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Il rapporto personale con Gesù eucaristia

Il contatto intimo, diretto e personale con Gesù presente nell’eucaristia. I momenti in cui viverlo: dopo l’adorazione e durante i momenti di adorazione personale davanti al tabernacolo o a Gesù solennemente esposto. Le grandi grazie che Gesù dona a chi lo adora nell’eucaristia, e l’atteggiamento molto sciocco e ingrato di chi trascura l’adorazione eucaristica. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, ventunesima puntata, Lunedì 8 Marzo 2021

Nella puntata precedente abbiamo visto ed illustrato come partecipare alla Santa Messa ed anche ai fedeli è chiesto di partecipare ad essa in modo attivo e consapevole, non come la Messa antica. La Messa antica chiedeva una partecipazione interiore, c'erano ampi spazi di lunghi silenzi da riempire con la propria orazione, unirsi alla sofferenze di Gesù, amare Gesù ecc... ora nella Messa la partecipazione è attiva e chiede di rispondere alle preghiere. L'adorazione interiore ci deve sempre stare, per i gesti di adorazione esteriore ci devono essere, piccoli ma ci devono essere.

Adorazione a Gesù sia quando è esposta o non essendo esposto rimane nelle nostre Chiese ad attendere la nostra adorazione, amore e visita. Lui sta lì per ricevere ma sopratutto per dare e darci molto. La storia salvezza ha delle tinte abbastanza drammatiche. E' nient'altro che la storia di un Dio innamorato dell'uomo e pronto a dare all'uomo ogni bene e l'uomo che disgraziatamente e sciaguratamente e sfortunatamente si chiude alla grazia di Dio, non li vuole, non li calcola, non gli stima, non li considera e non li prende. E' un dramma se uno ci pensa, noi sappiamo che la perfetta beatitudine dell'Altissimo non può essere compromessa da nessun ente creato, tuttavia sia nei Vangeli vediamo Gesù respinto dai suoi di Nazareth, non ha potuto fare grandi cose a Nazareth, proprio a coloro che ci teneva di più - Gesù ha vissuto a pieno la nostra condizione umana, noi abbiamo un'affetto particolare verso i nostri connazionali o compaesani ecc.. ed è normale che sia così. E quindi fa male non poter fare bene a coloro ai quali avresti voluto fare più bene. Gesù ha pianto per Gerusalemme - se avessi conosciuto anche tu il dono della pace ...- questo dramma nell'Eucarestia aumenta. Le rivelazioni del Sacro Cuore di Gesù, sono un grido di Gesù che sgorga dal suo Cuore che l'uomo accolga il suo amore - il miracolo di Lanciano. Se uno conosce le rivelazioni del Sacro Cuore è una grande ed accorata richiesta del Signore di prenderlo in considerazione, lasciatevi fare del bene e se possibile ricambiate.

Gesù, quando guariva i lebbrosi e malati, realizzava sempre un contatto reale e tangibile, è necessario entrare in questo contatto con Lui. La nostra vita interiore è fortemente condizionata dal rapporto con l'Eucarestia e da come abbiamo imparato ad entrare in relazione con Gesù Eucarestia. La nostra vita cristiana vale tanto quanto vale il nostro rapporto con l'Eucarestia.

Il primo momento - ad avviso del don - in cui imparare ad avere un contatto con Gesù Eucarestia è dopo la santa Comunione. Qualcuno si lamentava che dopo la Messa chiudono subito la Chiesa e lo sbattono fuori. Il don crede sia sempre possibile - se fatto con amore e carità e rispetto - chiedere con umiltà al proprio pastore (senza polemica)- non dobbiamo assumere atteggiamenti polemici - supponiamo che la Madonna si trovi in questa condizione. Come lo andrebbe a dire al parroco? La Madonna andrebbe con estrema umiltà a pregare il parroco perchè si lasci la Chiesa un pò aperta. Perchè sono invalse queste prassi? Perchè se quasi nella totalità delle Chiese, finita la Messa, se ne vanno tutti, se è sera si instaura l'abitudine di chiudere la Chiesa anche per ragioni di sicurezza. Quanta gente va a Messa nei giorni feriali? Il don testimonia di messe senza persone. Deponiamo per amore a Gesù stili e modi di fare che non sono consoni a Lui. Tante cose brutte che noi vediamo in giro, siamo un pochino responsabili. E' vero che l'educazione dipende dal pastore ma dove non trova tempo ci sono tanti modi di sapere...se 20 persone rimanessero a pregare in silenzio dopo la Messa cosa accadrebbe? - Il don non vedeva mai questo zelo quando non era ancora sacerdote. Gesù, quando lo abbiamo ricevuto nel nostro cuore. Gesù è dentro di me e fuori di me nel Tabernacolo, c'è una sorta di doppia presenza. E' il momento del dialogo, della preghiera profonda, è il momento di ricevere tutto ciò che Lui ha da darci. E' chiaro che la preghiera qualcosa da vivere nell'orizzonte della fede - non abbiamo un contatto sensibile - quando una persona inizia a fare ringraziamento, è come un bambino che impara a camminare. All'inizio si tiene in equilibrio con le mani dei genitori, poi annaspa e zampetta e poi piano piano...la vita interiore è la stessa cosa. Le prime volte che fai ringraziamento non sai che dirgli o che fare e uno si aiuta per iniziare a muoversi con l'ausilio di preghiere che i Santi hanno scritto. E se si è costanti e perseveranti....il don sa per certo che esistono delle persone che se sono certe che assistendo alla Messa, non possono fermarsi per il ringraziamento, per evitare di portarsi a spasso Nostro Signore non fanno la comunione. Se la motivazione è questa (si può fare solo una volta non sempre) il don non sa se una scelta del genere sia da condannare o biasimare.

Il don dice da sacerdote e da compagno di cammino e strada dice: prova a pensarci, non farti scappare queste cose qua. C'è il pericolo di perdere tante grazie, il don pensa che nel tempo del Purgatorio, il don crede che molto da piangere ci sarà per le grazie sprecate o perdute e credo che molto da piangere ci sarà per le occasioni perse di fare il pieno di grazia e di dargli il ricambio d'amore che Gesù stramerita. Poi l'Adorazione, importantissimo che le Chiese abbiamo dei luoghi o sia preservato l'ambiente per consentire al fedele di pregare in santa pace, perchè la preghiera fatta davanti a Gesù Eucarestia - davanti al Tabernacolo - mezz'ora di adorazione al SS. Sacramento fa acquistare un'indulgenza plenaria se si è in Grazia di Dio - se per una certa preghiera o pratica la Chiesa ti dà l'indulgenza, vuol dire che se tu sta in Grazia, ha il distacco dal peccato veniale per quella cosa lì è azzerato il Purgatorio. E' difficile che dentro di noi ci siano le condizioni interiori per aggirarcelo del tutto, però quell'opera di per sè ha annesso quel privilegio. Cosa ti sta dicendo la Chiesa? Questa cosa è molto importante? Il rosario ha l'indulgenza plenaria in due casi: se si recita in Chiesa anche in solitario o se si recita in comune. Cosa ci fa capire? Che recitare in Chiesa il rosario ha un valore aggiunto perchè in Chiesa c'è Gesù, lo preghiamo davanti al Signore. E' vero che Dio c'è dovunque, nell'Eucarestia la Chiesa dice che (almeno in questo mondo) la presenza di Gesù raggiunge il culmine. Esempio: Dio ci circonda tutti quanti, è dentro di me, è presente in tutte le cellule del mio essere, ecc.. però io non me ne accorgo. Ma io non posso dire che percepisco Dio come lo percepiscono i Santi in Paradiso. La visione di Dio faccia a faccia c'è solo in Paradiso, qua sta in maniera diversa rispetto al Paradiso; quando Gesù stava sulla Terra, lì c'era una presenza personale di Dio, chi entra in contatto con Gesù entrava in contatto con Dio in persona. Il contatto con il Signore - in questo mondo - raggiunge un vertice con l'Umanità di Gesù. Nell'Eucarestia c'è ininterrottamente la presenza di Gesù. Come ha egregiamente ribadito san Paolo VI, quando si parla di Gesù..dov'è adesso? In quanto Dio è presente in tutte le cose per Potenza, Presenza ed Essenza ma in quanto Dio e Uomo (Verbo Incarnato) è alla destra del Padre ed in tutti tabernacoli del Mondo. C'è soltanto differenza nella nostra percezione sensibile ma è Lui. Dio sta dovunque, ma se tu potessi parlare a quattr'occhi con Gesù, potessi abbraccialo e toccarlo è la stessa cosa pregarlo in camera tua? Tu credi che se vai davanti al Tabernacolo è come se stessi in Cielo? Crediamo noi questo? C'è qualcosa di più importante di questo?

San Giovanni Paolo II (anedotto) - un giorno stava recitando i vespri ed è arrivata una comunicazione gravissima, importante ed urgente e allora lui disse: allora continuiamo i vespri pregando anche per questa intenzione. Il don non ha fonte certe sull'informazione. Altro aneddoto: san Giovanni Paolo II stava facendo il ringraziamento dopo la santa Messa e c'era un capo di stato che lo stava aspettando, siccome si prolungava un pò, qualche monsignore non sapeva che fare e alla fine bussa al Papa dicendogli: c'è il presidente X che sta aspettando ma il Papa disse: il presidente X? Ma io sto facendo il ringraziamento al Re dell'Universo.

Noi quando ci mettiamo in testa di fare qualcosa di buono, inizia il finimondo: difficoltà, problemi, il diavolo si mette di traverso su qualsiasi cosa. Nostro Signore spesso e volentieri permette queste difficoltà perchè solo nella prova si vede quello che sei. Quanto è importante per te il ringraziamento? Quanta fatica deve fare il diavolo? Basta semplicemente che ci sia qualcuno che ti stia aspettando o che vada a fuoco la casa? Cosa basta? Pensiamo al libro di Giobbe, il libro di Giobbe è una provocazione, passa tutti i guai che ha passato, perchè il diavolo è andato dal Signore e Dio aveva detto (al maligno) come mi teme, come mi serve, ecc... e il diavolo dice: ti credo, l'hai riempito di grazie, di beni, ha un sacco di soldi, case, bestiame, ha un sacco di figli e una moglie d'oro.....iniziamo a fare piazza pulita e vediamo se rimane fedele. E Giobbe la prova la supera. Noi dobbiamo mettere per certo che se ci mettiamo in testa di stringerci a Gesù Eucarestia il diavolo ci metterà i bastoni tra le ruote. Dio lo lascia fare perchè con l'aiuto della sua grazia noi possiamo lottare e vincere. Cosa ha fatto Gesù per noi? Quanto siamo importanti per Gesù? Cosa ha dovuto superare per la nostra salvezza? E noi per Lui - e dobbiamo chiedercelo - cosa abbiamo fatto per dimostrargli il mio amore? Quali attestazioni autentiche di amore grosse o dolorose (che hanno comportanto dei sacrifici) e questo poi ci portiamo dietro. Quando noi andremo davanti a Lui ci porteremo questo e non è la stessa cosa presentarsi al Signore avendogli mostrato e dimostrato con i fatti che Lui è importante, che anche se mi sento un pezzo di ghiaccio mi rimangono davanti all'Eucarestia e non parte l'Eucarestia, ma ti offro la mia aridità. Non sento nessuna consolazione ma ti offro questa cosa. Se tu fai un buon percorso di guarigione e ti rendi conto che ti porti dietro tante ferite, paure, tanti blocchi, tante frustazioni, tanti rimorsi, tanti pesi nel cuore, hai tanti scheletri nell'armadio, delle stupidaggini che hanno causato danno agli altri, ecc... ma come ne usciamo? Bisogna prendere tutta questa cosa e portarla tutta quanta a Gesù. Non è un modo di dire ma è una cosa che si fa nella preghiera profonda. La nostra volontà deve fare un gesto, io non riesco a medicarmi da solo, puoi aiutarmi te Gesù?

Il padre spirituale o direttore possono dirti: vai da Gesù, può pregare con me e se può darmi qualche buon consiglio volentieri ma i direttori spirituali non sono Gesù. Chi ti guarisce c'è solo che ci devi andare, si guarisce con ore e ore passate davanti a Gesù Eucarestia sia da solo che in privato. Non è una bacchetta magica. Il don ha sempre tanta paura di tanti fedeli che cercano le bacchette magiche, la soluzione al problema. Non ci sono dritte per entrare nella dv (esempio). Ma che dritta ti deve dare Nostro Signore? Se per parlare di questa cosa ci ha messo 40 anni suddivisi in 36 volumi, ti pare che ci sia qualche dritta? Ci sono cose basilari ma il don la bacchetta magica non c'è (a parere del don). Il segreto di ogni riuscita interiore è la costanza e la perseveranza. Da questa legge l'essere umano fino a quando rimane sul pianeta terra non sfugge a meno cbe non ci sia un'intervento straordinario del Signore. Noi non dobbiamo mai pensare presupponendo o auspicando lo straordinario. Obiezione: ma io non ho tempo, 1) Dio vede sempre il cuore delle persone, chi ha dei doveri anche grossi non possono stare troppo tempo in chiesa - la volontà umana va sempre a combinare danni. Quello che si può e quando si può, il Signore vede nel tuo cuore e conosce meglio di te i tuoi impegni e le tue responsabilità e vuole che li adempi bene e sa anche quanto amore hai per Lui e in base a quell'amore quanto tempo riesci a trovare per questa cosa così bella ed importante - che è il massimo regalo che puoi fare a te ma è anche una cosa che Gesù tanto desidera ed attende perchè tu li dai la gioia del tuo amore di creatura, Gesù vuole il nostro amore, lo desidera e lo brama e brama ancora di più darci un sacco di cose ma dobbiamo andarcele a prendere e con i canali che Lui ha aperto.

Se uno non va a Messa sta dicendo a Nostro Signore che questa sua invenzione (che è la più grande e bella), lui non la ritiene importante ne fa a meno. Certo quella persona non se ne rende conto. Ma oggettivamente stai dicendo che quella cosa (la Messa) Dio l'ha istituita senza uno scopo perchè tu ne puoi fare a meno. Si può pensare in questo modo? I Sacramenti non sono 3 o 8 ma 7 e i 10 comandamenti di Dio bisogna osservarli. Noi dobbiamo stare a quello che Lui ha stabilito e prenderlo e chiederci: che ci sta a fare tutto il giorno dentro il Tabernacolo? Andiamo a fare il pieno di grazia con i mezzi che Gesù ci ha chiesto. Il don ricorda che negli scritti della serva di Luisa Piccarreta, Gesù dice che quando una persona, potendo fare la comunione (avendo tutta le disposizioni quindi la grazia di Dio, ecc..) non la fa dà un dolore immenso a Gesù perchè gli tarpa una possibilità di godersi l'anima che Lui ha creato e di riempirla di beni.

Se tu inizi a credereche tutto il bene della Chiesa sta nell'Eucarestia e non siamo ancora tutti santi da altare è perchè non abbiamo ancora un buon autentico e sincero rapporto con l'Eucarestia - Messa, Comunione in primis. Non hai tanto tempo? Fai un saluto a Gesù con bacio. Dà retta al don. Quando non abbiamo grosse quanità curiamo la qualità, non facciamo i furbetti perchè Dio vede nel nostro cuore senza mai trascurare i nostri doveri. Quanto si deve sforzare il diavolo per impedirci di andare in Chiesa?

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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