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Dinamiche distruttive e paure

Cosa c'è dietro i nostri comportamenti e dietro le nostre scelte. Andare a fondo ed identificare tutte le dinamiche distruttive. Una serie di sintomi di patologie profonde: i più diffusi e comuni. Le patologie dell'anima che sono dietro i sintomi e le paure che le alimentando. Tutti questi sono circoli di morte e solo il Signore Gesù ha il potere di aiutarci a spezzarli ed esserne liberati. Ciclo di catechesi "dal non senso alla vita di cielo", sesta puntata, Venerdì 19 Febbraio 2021

Abbiamo visto le ferite ricevute, abbiamo visto come una certa immagine distorta di Dio può aver influito sulla nostra vita e vita di fede e la volta scorsa abbiamo visto la realtà distruttiva del male che è il peccato sia personale che degli altri.

In questa puntata dobbiamo identificare alcune corde che ci distruggono, Gesù ci libera però dobbiamo conoscere queste corde. E' Gesù che ci porta via da tutte queste realtà - dai riflessi del passato, gli incubi, dall'ipocondria - paura psicologiche - il tema delle paure è assolutamente importante.

Dietro ogni problema c'è la paura e dalle paura ci salva Gesù - La canzone Portami Via di Fabrizio Moro parla di una persona che ha paura

(Il testo va cercato, per problemi di copyright ecc... non posto il testo)

La battaglia contro il male non la possiamo vincere da soli. Il personaggio non riesce a liberarsi da questa situazione di morte esistenziale. Qual'è la via giusta d'uscita? Questa deve diventare la nostra preghiera.

Il don è addolarato nel vedere dall'ultima paura, la paura sta prendendo il soppravvento (pandemia), non possiamo permettere che la paura ci tenga lontani dalla Chiesa. Alcuni dicono che il 50% delle persone non sta andando più a Messa. Solo nella prova conosciamo quello che siamo, la prova la supera chi è preparato e chi non è preparato non la supera. Una persona che a causa della pandemia, nonostante tutte le precauzioni, tutto si può dire alla Chiesa italiana salvo che non abbia avuto una linea ultra collaborativa. Se nonostante tutto questo la paura ti prende e non vai più in Chiesa (senza giudicare più nessuno) chiediti: come mai la paura mi vince?

Vediamo un punto fondamentalissimo. Lettera agli Ebrei 2 versetti 14-15 "..14Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita..."

Il sangue e la carne.... ciò di cui siamo fatti. Ciò che è proprio di questa vita mortale, la carne indica l'uomo nella sua condizione di debolezza, Cristo si è fatto uomo non nel peccato come noi ma ha assunto la condizione umana non quella che aveva Adamo Innocente idilliaca ma ha assunto una condizione simile alla nostra pur non avendo dentro di sè la legge del peccato come la chiama San Paolo. Gesù ha fatto questo perchè doveva andare a vincere il diavolo nella nostra condizione di debolezza. Gesù è stato per combatterlo nel deserto provato dalla fame e dalla sete per prendere a schiaffi il diavolo. Il potere della morte, di ucciderci, di farci del male e tanto e non soltanto dal punto di vista fisico, ricordiamo che lo sfondo che avrà questo percorso è il testo di don Fabio Rosini che parla dell'emoroissa, la vita che ti esce perchè il sangue è la vita. Satana è il signore della morte non solo per la morte fisica e ha introdotto la morte in cui vivono un sacco di persone e ci hanno vissuto un sacco di persone.

"..15e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita..."

Paura della morte, la claustrofobia, ecc... liberare quelli che per paura della morte erano schiavi che sono dinamiche distruttive che noi ci portiamo dietro e che sono alla basa dei nostri comportanti distruttivi che poi generano il peccato che a sua volta genera la morte. Il peccato è morte, distruzione, tristezza, angoscia, desolazione ecc.. dove c'è il peccato non ci può essere vita. La Vita e il Bene e dall'altra parte la Morte e il Male. Il diavolo è terribile, l'unico modo per combatterlo: rivolgersi al Signore e scappare, non parlarci mai e sottrarsi alla sua azione, non affrontarlo mai direttamente. Se il Signore ti mette nelle condizioni di fare uno scontro diretto allora invoca aiuto. Ma non andartelo a cercare da solo, perchè con il diavolo non si scherza. Che Dio non ci induca in tentazione lo abbiamo saputo sempre e noi dobbiamo chiedere che noi da cretini restiamo come degli stolti a combattere contro il maligno. Non abbiamo nessuna possibilità.

Dietro la nostra vita c'è un vuoto pazzesco, tutti lo abbiamo chi più chi meno. Un vuoto d'amore. Io non so chi sono e tanto meno so chi sono per Dio. Io non lo so. Il vuoto primordiale in cui siamo nati è un vuoto d'amore, tutto quello che ci portiamo dietro è sempre riconducibili ad una mancata profonda esperienza dell'amore di Dio. E dietro questa mancata percezione c'è sempre il signore della morte. Già nella prima domanda che ha fatto Eva - non doveva mettersi a dialogare con il maligno - era domanda avvelenata, cosa c'era dietro questa domanda? Il maligno stava insinuando che la loro fosse una brutta vita, cosa c'è dietro questa insinuazione? Che Dio non ti voglia bene...Dio concorrente della mia felicità ma cosa gliene importa al Signore della mia felicità? La vita di tutti gli esseri umani è così (vedono il Signore come un concorrente che ci proibisce le cose più belle).

Il nostro percorso di guarigione funzionerà - non si esce da qua se non si va incontro a Gesù - se non c'è quell'abraccio non c'è la possibilità di uscirne. Nel libro di don Fabio Rosini, libro del don che si chiama La Diagnosi. Teniamo in mente una cosa: noi siamo esseri umani quindi siamo esseri liberi quindi la chanche che abbiamo di uscire fuori dai guai è l'esercizio della nostra libertà intesa aprirsi o chiudersi all'amore e l'unica guarigione è aprirsi all'amore. Ma dov'è che facciamo esperienza di morte? Perdere sangue significa morire. Inizia una carrellata che dura 4 pagine:

Questi sono sintomi (coincidenza, qualcosa che capita insieme ad un'altra, in presenza del sintomo vuol dire che io ho una malattia, quindi se ho qualcuno di questi sintomi ho la malattia - il fatto che ho un sintomo non vuol dire che io sappia quale sia la mia vera malattia, devo fare un'altro step.) non mali. La sequenza è: malattia - sintomo - comportamento. Il comportamento generalmente è un peccato, un comportamento cattivo. Quello che è alimentato da un sintomo balordo che è alimentato da una malattia. Esempi di sintomalogia malate:

Dal non riuscire dire dei no e dall'essere ingabbiati nel non poter deludere nessuno. Sembra anche bontà, ma questo non è amore è schiavitù. Ci si svende per un briciolo di riconoscimento altrui perchè qualcuno ti stimi o ti ami. O magari ci interessa qualcosa, partiamo in quarta ed asfaltiamo le persone (cioè che per ottenere quella cosa a cui tengo passo sopra i cadaveri della gente). Altri sono sempre sconteti di sè stessi, pensando fare tutto male, sono i crepuscolari (quelli che leggono troppo le poesie di Foscolo e di Leopardi, sono bellissime ma tristi). C'è chi è tormentato dal proprio look, la moda, narcisticamente e guai se non ci segue la moda. Tu vedi 20 ragazzini con tutte le scarpi uguali, belle o brutte o me metto lo stesso. Cosa c'è dietro questo? Perchè non siamo capaci di sfuggire da questa logica? -- Magari siamo soggiogati dal piacere fisico o dalle compensazioni e non riuscire a reggere un minimo di frustazione - pensiamo all'autoerotismo o a chi mangia in continuazione. Io ho dei vuoti d'affetto e mangio. Il gustare e interiorizzare è una compesazione di vuoti. Alcuni non si scrollano mai di dosso il passato, confessioni generali a go-go, altri sono possessivi ed invadono spazi altrui tipo che fanno domande dirette e che invadono la sfera personale del prossimo. Altri fanno tutto di testa, hanno il cuore freddo, c'è chi entra in competizione con chi chiunque, chiunque mi sta intorno è un potenziale rivale e deve competere, chi deve sedurre chiunque gli stia vicino, chi attira per prendere, non soltanto il don Giovanni ma anche seduttore dell'affetto e dell'attenzione - quelli che fanno le vittime e desiderano che qualcuno gli pianga addosso, c'è chi sta con il freno a mano tirato, persone che stanno ingessate, alcuni non dimenticano i torti subiti e ce l'hanno con mezzo mondo avvelenati, c'è chi parla male degli altri qualunque discorso che faccia, (sarebbe interessante vedere le motivazioni di questo comportamenti), c'è chi non accetta critiche, chi manipola i racconti per essere interessanti, alcuni si fanno film mentali sugli altri vedendo il prossimo come mostro, ci sono quelli che non si sbilanciano e non prendono mai posizione su qualsiasi cosa, per altri è meglio schiattare piuttosto che chiedere aiuto nè a Dio nè al prossimo, alcuni sono maschi alfa o femmine dominanti per cui tutto auto- affermazione e competizione, personalità ultra leader sono quelle che ingerano meccanisimi di idolatria, ecc.. altri invece si vergognano di sè stessi e altri diventano una bestia se non succede quello che si aspettano e ci cerca di passare inosservato dovunque e chi non si apre mai del tutto. E chi invece non ce la fa a fermarsi e deve straparlare attacca discorso, le persone logorroiche, ci sono quelli che non reggono negli scontri e se c'è tensione vanno subito nel pallone, per altri ogni arrabbiatura dura almeno una settimana, c'è chi deve essere forte ed è terrorrizzato dalla propria debolezza, c'è chi si comporta da ipocrita, alcuni sfoderano i propri successi ed abilità appena possono (in modo diretto o no). C'è chi passa la vita ad evitare ogni possibile esclusione, alcuni devono denigrare chiunque è meglio di loro (vizio capitale dell'invidia) altri non si fidano di nessuno e altri si fidano di tutti e sono gli ingenui.

E questi sono alcuni esempi. Ma sono ancora sintomi. Dietro le sintomatologie bisogna andare a vedere (l'arte di guarire il sentiero della vita sana bisognerebbe comprarselo). Nel capitolo seguente - i sintomi denotano delle patologie:

Per prima cosa Don Fabio avverte che dietro ogni sintomo c'è la paura, sono sempre ferite d'amore sono alimentati da atti di non amore e producono incapacità d'amare. Che ti hanno fatto? Quale colpo c'è dietro la vergogna? Le possessività, gli appetiti disordinati....il fare i buffoni, gli autodisprezzi ecc... (tutte le sintomi elencati sopra). Il grembo della madre, la madre è il simbolo dell'affettività per antonomasia. Dio Misericordioso ha un cuore di madre (perchè i termini misericordia denota le viscere della mamma), quello che ti fa l'utero..nell'utero nasce la vita, quella vita che hai perso rinasce nell'utero. Chi non rinasce da acqua e da spirito (dice Gesù), qui si tratta di rinascere. Qua non si tratta di risolvere qualche problema, questo ciclo serve per rinascere ad una vita di cielo. Non è una vitarella mediocre stantia ecc...

Per prima cosa Don Fabio avverte che dietro ogni sintomo c'è la paura - il contrario dell'amore è la paura non l'odio. Rende aggressivi o remissivi, impone compensazioni o aggressività, storce gli atteggiamenti, ecc... Esempi:

Come mai non riesco a dire quei no che dovrei? Si chiama paura di deludere. Se io questo lo deludo questo non mi vuole più bene. Questo è il processo distruttivo. Sempre per paura non mi sbilancio, se dico questa cosa non dico questo perchè altrimenti gli altri non mi vogliono più bene. Perchè non mi apro del tutto? Chi fa le confessioni sacrileghe...ho paura del parroco ecc.. tutti vogliono la direzione spirituale ma io mi apro del tutto? Per quanto sta in loro quanto siamo aperti? Perchè mi fido di tutto e non faccio il difficile? Per paura. Perchè ho un'atteggiamento falso? Perchè ho paura che mi giudichino, perchè ho paura dal confronto uscirne disprezzato e quindi non mi vuole più. Perchè sono possessivo con le cose mie? Perchè ho paura di perdere il controllo, la sicurezza. Per questa ansia sto con il freno a mano tirato. Mi ossessiono per la mia incolumità anche fisica, paura. Perchè non mi fido di nessuno perchè io devo controllare la situazione. Perchè mi arrabbio facilmente? Perchè c'è qualcuno che sfugge al mio controllo e non funziona secondo i miei schemi mentali. Perchè mi arrabbio? Per lo stesso motivo. Perchè sono scontento di me stesso? Perchè ho paura di non essere perfetto. Il Signore nel Vangelo ci dice di essere perfetti - ma la perfezione evangelica che è diversa dall'idea distorta che abbiamo noi come se fossimo impeccabili - è un cammino. Quindi per questo mi vergogno, ci sono persone che si vergognano di cose fisiologiche normali ma noi per esempio dobbiamo andare al bagno. C'è gente che muore di vergogna nell'andare in bagno quando è in compagnia di altri. Non chiedo aiuto, perchè altrimenti non sono perfetto. C'è chi pensa che non passare inosservati sia una forma di umiltà, la paura di non essere perfetto è una forma di superbia. Non accetto le critiche, non ammetto di aver sbagliato, mi fingo maturo e libero e ostento e devo risultare forte e mai debole. Perchè devo piacere e sedurre? Perchè ho paura di non aver importanza e quindi attacco a straparlare e manipolo i racconti. Faccio il maschio alfa, denigro gli altri è perchè vuole l'importanza che ritiene attribuita agli altri o ho il terrore delle umiliazioni. Paura di non aver importanza: mi svendo in qualche modo. Perchè devo dare continue compensazioni? Sesso e gola - i vizi carnali. Perchè ho paura di soffrire allora cado nelle dipendenze, esorcizzo il dolore provando il piacere. E mi fisso su alcune cose imbarcandomi in troppe cose e questa paura è alla radice dell'epopea dei miei dolori ed ingigatisco...la paura di soffrire e quindi non perdono chi mi ha ferito.

Lo step successivo è passare dalla paura ai vizi capitali: la paura di deludere è una schiavitù affittiva comunissima e ha l'idea di un ego trionfante che non delude nessuno come salvezza dalla propria inconsistenza (superbia), la paura di perdere il controllo alimenta l'avarizia. Chi accumula soldi e soldi perchè i soldi sono una sicurezza. Ansia di insicurezza che si risolve in accumolo di cose. Un pubblico avaro è oggetto di pubblico disprezzo ma è una persona che soffre, i vizi sono risposte sbagliate a dei problemi che ci portiamo dietro. Perchè Gesù è così misericordioso e ci ha amato così profondamente - perchè anche se le nostre scelte sono cattive e chiamano in causa la nostra responsabilità sono alimentati da questo magma - il peccatore non sa di esserlo e non sa che sta cercando le risposte sbagliate che gli aumenteranno il problema piuttosto che risolverlo. Ira, l'ira deriva dalla difesa di un possesso. Se sei un'iracondo, ma devi chiederti: cosa sto difendendo? O chi? - la paura della frustazione, diventa la voracità della gola - ansia di appagamento e la lussuria ricerca distruttiva di appagamento che innesca dinamiche distruttive. Le persone obese o le malattie psicologiche connesse al cibo e le perversioni sessuali o le forme di compulsione sessuali sono alimentate dalla paura. Il lussurioso o la lussuriosa vengono chiamati con termini del mondo animale, il maschio con la variante volgare della specie suina e la donna variante volgare dell'esponente sesso femminile che sono i topolini. Da un punto di vista oggettivo gli atti dei lussuriosi sono riprovevoli ma non lo sa. E se la grazia non lo tocca, non lo ammetterà mai e la paura di non essere perfetti è un'altra strada maestra della superbia.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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