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Onora tuo padre e tua madre

Il quarto comandamento: onora tuo padre e tua madre (prima parte). I fondamenti di questo comandamento e i suoi ambiti. I sacrosanti doveri dei figli verso i genitori. Gli importantissimi e delicati doveri dei genitori verso i figli e l'arte dell'educazione, che esige il buon esempio. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, ventiduesima puntata, Lunedì 15 Marzo 2021

Non ci si raggiunge nessun risultato senza costanza e perseveranza, non è che uno va all'Eucarestia ed entra in estasi - il Signore potrebbe farlo senza problemi ma ordinariamente non accade così. C'è anche in questo percorso ed intinerario e il nostro merito è quello di non fermarci dinnanzi agli ostacoli e difficoltà nella consapevolezza che non si ottengono risultati senza costanza e perseveranza.

Entriamo in un tema impopolare sotto tutti i punti di vista: Onora tuo padre e madre, chiama in causa due temi demodè : il tema dell'autorità - l'intelligenza moderna non accetta nulla che venga dall'autorità (Chesterton) poi l'altra grande realtà chiamata in causa è la famiglia fondata sul sacramento del matrimonio fondata sull'unione tra uomo e donna in Chiesa. Le polemiche sul fatto che il Vaticano abbia dato disco verde solo sulla possibilità di benedire le coppie fatte da uomo e donna, fa comprendere come in giro c'è una mentalità secondo la quale - per certi aspetti dogmatico e dottrinali in senso stretto - la Chiesa dovrebbe aggiornarsi. C'è un pensiero che non è cattolico ma si accredita come tale che serpeggia nella Chiesa. Ci sono famiglie fondate sulla libera convivenza ma non è la famiglia secondo il modello che la Rivelazione ci presenta e che la Chiesa insegna ai suoi figli. Per un battezzato non esiste altra forma unione che non sia quella sacramentale. Noi ci accingiamo a percorrere questo viaggio nella consapevolezza nella peculiarità che ha preso questo tema - le cose di cui parleremo erano un tempio l'ovvio ma il problema che oggi l'ovvio non è. Oggi per l'ovvio tu ti devi sentire un pò strano o alternativo. La più grande trasgressione di oggi è essere obbedienti alla Chiesa.

Sono 50 - 60 anni che da un punto visto che la sana dottrina cattolica è bombardata anche da alcuni teologi che lavorano dentro la Chiesa Cattolica e quando qualche nome autorevole dice qualcosa contro crea scompiglio e caos. San Giovanni Paolo II diceva che questi uomini di scienza umana (riferito ai teologi) dicono di strano occorre aprire il Catechismo della Chiesa cattolica che lui stesso promulgò è stato messo in forma estesa. Papa Benedetto XVI ha provato a fare un compendio sulla base delle modalità espressive contemporanee ricalca un pò il vecchio catechismo di san Pio X.

2197 Il quarto comandamento apre la seconda tavola della Legge. Indica l'ordine della carità. Dio ha voluto che, dopo lui, onoriamo i nostri genitori ai quali dobbiamo la vita e che ci hanno trasmesso la conoscenza di Dio. Siamo tenuti ad onorare e rispettare tutti coloro che Dio, per il nostro bene, ha rivestito della sua autorità.

Fatto oggettivo: ci hanno trasmesso la vita (fondamento primario della nostra obbedienza) e si spera anche la fede. Come da sempre la Tradizione della Chiesa ha inteso che l'ubbidienza ai genitori ma che si estende anche ad ogni forma di autorità legittimamente costituita nei limiti del legittimo esercizio dell'autorità. Si nota (tema delicato) un continuo movimento, un continuo subbuglio e malessere nei confronti dell'autorità che viene non sempre riconosciuta e non sempre onorata come si deve. L'onore è qualche cosa che va più in là del rispetto. Nei confronti delle persone in qualche modo "superiori a noi" ci sono due comportamenti: la Venerazione e l'onore. Nei confronti di Dio solo l'Adorazione e nei confronti di tutti c'è il rispetto. L'adorazione è riconoscere che a Dio è sopra di tutti e gli è dovuto tutto, comprende e supera il rispetto e la Venerazione. Al secondo posto c'è la Venerazione, la Madonna si venera con un culto di venerazione, si riconosce come superiori a sè chi se lo merita, chi si è distinto per le cose belle che ha fatto o sante. Ecco perchè i santi si venerano. Certo che potevano fare il male ma non l'hanno fatto (sostenuti dalla grazia di Dio), potevano fare il bene e l'hanno fatto e molto bene e al massimo livello. L'onore che comporta il dovere dell'obbedienza a differenza del rispetto, non è detto che il soggetto da onorare sia venerato ma l'onore sempre. L'onore è dovuto all'autorità per il fatto che l'autorità va obbedita e non la posso trattare da pari a pari e devo avere un senso di sottomissione. Obbedienza e sottomissione all'autorità perchè ogni autorità viene da Dio e se il rappresentante dell'autorità è indegno, gli è dovuta lo stesso a meno che non dia comandi formalmente contrari alla legge di Dio. Su questo tema il giudizio dev'essere molto rigoroso. Però ci dev'essere un discernimento rigoroso perchè io non posso decidere di non obbedire ad un'ordine semplicemente perchè io ritengo non giusta una cosa da fare che mi viene chiesta. Ma se quella cosa non è formalmente contraria alla legge di Dio ma io non posso disattenderla - certo sono libero.

Il rispetto è dovuto a tutti. Io non sono autorizzato a violare la dignità personale di nessuno, niente offese, niente insulti, niente insulti, niente forme di violenza, se uno dice un'altra cosa rispetto alla mia io non posso insultarlo ecc... - se uno ha un'idea oggettivamente sbagliata io non posso dirgli bravo ma io non posso disprezzarlo ecc.. Gesù è un'esempio assoluto. Dio ad un peccatore o disgraziato lo fulmina a seduta stante o lo sopporta e prova ad offrirgli fino all'ultimo la possibilità di salvarsi? C'è qualcuno che possa fare meglio di quanto fa Gesù?

2199 Il quarto comandamento si rivolge espressamente ai figli in ordine alle loro relazioni con il padre e con la madre, essendo questa relazione la più universale. Concerne parimenti i rapporti di parentela con i membri del gruppo familiare. Chiede di tributare onore, affetto e riconoscenza ai nonni e agli antenati. Si estende infine ai doveri degli alunni nei confronti degli insegnanti, dei dipendenti nei confronti dei datori di lavoro, dei subordinati nei confronti dei loro superiori, dei cittadini verso la loro patria, verso i pubblici amministratori e i governanti.

Questo comandamento implica e sottintende i doveri dei genitori, tutori, docenti, capi, magistrati, governanti, di tutti coloro che esercitano un'autorità su altri o su una comunità di persone.

Prima vedremo il rapporto tra gli inferiori e superiori e poi il contrario.

Poi il Catechismo dal 2214 in giù. La pietà è la virtù cardinale della giustizia. I genitori ci hanno dato una cosa che noi non potremmo mai restituire. Posso dargli tutto, i beni che ho, i soldi, ecc.. ma io non posso ridargli quello che mi hanno dato e quello è un debito insolubile (la vita). E' un rapporto irrimediabilemte che si riproduce. Chi è figlio domani sarà genitore ecc.. e tutti facciamo conti con questa realtà. Dono della vita, dell'amore (si spera) ecc.. e se i genitori sono stati inadeguati o causa di tante ferite e sofferenze? Da un punto di vista morale - onora tuo padre e tua madre - non prosegue con la frase se sono degni, l'onore è dovuto ad un soggetto non perchè è santo o all'altezza dei suoi compiti ma per il compito che ha. E che Dio gli ha affidato. E se ci sono state delle fonti di dolore, c'è bisogno di riconciliazione, perdonare i genitori che potrebbero averci fatto e perdono se abbiamo fatto del male. Noi siamo figli di Dio, perdonare sempre e tutti (nella parabola del servo spietato) e se qualcuno ce l'ha con me? Se ti presenti a presentare un'offerta al Signore e sai che c'è qualcuno che ce l'ha con te riconcilati. Perdono da dare e da chiedere.

« Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare i dolori di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato; che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato? » (Sir 7,27-28). (2215)

2217 Per tutto il tempo in cui vive nella casa dei suoi genitori, il figlio deve obbedire ad ogni loro richiesta motivata dal suo proprio bene o da quello della famiglia. « Figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore » (Col 3,20). 148 I figli devono anche obbedire agli ordini ragionevoli dei loro educatori e di tutti coloro ai quali i genitori li hanno affidati. Ma se in coscienza sono persuasi che è moralmente riprovevole obbedire a un dato ordine, non vi obbediscano.

Moralmente riprovevelo, cioè a qualcosa di commettere un peccato. Esempio da scuola: un padre dice al figlio va ad ammazzare quella persona, il figlio non è tenuto a rispettare quell'ordine. Con l'emancipazione cessa l'obbedienza ai genitori ma non l'onore e il rispetto.

2218 Il quarto comandamento ricorda ai figli divenuti adulti le loro responsabilità verso i genitori. Nella misura in cui possono, devono dare loro l'aiuto materiale e morale, negli anni della vecchiaia e in tempo di malattia, di solitudine o di indigenza.

Il Papa ha ne ha parlato, un'altro segno brutto dei tempi è la fine del rispetto delle persone anziane compreso delle persone anziane, cosa è meglio fare con un genitore anziano? Portarlo con sè, in casa sua con un'assistenza o in una casa di riposo bella? Il quarto comandamento è espresso in forma positiva non è chiara netta tra il lecito e l'illecito. E' peccato mettere un genitore nella casa di riposo? Un giudizio del genere è valutabile solo dalle circostanze, perchè fai questa cosa? Qual'è la situazione concreta? Ci sono altre possibilità? Come reagisce la persona interessata? Tu devi chiederti: se fossi io, al posto suo cosa desiderei se mio figlio o figlia decidesse al mio posto? Da quello che il don ha imparato, sa cosa pensano gli anziani, sa cosa c'è nel loro cuore. La persona anziana non vuole avere la percezione di essere diventata un peso di cui si vuole liberare. E' una cosa bruttissima, mettiamoci nei panni loro e chiediamoci cosa faremmo al posto loro. Se una famiglia non ha la possibilità di accogliere un genitore per tutta una serie di ragioni contingenti ad avviso del don (è chiaro che ci sono le coscienze che fanno le loro valutazioni) è bello che la persona stia a casa sua magari pagando qualcuno che si prenda cura. Anche la più bella struttura per anziani viene percepita dall'anziano come un modo con cui i figli si sono tolti un peso anche se non te lo dicono. Ci possono stare particolari situazioni. Altro esempio: un ragazzino che risponde ad un genitore a tono, non dev'essere tollerato o un ragazzino che prende a parolaccie un genitore (il don le ha viste con i suoi occhi). Per l'educazione è fondamentale l'ambiente e non si educa con le mani e le parole. La prima forma di educazione è come si trattano i genitori tra di loro e come i genitori trattano i figli. Formarsi una famiglia è una cosa seria.

E' bello che un prete dica le parolaccie? No. E' bello sentire parolaccie dai genitori o venire insultati da essi? Un genitore se corregge il figlio dev'essere pronto poi a rispondere a Nostro Signroe sull'eventuale sua mancanza e cattivo esempio che ha dato (per esempio) insultando sua moglie/ marito e figlio. Non legittima il figlio ma tu capisci..diverso sarebbe discorso se moglie e marito si portano in palma di mano, se i genitori si amassero ed onorassero tutti i giorni della vita l'80% dell'educazione sarebbe già fatta. Se un figlio cresce in un contesto relazione teso e brutto, come cresce? Chi mette al mondo dei figli deve sapere che è una gravissima responsabilità davanti a Dio.

2221 La fecondità dell'amore coniugale non si riduce alla sola procreazione dei figli, ma deve estendersi alla loro educazione morale e alla loro formazione spirituale. La funzione educativa dei genitori « è tanto importante che, se manca, può a stento essere supplita ». 150 Il diritto e il dovere dell'educazione sono, per i genitori, primari e inalienabili.

Sono i genitori che educano i figli e vigilano sui figli e sulla loro formazione.

2222 I genitori devono considerare i loro figli come figli di Dio e rispettarli come persone umane. Educano i loro figli ad osservare la Legge di Dio mostrandosi essi stessi obbedienti alla volontà del Padre dei cieli.

Ti insegno la fede ma io (genitore) devo sapere che non è mio, tu figlio avrai un progetto che io ti aiuterò a scoprire e sempre rispetto come persona umana. Un figlio non si prende a parolacce e non si sfoga la rabbia - basta usare un tono di voce un pò perentorio e non dovrebbe volerci altro. Una domanda espressa che il sacerdote ha rivolto gli sposi è: siste disposti ad educarli (i figli) alla legge della Chiesa? Che giova portare il figlio a catechismo e poi tornarsene a casa? Non posso aspettare che mio figlio vada da solo in Parrocchia, può succedere che qualcuno arrivi all'età di 7 anni e non sappia il Padre Nostro. Cosa sto insegnando ai miei figli? L'imprinting - i figli lo ricevono in famiglia.

Un ragazzino dentro la famiglia deve capire di essere amato, voluto ed indirizzato. Ci vuole l'abnegazione e il sacrificio. Un retto modo di giudicare e la padronanza di sè. Ma come ci arrivano i giovani al matrimonio? Con che fondamento? Entriamo in un vortice...da famiglie sgangherate usciranno figli sgangherati che se faranno una famiglia a loro volta sgangherate...nessuno dà ciò che non ha. Può un genitore riconoscere le proprie mancanze davanti ai figli e chiederne scusa? Un parroco deve chiedere scusa se ha un comportamento scorretto...perchè non siamo impeccabili ma aumenta l'autorevolezza perchè chiedendo scusa io mi sto riconoscendo imperfetto e deficente rispetto ad una norma e dovere che avevo. E sto dicendo, chiedendo scusa, che io per primo sto cercando di osservarlo.

L'evangelizzazione dei figli spetta ai figli e la parrocchia non dovrebbe essere l'unica agenzia di evangelizzazione, cosa gli fa un'ora di catechismo ad un ragazzino di sette o otto anni (che è già tutto formato), sta un'ora contro una settimana di anti testimonianze. Certo poi c'è il Signore ma sono eccezzioni. Coi bambini si prega insieme.

2225 Dalla grazia del sacramento del Matrimonio i genitori hanno ricevuto la responsabilità e il privilegio di evangelizzare i loro figli. Li inizieranno, fin dai primi anni di vita, ai misteri della fede dei quali essi, per i figli, sono « i primi annunziatori ». 153 Li faranno partecipare alla vita della Chiesa fin dalla più tenera età. I modi di vivere in famiglia possono sviluppare le disposizioni affettive che, per l'intera esistenza, costituiscono autentiche condizioni preliminari e sostegni di una fede viva.

2226 L'educazione alla fede da parte dei genitori deve incominciare fin dalla più tenera età dei figli. Essa si realizza già allorché i membri della famiglia si aiutano a crescere nella fede attraverso la testimonianza di una vita cristiana vissuta in conformità al Vangelo. La catechesi familiare precede, accompagna e arricchisce le altre forme d'insegnamento della fede. I genitori hanno la missione di insegnare ai figli a pregare e a scoprire la loro vocazione di figli di Dio. 154 La parrocchia è la comunità eucaristica e il cuore della vita liturgica delle famiglie cristiane; è un luogo privilegiato della catechesi dei figli e dei genitori.

Il quarto comandamento presuppone questo. I figli mancano ai propri doveri sbagliando ma anche perchè Papà e Mamma si mettono in condizione...è la stessa cosa che succede ai preti. I preti vanno sempre onorati a prescindere da quello che fanno. Nostro Signore ti fa correre se manchi di rispetto ad un genitore o prete ma una persona che manca del buon esempio mette nell'occasione di peccato a meno che un figlio o parrocchiano santo.

La ricostruzione del mondo inizia da noi, dobbiamo prendere in mano le cose nostre e fare il possibile nella condizione in cui siamo.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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