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Il sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù

L'abito del sacerdote e il suo significato. Il dono inestimabile del celibato. La Chiesa non ha (da Cristo) ricevuto alcun potere di conferire il sacerdozio ministeriale alle donne. Documenti di riferimento: Sacerdotalis caelibatus di Paolo VI, Ordinatio sacerdotalis di Giovanni Paolo II, "Dal profondo del nostro cuore" (Cardinal Sarah - Benedetto XVI), L'abito ecclesiastico (Michele De santi). Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, trentasettesima puntata, Lunedì 5 Luglio 2021

Il santo Curato d'Ars ha detto che il sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù. Possa questa catechesi ad aiutare a riscoprire il dono ricevuto, alcuni battezzati potrebbero fare una vita da re ed invece fanno una vita da pagani. Non sempre il Sacramento ricevuto è vissuto. Il don vorrebbe che questa catechesi aiutasse sia i sacerdoti a riscoprire la loro chiamata e possa aiutare i laici a riscoprire la grandezza del sacerdote e che preghino il Signore perchè mandi operai santi e perchè quelli buoni possano diventare più santi e quelli che non sono ancora all'altezza lo possano scoprire. Al don piacerebbe anche provare a sensibilizzare i fedeli laici come dovrebbero essere trattati i sacerdoti perchè ci sono alcuni stili che secondo il don potrebbero non essere consoni.

1589 Dinanzi alla grandezza della grazia e dell'ufficio sacerdotali, i santi dottori hanno avvertito l'urgente appello alla conversione al fine di corrispondere con tutta la loro vita a colui di cui sono divenuti ministri mediante il sacramento. .................... « È il sacerdote che continua l'opera di redenzione sulla terra ». [...] « Se si comprendesse bene il sacerdote qui in terra, si morirebbe non di spavento, ma di amore ». [...] « Il sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù ». 228.

Secondo voi, è più grande che ti appaia Gesù o che tu abbia ricevuto il sacerdozio ministeriale? L'apparizione di Gesù può durare una giornata intera però poi è finita, ti lascia una grande responsabilità di diventare santo ma con il sacerdozio stai in continuo rapporto con Gesù, hai la liturgia delle ore che è la tua compagna fedele e se entri in questo sacramento.... . Fà un pò di tristezza quando un giovane quando uno teme il sacerdozio, il diavolo ci nasconde le bellezze più grandi e ci sbatte in faccia quelle che sembrano felicità ma che in realtà è puro sterco.

1589 Dinanzi alla grandezza della grazia e dell'ufficio sacerdotali, i santi dottori hanno avvertito l'urgente appello alla conversione al fine di corrispondere con tutta la loro vita a colui di cui sono divenuti ministri mediante il sacramento. Così, san Gregorio Nazianzeno, giovanissimo sacerdote, esclama:
« Bisogna cominciare col purificare se stessi prima di purificare gli altri;bisogna essere istruiti per poter istruire; bisogna divenire luce per illuminare, avvicinarsi a Dio per avvicinare a lui gli altri, essere santificati per santificare, condurre per mano e consigliare con intelligenza ». 225

Un sacerdote non deve parlare a vanvera ma deve essere istruito. Deve conoscere il Magistero della Chiesa e non le scienze profane, le vite dei Santi Dottori, dei santi ecc.. deve riempirsi di queste cose per istruire. Un Sacramento santifica sempre e una predica santifica quando è fatta bene, dipende sia dalla santità del sacerdote e dalla sua formazione. Condurre per mano, dolcemente e soavemente...devono portare piano piano, l'arte del pastore e non le bastonate. E consigliare con intelligenza, arte difficilissima, saper dare consigli intelligenti e che aprano le intelligenze e che aiutino a comprendere senza decidere per gli altri.

"..« So di chi siamo i ministri, a quale altezza ci troviamo e chi è colui verso il quale ci dirigiamo. Conosco la grandezza di Dio e la debolezza dell'uomo, ma anche la sua forza ». 226.." / siamo ministri dell'Altissimo. Il sacerdote si trova ad un'altezza altissima e che le persone siano indifferenti ma non toglie assolutamente nulla a ciò che sei e la vita di un sacerdote deve essere all'altezza. Qual'è la forza dei sacerdoti? Siamo deboli ma aiutati e sostenuti dalla grazia di Dio, se si inizia il viaggio verso la santità, la decisione, come noi non possiamo subire nessuna imposizione contro la nostra volontà, ci possono ammazzare (Il don parla rivolgendosi ai suoi confratelli sacerdoti). Santa Maria Goretti si è ribellata ed è morta ma non ha commesso l'atto impuro. La nostra volontà è indebolita dopo il peccato originale ma è rafforzata dalla grazia - chi non vuole, purchè sia in grazia di Dio - non pecca. Se Dio vede che tu sei risoluto a vivere il sacerdozio, il Signore ti aiuterà ma ci devi mettere del tuo.

"...[Chi è dunque il sacerdote? È] il difensore della verità, « che si eleva con gli angeli, glorifica con gli arcangeli, fa salire sull'altare del cielo le vittime dei sacrifici, condivide il sacerdozio di Cristo, riplasma la creatura, restaura [in essa] l'immagine [di Dio], la ricrea per il mondo di lassù, e, per dire ciò che vi è di più sublime, è divinizzato e divinizza ». 227

La Verità va sempre detta, mai omessa e sempre difesa. Ma va detta con carità e con modi opportuni. Il sacerdote condivide il sacerdozio di Cristo, il Sacerdote è Uno (Cristo) così uno è il Sacrificio che è il Calvario ma c'è chi rende presente l'unico sacerdozio di Cristo che si comunica in due forme differenti per essenza e per grado - sacerdozio battesimale e ministeriale - e il sacrificio della Croce viene ripresentato dal Sacrificio Eucaristico della Messa. Un sacerdote ha il battesimale che può farlo santo e il ministeriale che può rendere santo il prossimo. Pensate adesso, le creature sono tutte rovinate, anime buone ma gravemente violate - riplasma la creatura, restaura [in essa] l'immagine [di Dio] - Dio tutte le cose le ha fatte benissimo, la furia distruzione dell'essere umano in questa terra non può essere quella definitiva. Un sacerdote porta per antonomasia nel mondo l'altro mondo. Può riplasmare una creatura. Un sacerdote è divinizzato e divinizza, se un sacerdote non concorre qualcuno a far diventarlo divino da umano, non serve. Un sacerdote dev'essere consapevole di essere stato divinizzato. La mia azione (il don parla in quanto sacerdote) che io compio attraverso la sua umanità produce effetti divini, quando il don benedice una persona viene benedetta. Se il don impone le mani è un gesto attraverso il quale passa lo Spirito Santo ma non avviene perchè è lui il don, ma perchè c'è stata una divinizzazione della persona che lo abilita ad agire in Persona Cristi.

1550 Questa presenza di Cristo nel ministro non deve essere intesa come se costui fosse premunito contro ogni debolezza umana, lo spirito di dominio, gli errori, persino il peccato. La forza dello Spirito Santo non garantisce nello stesso modo tutti gli atti dei ministri. Mentre nell'amministrazione dei sacramenti viene data questa garanzia, così che neppure il peccato del ministro può impedire il frutto della grazia, esistono molti altri atti in cui l'impronta umana del ministro lascia tracce che non sono sempre segno della fedeltà al Vangelo e che di conseguenza possono nuocere alla fecondità apostolica della Chiesa.

Una risposta ad una domanda dei fedeli: ecco perchè il sacerdote va sempre onorato. Consiglio a tutti i fedeli laici: Non macchiatevi del peccato di disonorare un sacerdote, chiunque esso sia; perchè ciò è cosa sommamente sgradita al Signore. Ricordatevi di San Francesco d'Assisi che tutti ne parlano pochi lo imitano, baciava le mani a tutti i sacerdoti, tutti lo provocavano mettendogli davanti un sacerdote che era una persona indegna ed abbietta - san Francesco è rimasto diacono perchè non voleva diventare un sacerdote, tra diacono e sacerdozio, anche se appartengono allo stesso sacramento, c'è un'abisso. Lui si riteneva indegno di tanta altezza. A San Francesco non interessa sapere altro, quando un sacerdote consacra fa scendere Gesù. Su quello che non si può parlare è sempre meglio tacere, è proprio necessario andarlo dire in giro - taci e prega per lui. Al massimo, quando la cosa è provata, si segnala il problema al superiore. E basta. Essere stato consacrato come sacerdote non è che ti pone in una condizione di santità automatica, sacerdote sì ma santo sacerdote dipende da Dio e da te. E lo stesso dicasi degli altri gradi. Quali sono gli atti strettamente garantiti dallo Spirito Santo? / L'unico atto di cui risponde lo Spirito Santo sono i Sacramenti e per quanto riguarda il Papa si ha quando parla ex Catedra e i vescovi quando riuniti in collegio sempre in Papa intendono definire qualcosa di fede e di morale. Negli altri è chiaro che un ministro non è mai abbandonato completamente a sè stesso però l'impronta umana lascia tracce. Ricapitolando: Chi è istituito del sacerdozio ministeriale è oggettivamente segno della presenza di Cristo e in quanto tale così va considerato. Alcuni atti sono garantiti dallo Spirito Santo (esempio del don: anche se quel sacerdote dopo averti sposato ha lasciato il sacerdozio perchè aveva l'amante...il matrimonio è valido). Nei ministri superiore sono anche garantiti gli atti solenni di Magistero Straordinario. Nel magistero ordinario sono assistiti dallo Spirito Santo ma non certi al 100%. Riverenza sempre, affidamento (fidarmi), in linea di massima sì ma con attenzione e non dare tutto per oro colato. Se tu ti vai a confessare la confessione è sempre valida, se sei pentito e confessi sinceramente l'80% della confessione è fatta. Certo l'assoluzione del sacerdote non è uno scherzo. Se ti confessi bene, chi ti assolve ti assolve. Nella scelta del confessore che ti segua non si può andare dal primo che ti capita, è come se tu andassi da qualcuno che ti possa aiutare a guarire dal cancro e suonassi al primo campanello di un'oncologo senza sapere se sia effettivamente bravo. O hai un problema legale grosso brutto e vai dal primo studio legale...tutti sono avvocati, tutti sono medici e così con i sacerdoti: su alcune funzioni dove l'impronta umana del ministro lascia il segno devi stare attento a chi vai ad affidare la tua anima. Il parroco (un tempo curato) hanno come cura dell'anima, poi i singoli fedeli possono andare a sciegliersi il medico di fiducia.

Il CCC tratta di un sacco di questione e non tanto i temi caldi: il celibato dei sacerdoti o il sacerdozio delle donne. Scendere troppo nel dettaglio, al don desume che ad un battezzato medio non concorra all'interesse personale e ai sacerdoti sanno bene cosa c'è scritto. Il sacramento dell'ordine - è come il Matrimio - è definito come i due sacramenti al servizio della comunione, l'essenza di questo sacramento è partecipare il sacerdozio di Cristo capo e pastore al fine al concorre dei sviluppo dei battezzati.

1547 Il sacerdozio ministeriale o gerarchico dei Vescovi e dei sacerdoti e il sacerdozio comune di tutti i fedeli, anche se « l'uno e l'altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano all'unico sacerdozio di Cristo », 157 differiscono tuttavia essenzialmente, pur essendo « ordinati l'uno all'altro ». 158 In che senso? Mentre il sacerdozio comune dei fedeli si realizza nello sviluppo della grazia battesimale – vita di fede, di speranza e di carità, vita secondo lo Spirito –, il sacerdozio ministeriale è al servizio del sacerdozio comune, è relativo allo sviluppo della grazia battesimale di tutti i cristiani. È uno dei mezzi con i quali Cristo continua a costruire e a guidare la sua Chiesa. Proprio per questo motivo viene trasmesso mediante un sacramento specifico, il sacramento dell'Ordine.

Dominare noi stessi, dominare il male, debellare i vizi, ecc... il sacerdozio partecipa al sacerdozio di Cristo in quanto Salvatore, non riceve i Sacramenti ma gli amministra ed annuncia la Fede con l'autorevolezza del sacerdozio e poi i grandi più alti questo viene fatto con quel particolare carisma che è il Magistero.

Si dice che un sacerdote entra in Paradiso non entra mai solo ma sempre con dei fedeli o che vada all'inferno con delle persone.

Il diaconato non ha natura sacerdotale, non rende partecipi il sacerdozio di Cristo, l'ordine del diaconato viene amministrato per il servizio. I diaconi non amministrano i sacramenti - il fatto che i Diaconi battezzino e distribuiscano l'ostia, non è un compito essenzialmente connesso al sacerdozio anche se alcune volte la distribuzione delle ostie è stata compito dei sacerdoti (ai tempi di san Francesco). Bisogna sempre distingure quelle funzioni che sono strettamente inerenti ad un ministero e altre che gli sono state date per ragioni di convenienza. Che una cosa non sia proibita non è detta che sia la cosa migliore da fare. Il diacono proclama il Vangelo, assiste il sacerdote nella liturgia e cura il servizio della carità. Con il presbiterate si riceve il Carattare sacerdotale e questo è visibilizzato e solo nell'ordinazione si usa il Sacro Crisma, nel diaconato c'è l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria ma non c'è quel segno particolare che è la segnatura delle mani che è la visibilizzazione del suo sacerdozio a quello di Cristo che lo abilita ad amministrare i sacramenti della nuova alleanza. In pericolo di vita qualsiasi battezzato può battezzare e anche un non cattolico purchè abbia l'intenzione di fare quello che fa la Chiesa. Con l'episcopato si acquisce la pienezza dell'ordine sacro, solo un Vescovo può amministrare tutti i sacramenti. Don Leonardo Maria Pompei non ha potuto confessare fino a quando il Vescovo non gli ha dato licenza. Perchè un sacerdote può ascolatre le confessioni solo se un Vescovo gliene ha dato la facoltà. E i canonisti più accreditati dicono che se uno confessa senza autorizzazione quella confessione è nulla. Quano nacque il sacramento della penitenza, il ministro di essa era il Vescovo. La Cresima è amministrata dal Vescovo o con l'autorizzazione del Vescovo. Il don può assistere alle nozze non in forza del suo sacerdozio ma in forza del suo ufficio di parroco. E un sacerdote non parroco assiste alle nozze deve avere la licenza del parroco. Il don non può ordinare vescovi o diaconi. L'ordinazione è conferita solo da un Vescovo. Il primo grado non ha carattere sacerdotale, nel secondo grado si partecipa al sacerdozio di Cristo e ripresentare il Sacrificio della Croce. Per San Tommaso d'Aquino questo sarebbe già il top. Un Vescovo ha la pienezza dell'ordine sacro e può amministrare tutti e 7 sacaramenti.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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