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La fecondità del matrimonio e la contraccezione

Il desiderio della vita e il dono del figlio è un bene essenziale del matrimonio. La fecondità è una realtà meravigliosa, che gli sposi devono abbracciare con gioia. Un figlio è un dono di Dio e non un diritto: non è lecito né impedire la vita con la contraccezione, né pretenderla e forzarla con le tecniche di inseminazione e fecondazione (sia omologhe che eterologhe). L'intrinseca e grave peccaminosità della contraccezione e la regolazione naturale delle nascite. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, trentaquattresima puntata, Lunedì 14 Giugno 2021

Bisogna passo passo comprendere le dimensioni tutelate dal Signore e comprendere il disvalore dei peccati che si oppongono. Il primo è il bene dei figli, l'unione dei coniugi e la fedeltà coniugale. Il terzo è rimedio concupiscenza. Se uno non è capace di contenersi ma arde si sposi (dice san Paolo).

Oggi parliamo della fecondità, la Chiesa sta sempre dalla parte della vita. Il figlio per una coppia di coniugi dovrebbe essere di per sè una cosa bella. Santa Giovanni Beretta Molla quando scopriva di essere incinta chiamava il parroco e faceva suonare le campane a festa, la vita non è una minaccia dalla quale difendersi. Il fatto che la nostra società abbia milioni di aborti e l'uso dei contraccettivi - il don non vuole pensare che fedeli cristiani, fedeli e praticanti pratichino la contraccezione vadino poi a farsi la comunione. Poi c'è la croce dell'infertilità. Quando noi ci mettiamo di fronte a Dio dobbiamo stare tranquilli, i diritti nei confronti di Dio ne abbiamo ben pochi e di doveri ne avremo molti anche se molti se ne dimenticano. E' un diritto avere un figlio? Ricevere il sacramento dell'ordine è un diritto? C'è la contraccezione volontaria e le tecniche di forzatura della vita, tutte cose oggi all'ordine del giorno. Oggi i fedeli devono imparare un'altra cosa importante: quando si parla con un medico (con tutto rispetto) noi non possiamo pensare che sia un cattolico cattolicamente formato. La diagnosi prenatale va bene a patto che sia fatta a scopo terapeutico e non a scopo invasivo non a possibile scopo di aborto eugenetico. Supponiamo che una coppia abbia avuto due parti cesarei, molto probabilmente incontrerà medici che cercheranno di scoraggiare l'eventuale terzo figlio. E quindi qualcuno potrebbe dire: me l'ha detto il medico - non puoi avere il figlio? Facciamo l'esame degli spermatozoi? No, se si debbono compiere atti masturbatori - non è possibile farlo. La medicina non è per noi il gotha inoppugnabile, non è matematica e talvolta può sbagliare. Quello che dice il medico io ne prendo atto, però quando ciò che il medico dice confligge con dimensioni morali non parto in quarta ma mi fermo. Oggi siamo a livelli grossi e differenti. Noi non possiamo nasconderci dietro: me l'ha detto il medico o lavarci le mani. Noi dobbiamo stare attenti a quello che ci dicono i medici, posso consultare vari medici. Si narra che la grande Natuzza Evolo nel suo ardore di carità eroica, se arrivava un malato di una cosa seria ma il medico aveva sbagliato la diagnosi lei si trovava in difficoltà perchè mai disse a qualcuno il medico ti ha sbagliato la diagnosi ma diceva: senti qualcun'altro, suggeriva di sentire un'altro parere. Il don poi commenta alcuni messaggi provocatori sul web nel quale uno gli dice: ti rivolgi a 4 preti e senti 4 pareri diversi, il don spera che si tratti di cose opinabili, nella nostra fede non tutto è dogma di fede. Il don si preoccuperebbe se fossero cose su cui c'è unità dottrinale.

Il don ama citare la Casti Connubi. Il Papa raccomandava ai sacerdoti di istruirsi e di istruire i propri fedeli in cura d'anime e diceva che se qualcuno si fosse azzardato a mettere confusione nei fedeli o di portarli lontani da ciò che la Chiesa pensa, il Papa dice che si sappia si sono compiute le parole del vangelo: sono ciechi e guide di ciechi. Padre Pio - quando uno dei suoi fedeli gli andava a dire che aveva sentito dire da un sacerdote che una cosa grave non lo era - lui diceva: sì? Vallo a ritrovare questo confratello e digli se ti dice questo andranno all'inferno lui e il suo fedele. Attenzione su queste materie e la dottrina non cambia. La Chiesa adegua sè stessa, il suo modo di presentarsi ai suoi tempi ed è in questo senso che è in continua conversione ma la sostanza non cambia.

La fecondità del matrimonio

2366 La fecondità è un dono, un fine del matrimonio; infatti l'amore coniugale tende per sua natura ad essere fecondo. Il figlio non viene ad aggiungersi dall'esterno al reciproco amore degli sposi; sboccia nel cuore stesso del loro mutuo dono, di cui è frutto e compimento. Perciò la Chiesa, che « sta dalla parte della vita », 247 insegna che « qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto per sé alla trasmissione della vita ». 248 « Tale dottrina, più volte esposta dal Magistero della Chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l'uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell'atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo ». 249

L'Humanee Vitae è stato un ribadere la dottrina della Chiesa, un'atto coniugale non può, con un'atto positivo di volontà, essere reso inidoneo a trasmettere la vita. A prescindere dai mezzi che si usano, mentre quando non c'è la volontà di farlo, una coppia sterile possono avere atti coniugali perchè la sterilità non dipende dalla volontà degli sposi. Si possono avere atti coniugali fuori dall'età feconda? Nessun problema. Quando c'è la volontarietà i mezzi sono intrisecamente disordinati. Il don aggiunge tra parentesi che quella lettura del peccato originale ad un'atto carnale - dell'immissione della riproduzione sessuata sulla razza umana, rende ancora più forte la Volontà di Dio che non avvenga la dissociazione tra l'atto e l'apertura alla vita. Nessuno può cambiare questa cosa.

2367 Chiamati a donare la vita, gli sposi partecipano della potenza creatrice e della paternità di Dio. 250 « Nel compito di trasmettere la vita umana e di educarla, che deve essere considerato come la loro propria missione, i coniugi sanno di essere cooperatori dell'amore di Dio Creatore e come suoi interpreti. E perciò adempiranno il loro dovere con umana e cristiana responsabilità ». 251

Qual'è la missione principale della famiglia? Cooperare con Dio alla trasmissione della vita ed educarla. Ci sono persone che non sono padri e madri biologiche ma si assumono quella vesta (di padri e madri) molto più di altri che hanno abdicato a fare ciò che in base all'essere dovrebbero fare. Nel discernimento al matrimonio, avere un figlio vuol dire generare una vita, la donna deve pensare a cosa deve fare per stare dietro al figlio, c'è anche questo, sacrifici grossi. In questo mondo tutti quanti dobbiamo affrontare dei sacrifici, ognuno ha i propri sacrifici. La prima croce che dobbiamo prendere è quella dipendente dai nostri doveri di stato. Una croce per una mamma e un papà non è pregare 5 ore al giorno ma stare appresso ai 5/6 figli piccoli.

2368...... Per validi motivi 252 gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli.....

Quando si leggono i documenti a carattere morale della Chiesa bisogna andarci sempre piano. E' corretto usare i metodi naturali ma bisogna vedere in base a quale motivo e come. I motivi devono essere validi, anche se il fine profondo della motiviazione è conosciuto da Dio solo, la motiviazione entra nella valutazione...perchè realmente lo stai facendo? Hai una mentalità contraccetiva? Dire questo (no al terzo figlio es)

"..Devono però verificare che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di una paternità responsabile..."

Di queste cose dobbiamo risponderne davanti a Dio, possiamo nasconderci di fronte a tutti. Questo termine responsabile che è interpretato in un'unico senso...sei un irresponsabile se non ti moderi nel numero dei figli (esempio). Molte volte ciò che viene detto irresponsabile non lo è affatto, la virtù cardinale della prudenza dev'essere esercitata. Ma non dobbiamo dimenticare il Vangelo, Gesù ha promesso di non darsi pensiero della vostra vita (san Matteo 6). Responsabilità vuol dire consapevolezza che quello che faccio ne devo rispondere davanti a Dio. Devo assumere questo compito (ministero sacerdotale ecc...) sapendo che dovrò risponderne a Dio. Il don fa un'esempio del giudizio: (Dio): Leonardo (o anche un'altro nome) te l'ha ordinato il medico di andarti ad offrire per il sacerdozio? No (lui) sapevi quello che comporta? Ci hai provato a farlo bene o te ne sei infischiato? Al termine della vita dovremmo risponderne a Dio.

"..Inoltre regoleranno il loro comportamento secondo i criteri oggettivi della moralità:.."

« Quando si tratta di comporre l'amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla valutazione dei motivi, ma va determinato da criteri oggettivi, che hanno il loro fondamento nella natura stessa della persona umana e dei suoi atti, criteri che rispettano, in un contesto di vero amore, l'integro senso della mutua donazione e della procreazione umana; e tutto ciò non sarà possibile se non venga coltivata con sincero animo la virtù della castità coniugale ». 253

Come faccio a distanziare le nascite se ho validi motivi e retta intenzione nel farlo? La castità coniugale e profondo rispetto che gli sposi cristiani hanno l'uno per l'altro. Dentro la coppia cristiana certe cose non se ne dovrebbero parlare.

2369 « Salvaguardando ambedue questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo, l'atto coniugale conserva integralmente il senso di mutuo e vero amore e il suo ordinamento all'altissima vocazione dell'uomo alla paternità ». 254

Quali sono i metodi leciti?

2370 La continenza periodica, i metodi di regolazione delle nascite basati sull'auto-osservazione e il ricorso ai periodi infecondi 255 sono conformi ai criteri oggettivi della moralità.

La continenza periodica, gli sposi possono di comune accordo scegliere di vivere in continenza per un certo tempo per non andare in cerca di una gravidanza che non appare oppurtuna in quel momento. Poi ci sono degli strumenti con cui la donna può capire se è nel periodo fecondo o no. Perchè questi metodi sono oggettivamente utilizzabili? Rispettano il corpo degli sposi - sono cose inserite nella nostra natura - è la più grande parola di Dio che sia stata pronunciata - incoraggiano tra loro la tenerezza, vivere un periodo infecondo non vuol dire che i due coniugi devono stare uno al Polo Nord e Polo Sud. Come modalità corporea d'amore esiste l'atto in senso stretto? Tipo mano nella mano, una carezza, un'abbraccio e un bacio è una cosa bella...sarà l'amore riducibile soltanto a quello? La tenerezza è la culla dell'amore. Una coppia di sposi cristiani dovrebbe essere una fioritura di queste cose. Fa bene anche mostrare la tenerezza ai figli perchè percepiscono che i genitori si vogliono bene.

"..Al contrario, è intrinsecamente cattiva « ogni azione che, o in previsione dell'atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione ». 256

In previsione dell'atto coniugale...quali sono? Per esempio la pillola anticoncezionale, la sterilizzazione..l'uso del profilattico lo si può usare come atto preventivo. Durante il compimento c'è una cosa...l'interruzione del rapporto prima del tempo...

Genesi 38 (".. 9Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare un discendente al fratello. 10Ciò che egli faceva era male agli occhi del Signore, il quale fece morire anche lui...").

In Teologia si chiama coito interrotto ma una versione che si chiama Onanismo, il peccato di Onan. Un bruttissimo mezzo contraccettivo la spirale impedisce lo sviluppo della vita ma non impedisce il concepimento - ha una natura abortiva. Insieme a quella che oggi è la pillola del giorno dopo. L'aborto uno non può sapere se il concepimento c'è stato ma se è avvenuto il concepito sarà soppresso. Per queste cose Paolo VI che aveva fama di essere una persona aperta, con questa enciclica ricevette non pochi dolori.

2370 / « Al linguaggio nativo che esprime la reciproca donazione totale dei coniugi, la contraccezione impone un linguaggio oggettivamente contraddittorio, quello cioè del non donarsi all'altro in totalità: ne deriva non soltanto il positivo rifiuto all'apertura alla vita, ma anche una falsificazione dell'interiore verità dell'amore coniugale, chiamato a donarsi in totalità personale. [...] La differenza antropologica e al tempo stesso morale, che esiste tra la contraccezione e il ricorso ai ritmi temporali [...], coinvolge in ultima analisi due concezioni della persona e della sessualità umana tra loro irriducibili ». 257

Cioè c'è una concezione cristiana della sessualità umana e una che non lo è. Una persona che non ha interiorizzato certe cose le reputerà follia. Ma l'importante è che i battezzati/cresimari e sposati nel sacramento del Matrimonio abbiamo interiorizzato questa cosa. Compiuti con piena avvertenza e deliberato consenso questi atti abortivi sono peccato mortali, da confessare. Bisogna confessare il numero e le specie di peccati.

2371 « Sia chiaro a tutti che la vita dell'uomo e il compito di trasmetterla non sono limitati solo a questo tempo e non si possono commisurare e capire in questo mondo soltanto, ma riguardano sempre il destino eterno degli uomini ». 258

Se una coppia si chiude alla vita Nostro Signore si adegua. Tu credi che tuo figlio che nasce attraverso il tuo sì è destinato alla vita eterna e che andrà a popolare il Cielo? Come potrà trovarsi una coppia di fronte alla sorpresa che forse non ha permesso che venissero alla luce che Dio forse voleva donargli? Sono cose dolorose ma che riguardano anche il don, se il Don non fa qualcosa o fa una stupidaggine e qualche anima se ne va all'inferno, Dio gli chiederà conto - meglio che ci venga il patema adesso e non dopo, perchè dopo è troppo tardi.

2372 Lo Stato è responsabile del benessere dei cittadini. È legittimo che, a questo titolo, prenda iniziative al fine di orientare l'incremento della popolazione. Può farlo con un'informazione obiettiva e rispettosa, mai però con imposizioni autoritarie e cogenti. Non può legittimamente sostituirsi all'iniziativa degli sposi, primi responsabili della procreazione e dell'educazione dei propri figli. 259 In questo campo non è autorizzato a intervenire con mezzi contrari alla legge morale.

Qui abbiamo un'altro problema, oggi ci sono le super intromissioni dello stato. Pensiamo se venissero approvate delle leggi che obbligassero i figli ad avere un'educazione sballata? Il tempo in cui viviamo - che sono tempi difficili - vivere in questo mondo per noi cristiani bisogna tribolare per custodire e proteggere i figli. Noi non possiamo prendere tutto ciò che ci viene detto parandoci dietro: me l'ha detto il medico, me l'ha detto lo stato, che ci posso fare? Fermo restando il rispetto dovuto al medico/ allo Stato, alle leggi dello stato bisogna ordinariamente obbedire.

Tutte le coppe devono fare 500 figli? No. Ci sono - la Chiesa ti dà - una coppia deve esercitare alla luce di questi valori la propria libertà. La Chiesa ti dice sappi la vita coniugale ha questi due elementi indissolubilmente uniti, tu vai contro la legge di Dio quando li dissoci con un'atto volontario o quando non per gravi motivi o per egoismo ecc.. tu ti chiudi alla vita. Se tu stai dentro questo stai nell'ambito del lecito. Dio vede nel cuore, se tu distanzi i figli con motivazioni giuste stai dentro la Volontà di Dio e se tu dici: fermiamoci a 6,8 ecc..o tutti quanti i figli che Dio ci manda. L'apertura illimitata alla vita - scelta eroica - non è obbligatoria perchè l'eroismo non è mai oggetto di un precetto. La Chiesa ti dice sotto questa soglia pecchi, ma sopra stai nel lecito ma dentro c'è il sufficente, buono, ottimo, eroico ecc... questo dipende da vari fattori.

Supponiamo che una coppia abbia vissuto in maniera disordinata e uno dei due si converta e l'altro no, e quindi che facciamo? Una coppia lei prende la pillola e lui si converte ma la moglie non ne vuole sentirne parlare? E viceversa può accadere. La legge parla della legge della gradualità, bisogna con l'aiuto di un buon confessore che scelte si possono fare, bisognerà poi inventarsi qualcosa.

Cosa vuol dire educare bene i figli? Vuol dire risparmiare certe conseguenze ai figli e fargli avere una bella vita.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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