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Le offese alla castità

Le varie specie di offese alla castità secondo il catechismo della Chiesa Cattolica: masturbazione, fornicazione, pornografia, pornografia, stupro. Castità e omosessualità: cosa insegna la Chiesa al riguardo. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, trentaduesima puntata, Lunedì 31 Maggio 2021

Il bacio è simbolo tra cristiani dell'amore, il bacio santo che si davano i primi cristiani. Ecco perchè la Chiesa non ama parlare di sesso, non è un problema di finezza, il termine sesso non dice la verità di questa realtà della vita umana. I cristiani non fanno sesso - si capisca bene - fare sesso integra il vizio capitale della lussuria.

Il CCC (Catechsimo della Chiesa Cattolica) distingue le offese alla castità e le offese alla santità del Matrimonio. Sono due macrospecie differenti.

(Dal 2351 al 2356)

2351 La lussuria è un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione.

Basterebbe questo numero per capirlo bene, commentarlo e tutto quello che viene dopo è un'esplicitazione di questo. Il piacere sessuale non è una cosa in sè stessa produttrice di bene è una realtà che per poter essere definita buona deve essere correttamente vissuta altrimenti buona non è. L'intenzionalità dell'atto sessuale di per sè è peccaminoso. Questi vincoli non stati creati dalla Chiesa, la Chiesa non è padrona di queste cose, non ci potrà mai essere un CCC che si discosti da queste vie. Magari diversi modi di esprimerlo. La Chiesa deve dire attenzione che per i credenti c'è questo e deve stare attenta che non si creano reati d'opinione la Chiesa non rinuncerà a dirle. Dalle specie individuate è facile completare il cerchio.

2352 Per masturbazione si deve intendere l'eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. « Sia il Magistero della Chiesa – nella linea di una tradizione costante – sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato ». « Qualunque ne sia il motivo, l'uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità ». Il godimento sessuale vi è ricercato al di fuori della « relazione sessuale richiesta dall'ordine morale, quella che realizza, in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione e della procreazione umana ». 236 Al fine di formulare un equo giudizio sulla responsabilità morale dei soggetti e per orientare l'azione pastorale, si terrà conto dell'immaturità affettiva, della forza delle abitudini contratte, dello stato d'angoscia o degli altri fattori psichici o sociali che possono attenuare, se non addirittura ridurre al minimo, la colpevolezza morale.

Noi generalmente la chiamiamo atto impuro solitario. Qui non si specificano diverse cose, per esempio due: se l'atto è praticato su di sè o su un'altro. L'atto è intrisicamente cattivo, se fatto su di sè o un'altro è sempre cattivo. Chi può capire capisca sul secondo: non si spiega come questa eccitazione volontaria sia prodotta. Attenzione a capire. Come la produco? Ci sono vari modi, non soltano a quello che Gesù allude (se la tua mano destra ti scandalizza, tagliala). Nessuno si tagli le mani. Questo atto che cosa sta dicendo? La provocazione del piacere sessuale al di fuori del rapporto coniugale, quello che da cui può nascere una vita, è intrisecamente disordinato. E' il CCC non la dottrina di qualche persona retrogada. Dopo aver affermato ciò - intrisecamente cioè lo è sempre dovunque, nel matrimonio non si può fare anche tra coniugi, è intrisecamente disordinato. Non esiste nessuna circostanza che possa giustificare questo gesto. Per capire questa cosa bisogna andarsi a rileggere la Veritatis Splendor dove dice che gli atti intrisecamente cattivi sono quelli proibiti in maniera negativa dai precetti del dialogo. Non si può fare mai, per nessun caso e motivo. E gravemente disordinato, se commesso deliberatamente, in maniera volontaria e senza circostanzi soggettive che ne attenuano la gravità (non possiamo deresponsabilizzarci o la normalizzazione dell'atto - il don dice che nessuno ignori che in certi settori la masturbazione non viene concepita come un male ma addirittura consigliata). La Chiesa quando predica annuncia la conversione, la Chiesa dà un'invito alla conversione e vuol dire lasciare il proprio modo di pensare e abbracci la verità data da Dio. Questo vale per chi è lontano dalla Chiesa ma anche chi è dentro ma vive in modo lontano.

« Qualunque ne sia il motivo, l'uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità »

Il contesto dei rapporti coniugali normali sono l'intima donazione di sè e la procreazione umana. San Tommaso d'Aquino, quando lui parla degli atti impuri contro natura noi pensiamo subito a certi tipi di rapporti, per San Tommaso la masturbazione è un'atto impuro contro natura perchè la sessualità umana è stata vincolata da Dio - dopo la caduta - alla interpersonalità uomo e donna e su aspetti che non si possono scindere in un contesto di amore autentico e di sacramentalità.

Il godimento sessuale vi è ricercato al di fuori della « relazione sessuale richiesta dall'ordine morale, quella che realizza, in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione e della procreazione umana ». 236

Ogni stato di vita cristiano ha gli strumenti di santificazione. Nessuno si scandalizzi. L'atto tipico del prete è celebrare la Messa secondo le norme della Chiesa e non può inventarsi nulla e non può celebrare la Messa se non è ordinato. E la deve celebrare con pane azzimo e vino di vite. Gli sposi hanno il sacramento della Chiesa, loro devono rispettare le regole volute dalla natura creata da Dio e il don deve rispettare quelle caratteristiche. Qua viene specificato in un contesto di vero amore (tra sposi), per farla veramente bene in un contesto di vero amore. Il don per celebrare la Messa bene, non solo deve farla rispettando le norme ma con amore e devozione e con l'importanza dell'arte celebrandi. Una coppia di sposi dovrebbe impegnarsi che in quell'atto io ci metta il mio amore e il mio coniugue si senta amato. Provate a voi a pensare alle messe che partecipate: vi accorgete quando un sacerdote celebra con l'amore all'Eucarestia e con l'ars celebrandi o no? E dentro una coppia non c'è nessun dubbio che sia lui che lei si sentono amati o no. L'esame di coscienza di una coppia o del don, è: ho celebrato con devozione (per il don) e una coppia di sposi è fatta con amore? Il inguaggio della sessualità di per sè non è automatico che trasmette amore ma siccome è mossa da un fattore chiamato la libido, tende all'appagamento di sè, nella mente di come si dovrebbe vivere la sessualità in una coppia non dovrebbe essere ricercato l'appagamento di sè ma dell'altro. Poi ci sarà anche il resto. Il piacere dentro questo atto è lecito. Gli sposi la vivono questa dimensione e in essa la volontà di Dio è coinvolta. Quanto è distante da ciò la mentalità di un sacco di persone - anche battezzate - che pensano che il sesso (lo chiamano così) siano affari miei. Non è materia da sottoporre a verifica e giudizio, faccio come mi pare ecc.. basta che non ci siano forme di violenza nei confronti del prossimo.

Al fine di formulare un equo giudizio sulla responsabilità morale dei soggetti e per orientare l'azione pastorale, si terrà conto dell'immaturità affettiva, della forza delle abitudini contratte, dello stato d'angoscia o degli altri fattori psichici o sociali che possono attenuare, se non addirittura ridurre al minimo, la colpevolezza morale.

In alcune fasi dell'esistenza (tipo nella pubertà) nell'impazzimento degli ormoni, qua c'è sempre la distinzione tra il peccato in quanto tale e la condizione soggettiva del peccatore. Non ci si può spingere troppo in là, la persona può non essere conscia di portarsi dietro fattori che abbassino la propria responsabilità ma Dio conosce tutti i meandri. Ecco perchè non possiamo giudicare una persona nelle sue intenzioni.

2353 La fornicazione è l'unione carnale tra un uomo e una donna liberi, al di fuori del matrimonio. Essa è gravemente contraria alla dignità delle persone e della sessualità umana naturalmente ordinata sia al bene degli sposi, sia alla generazione e all'educazione dei figli. Inoltre è un grave scandalo quando vi sia corruzione dei giovani.

Comprendiamo che la fornicazione sono coloro che nel linguaggio comune si parla di rapporti pre matrimoniali. Non è una cosa normale.

"..gravemente contraria alla dignità delle persone.." ci abbiamo mai pensato? Tu ti prendi una cosa che non è tua e dai una cosa che non appartiene all'altro. Il motivo per cui è un male è fondamentalmente per due motivi: supponiamo che non ci sia il sacramento del Matrimonio, la sessualità e la congiunzione carnale è un'atto dove avviene una congiunzione totale, c'è anche l'affettività, c'è l'intelligenza, è una comunicazione totale di sè, nell'ottica dell'amore - norma della sessualità - tu ti puoi donare volontariamente per volontà di Dio - l'essere una cosa sola - nella volontà di Dio deve realizzarsi in una sola creatura. Io non posso dire: io sono solo tuo se già qualcuno mi ha avuto prima di te. Il fatto che ci sia un sacramento per questo ci fa pensare,...il sacramento di fatto, se uno ci pensa, quello che fanno gli sposi nella prima notte di nozze non è qualitivamente diverso da ciò che potrebbero far prima, ma il sacramento interviene ad eliminare una malignità dell'atto, un'intrinsico disordine dell'atto che resterebbe.

"..Inoltre è un grave scandalo quando vi sia corruzione dei giovani.." il testo della CCC è del 1992. Oggi la corruzione è dilagante.

2354 La pornografia consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l'atto coniugale, dono intimo e reciproco degli sposi. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l'uno diventa per l'altro oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell'illusione di un mondo irreale. È una colpa grave. Le autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici.

Le autorità ne risponderanno davanti al Signore. Oggi con rete la pornografia è allucinante, al don hanno comunicato cifre (che spera che siano false) il 90% dei giovani a livello quotidinao vede la pornografia. Sai perchè l'Ipad è il dispositivo più venduto al mondo (hanno detto al don) per l'altissima risoluzione video ricercata per il consumo di materiale pornografico. Su queste cose bisogna confessare per numero e per specie gli atti compiuti. Uno si vergogna, bisogna vergognarsi di averle fatte che confessarsi. Se avessi confessato la vergogna nel fare quell'azione - se diventa un vizio è più difficile - .

2355 La prostituzione offende la dignità della persona che si prostituisce, ridotta al piacere venereo che procura. Colui che paga pecca gravemente contro se stesso: viola la castità, alla quale lo impegna il Battesimo e macchia il suo corpo, tempio dello Spirito Santo. 237 La prostituzione costituisce una piaga sociale. Normalmente colpisce donne, ma anche uomini, bambini o adolescenti (in questi due ultimi casi il peccato è, al tempo stesso, anche uno scandalo). Il darsi alla prostituzione è sempre gravemente peccaminoso, tuttavia l'imputabilità della colpa può essere attenuata dalla miseria, dal ricatto e dalla pressione sociale.

2356 Lo stupro indica l'entrata con forza, mediante violenza, nell'intimità sessuale di una persona. Esso viola la giustizia e la carità. Lo stupro lede profondamente il diritto di ciascuno al rispetto, alla libertà, all'integrità fisica e morale. Arreca un grave danno, che può segnare la vittima per tutta la vita. È sempre un atto intrinsecamente cattivo. Ancora più grave è lo stupro commesso da parte di parenti stretti (incesto) o di educatori ai danni degli allievi che sono loro affidati.

Il don spera che ci sia una concordia universale. Dal 2357 al 2359, la Chiesa parla dell'omossesualità distingue tra il fatto e le persone. Ci sono varie teorie, una lega l'insorgire dell'omosessualità all'identificazione sessuale, che si nasca uomo o donna è un fatto biologico, che ci si senta uomini o donne è un dato psicologico. Cosa succede quando nasce una tendenza omosessuale è un maschio che si sente donna e una donna che si sente uomo. Se uno ha già compreso ciò che Dio ha rivelato sulla sessualità umana il discorso non andrebbe neanche posto. La Chiesa chiede la castità a tutti coloro che non sono sposati. La Chiesa non è Dio, la percezione che si ha della Chiesa è che la Chiesa sia un'istituzione umana che ha dei principi ma che possono andare a passo con il tempo. Se il mondo è andato in una direzione, che aspettate ad adeguarvi? La Chiesa non ha il potere di fare questo (dal prete al Papa, nessuno può fare questo). Nessuno può cambiare la legge morale, se tu la vuoi rifiutare, la fede non si impone. Come si può benedire ciò che è peccato? Se una persona impazzisse e dicesse che va tutto bene pagherà le conseguenze davanti a Dio. Se lo Sposo (Gesù) ha detto: fai così, la Sposa (la Chiesa) deve attenersi a ciò che gli è stato detto.

Un figlio di Dio, degno di questo nome, sa benissimo che la Carità, il rispetto della persona e l'accoglienza sono nostri stili. Non giudichiamo, insultiamo, maltrattiamo e non condannaniamo nessuno. Dal mondo è già stata fatta scomparire la dimensione della croce...

"...Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.." 2358

Due fidanzati che vogliono vivere come Dio comanda, devono unirsi alla croce di Cristo, gli sposi che vogliono vivere la castità coniuguale devono stare in croce, i consacrati e le consacrate devono stare in croce e coloro che non si sposano (perchè non trovano o vogliono) devono stare in croce - la vita cristiana prevede la croce. Gesù ha detto di prendere la croce e di seguirlo. La croce necessaria che dobbiamo prendere è rispettare la legge di Dio, richiede qualche volta la croce, e anche osservare la virtù cardinale della temperanza richiede la croce. Non possiamo abbuffarci. I peccati di gola si possono fare in continuazione e dirsi no ad un'altro pezzo di torta costa. Ma dico no perchè capisco che è un peccato. Oggi qualcuno vuole un cristianesimo senza croce ma non esiste. Noi siamo intrisecamente crocifissi e queste cose vanno dette. La vita cristiana è fatta così. Non è facile, Padre Pio diceva che la vita cristiana è bella ma è un pochino difficile.

2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.

Le convivenze, ecc... chi si trova in una situazione di disordine soggettivo vuole che la Chiesa dica: stai facendo bene, questo non è possibile.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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