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Il rispetto della dignità delle persone: lo scandalo e la cura della salute

Il quinto comandamento, seconda parte. Il rispetto della dignità della persona: la violazione del dovere di rispettare l'anima altrui attraverso il grave peccato dello scandalo, ossia gli atteggiamenti e i comportamenti che inducono altri a compiere il male. Il dovere di curare la propria salute e l'integrità fisica, senza mai cadere nella concezione neopagana dell'idolatria del corpo. I peccati dell'abuso di cibo, alcool e tabacco. La piaga e il grave peccato del consumo e del traffico della droga. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, ventiseiesima puntata, Lunedì 19 Aprile 2021

Il don ha un dolore nel cuore nel vedere le vite umane calpestate e disprezzate. Però è necessario che la nostra coscienza sia formata e che da questa immersione da questo comandamento ne possiamo uscire con un senso più profondo dell'importanza della vita umana. La tutela della vita umana non è limitata alla sfera biologica ma si estende alla dignità della persona che non può essere calpestata in nessun modo. Il catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) dice che il rispetto va oltre. C'è il gravissimo peccato dello scandalo che uccide l'anima degli altri, il rispetto della salute altrui e della propria e qua si apre un'amplissimo campo di formazione della coscienza alla quale non si fa tanto caso. Non possiamo idolatrare il nostro corpo ma non possiamo nemmeno vessare, maltrattare e/o abbreviare il nostro soggiorno terreno. Noi non abbiamo la vita biologica come bene supremo, ma la vita inizia e finisce quando lo decide Nostro Signore. Come non si devono fare gli atti diretti - soppressione di vita altrui o mia - così non si possono fare i suicidi "al rallentatore". Il rispetto della persona nella ricerca scientifica, le manipolazioni genetiche, temi molto importanti, il rispetto dell'integrità corporea - tema delle torture, vessazioni psicologiche ecc.. e il rispetto dovuto ai morti con una piccolissima appendice sulla problematica pastorale della cremazione su cui il CCC è sintetico con una piccola disposizione dove si danno diversi indirizzi pastorali. Ci sono allo stato attuale della coscienza ecclesiale e degli interventi del Magistero, certe cose sono lecite a certe condizioni. Perciò quando la Chiesa dice che una cosa è lecita a certe condizioni il giudizio morale di chi vi ricorre deve tenere conto di quelle condizioni. Non si tratta di uno sdoganamento assoluto, per noi battezzati la modalità ordinaria è l'inumazione non la cremazione perchè questo atto di per sè veicola alcuni valori. Se con la cremazione non si intende contestare alcuni valori dell'inumazione può essere lecito altrimenti no ma questo non è dire allora non fa nulla. Il fatto che la Chiesa consenta le esequie ad un suicida non vuol dire che un suicida vada in Paradiso significa che la Chiesa - nell'analisi di questa situazione - dice che siccome le condizioni, come sta scritto nel CCC, in cui le situazioni contingenti in cui una persona si può trovare - timore della prova, angoscia, disturbi psichici, ecc..- possono attenuare la responsabilità del suicida quindi non configurare un peccato mortale l'affidiamo al Signore. Se - disgraziatamente quella persona fosse dannata - la Madonna userà le preghiere per quella persona e le darà ad un'altra anima. Ma questo non significa non fa niente. Nella lettura dei testi del documento del Magistero occorre sempre fare estrema attenzione, un documento scritto, ogni singola parola è ponderata perchè ci hanno pensato prima di metterlo nero su bianco. Non si può dire alla garibaldina dire non c'è più nessun problema. Anche su temi molti attuali è uscito un documento della Congregazione della Dottrina della Fede e bisogna stare attenti a ciò che ci è scritto e agire di conseguenza vedendolo nella sua totalità. Su tematiche delicate il giudizio di coscienza è articolato, deve tenere conto di tante circostanze.

La donazione degli organi è cosa di per sè definita come buona, ma nel CCC non c'è la soluzione del problema ma non c'è un documento ufficiale - non c'è ancora una pronuncia chiara del Magistero e adesso il giudizio è lasciato alla coscienza del fedele. Non sempre è purtroppo andare su bianco e nero e noi dobbiamo imparare tutti quanti a leggere bene con attenzione e capire bene le cose che ci vengono trasmesse ed imparare a formulare su quelle cose i giudizi della nostra personale coscienza. Nessuna persona quando parla, parla in maniera asettica e neutrale, su tante questioni che interpellano alla coscienza anche di parla. Il voto è segreto e ci sono una montagna di motivazioni di dire alcune cose personali. Il pericolo è di delegare il giudizio personale della nostra coscienza a qualcun'altro che abbiamo scelto come figura autorevole. Se su una cosa non abbiamo la idee chiare, abbiamo il dovere di sentire varie opinioni e dopodichè ci facciamo un giudizio. Vale per ogni cosa e soprattutto sulle varie questioni. Come nel 6° comandamento: c'è una soglia sotto la quale la Chiesa dice: sotto questa soglia esci dalla legge di Dio, ma dentro questa soglia poi è la coppia che alla luce di tante circostanze e luci ecc... scegliere cosa fare. Rimango al minimo sindacale, punto al massimo? Le coscienze non vanno aggredite e violentate, le coscienze devono essere lasciate libere di aderirvi o meno, perchè in certi ambienti non c'è sempre questo clima di libertà concessa, a parole sì a fatti no. Imparare ad ascoltare il cuore e la voce della coscienza.

Vangelo di Matteo 18 6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!

Lo scandalo è quel comportamento che induce gli altri a comportarsi male, è presentarsi come modello di male, come incentivazione al male, se la faccio io questa cosa la possono fare tutti. La responsabilità dello scandalo, lo scandalizzatore si fa tentatore del prossimo. Un collaboratore del demonio. E' evidente che quanto più ha autorità o è autorevole è la persona che lo fa tanto più grave è lo scandalo. Quindi cantanti, calciatori, rocker, ecc... oggi siamo in un mondo di palcoscenici. Che vogliamo fare? Quanto più una persona è in vista, tanto più le cose negative che fa le cose diffondono male. Noi abbiamo il dovere di dare il buon esempio. San Paolo chiede di essere oggettivamente irreprensibile, abbiamo mai pensato che dovremmo edificare il prossimo nel bene? (san Paolo). Mostrare comportamenti belli, santi e santificanti. Un genitore nei confronti del figlio, lo scandalo è quando si fa un peccato pubblico; una bestemmia è grave ma un papà che bestemmia davanti ad un figlio, secondo noi, è più grave o no? Una mamma che bestemmia, cosa impara il figlio? Se papà e mamma le dicono, il messaggio inconscio che passa è che non sarà la fine del mondo. Pensiamo se un ministro di Dio o una suora si esprime in termini volgari, è una cosa bella? Si potrebbe iniziare a pensare che la cosidetta parolaccia - ormai di dominio pubblico - sia diventata cosa lecita. Non è affatto vero questa cosa qua. Il criterio del Bene o del Male sono cose oggettive, se la maggioranza delle persone concordano su un fatto negativo - la vita è un bene oggettivo - il fatto che la maggioranza segua il Male non lo fa diventare bene, rende semplicemente più difficile mettere in pratica il bene. L'ambiente cultura non è che determina un valore. Ecco perchè è necessario formare le nostre coscienze su valori oggettivi. Lo scandalo propaga il male, attenta al male e cerca di realizzare quella satanica evoluzione di trasformare il male in bene.

Nostro Signore - secondo il nostro modo di parlare - rispetta la libertà dell'uomo, pone però un limite al male, non fa tutto quello che potrebbe fare però nonostante che la Divina Provvidenza pone al male pensiamo alle parole di Gesù:

Vangelo di Matteo 18 6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.

Ci sono degli scandali oggettivi grossi che non bisogna essere cristiani per vederli, non è che siccome io sono ateo (per esempio) finisco nel nulla, ma mi troverò di fronte a Dio che io ci creda o meno. Un'ateo sarà giudicato da Dio - ecco perchè è così importante la coscienza - sulla percezione del bene e del male che io ho avuto in coscienza. La coscienza che l'hanno tutti quanti, possiamo andare dietro ad idee o ideologie, mettere a tacere la propria coscienza e convincerci o auto convincerci che il bene sia male e il male sia bene. E' sulla base di qualcosa che grida nel cuore che noi saremo giudicati.

Noi saremo chiamati in causa da Dio (CCC) anche sulla conseguenza di ciò che abbiamo fatto e provocato. Esempio: hai votato a favore della legge sul divorzio? E' possibile che Dio ti chiami in causa per tutte le famiglie che tu, con il tuo voto, avrai contribuito a sfasciare. Non lo sappiamo se sarà così ma nel CCC c'è scritto che chi si rende colpevole di scandalo è responsabile anche del male che direttamente o indirettamente ha favorito. Che facciamo? Basta per un politico credente dire: questa legge l'hanno votato anche altre persone. Una persona non credente può non ascoltare un prete ma tu che hai fatto questo la coscienza ce l'hai e dovrai rispondere delle tue scelte davanti a Dio.

In questo mondo possiamo riparare gli scandali, non abbiamo la possibilità di mettere un Reverse però possiamo riparare. Io rinnego quello che ho fatto pubblicamente e da oggi in poi dò esempi contrari. Ci sono personaggi pubblici che lo hanno fatto - le parole del Signore valgono per prima cosa per gli scandalizzatori impenitenti, chi si pente può sperare nella Divina Misericordia ma lo deve riparare in modo pubblico. Oltre alla penitenza sacramentale c'è il dovere di riparare quei peccati che è possibile riparare - chi ha rubato dei soldi li deve restituire, chi ha scandalizzato qualcuno lo deve ri edificare, chi ha calunniato qualcuno lo deve ammettere che si è sbagliato. Questo è un dovere di giustizia riparare il male fatto. O lo si riparerà con mezzi surrogati. Chi avrà commesso l'aborto potrà adottare un bambino a distanza, meglio che nulla. Noi però dobbiamo prendere coscienza prima di farla. Sempre meglio pensare prima di farla e prima di scatenare conseguenze devastanti. Prudenza, ponderazioni, calma, del non farsi travolgere e dell'importanza di formarsi la coscienza, queste sono le cose che ci dovrebbero essere nei cuori delle persone, più è sviluppata la coscienza meglio sarà.

Rispetto della salute. La vita e saluta fisica sono beni preziosi donati da Dio - noi abbiamo la salute fisica (se il Signore ce la dona) perchè la nostra esistenza possa essere spesa in opere buone. Dio ci ha messo sul Pianeta Terra perchè abbiamo una missione - di preghiera, di evangelizzazione, di fare cose buone e utili al prossimo, per la Gloria di Dio - e non c'è nessun disoccupato nel gregge del Signore e nessuna persona che possa sentirsi inutile.

2289 Se la morale richiama al rispetto della vita corporea, non ne fa tuttavia un valore assoluto. Essa si oppone ad una concezione neo-pagana, che tende a promuovere il culto del corpo, a sacrificargli tutto, a idolatrare la perfezione fisica e il successo sportivo. A motivo della scelta selettiva che tale concezione opera tra i forti e i deboli, essa può portare alla perversione dei rapporti umani.

Il don non vorrebbe moltiplicare gli esempi perchè vorrebbe stimolare le persone, se la morale si oppone ad una concezione neo pagana che idolatra la perfezione fisica e il corpo, vi vengono in mente tutta quanta una serie di comportamenti che potrebbero ricadere sotto questo punto? Se una persona ha il culto del corpo, si sottopone ad allenamenti massacranti, diete ecc... per essere attraente e piacente (e magari infrangere poi il 6° comandamento) va bene questa cosa? E' peccato andare in palestra? No. E' peccato se tu va in palestra per idolatria del corpo, non per tenere il corpo allenato. Non c'è un giudizio secco, dentro questa fattispecie bisogna vedere come tu vivi una certa realtà. Se una donna sposata deve essere santamente elegantemente raffinatamente con buon gusto piacente nei confronti del marito - potrà usare qualche cosmetico se lo usa per piacere al marito o per un senso di decoro moderato. Non possiamo entrare dentro il cuore di una persona - oggi con i costumi sociali che stiamo in giro, il senso del pudore e della decenza è andato calando e ci sono dei comportamenti che sono oggettivamente macroscopici, dentro l'attuale contesto sociale dove c'è stata una progressiva caduta e del buon gusto ecc.. le cose belle sono belle te la trasmettono la bellezza, le cose pacchiane non sono belle. Se una persona da un punto di vista oggettivo pone in essere comportamenti contrari a ciò che è la Volontà di Dio si farà del male e scatenerà del male fuori di sè. Pensiamo cosa ha detto la Chiesa sullo scandalo: ci pensiamo a chi fa certi film con scene di un certo tipo, quanti peccati sono stati fatti? Con occhi e pensieri certamente. Ci puoi pensare prima di fare una cosa del genere. Il don pensa personalmente che quando andremo dall'altra parte è che Dio non ci chiederà se avremo creduto che Gesù è il nostro Salvatore o cosa avremo fatto ma ci dirà: figlio/a mio ti ho dato un raziocino e hai pensato? Perchè sto facendo questa cosa? Tu non sei come gli animali che agiscono d'istinto e non hanno il raziocinio. E quello che diranno le persone sarà: avrei potuto pensarci e avrei dovuto pensarci e non l'ho fatto.

Noi non siamo idolatri del corpo ma siamo rispettosi del corpo.

2290 La virtù della temperanza dispone ad evitare ogni sorta di eccessi, l'abuso dei cibi, dell'alcool, del tabacco e dei medicinali. Coloro che, in stato di ubriachezza o per uno smodato gusto della velocità, mettono in pericolo l'incolumità altrui e la propria sulle strade, in mare, o in volo, si rendono gravemente colpevoli.

Comunemente si pensa che i peccati di gola siano veniali, il peccatuccio di gola sì ma se una persona diventa obesa è solo un problema estetico? Ma a non importa nulla della linea e non mi interessa..l'idolatra della linea no, che tu abbia qualche chilo in più pazienza, ma se i chili in più iniziano ad essere oltre i 10 è un problema estetico o anche morale? Sto rispettando l'integrità fisica che Dio mi ha dato? No. Problemi alle ginocchia, al cuore, affatticamento, problemi cardiovascolati, ecc... se tu non ce li hai e vuoi sapere come sarebbe averlo, portati un sacco di cemento armato di 50 kg sulle spalle dal mattino alla sera. Tu stai sottoponendo il tuo corpo ad uno stress pazzesco e alla lunga questo ti presenterà il conto. Sono idolatra della gola, si mangia per vivere, noi mangiando ringraziando il Signore per la varietà dei sapori, dei cibi, ecc... ma dobbiamo limitarci ma non possiamo essere senza regole e limiti. Non è un problema di linea ma perdo la salute e in questo modo non la posso perdere. Se mi viene un tumore senza che me lo sia andato a cercare, ma se io mi vado a suicidare o menomare no. E' un fatto moralmente rilevante. Gli eccessi dell'alcool. L'alcool non è una cosa intrisecamente cattiva, però ci vuole la misura. Perchè l'eccesso dell'alcool ti fa perdere la dignità - una persona ubriaca è uno spettacolo degradante - e provoca altri problemi.

Il Catechismo parla dell'abuso del tabacco, il don ha interiorizzato nei confronti del tabacco una coscienza più raffinata. Un bicchierino di vino fa bene, una sigaretta..non ti fa venire un tumore nè ti distrugge i polmoni ecc.. ma una sigaretta fa bene? Farà un male marginale ma non fa bene, mentre mangiare con moderazione e bere alcool un pochino va bene ma una sigaretta fa bene? Ad avviso del don - non vuole fare il salutista - è un'argomento sul quale la coscienza deve lavorarci un pò. Il fumo è un vizio che crea dipendenza, quando noi diventiamo dipendenti di un qualcosa, è una cosa degna della persona che una persona sia dipendente? Dobbiamo dormire, mangiare e fare bisogni fisiologici non proprio nobili e ne vogliamo qualche altra dipendenza?

2291 L'uso della droga causa gravissimi danni alla salute e alla vita umana. Esclusi i casi di prescrizioni strettamente terapeutiche, costituisce una colpa grave. La produzione clandestina di droghe e il loro traffico sono pratiche scandalose; costituiscono una cooperazione diretta, poiché spingono a pratiche gravemente contrarie alla legge morale.

Sul fumo il CCC ammonisce dall'uso eccessivo e il don suggerirebbe un'approfondimento personale, se ci tenessimo alla larga del fumo sarebbe meglio. Ci potrà dire bravo il Signore sulle sigarette?

Sulle droghe non ci sono appelli. Esclusi casi di prescrizione terapeutica - terapia del dolore - di questo tipo, la droga costituisce una colpa grave.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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