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Purezza, pudore e modestia

Il nono comandamento nel catechismo della Chiesa Cattolica. La triplice concupiscenza. La purificazione del cuore. Il pudore e la modestia. La pornografia e le mode invereconde. Ciclo di catechesi la sana dottrina cattolica, quarantaquattresima puntata, Lunedì 4 Ottobre 2021

Partiamo da una panoramica basata sul CCC che non dedica molto spazio a questo comandamento, dal 2514 al 2527. Solo chi è puro di cuore vede Dio. Oggi siamo giunti ad un punto di degradazione che siamo al di sotto del limite del sopportabile e fino a quando Dio non ci metterà le mani, questo è il tempo della testimonianza e del dare dei segni. Di chi ha coraggio di compiere delle scelte nell'ambito esteriore perchè vestire in un certo modo lo vedono tutti. La croce in senso cristiano è esattamente questo: se io capisco che una cosa Dio la vuole e capisco che questa cosa mi comporterà una montagna di sofferenze di vario tipo, abbracciarla la croce è grandissimo merito. Noi pensiamo generalmente che la croce siano le disgrazie che ci capitano alle quale bisogna rassegnarsi o accettarle - ma è una parte ma non è tutto. La croce è croce potendo evitarla, il don ricorda una bellissima. A S. Margherita Maria Alacoque un giorno apparve Gesù glorioso, luminoso, ecc.. e dall'altra un Gesù flagellato e coronato di spine, ricoperto di sangue, pieno di sputi ecc... e Gesù gli ha detto: chi vuoi abbracciare? Lei si è abbracciato Gesù flagellato. Quanto più noi ci saremo conformati al Gesù Ecce Homo quanto più saremo simili a Lui in Cielo.

Parlare oggi di purezza, pudore, modestia e verecondia* (* Riservato e timoroso per un naturale senso di pudore; estens. : sguardo v., parole v., improntati a pudica riservatezza - Google Dizionario) sembra sia fuori moda. Il don pensa certe cose bisogna dirle anche con carità e non starsene zitti, su queste materie si deve fare chiarezza.

« Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore » (Mt 5,28).

Guardare è diverso da vedere. Se io mi imbatto accidentalmente in maniera involontaria in una donna in forma procace o oscena - es. passo per strada e mi becco un cartellone della pubblicità osceno o mi vedo un film tranquillo presupponendo dal titolo o una serie tv o la pubblicità.... Il guardare è uno sguardo prolungato, non è imbattersi casualmente, ecc... se io guardo e guardo un pò di più non c'è il peccato mortale anche se ci si avvicina al fuoco. Ci dev'essere un desiderio di godere di quella cosa non lecita. Sono peccati di mali consensi.

2514 San Giovanni distingue tre tipi di smodato desiderio o concupiscenza: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita. 388 Secondo la tradizione catechistica cattolica, il nono comandamento proibisce la concupiscenza carnale; il decimo la concupiscenza dei beni altrui.

Sappiamo che la concupiscenza è una piaga lasciata in noi dal peccato originale, è tutto ciò che ci trascina come desiderio che parte spontaneo verso i piaceri sensuali, della gola e venereii.

2515 La « concupiscenza », nel senso etimologico, può designare ogni forma veemente di desiderio umano. La teologia cristiana ha dato a questa parola il significato specifico di moto dell'appetito sensibile che si oppone ai dettami della ragione umana. L'Apostolo san Paolo la identifica con l'opposizione della « carne » allo « spirito ». 389 È conseguenza della disobbedienza del primo peccato. 390 Ingenera disordine nelle facoltà morali dell'uomo e, senza essere in se stessa una colpa, inclina l'uomo a commettere il peccato. 391

E' un'inclinazione. Lutero diceva che i primi moti sono già peccato ma è sbagliato. Ma sono spinte verso di esso.

I. La purificazione del cuore

2517 Il cuore è la sede della personalità morale: « Dal cuore provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni » (Mt 15,19). La lotta contro la concupiscenza carnale passa attraverso la purificazione del cuore e la pratica della temperanza: « Conservati nella semplicità, nell'innocenza, e sarai come i bambini, i quali non conoscono il male che devasta la vita degli uomini ». 393

La lotta alla concupiscenza passa attraverso la temperanza, occorre il digiuno che è finalizzato alla mortificazioni delle passioni carnali - gesto ascetico fatto a beneficio di chi lo compie.

2518 La sesta beatitudine proclama: « Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio » (Mt 5,8). I « puri di cuore » sono coloro che hanno accordato la propria intelligenza e la propria volontà alle esigenze della santità di Dio, in tre ambiti soprattutto: la carità, 394 la castità o rettitudine sessuale, 395 l'amore della verità e l'ortodossia della fede. 396 C'è un legame tra la purezza del cuore, del corpo e della fede: I fedeli devono credere gli articoli del Simbolo, « affinché credendo, obbediscano a Dio; obbedendo, vivano onestamente; vivendo onestamente, purifichino il loro cuore, e purificando il loro cuore, comprendano quanto credono ». 397

Quindi per vedere Dio anche in questo mondo, in Paradiso lo vedremo faccia a faccia, in questo mondo lo vedremo non come lo vedremo in Cielo, in maniera confusa come in uno specchio (all'epoca gli specchi non erano perfetti come quelli di oggi) ma qualcosa lo vedremo. Ma non lo vedremo se non abbiamo la Carità (amore di Dio in primis), se non abbiamo la retta fede e l'amore alla Verità e non abbiamo la castità, purezza, amicizia e modestia.

II. La lotta per la purezza

2520 Il Battesimo conferisce a colui che lo riceve la grazia della purificazione da tutti i peccati. Ma il battezzato deve continuare a lottare contro la concupiscenza della carne e i desideri disordinati. Con la grazia di Dio giunge alla purezza del cuore:

— mediante la virtù e il dono della castità, perché la castità permette di amare con un cuore retto e indiviso;

— mediante la purezza d'intenzione che consiste nel tenere sempre presente il vero fine dell'uomo: con un occhio semplice, il battezzato cerca di trovare e di compiere in tutto la volontà di Dio; 399

— mediante la purezza dello sguardo, esteriore ed interiore; mediante la disciplina dei sentimenti e dell'immaginazione; mediante il rifiuto di ogni compiacenza nei pensieri impuri, che inducono ad allontanarsi dalla via dei divini comandamenti: « La vista provoca negli stolti il desiderio » (Sap 15,5);

— mediante la preghiera:

« Pensavo che la continenza si ottenesse con le proprie forze e delle mie non ero sicuro. A tal segno ero stolto da ignorare che [...] nessuno può essere continente, se tu non lo concedi. E tu l'avresti concesso, se avessi bussato alle tue orecchie col gemito del mio cuore e lanciato in te la mia pena con fede salda ». 400* (* (400) Sant'Agostino, Confessiones, 6, 11, 20: CCL 27, 87 (PL 32, 729-730).

Come possiamo diventare puri di cuore? La purezza d'intenzioni, qual'è il vero fine dell'uomo? Il fine della nostra vita è andare in Paradiso e si va in Paradiso agendo con purezza d'intenzioni, per piacere a Dio, per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime e per il bene del prossimo. Non si può accettare quello che la Chiesa dice su queste materie se non si ha il desiderio o la volontà di cercare quello che Dio vuole e non quello che assecondi i miei desideri e la mia volontà, una cosa folle dei nostri giorni è che l'uomo contemporaneo ha deciso che è suo dirittto liberalizzare le proprie passioni in qualunque parte vadano. Ma questo non è vero, perchè la legge di Dio ci chiede di controllarle e non di lasciarle allo stato brado tutte quante. Ma non solo, lo stato e anche la Chiesa mi deve dire che non solo che lo posso fare ma che faccio bene e mi deve benedire la Chiesa. E' un mondo che ha dichiarato guerra alla volontà di Dio e ha innalzato la propria. Noi non possiamo guardare tutto. Dietro questo comandamento girano un sacco di cose, l'oscenità e la pornografia sono peccati gravissimi e il carico pesantissimo sta su quelle povere anime (che Dio le aiuti) che da un punto di vista oggettivo si porta un carico allucinante, oltre allo scandolo diventa un'occasione di peccato per un numero elevato di persone e Dio abbia pietà queste persone. Noi dobbiamo pensare sempre pensare che da fuori da noi può venire qualsiasi cosa ma se io la rifiuto quella cosa non entra. Io posso decidere che il mio sguardo sia puro interiormente sia che esteriormente, c'è anche quello che mi immagino. Molti peccati impuri solitari - o sono sollecitati da un fattore esterno - o si sollecita da solo l'immaginazione. Se io ho un pensiero che viene dall'immaginazione o memoria, non bisogna porcherie perchè la violenza di quelle immagini mi si imprime nel cervello (scientificamente provato) e quell'immagine è quasi impossibile cancellarla e a distanza di 30 anni - se hai visto materiale pornografico - è facilissimo che ti ritorni alla mente. Queste cose devono essere combattute perchè se ci mettiamo a guardarla e la fissiamo è un'altro peccato mortale.

Che cosa fare di fronte alle schifezze in tv? Le scene di sesso e di nudo nelle tv, che fare? Non ci sono molte alternative, es...quella serie è tanto bella solo che ogni tanto ci si imbatte in qualche scena, o quel film è tanto bello ma ci sono delle scene... una scena di nudo o di sesso esplicito quella non si può vedere che non succeda nulla e dobbiamo difenderci. Non è peccato veniale (dice qualcuno) ma è peccato mortale. O cambi canale, ecc.. ma inventati qualcosa, si chiude gli occhi. E massima custodia su questo perchè il don pensa che su questa materia il Signore potrebbe diventare molto severo. Occorre fare il possibile perchè certe cose un figlio non le veda attraverso la mediazione di un genitore. I genitori non possono scandalizzare i figli. Un compito ha il compito di proteggere il figlio fino a quando può...per esempio, dove li manda a scuola? C'è toccato da campare in questo mare di fango, c'è il diavolo dietro questa robaccia. Se chiedi a Dio la purezza e la custodia del cuore, il Signore te la concederà.

2521 La purezza esige il pudore. Esso è una parte integrante della temperanza. Il pudore preserva l'intimità della persona. Consiste nel rifiuto di svelare ciò che deve rimanere nascosto. È ordinato alla castità, di cui esprime la delicatezza. Regola gli sguardi e i gesti in conformità alla dignità delle persone e della loro unione.

La vita intima di una coppia deve rimanere nascosta agli occhi di tutti salvo moglie e marito. Nascosta agli occhi dei figli e agli occhi di tutti e tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. Padre Pio ha combattuto una lotta feroce contro le mode invereconde e contro le Figlie di Dio che iniziavano ad esporre i propri corpi alla pubblica attenzione. Ma quando al santo chiedevano come mai cacciasse le donne con la gonna fino al ginocchio, lui che aveva doni straordinari tra cui il dono della profezia, e diceva: vedrai che arriveranno a spogliarsi del tutto. E pure nei luoghi sacri. Le donne cristiane, il don crede che abbiano una missione da compiere. Devo essere segno e testimonianze. A che livello? Deve essere nascosto ciò che deve rimanere nascosto. Il corpo di una donna ha delle forme e delle parti che se vengono anche minimamente evidenziate provocano ed è inevitabile che sia così, perchè c'è il peccato originale e la concupiscenza. Chi pecca contro il pudore espone ai peccati contro il 9° comandamento chiunque la guarda. Per cui che facciamo? Le donne su questo devono maturare una rinnovata coscienza, scollature, sbracciature, sgambature, attillatture sono cose che vanno evitate fermo restando la bellezza, eleganza...la bellezza e la gradevolezza ordinata non sono cose da rispettare ma c'è uno stile. Le fonti antiche dicono che la purezza era la normalità ovvia. Una donna cristiana, se non è sposata, dovrebbe dire: nessuno si immagina come sono fatta, perchè non ha dato il permesso a nessuno. Se è sposata dovrebbe dire come sono fatta se lo immagina solo mio marito. La coscienza di una donna dev'essere formata. Guarda, vedi, impara anche a sentirti in coscienza, il don ha avuto delle esperienze meravigliose che gli han detto: a stare nella spiaggia in un certo modo mi sento a disagio, capisco che ho marito, figli, ma a stare in spiaggia mi sento osservata e nuda. Che posso fare? Inizia a pensarci e pregarci. Il don ha conosciuto qualche donna incamminata verso la santità che ha trovato delle soluzioni rimanendo nell'ambito del proponibile e non assumere gesti che stonano e senza sfociare nel ridicolo. Il troppo storpia sempre. Se uno si adegua alla massa, si va in giro in pantaloncini corti fino al limite...ma senza nessun problema e gli è successo di imbattersi in queste persone in Chiesa. Queste cose fanno comprendere, senza giudicare, la coscienza sociale si è quasi azzerata per cui fa parte del cammino di conversione di una donna cristiana riformare la coscienza e di ascoltare la voce di Dio che dolcemente ti invita a cambiare. E' meglio fare secco un pò di guardaroba e salvarsi piuttosto che andare all'inferno e tenersi un guardaroba che provoca il prossimo. Anche un'uomo deve vestirsi in modo consono. In Chiesa è sempre meglio avere i pantaloni lunghi, ci posso andare con le maniche corte? Arrivaci da solo. C'è anche una dimensione dell'offerta e del sacrificio.

2523 Esiste non soltanto un pudore dei sentimenti, ma anche del corpo. Insorge, per esempio, contro l'esposizione del corpo umano in funzione di una curiosità morbosa in certe pubblicità, o contro la sollecitazione di certi mass-media a spingersi troppo in là nella rivelazione di confidenze intime. Il pudore detta un modo di vivere che consente di resistere alle suggestioni della moda e alle pressioni delle ideologie dominanti.

La cultura che ci sta dietro è un'altra. I cristiani sono puri e vivono questa cosa felici di viverla ricordando che su questa materia non è assolutamente vero quello che il mondo propaga. Abbiamo 2000 anni di storia della Chiesa, non possiamo buttare tutto come se nulla fosse. Ci sono delle scene di martirio, ad alcune le spogliavano nude con i serpenti che le giravano attorno e soffrivano molto di più dall'essere nude che essere sbranate. Alcune martire che hanno tentato di violentarle, alcune sono diventate pesanti come il piombo ed ad altre chi le avrebbe voluto violentare è rimasto fulminato. Santa Maria Goretti si è fatta ammazzare per non commettere un'atto impuro e con le mani che tenevano la gonna per non esibire le gambe. Noi non possiamo pensare che era roba di altri tempi, adesso i tempi si sono corrotti, un tempo era normale che le donne andassero in giro con la gonna lunga ecc... noi dobbiamo riappropriarci di un'assoluta ordinarietà e il don capisce che tante cose sono fatte in un certo modo. Noi cristiani non possiamo corromperci come il mondo.

San Francesco diceva che se tu fai il bene agli occhi del Signore e hai tutto il mondo contro, il Signore ti benedice. E viceversa. Noi dobbiamo prendere consapevolezza che il nostro conforme difforme anche se siamo pochi ed isolati è un'accusa, adesso mi perseguiti ecc... ma se tu che se ti comporti in questo modo non incarni l'essenza della Chiesa che è la santità. E di questo ne dobbiamo essere convinti e se anche chi dovrebbe aiutare ti ride dietro, devi incoraggiarti, è il tempo delle lotte, dei segni, quando qualcuno ti vede vestito in un certo modo ecc... tu le fai e non devo rispondere di niente e a nessuno. Non mi devo vergognare e caso mai si deve vergognare chi ha fatto scelte contrarie. Questi sono i martiri causati dai tempi che viviamo. Restando sempre al nostro posto, senza ostentare e senza nessun complesso da avere e contro nè nessuno. E senza giustificazioni da dare. Perchè vesti così? Perchè i cristiani si vestono così - perchè è una mia scelta di vita - ho il capo velato in Chiesa perchè voglio fare questa mortificazione e voglio che chi entri in Chiesa non guardi come sono conciata ma guardi il Signore.

Noi non possiamo cambiare la corruzione della società ma possiamo e dobbiamo diventare segni di contraddizione.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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