Passa ai contenuti principali

L'amore e la sessualità degli sposi cristiani

L'amore degli sposi e il modo con cui gli sposi cristiani vivono la sessualità nel matrimonio: in modo veramente umano ed in "casta intimità". La sessualità integrata nell'amore non ha niente a che fare con la lussuria. La fedeltà coniugale e il gravissimo peccato di adulterio. Introduzione al tema della fecondità del matrimonio e al dono dei figli: inscindibilità della dimensione unitiva da quella procreativa dell'atto coniugale. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, trentatreesima puntata, Lunedì 7 Giugno 2021

Abbiamo visto, la volta scorsa, il discorso sulla castità in generale. Nella Chiesa si parla di sessualità e non di sesso. I bellissimi numeri (2360 - 2361 - 2362 e 2363), il Catechismo nuovo dice con metodi gentili ciò che gli antichi di morale sessuale dicevano con un linguaggio più crudo e diretto. Se usi un linguaggio fermo, forte, esplicito, diretto e chiaro dai degli scossoni forti alla coscienza, la chiarezza ne giova e può essere utile per le coscienze corrotte perchè siano scosse anche per le coscienze buone perchè siano ulteriormente formate ma il contro è che una larga parte di persone - buone e cattive - sentendo un linguaggio del genere - si ribellano e fanno peggio e si chiudono. Il linguaggio sobrio è molto rispettoso di un'aspetto - molto importante ad avviso del don - divino, che è molto caro alla divinità: è un'invito alla riflessione, e quindi cosa significa questa espressione? E' un'invito a cercare ulteriormente e se tu fai questo acquiserai un valore - a differenza di un linguaggio esplicito, il valore arriverà in modo violento, come una grandine e ti senti costretto - ma al contrario hai avuto un modo di riflettere, digerire ed elaborare. Questa capacità di elaborare dev'essere assolutamente maturata, le nostre scelte di vita non possono essere fatte a casaccio. La cultura oggi non ci aiuta e non si può andare dietro a delle persone anche autorevoli come oracoli, non si può dire IPSE DIXIT (Frase latina («l'ha detto egli stesso») con cui ci si richiama all'autorità di qualcuno -- fonte Treccani)

La Scolastica (corrente filosofica che si sviluppò nel medioevo e si fondava su una rilettura dell'aristotelismo e raggiunse l'apogeo con San Tommaso d'Aquino)e quindi quando citava Aristotele, Aristotele non discute. Il principio d'autorità e ricorrere ad una persona significativa è debole perchè tu stai bevendo una cosa che ti viene da una persona che per quanto sia grande e rappresentativa - il don ha visto come certe persone che, dopo averlo ascoltato, hanno conformato la loro vita interiore ed esteriore a certi modelli dopodichè le strade si sono separate o c'è stato un processo di delusione o altro e il don ha visto queste persone avere comportamenti diametralmente opposti. Il don ha sofferto tanto per loro e per sè stesso. Questo vuol dire che il don non ha trasmesso un lavoro, se tu predichi una cosa in maniera forte ed irruenta la persona che in quel momento ti riconosce come autorevole ti ascolta, ma se poi perde la stima perde il lavoro. Quello che il don dice non dice idee personale, parla a nome di Cristo e della Chiesa, quello che dice don non conta nulla, tu devi mettere in pratica ciò che dice la Chiesa ma devi elaborare questo processo. Lo stile di questo catechismo segue questa scelta. Lo stile è introdurti, farti capire e farti arrivare. San Paolo dice che se un'angelo del Cielo o altro venisse a predicare un vangelo diverso da quello che ho predicato io sia anatema. Ma non perchè quello predicato da San Paolo sia un Vangelo personale ma perchè ha predicato il Vangelo di Gesù. Ma perchè questo processo deve nascere che l'oggetto della predicazione non l'idea dell'oracolo x ma il Vangelo di Cristo e questo tu lo devi capire.

2360 La sessualità è ordinata all'amore coniugale dell'uomo e della donna. Nel matrimonio l'intimità corporale degli sposi diventa un segno e un pegno della comunione spirituale. Tra i battezzati, i legami del matrimonio sono santificati dal sacramento.

Per forza che ci mettiamo un sacco di tempo, il don potrebbe starci mezz'ora a spiegare. La sessualità a cosa serve? All'amore coniugale. Non c'è sessualità che non sia al servizio dell'amore, gli sposi devono inventarsi qualcosa quando questo non viene percepita come amore. Ci sono coppie che non vivono la sessualità come scambio d'amore e non la vivono bene e al contrario ci sono coppie che la vivono benissimo. L'intima corporale - che oggi è considerata la panacea assoluta - è un segno e pegno della comunione spirituale - questo viene costruita nel fidanzamento santo. E solo all'interno di una vita condivisa e di un dialogo profondo, l'affetto mostrato e dimostrato, l'essere il miglior amico/a del coniuge, dopo Gesù tua moglie e tuo marito. Questa è la volontà di Dio sul matrimonio. Se c'è tutto questo l'unione corporale ne diventa un segno. Segno e pegno. Pegno è una garanzia del credito. Dare una cosa in pegno.

2361 « La sessualità, mediante la quale l'uomo e la donna si donano l'uno all'altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l'intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell'amore con cui l'uomo e la donna si impegnano totalmente l'uno verso l'altra fino alla morte »: 240 « Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: "Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza". Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: "Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri [...]. Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l'uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d'intenzione. Degnati di avere misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia". E dissero insieme: "Amen, amen!". Poi dormirono per tutta la notte » (Tb 8,4-9).

"..Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell'amore con cui l'uomo e la donna si impegnano totalmente l'uno verso l'altra fino alla morte »

Tobia e Sara hanno pregato prima di unirsi. Quante coppie pregano prima di unirsi? Dormire nella Sacra Scrittura non signifa andare a trovare Morfeo...

"..gli atti propri ed esclusivi degli sposi,.." / vuol dire che fuori dal contesto del Matrimonio questi atti come se non ci fossero. 1)Non è un fatto biologico, noi non siamo come gli animali, gli animali - disgraziatamente sono diventati nostri maestri, si uniscono quando la femmina è in condizioni di procreare e si uniscono come le bestie perchè non sono persone. Per loro è una cosa semplicemente meccanica stimolata da stimoli impressi dal Creatore - loro si riproducono per piacere ma non possono escludere la possibilità di produrre la vita. Come si uniscono gli uomini? E' un fatto puramente fisico? Se è così manca qualche cosa...tu sei una persona, un'uomo non sei un semplice mammifero, hai l'anima, la ragione e gli affetti.

"..Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell'amore.." dire in modo umano è una cosa elegante per dire un'altra cosa detta in maniera brutale in passato. Un bacio, un'abbraccio sono i gesti più belli ma bisogna guardarsi in faccia, tra le persone ci si unisce così. Se uno fa attenzione gli animali si uniscono in modo animale e non umano - rifletta alla differenza costitutiva perchè quel gesto possa essere vissuto sia esteriormente e soprattuto interiormente nel contesto dell'amore. Capite la differenza la sessualità vissuta tra due cristiani e due non battezzati? Poi magari ci sono delle eccezioni, la cosa che non doovrebbe mai succedere è che i due cristiani non le facciano. E attenzione l'unione sessuale tra un'uomo e una donna non per lussuria. La lussuria è un vizio capitale. Da un punto di vista oggettivo il sacramento del Matrimonio copre gli atti coniugali, nel matrimonio gli atti coniugali sono leciti ma c'è uno step in più. C'è una dimensione oggettiva ma c'è anche un'altro step. Questa è una disposizione interiore.

2362 « Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi ». 241 La sessualità è sorgente di gioia e di piacere: « Il Creatore stesso [...] ha stabilito che nella reciproca donazione fisica totale gli sposi provino un piacere e una soddisfazione sia del corpo sia dello spirito. Quindi, gli sposi non commettono nessun male cercando tale piacere e godendone. Accettano ciò che il Creatore ha voluto per loro. Tuttavia gli sposi devono saper restare nei limiti di una giusta moderazione ». 242

"...compiuti in modo veramente umano.." di nuovo. Casta intimità. Abbiamo già visto che tra gli sposi c'è la castità coniugale, dei peccati che si possono commettere anche dentro il matrimonio. Non ci vuole la scienza infusa. Perchè per esperienza se una coppia si interroga ..possono essere atti di casta intimità quelli che si vedono in certi film a luci rosse? Sono atti di casta intimità quelli proiettati sui film? Compiuti in modo umano e come si devono unire le persone interiormente, come espressione di amore e di mutua donazione reciproca. Contesto prima Sacramentale e poi c'è un contesto esistenziale che richiede casta intimità e modo veramente umano. Le mancanze alla castità coniugale vanno confessate. Esiste la temperanza perchè nonostante l'ambito sacramentale e l'integrazione della sessualità dentro la persona, dentro ecc.. essendo un piacere sensibile è soggetto alla virtù della temperanza come gli altri beni sensibili. Sì, quelli che sono leciti ma con moderazione.

2363 Mediante l'unione degli sposi si realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Non si possono disgiungere questi due significati o valori del matrimonio, senza alterare la vita spirituale della coppia e compromettere i beni del matrimonio e l'avvenire della famiglia. L'amore coniugale dell'uomo e della donna è così posto sotto la duplice esigenza della fedeltà e della fecondità

Non si può disgiungere il fine unitivo dal fine procreativo negli atti coniugali. Gli animali si uniscono solo quando è possibile la procreazione, le persone possono unirsi anche quando la procreazione non c'è ma possono anche non volerla; quando questa esclusione non dipende da fattori esterni non dipendendi dalla volontà degli sposi, quando si usano strumenti inadeguati ed umani ecc.. è violata la casta intimità. Dentro la castità coniugale rientra l'uso della sessualità in maniera oggettivamente conforme alla volontà del Creatore. Siccome noi siamo intelligenti, noi possiamo trasformare la sessualità nella produzione dei più impensabili modi di quella forma del piacere sessuale (il don non gli nomina). Tecniche raffinate per tirare fuori il massimo piacere da questo mondo. Le persone sono intelligenti e in passato ce n'erano altri. Capiamo cosa si muove dentro il contesto della castità coniugale.

"...L'amore coniugale dell'uomo e della donna è così posto sotto la duplice esigenza della fedeltà e della fecondità.." La fedeltà matrimoniale è qualcosa di sacrosanto e tra gli sposi cristiani è sigillata anche da un Sacramento. Se una persona prende un'ostia consacrata e volontariamente la butta per terra e ci sputa per terra, quella persona è scomunicata ipso facto. In Chiesa entrano due esseri umani (al matrimonio) ma quando escono Dio ne vede uno, dopo la prima notte di nozze questo essere uno diventa indissolubile quindi gli sposi..continuano ad essere due individui ma sono sempre uno. L'adulterio - una volta era reato del codice penale - è una cosa di una gravità inaudita, è un peccato gravissimo.

«Perciò io vi dico: ogni peccato e (ogni) bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma chi parla contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.

Mt 12, 32

In altre circostanze il don ha raccontato che nei primi secoli della Chiesa si discuteva di questo, alcuni dicevano che ci sono dei peccati (basandosi sul discorso di Gesù sui peccati contro lo Spirito Santo) così gravi che il Signore se ne è riservata l'assoluzione dopo la morte a condizione che si sia fatta penitenza tutta la vita; secondo alcuni erano l'apostasia, nei primi secoli l'aborto in quanto omicidio volontario rientrava in questi e il terzo era l'adulterio.

L'adulterio è una cosa gravissima perchè va a profanare un sacramento ed è una cosa analoga a prendere un'ostia consacrata e buttarla per terra. Sono come quelle persone - voglia il Cielo che non sappiano cosa fanno - che si vogliono farsi sbattezzare. Gesù dice che chi non rinasce da acqua e da spirito non entrerà nel Regno di Dio, il sigillo dall'anima non lo si toglie a nessuno, l'unica cosa che si può fare che questo non vuole più avere niente a che fare con la Chiesa. Ma questo è un peccato di gravità inaudita. Coi Sacramenti bisogna fare attenzione, con essi non si scherza.

2364 La coppia coniugale forma una « intima comunità di vita e di amore [che], fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie, è stabilita dal patto coniugale, vale a dire dall'irrevocabile consenso personale ». 243 Gli sposi si donano definitivamente e totalmente l'uno all'altro. Non sono più due, ma ormai formano una carne sola. L'alleanza stipulata liberamente dai coniugi impone loro l'obbligo di conservarne l'unità e l'indissolubilità. 244 « L'uomo [...] non separi ciò che Dio ha congiunto » (Mc 10,9). 245

Gesù richiamò i versetti della Genesi sui quali si basa il Matrimonio tra uomo e donna.

2365 La fedeltà esprime la costanza nel mantenere la parola data. Dio è fedele. Il sacramento del Matrimonio fa entrare l'uomo e la donna nella fedeltà di Cristo alla sua Chiesa. Mediante la castità coniugale, essi rendono testimonianza a questo mistero di fronte al mondo. San Giovanni Crisostomo suggerisce ai giovani sposi di fare questo discorso alla loro sposa: « Ti ho presa tra le mie braccia, ti amo, ti preferisco alla mia stessa vita. Infatti l'esistenza presente è un soffio, e il mio desiderio più vivo è di trascorrerla con te in modo tale da avere la certezza che non saremo separati in quella futura. [...] Metto l'amore per te al di sopra di tutto e nulla sarebbe per me più penoso che il non essere sempre in sintonia con te ». 246

Questo sarebbe un matrimonio cristiano (secondo le parole di san Giovanni Crisostomo tratte dalle omelie sulle lettere agli Efesini). La fedeltà è la parola data. Alla prima avvisaglia (che stai venendo meno alla promessa di essere fedele - vale anche per i preti) e a quella parola devi essere fedele. Dio mi chiederà conto se sono stato fedele alla parola data assieme al fatto di non mentire mai. Se tu sei fedele e tutti lo sanno, e se tu fai una promessa - quello che si dice dev'essere sempre vero. Magari non dico tutto ma quello che dico dev'essere vero.

2366 La fecondità è un dono, un fine del matrimonio; infatti l'amore coniugale tende per sua natura ad essere fecondo. Il figlio non viene ad aggiungersi dall'esterno al reciproco amore degli sposi; sboccia nel cuore stesso del loro mutuo dono, di cui è frutto e compimento. Perciò la Chiesa, che « sta dalla parte della vita », 247 insegna che « qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto per sé alla trasmissione della vita ». 248 « Tale dottrina, più volte esposta dal Magistero della Chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l'uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell'atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo ». 249

Dopo il peccato originale c'è il problema della concupiscenza, san Paolo dice che se a qualcuno il dono della continenza perfetta il Signore non lo dà, deve ricordare che l'unico esercizio lecito della propria sessualità è il matrimonio. Poi ci sono anche delle attenzioni che devono essere osservate. In morale classica si diceva l'ingiusta negazione alla vita coniugale in senso stretto senza che ci sia un giusto motivo è peccato. Se per un capriccio di una sposa, ad uno sposo gli viene sottratto l'uso del matrimonio per dei mesi..cosa accadrà a questo poveraccio? A cosa lo esponi? Ci sono tre gradazioni: Se va bene peccato simile a quello degli adolescenti, se va male frequentazioni con donne che esercitano il mestiere più antico del mondo e se va peggio ancora relazione extra coniugale. Questa tensione ha un cammino ma dev'essere svolto dentro la cornice del buon senso.

2367 Chiamati a donare la vita, gli sposi partecipano della potenza creatrice e della paternità di Dio. 250 « Nel compito di trasmettere la vita umana e di educarla, che deve essere considerato come la loro propria missione, i coniugi sanno di essere cooperatori dell'amore di Dio Creatore e come suoi interpreti. E perciò adempiranno il loro dovere con umana e cristiana responsabilità ». 251

Nel discernimento nella vocazione al matrimonio questa componente è fondamentale perchè nell'economia della vita così com'è oggi, le persone nascono all'interno di una famiglia - tra un'uomo e donna e dentro un Sacramento - sappiamo che oggi che questa cosa è facilmente controllabile e manipolabile dalla volontà delle persone. L'esclusione della prole è una delle cause di nullità del matrimonio. Quanti figli voglio fare? Da 0 a tutti quelli che Dio mi manderà? Santa Caterina da Siena era la ventiquattresima figlia dei 25 figli che i due genitori - due eroi - hanno fatto 25 figli. Tutti devono fare 25 figli? No. O meglio, se tutti arrivassero qua sarebbe cosa gradita al Cielo, chi non ci arriva deve capire il termine al di sotto del quale non può andare se vuole rimanere nella volontà di Dio. E il resto della vita ce la giochiamo su tutta una quanta serie di scelte che ce la dobbiamo giocare sapendo che quello si fa si ritrova non solo in Paradiso, ma anche qua. Il don ricorda persone anziane con famiglie numerose (4-5- 6 figli) - il don racconta una sua esperienza di come una coppia è stata accudita con amore dai figli e nipoti, il don ha visto persone anziane con figlio unico, speriamo che non sia stata una scelta perchè il figlio unico potrebbe vivere da un'altra parte e quindi lasciare solo il genitore? Come si presenta una coppia al cospetto di Dio - senza essere indotta da nessuno, senza sentirsi coartata - si è aperta alla vita fidandosi un pò del Signore? Non in maniera scriteriata.

Entriamo nell'ambito della libertà e responsabilità. Le scelte devono essere ponderate, il don conosce tante persone che arrivate in età dove non possono fare più figli che piangono perchè hanno voluto avere solo uno o due figli - si sono chiusi alla vita e non sempre in maniera lecita - ad una certa età non ci puoi fare più nulla.

La Chiesa ti dice che se scendi al di sotto di una certa soglia commetti peccato, perchè la Chiesa ha questo compito. Se stai dentro questa soglia non commetti peccato ma ti accontenti di questo o vuoi dilatare un pochino gli orizzonti? Sono scelte personali che però hanno delle conseguenze nella vita eterna. Una coppia che si è aperta alla vita - una povera donna che si è fatta 10 gravidanze e hanno tirato su 10 figli con tutto ciò che implica - ma chi si presenta così di fronte a Dio avrà la stessa sorte di una famiglia che ne ha fatti uno o due e basta sennò... Sono domande retoriche. Queste cose bisogna dirsele e pensarci fino a quando c'è tempo. Non è detto che tutti ce la possino fare. E' importante che a questo ci si arrivi assieme nella coppia e come investimento...nel Paradiso quella coppia che si aperta alla vita starà più in alto rispetto a ministri di Dio e suore tiepide e ti ritornano anche in vita perchè nella vecchiaia - se hai avuto una prole numerosa - ce ne saranno 2 o 3 che non ti lasciano solo come un cane. E anche da un punto di vista vocazionale. Ti rendi conto della grazia che hai se ti arriva un prete in famiglia?

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Commenti

Post popolari in questo blog

Il "corpo del peccato"

La lettura del peccato originale nella scuola di Alessandria: le posizioni di san Clemente di Alessandria e di Origene. In particolare: "il corpo del peccato" e la "carne del peccato". La trasmissione del peccato originale tramite la concupiscenza dell'atto carnale. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", terza puntata, Venerdì 5 Novembre 2021 (In quanto ci sono dei passaggi tratti da un libro*, occorre o ascoltare il video o comprarsi il libro, qua solo appunti) * Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica Abbiamo introdotto questo ciclo di catechesi un'antica lettura teologica di cosa avrebbe potuto essere e vedremo che questa idea ha attraversato vari secoli con un sacco di Padri della Chiesa con riferimenti a cenni in qualche testo della Chiesa stessa. La volta scorsa abbiamo visto cosa pensa la Chiesa sulla sessualità e matrimonio. La volt

La degradazione del genere umano

La dottrina sul peccato originale nella scuola di Antiochia. San Gregorio di Nissa. La verginità come condizione primordiale dell'uomo. La verginità come vita angelica. Il peccato originale come piacere. La morte come conseguenza del peccato e del modo di generare prodotto dal peccato. La generazione sessuata come atto proprio di tutti i mammiferi e la conseguente degradazione dell'uomo da uno stato angelico ad uno simile ai gradi inferiori di essere. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", settima puntata, Venerdì 3 Dicembre 2021 ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON . La volta ci siamo fermati prima di arrivare a San Gregorio di Nissa, uno dei padri cappadoci. Questa persona era un piccolo genio, convertito in età abbastanza matura, aveva circa 40 anni prima di convertirsi, si era sposato - come Sant'Agostino - non è sicuro

Sant'Agostino: lo stato di natura era solo assenza di concupiscenza

L'evoluzione del pensiero di sant'Agostino. Da una perfetta consonanza con la tradizione patristica a lui precedente al cambiamento di posizione, che nega che la verginità era lo stato di natura voluto da Dio per l'uomo e che la riproduzione sessuata sia conseguenza della colpa d'origine. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", undicesima puntata, Martedì 28 Dicembre 2021 ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON - tipo Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica . Riassunto delle puntate precedenti : Lo stato pensato da Dio per gli esseri umani era quello della verginità, con una modalità di moltiplicazione degli esseri umani a noi ignota, la riproduzione sessuata come la conosciamo viene dopo il peccato originale. Per alcuni autori - una minoranza - il peccato