un castello, e poi lo attacca dalla parte più debole. Allo stesso modo il nemico della natura umana ci gira attorno ed esamina tutte le nostre virtù teologali, cardinali e morali, e poi ci attacca e cerca di prenderci dove ci trova più deboli e più sprovveduti per la nostra salvezza eterna.

Il don si permette di aggiungere a sant'Ignazio, non è solo un problema di scarsità di qualche virtù ma anche le nostre debolezze psicologiche, le paure, le leve sulle quali può lavorare sulla nostra anima. Il maligno è una vecchia volpa - quanti anni di esperienza ha il diavolo? Secondo la Cronologia Biblica il diavolo ha 6000 anni di esperienza dal Peccato Originale. Tu conosci i tuoi punti di deboli? Sei in grado di riconoscerli e di amministrarli e di gestirli? Lo scopo del maligno è portarci alla rovina, all'infelicità e lontani dalla via di Dio, di non farci prendere Grazie da Dio e di portarci all'eterna dannazione. Dobbiamo fare attenzione dentro la nostra realtà esistenziale a tenere presente che oltre al nostro panorama psico - emotivo turbolento e complicato abbiamo il maligno che ci gioca come il gatto e il topo. E dobbiamo avere l'umiltà di chiedere aiuto e non di diventare giudici di ultima istanza.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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