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L'eucaristia, il più grande miracolo di Gesù

Il sacramento dell'eucaristia, ossia il più grande dei sacramenti e il più grande miracolo di Gesù. Introduzione alla conoscenza e comprensione dell'immensità di questo sacramento. Il miracolo della conversione della sostanza del pane e del vino nel corpo e sangue di Gesù (transustanziazione). Il vero sacrificio - incruento ma reale - che si compie ogni volta che si celebra la Santa Messa. Il banchetto eucaristico in cui Gesù ci nutre del pane del Cielo, ossia del suo vero corpo e della sua vera carne. Riverenza dovuta ai sacri ministri per la loro potestà di poter consacrare. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, diciannovesima puntata, Lunedì 22 Febbraio 2021

Quando si parla dell'Eucarestia si parla del Grande Sacramento. Se non ci fosse la Santa Fede Divina e Cattolica che conferma tutto ciò che si crede sull'Eucarestia è vero, sarebbe da lasciar stare come un sogno. La ragione d'essere di Pietro stesso, il motivo per cui Simone è diventato Pietro è proprio la fede divina e cattolica (Gesù ha detto tu sei Pietro..), Gesù apparentemente sembrava una persona comune, un grandissimo santo e un grande maestro, un grande taumaturgo, ecc.. ma la sana dottrina cattolica ha come caposaldo la divinità di Cristo e l'ha professata in primis Pietro. E il suo primato è indossociabile da questo orizzonte di fede e da professione di fede e in ragione della custodia di questa fede Pietro è Pietro. Ed esiste il ministero pietrino nella Chiesa e questo si riverbera nell'Eucarestia e il tantum ergo (canto di adorazione..) qual'è la differenza tra Gesù e l'Eucrestia? Gesù è vero Dio e vero uomo, in questa vita si vedeva almeno la sua natura umana ma non quella divina, nell'Eucrestia non si vede neanche la natura umana, anzi si vede è un pò di materia inerte ed inanimata che noi crediamo non soltanto viva, vera e reale e crediamo che ci sia la Presenza Reale di Gesù, non è un simbolo, un rimando, un significato, è proprio Lui. La Fidei e Ratio, consigliata dal don.

Il mistero dell'Eucarestia è un mistero di presenza, si può dire reale, sostanziale o vera, è un mistero sacrificale specialmente quando si considera l'Eucarestia all'interno di quell'atto di culto inventato da Gesù che è la Santa Messa e poi la dimensione conviviale. Ovvero la dimensione del banchetto dell'Eucrestia, è lo strumento attraverso il quale Gesù si fa nutrimento per le nostre anime.

L'Eucarestia è stata istituita nella Pasqua ebraica (banchetto sacrificale - uscita dall'Egitto, durante l'ultima piaga - Pasqua significa passaggio) - le cose che sono accadute nell'AT avevano un carattere prefigurativo, quell'agnello immolato a Pasqua dagli Ebrei era la raffigurazione di quell'Agnello di Dio e l'immolazione si è verificata in maniera cruenta nella persona di Gesù attraverso la sua Passione. Il sangue - usato per sigillare alleanze - è stato versato per sugellare quella Nuova Alleanza ed Eterna. E gli effetti che quel sangue producevano - in maniera simbolica - da un lato il sangue preserva dall'angelo sterminatore e dall'altro lava le colpe (si vedeva in un'altro rito ebraico - la festa dell'espiazione) e il sacrificio serviva a rimettere in comunione e riconciliare Dio con l'uomo peccatore (e basta vedere poi il NT). Gesù ha voluto sostituire questo nuovo rito e sacrificio al sacrificio antico. Nella formula di consacrazione - se facciamo attenzione - ci sono tutte le dimensioni: prendete e mangiate (la santa comunione) questo è il mio corpo (verbo essere, la presenza reale che si realizza attraverso quella mirabile conversione della sostanza del pane con il corpo di Cristo che si chiama transustanziazione) offerto in sacrificio per voi (la dimensione sacrificale). La Messa, la presenza e la comunione. L'Eucarestia è presenza, sacrificio e banchetto. Nella Messa si verificano tutte e tre le dimensioni (Gesù ci deve essere per offrirsi in sacrificio) la Sua presenza continua dopo Messa nei Tabernacoli.

Vangelo secondo Giovanni - 6, (discorso di Pane vivo disceso dal Cielo dove Gesù usa dei termini che alcuni cattolici dovrebbero meditare meglio) - 53Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.... senza essere professori di lettere o esperti, ci fa comprendere che questa costruzione della frase implica una necessità quasi assoluta - perchè in caso di impossibilità reale Dio non si lega ai sacramenti - ma in caso di non impossibilità reale o volontà dell'Altissimo certa, noi dell'Eucarestia dobbiamo nutrirci perchè altrimenti non avremo in noi la vita. L'eucarestia sta all'anima come il pane sta al corpo. E la presenza di Gesù si compie nell'Eucarestia perchè Gesù ce l'aveva promesso.

Vangelo secondo Matteo - 28 - 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Quindi questo essere di Gesù con noi non è soltanto una promessa di una presenza spirituale o morale, Lui è proprio con noi non simbolicamente o metaforicamente.

La cosa che dobbiamo focalizzare bene è il momento in cui l'Eucarestia inizia ad essere dalla Consacrazione con quel fenomeno chiamato transustanziazione. Il discorso è questo: noi esseri umani fino a quando siamo sul pianeta terra siamo determinati, incapsulati e non possiamo uscire dalla dimensione dello spazio e del tempo..il don sta facendo una cosa e non può tornare realmente indietro nel tempo e dire o fare altro rispetto a quello che ha detto, certo può modificare un video ma su quello che è realmente accaduto. Ne può andare avanti e non può andare dal pianeta terra cosa è accaduto il Venerdì santo o andare a vedere l'Ultima Cena. Noi siamo circoscritti dallo spazio, il don si trova (al momento della meditazione) nella stanza dell'abitazione della canonica. Tutto l'essere del don e di tutti noi legato a queste dimensioni. Come faccio io che vivo nel 2021 ad entrare in contatto nel tempo con quello che Gesù ha fatto 2000 anni fa? Gesù si è inventato una cosa molto semplice dal suo punto di vista: si è inventato un modo di essere presente - per attualizzare in ogni luogo e in ogni tempo - il Sacrificio del Calvario. L'essenza della Messa è il Sacrificio eucarestico perchè attraverso questo noi siamo in contatto diretto con ciò che è accaduto il Venerdì santo in cui Gesù è morto per noi. L'economia salvifica scelta da Nostro Signore per portarci la salvezza, si realizza attraverso un contatto sensibile - va oltre - ma che è necessario, ecco perchè qua bisogna fare attenzione con gli streaming e con il web. Vanno bene si ascolta una catechesi, meditazione, predica, ecc... ma i sacramenti no. I Sacramenti richiedono il contatto. Dobbiamo stare in contatto. A Messa si sta in presenza, l'ostia si riceve realmente, la sento e l'assumo ed è Lei che mi assimila. La Messa non è altro che il prolungamento attraverso la Potenza di Dio del Sacrifico del Calvario in ogni tempo e luogo. Come si fa? Ci vogliono due cose: La persona di Gesù ci stia e che la persona si Gesù stia in atto di sacrificarsi. La sua Umanità era ferita e perdeva sangue. Questo è successo. Perchè ci sia la Messa, bisogna che Gesù ci sia e sia in atto di sacrificarsi. Premesso che tutto ciò che vuole Dio lo compie. I sacramenti e la mia e tua persona, sono un'atto di divina volontà, Dio decide di fare una cosa e quella cosa si fa. Senza nessuno che possa opporre limitazioni o opposizioni. Cosa ha stabilito la Volontà di Dio? Ha stabilito che ci fosse una persona di sesso maschile che, dopo essere stata battezzata, ricevesse un sacramento (dell'Ordine) e una volta ricevuto questo sacramento ripetesse dentro il contesto liturgico ciò che Gesù ha fatto nell'ultima cena prestando la sua persona a Gesù stesso. Un sacerdote quando consacra non dice che il corpo di Gesù ma dice è il mio corpo. Non è il corpo di don ... ma è il corpo di Cristo, significa che in quel momento in forza del sacramento ricevuto, Gesù sta operando una sostituzione vicaria. Non è il sacerdote a parlare (anche se appare e accade ciò fisicamente) è Gesù che fa sue queste parole e fa un miracolo. I miracoli eucaristici, mostra e fa vedere ciò che accade sempre durante la Messa, alza un velo e ci fa vedere cosa accade di norma.

La volontà di Dio ha stabilito che un sacerdote ordinato possa - dicendo le parole stabilite da Gesù - possa riprodurre questo miracolo. Che un pezzo di pane si trasformi nella sostanza del corpo di Cristo. Sostanza è ciò che sta sotto. Il termine transustanziazione deriva dalla filosofia scolastica che a sua volta è una rilettura cristiana della filosofia aristotelica che ha dei concetti precisi. Di quel pezzo di pane che noi mangiamo, la sostanza bisogna chiederlo ai chimici, ha quel sapore, composizione chimica, lo mischi con la farine e lievito ed esce fuori. La sostanza del pane è sempre quella ma poi le specie del pane sono tante (la forma, il colore, l'odore ecc..). Una è la sostanza del pane ma tantissimo possono essere gli accidenti (forma, colore, sapore ecc..) durante la consacrazione noi sentiamo il sapore del pane azzimo e vediamo il pane così com'era prima. Il colore, la forma e il sapore è lo stesso. E allora? Quello che è cambiato non quello che si vede ma quello che non si vede e sente ma questa è una cosa impossibile - perchè è impossibile che io mangi una cosa che non sia pane pur restando pane nella parti terreni. Gli accidenti senza sostanza. Una pagnotta non esiste come pagnotta se non c'è la sostanza pane perchè dev'esserci il pane. Ecco perchè è il più grande miracolo. Perchè rimangono degli accidenti senza sostanza. E' il massimo che possiamo comprendere e spiegare ed è perchè questo che ci vuole una grandissima perchè non c'è nulla in cui i sensi non ingannino di più nell'Eucarestia (difatti si dice al termine della consacrazione: mistero della fede), ma tu ci credi veramente che quel pane non è più pane? Le parole della Consacrazione sono formulate con: questo E' il mio corpo, verbo essere, nonostante la forma sia uguale a prima. Questo è il prodigio dei prodigi. Sant Tommaso diceva che questo è il miracolo più grande fatto da Gesù - con Lazzaro ha richiamato l'anima dentro il corpo - ma lì Dio va contro tutte le leggi della natura da Lui stabilite ed è una cosa impossibile (parlando umanamente).

Per entrare in contatto dev'essere presente in stato sacrificale e durante la Messa non si consacra solo l'ostia ma anche il calice..ma perchè? Non bastava il suo corpo? Perchè in tal caso cosa sarebbe successo? - se il don si accorge che il vino consacrato è aceto, la consacrazione non c'è stata - succede che hai la presenza di Gesù ma non hai il sacrificio di Gesù - quello che è successo storicamente sulla croce deve accedere realmente. Quando Gesù soffriva e pativa per noi cos'è successo? Il suo sangue usciva per noi, il suo sangue stava in atto di separarsi dal corpo, è caduto per terra e ha perso fino all'ultima goccia di sangue...Questa situazione di separazione dal corpo deve assolutamente riprodursi ed ecco perchè si consacra anche il vino perchè una volta fatto questo tu hai il Corpo e Sangue di Gesù e quindi sull'altare si sta riproducendo veramente quello che è accaduto sul Golgota.

Oltre a questa presenza sostanziale - attenzione a capire - Padre Pio diceva che se le persone si rendessero conto cosa accade durante la Santa Messa altro che terzo comandamento, altro che covid, ci vorrebbero i carabieri tutti i giorni a fare servizio d'ordine. Purtroppo in pochi ci credono. Uno per non andare a Messa alla domenica non è possibile a ciò che accade durante la Messa o non ci crede o non ci sa perchè altrimenti come fai a non andarci? Un Dio si inventa questa cosa per te..che cosa vogliamo dire? Sull'altare dopo la Consacrazione, è presente la sostanza del corpo di Cristo e la sostanza del sangue di Cristo che si trovano in stato di separazione l'uno dall'altro e tutti sappiamo che se io mi comunico ad un centimento quadro o millimetro quadro di ostia, io non ricevo un frammento del corpo di Gesù, ma ricevo Gesù tutto intero. Supponiamo che io non possa fare la comunione perchè sono un celiaco e voglio fare la comunione...basta un cucchiaino del vino e in quella goccia io ho assunto Gesù tutto intero. Come mai? Non è che uno assumendo il sangue beve i globuli rossi e bianchi di Gesù - la sostanza è il sangue ma c'è una presenza di Gesù per concomitanza - non ci sono termini diversi da questi.

Gesù per la quale Volontà si rende presente sugli altari è vivo. Il suo corpo fisico esiste ed esiste, ma se una persona è viva, dove si trova la sostanza del corpo del don (o anche la nostra) che è un tutt'uno ci sono io, c'è il mio corpo, anima e sangue, quindi la conversione della sostanza del pane con il corpo di Gesù fa sì che attraverso il suo corpo Gesù sia totalmente presente con il corpo, sangue, anima e divinità. La stessa cosa vale per il sangue. Io che sono vivo, il mio sangue mi scorre dentro di me quindi dove c'è il mio sangue, il mio corpo, anima e nel caso di Gesù la divinità ed ecco perchè la Chiesa dice che Gesù è presente in modo integrale in ciascun frammento di ostia purchè sia visibile ad occhio umano.

Noi dobbiamo essere un pochino formati perchè dobbiamo renderci conto di cosa succede nei Sacramenti. Prima le basi delle conoscenze e poi dopo le conseguenze. Se non cerchiamo di avere un minimo di percezione di ciò che è l'Eucarestia rischiamo di cadere nella superficialità - rendiamoci conto che credere nell'Eucaresta richiede per prima cosa la conoscenza, noi non possiamo possedere una cosa e farla nostra se non la conosciamo. Qui non stiamo parlando di uno dei più grandi misteri che esista nell'Universo. Dalla comprensione della grandezza dell'Eucarestia dipende poi di sponda la comprensione di come mai tanti santi avevano tutta quella venerazione somma per i sacerdoti che non è per la persona ma è per il sacerdote. La persona deve scomparire, noi non siamo devoti alla persona del Papa non alla persona del Papa. La devozione è al ministero, i sacerdoti hanno bisogno delle nostre preghiere. Siamo tutti figli di questo tempo dove c'è il culto della personalità, a Dio non gli piace perchè il culto è dovuto soltanto a Lui e non alle persone - non significa non volerci bene, stimarci ecc.. - Non si parla male di nessuno meno dei preti e ancora meno del Papa. Secondo il don a chi avrà la bocca troppo lunga gli farà fare del Purgatorio. Lasciamo che sia Dio a giudicare. E state tranquilli che Nostro Signore sarà abbastanza severo (a chi molto è stato dato, molto sarà richiesto e a chi fu dato ancora molto ancora di più sarà richiesto). Preghiamo per i sacerdoti.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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