Introduzione al ciclo di catechesi. Lettura e commento del capitolo terzo del libro della Genesi dove si narra il racconto del peccato originale. Lettura e commento del decreto sul peccato originale del Concilio di Trento per focalizzare cosa insegna ufficialmente la Chiesa sul peccato originale. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", prima puntata, Venerdì 22 Ottobre 2021
Affrontiamo la tematica del peccato originale da due punti di vista: quello formulato dalla Chiesa e il secondo aspetto che è un'ipotesi teologica che sembra nuova ma che è oltremodo antica circa in che cosa potrebbe essere consistito, argomento sul quale la Chiesa non si è ufficialmente espressa anche se certi Padri della Chiesa hanno formulato un'ipotesi ben precisa la quale ha dei fondamenti scritturistici impliciti e qualche appiglio magisteriale.
Un pochino di tempo fa, il don si è imbattuto negli scritti di Maria Valtorta che è stata incarica da Gesù di redigere un'opera sul vangelo, questa santa donna (mistica) italiana fu insignita verso la fine degli anni '30 (del XX secolo), ascoltò in larga parte ciò che noi conosciamo dai Vangeli. Con una serie di particolari abbastanza impressionanti, tutto questo serve a crearci un'ambiente di sempre maggior comprensione del contenuto dei Vangeli. San Giovanni nel Vangelo alla fine dice che Gesù nella sua vita ha fatto un sacco di segni che non sono stati scritti. Dentro questi scritti, specie all'inizio, quando c'è la presentazione di Maria nuova Eva, ci si spinge più avanti di quello che sarebbe stato il peccato originale ma si capisce molto bene. Il don è rimasto molto folgorato da quella lettura perchè essa spiega una montagna di cose (presenti nella dottrina cattolica ecc..) che se le cose fossero andate così, tante cose riceverebbero la luce (la verginità di Gesù, la verginità di Maria,l'importanza della custodia del celibato dei sacerdoti che non è inerente alla struttura stessa del sacramento ma che è legge ecclesiastica ma la Chiesa lo ha sempre difeso e curato...ma perchè?, ecc...). Qualche tempo dopo il don venne a sapere con gli scritti di San Giovanni Crisostomo e questo avvallava questa cosa. La dottrina stessa del peccato originale è stata messa in discussione da più di qualche autore all'avanguardia e questo discorso in questo tempo travagliato è stato anche un pochino dimenticato o quanto meno non sufficentemente considerato. Poi il don è venuto a sapere che qualche autore contemporaneo aveva appoggiato un'ipotesi del genere.
Il don è stato contattato da un tizio che si chiama Rodolfo Barontini, che gli ha prestato un libretto chiamato La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica. Questa persona ha fatto un lavoro pazzesco, è andato a spulciare le fonti patristiche non soltanto quelle tradotte ma anche quelle in lingua originale, e gli ha tradotti e pubblicati. Ci sono nel libro almeno una trentina d'autori.
Iniziamo a leggere le fonti certe. GENESI 3 (1 - 20). Andiamo a vedere cosa è successo e di cosa esattamente si tratta. Parola di commento al brano: focalizziamo: Pio XII ebbe a dire chiarissimamente che nel capitolo 3 della genesi sono raccontati chiaramente in forma allegorica dei fatti che sono realmente successi all'inizio della storia umana e che sono e che hanno riguardato il primo uomo e donna. Il considetto del poligenismo, l'origine del genere umano da più fonti non è compatibile con la dottrina cattolica (è ereticale). Così come il pensare che il capitolo 3 della Genesi sia una favola è dottrina ereticale. Dietro questi fatti veri ci sono delle significazioni allegoriche che vanno decodificate. Il don non vorrebbe trattare altre cose, ci si potrebbero fare decine di catechesi (le tentazioni, la tecnica di combattimento del maligno è sempre la stessa, l'istruzione che con il diavolo non dobbiamo parlarci in nessun modo, se Eva non avesse risposto e avesse tagliato avremmo scritto un'altra storia umana,la risposta a quella domanda è stata la fine, ecc....). C'è l'Eden e Dio dà il comando che dell'albero della conoscenza del bene e del male non devono mangiarlo, non c'è un'albero della conoscenza del bene del male, non è un'albero fisico da cui c'è un frutto fisico. C'è un'albero della conoscenza del bene e del male, che significa? Se mangi di quell'albero, sarai tu a diventare la fonte della conoscenza del bene e del male, tu non dipendi più da Dio, nel conoscere da Lui sul Bene e sul Male da evitare ma ne diventi protagonista personale. La tentazione - Dio aveva legato questa cosa una promessa: se tu ti accosti a questa fonte, conoscerai la morte. Perchè così poi sarebbe accaduto, l'ultima cosa che Dio dice ad Adamo che polvere era e polvere tornerà. La sana Dottrina Cattolica (dobbiamo vedere se ci crediamo) insegna che la morte corporale è entrata nel mondo attraverso questo episodio. La Madonna non ha vissuto la morte corporale così come la vivono gli altri esseri umani, sia perchè non ha commesso nessun peccato ma non è stata colpita dal peccato originale. Per fargli commettere quel peccato, il serpente dice che sarebbero diventati come Dio, c'è la donna inizia da sola il peccato, lo mangia lei e lo porta al marito. Prima conseguenza di questa cosa, si vergognano della reciproca nudità. E' perchè in conseguenza di questo fatto provocano la vergogna dell'essere nudi? C'entra qualcosa? Poi bisogna riflettere sulle conseguenze del peccato:
Vergogna di essere nudi, l'uomo ha paura di Dio, non sta più in situazione di amicizia profonda con Dio e si nasconde da Dio e prova paura - è cambiato il rapporto con Dio, non c'è più amore e confidenza ma paura. Lui incolpa la donna e lei scarica la responsabilità sul serpente.
14Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. 15Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
Conseguenze per la donna: i dolori del parto, senza peccato originale le gravidanze sarebbero senza dolori.
16Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà».
Un brutto rapporto tra uomo e donna. L'istinto non è proprio il top e il dominio dell'uomo sulla donna non è proprio il top e pensiamo al corso della storia come questa cosa si è compiuta.
17All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. 18Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba dei campi. 19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
Il lavoro, da attività gradevole svolta alla promozione e all'edicazione e allo sviluppo delle potenzialità diventa cosa penosa anche perchè l'ambiente non è più prospero. E il lavoro diventa faticoso. Ed infine la morte. Questo è il racconto.
Concilio di Trento, cosa dice? La riforma protestante ha costetto la Chiesa a stabilire alcune cose. Sessione V sul peccato originale. Il costitutivo formale del peccato originale è la trasgressione, ogni peccato è trasgressione alla legge di Dio, Dio gli ha dato una prova, non l'ha superata, ha fatto quello che non si doveva fare sapendo che non si doveva fare, con piena lucidità mentale. In che cosa consisteva la Giustizia Originale perse da Adamo? La grazia santificante, la scienza infusa e quello stato di particolare e profonda amicizia con Dio, i doni pretenaturali (l'immortalità, la non soggezione alle malattie, alle sofferenze fisiche e l'assenza di concupiscenza - cioè l'assenza di moti disordinati interni non governati dalla ragione) di quelle basse che tendono ai piaceri dei sensi veneri e di quelle alte che tendono ad alte cose. E peggiorato nell'anima e nel corpo, il nostro corpo non è più com'era un tempo. La nostra anima è peggiorata, ha conservato le sue facoltà spirituali ma l'intelletto è oscurato (dice San Tommaso) e non capiamo bene le cose, la volontà è debole e siamo strutturalmente incostanti e abbiamo il morso della concupiscenza dentro di noi. Questa è la situazione che si determina nella situazione post peccato originale. La Chiesa insegna che questo peccato originale viene trasmesso.
2. Chi afferma che la prevaricazione di Adamo nocque a lui solo, e non anche alla sua discendenza; che perdette per sé soltanto, e non anche per noi, la santità e giustizia che aveva ricevuto da Dio; o che egli, inquinato dal peccato di disobbedienza, abbia trasmesso a tutto il genere umano solo la morte e le pene del corpo, e non invece anche il peccato, che è la morte dell’anima: sia anatema. Contraddice infatti all’apostolo, che afferma: Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e cosí la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono 6 (dal Concilio di Trento V sessione)
Il peccato originale si trasmette ed inerisce a ciascun essere umano quando viene concepito come proprio, peccato trasmesso ma non commesso. La prova che a questo non ci creda quasi più nessuno - digressione del don - è che i Battesimi vengono procrastinati a tempo indeterminato e questa prassi contraddice la prassi della Chiesa che fino nel 1970 si veniva battezzati nei primi giorni di vita (come è accaduto al don). San Pio X diceva che i bambini non devono essere battezzati oltre i 10 giorni di vita. La prassi di dilazionare i battesimi fino a non farlo fare al bambino. Il battesimo fa al peccato originale ciò che fa l'assoluzione ad un peccatore che ha commesso un peccato mortale. Le discussioni fatte sul Limbo che è stato frettolosamente liquidato, nel catechismo di san Pio X si parla del Limbo e poi non se parla più. Il bambino non battezzato comrpeso ahimè un bambino abortito spontaneamente o volontariamente ha il peccato originale come suo, e il peccato originale priva della giustizia, santità e grazia e chi non rinasce da acqua e spirito non può entrare nel Regno di Dio. Perchè battezziamo i bambini?
3. Chi afferma che il peccato di Adamo, uno per la sua origine, trasmesso con la generazione e non per imitazione, che aderisce a tutti, ed è proprio di ciascuno, possa esser tolto con le forze della natura umana, o con altro mezzo, al di fuori dei meriti dell’unico mediatore, il signore nostro Gesú Cristo, che ci ha riconciliati con Dio per mezzo del suo sangue, diventato per noi giustizia, santificazione e redenzione; o nega che lo stesso merito di Gesú Cristo venga applicato sia agli adulti che ai bambini col sacramento del battesimo, rettamente conferito secondo il modo proprio della Chiesa: sia anatema. Perché non esiste sotto il cielo altro nome dato agli uomini nel quale è stabilito che possiamo essere salvi. Da cui l’espressione: Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo e l’altra: Tutti voi che siete stati battezzati, vi siete rivestiti di Cristo.
Per togliere questa cosa ci vuole il Battesimo. Il battesimo è stato pensato da Gesù principalmente per questo, ecco perchè la Chiesa ha capito questa cosa, da tempi antichissimi, ha iniziato a battezzare i bambini.
4. Chi nega che i fanciulli, appena nati debbano esser battezzati, anche se figli di genitori battezzati oppure sostiene che essi sono battezzati per la remissione dei peccati, ma che non contraggono da Adamo alcun peccato originale, che sia necessario purificare col lavacro della rigenerazione per conseguire la vita eterna, e che, quindi, per loro la forma del battesimo per la remissione dei peccati non debba credersi vera, ma falsa sia anatema. Infatti, non si deve intendere in altro modo quello che dice l’apostolo: Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e col peccato la morte, cosí la morte si è trasmessa ad ogni uomo perché tutti gli uomini hanno peccato, se non nel senso in cui la Chiesa cattolica universale l’ha sempre inteso. Secondo questa norma di fede per tradizione apostolica anche i bambini, che non hanno ancora potuto commettere peccato, vengono veramente battezzati, affinché in essi sia purificato con la rigenerazione quello che contrassero con la generazione. Se, infatti, uno non rinasce per l’acqua e lo Spirito santo, non può entrare nel regno di Dio.
Il peccato originale lo contraggono tutti. Queste parole non le possiamo mettere nel dimenticatoio, il Concilio di Trento non lo possiamo mettere via, sono affermazioni dogmatiche. Una volta che un qualcosa viene detto da un qualcosa che ha la forza di poterlo dire es. una bolla papale o un concilio, quella cosa vale da quel momento fino al ritorno di Gesù nella gloria e nessuno la può ignorare.
5. Chi nega che per la grazia del signore nostro Gesú Cristo, conferita nel battesimo, sia tolta la macchia del peccato originale, o se sostiene che tutto quello che è vero e proprio peccato, non viene tolto, ma solo raso [=cancellato] o non imputato sia anatema. In quelli infatti che sono rinati a nuova vita Dio non trova nulla da odiare, perché non vi è dannazione per coloro che col battesimo sono stati sepolti con Cristo nella morte, i quali non camminano secondo la carne, ma spogliandosi dell’uomo vecchio e rivestendosi del nuovo, che è stato creato secondo Dio, sono diventati innocenti, immacolati, puri, senza macchia, figli cari a Dio, eredi di Dio e coeredi di Cristo ; di modo che assolutamente nulla li trattiene dall’ingresso nel cielo. Questo santo Sinodo professa e ritiene tuttavia che nei battezzati rimane la concupiscenza o passione; ma, essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesú Cristo. Anzi, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole. Il santo Sinodo dichiara che la Chiesa cattolica non ha mai inteso che questa concupiscenza, che talora l'apostolo chiama peccato, fosse definita peccato, in quanto è veramente e propriamente tale nei battezzati, ma perché ha origine dal peccato e ad esso inclina. Se qualcuno crede il contrario: sia anatema.
Questo articolo ce l'aveva contro Pelagio e contro Lutero.Oggi pensano (il don commentando questo brano) che tutti i morti stanno in Paradiso, ma quando mai? Il giorno della catechesi cade nel giorno di san Giovanni Paolo II, tutti al grido santo subito, ma noi sappiamo che sono attestate soste in Purgatorio anche per santi canonizzati? In Paradiso non si entra se non si entra se non si ha la più piccola macchia di imperfezione non purificata...chiaro? Pensare a una cosa di questo genere è devastante perchè il don lo vede da parroco, muore una persona cara e non gli viene fatta celebrare neanche una Messa, c'è il funerale e basta e non si fanno (di solito) celebrazioni in ricordo di quella persona nel tempo, il dire è: ma che peccati ha fatto? Andava pure a Messa (qualche volta), che bisogno c'è? La Chiesa dice che va con certezza in Paradiso sparato chi muore martire e un bambino battezzato prima dell'uso della ragione. Per chi avesse difficoltà credere, il don invita a pensare alle apparizioni a Fatima, quando è apparsa la Madonna nella prima apparizione Suor Lucia iniziò a fare delle domande da bambina e scopri che Francesco doveva recitare molti rosari per farlo, ma Francesco era un bambino di 7/8 anni. Un bambino del Portogallo del 1917 non come quelli di oggi. Perchè dice così? Significa che a otto anni ha commesso dei piccoli peccati - la recita del Rosario senza confessione ti purifica dalle macchie veniali.
— Sono venuta a chiedervi che veniate qui per sei mesi di seguito, il giorno 13 a questa medesima ora. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio. Dopo ritornerò qui una settima volta.
— E anch’io vado in cielo?
— Sì, ci andrai.
— E Giacinta?
— Anche lei.
— E Francesco?
— Anche lui, ma deve recitare molti Rosari.
Dal sito Madonna di Fatima
Quindi vuol dire che ha commesso una serie di peccati veniali che devono essere espiati con opere penitenziali tipo un Rosario. Il don non vorrebbe dire questo ma non possiamo discostarci dalla Verità che è sempre una e sempre la stessa. Non ci sono aggiornamenti su queste materie.
"...Questo santo Sinodo professa e ritiene tuttavia che nei battezzati rimane la concupiscenza o passione; ma, essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesú Cristo..."
Questo ha fatto sì che la Chiesa ha sempre inseganto che un battezzato se vuole,con la forza della Grazia, i peccati mortali non li commette mai. Questo non è pelagianesimo, commettere un peccato mortale dopo il Battesimo è profanare il Sangue di Cristo. Ma uno si sente debole, gli vengono le tentazioni, ecc.. ti domini.
"..Anzi, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole..."
Al vincitore Gesù darà la corona, nella battaglia contro la carne, diavolo e mondo. La concupiscenza si manifesta in tutta la sua violenza nella concupiscenza carnale, e come mai?
6. Questo santo Sinodo dichiara tuttavia, che non è sua intenzione comprendere in questo decreto, dove si tratta del peccato originale, la beata ed immacolata vergine Maria, madre di Dio, ma che si debbano osservare a questo riguardo le costituzioni di Papa Sisto IV22, di felice memoria, sotto pena di incorrere nelle sanzioni in esse contenute che il Sinodo rinnova
Siamo a 300 anni dalla proclamazione del dogma dell'Immacolata, ma c'è già qualcosa. Abbiamo inquadrato cosa la Chiesa insegna e pensa del peccato originale. Nelle prossime volte andremo a scavare.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Affrontiamo la tematica del peccato originale da due punti di vista: quello formulato dalla Chiesa e il secondo aspetto che è un'ipotesi teologica che sembra nuova ma che è oltremodo antica circa in che cosa potrebbe essere consistito, argomento sul quale la Chiesa non si è ufficialmente espressa anche se certi Padri della Chiesa hanno formulato un'ipotesi ben precisa la quale ha dei fondamenti scritturistici impliciti e qualche appiglio magisteriale.
Un pochino di tempo fa, il don si è imbattuto negli scritti di Maria Valtorta che è stata incarica da Gesù di redigere un'opera sul vangelo, questa santa donna (mistica) italiana fu insignita verso la fine degli anni '30 (del XX secolo), ascoltò in larga parte ciò che noi conosciamo dai Vangeli. Con una serie di particolari abbastanza impressionanti, tutto questo serve a crearci un'ambiente di sempre maggior comprensione del contenuto dei Vangeli. San Giovanni nel Vangelo alla fine dice che Gesù nella sua vita ha fatto un sacco di segni che non sono stati scritti. Dentro questi scritti, specie all'inizio, quando c'è la presentazione di Maria nuova Eva, ci si spinge più avanti di quello che sarebbe stato il peccato originale ma si capisce molto bene. Il don è rimasto molto folgorato da quella lettura perchè essa spiega una montagna di cose (presenti nella dottrina cattolica ecc..) che se le cose fossero andate così, tante cose riceverebbero la luce (la verginità di Gesù, la verginità di Maria,l'importanza della custodia del celibato dei sacerdoti che non è inerente alla struttura stessa del sacramento ma che è legge ecclesiastica ma la Chiesa lo ha sempre difeso e curato...ma perchè?, ecc...). Qualche tempo dopo il don venne a sapere con gli scritti di San Giovanni Crisostomo e questo avvallava questa cosa. La dottrina stessa del peccato originale è stata messa in discussione da più di qualche autore all'avanguardia e questo discorso in questo tempo travagliato è stato anche un pochino dimenticato o quanto meno non sufficentemente considerato. Poi il don è venuto a sapere che qualche autore contemporaneo aveva appoggiato un'ipotesi del genere.
Il don è stato contattato da un tizio che si chiama Rodolfo Barontini, che gli ha prestato un libretto chiamato La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica. Questa persona ha fatto un lavoro pazzesco, è andato a spulciare le fonti patristiche non soltanto quelle tradotte ma anche quelle in lingua originale, e gli ha tradotti e pubblicati. Ci sono nel libro almeno una trentina d'autori.
Iniziamo a leggere le fonti certe. GENESI 3 (1 - 20). Andiamo a vedere cosa è successo e di cosa esattamente si tratta. Parola di commento al brano: focalizziamo: Pio XII ebbe a dire chiarissimamente che nel capitolo 3 della genesi sono raccontati chiaramente in forma allegorica dei fatti che sono realmente successi all'inizio della storia umana e che sono e che hanno riguardato il primo uomo e donna. Il considetto del poligenismo, l'origine del genere umano da più fonti non è compatibile con la dottrina cattolica (è ereticale). Così come il pensare che il capitolo 3 della Genesi sia una favola è dottrina ereticale. Dietro questi fatti veri ci sono delle significazioni allegoriche che vanno decodificate. Il don non vorrebbe trattare altre cose, ci si potrebbero fare decine di catechesi (le tentazioni, la tecnica di combattimento del maligno è sempre la stessa, l'istruzione che con il diavolo non dobbiamo parlarci in nessun modo, se Eva non avesse risposto e avesse tagliato avremmo scritto un'altra storia umana,la risposta a quella domanda è stata la fine, ecc....). C'è l'Eden e Dio dà il comando che dell'albero della conoscenza del bene e del male non devono mangiarlo, non c'è un'albero della conoscenza del bene del male, non è un'albero fisico da cui c'è un frutto fisico. C'è un'albero della conoscenza del bene e del male, che significa? Se mangi di quell'albero, sarai tu a diventare la fonte della conoscenza del bene e del male, tu non dipendi più da Dio, nel conoscere da Lui sul Bene e sul Male da evitare ma ne diventi protagonista personale. La tentazione - Dio aveva legato questa cosa una promessa: se tu ti accosti a questa fonte, conoscerai la morte. Perchè così poi sarebbe accaduto, l'ultima cosa che Dio dice ad Adamo che polvere era e polvere tornerà. La sana Dottrina Cattolica (dobbiamo vedere se ci crediamo) insegna che la morte corporale è entrata nel mondo attraverso questo episodio. La Madonna non ha vissuto la morte corporale così come la vivono gli altri esseri umani, sia perchè non ha commesso nessun peccato ma non è stata colpita dal peccato originale. Per fargli commettere quel peccato, il serpente dice che sarebbero diventati come Dio, c'è la donna inizia da sola il peccato, lo mangia lei e lo porta al marito. Prima conseguenza di questa cosa, si vergognano della reciproca nudità. E' perchè in conseguenza di questo fatto provocano la vergogna dell'essere nudi? C'entra qualcosa? Poi bisogna riflettere sulle conseguenze del peccato:
Vergogna di essere nudi, l'uomo ha paura di Dio, non sta più in situazione di amicizia profonda con Dio e si nasconde da Dio e prova paura - è cambiato il rapporto con Dio, non c'è più amore e confidenza ma paura. Lui incolpa la donna e lei scarica la responsabilità sul serpente.
14Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. 15Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
Conseguenze per la donna: i dolori del parto, senza peccato originale le gravidanze sarebbero senza dolori.
16Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà».
Un brutto rapporto tra uomo e donna. L'istinto non è proprio il top e il dominio dell'uomo sulla donna non è proprio il top e pensiamo al corso della storia come questa cosa si è compiuta.
17All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. 18Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba dei campi. 19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
Il lavoro, da attività gradevole svolta alla promozione e all'edicazione e allo sviluppo delle potenzialità diventa cosa penosa anche perchè l'ambiente non è più prospero. E il lavoro diventa faticoso. Ed infine la morte. Questo è il racconto.
Concilio di Trento, cosa dice? La riforma protestante ha costetto la Chiesa a stabilire alcune cose. Sessione V sul peccato originale. Il costitutivo formale del peccato originale è la trasgressione, ogni peccato è trasgressione alla legge di Dio, Dio gli ha dato una prova, non l'ha superata, ha fatto quello che non si doveva fare sapendo che non si doveva fare, con piena lucidità mentale. In che cosa consisteva la Giustizia Originale perse da Adamo? La grazia santificante, la scienza infusa e quello stato di particolare e profonda amicizia con Dio, i doni pretenaturali (l'immortalità, la non soggezione alle malattie, alle sofferenze fisiche e l'assenza di concupiscenza - cioè l'assenza di moti disordinati interni non governati dalla ragione) di quelle basse che tendono ai piaceri dei sensi veneri e di quelle alte che tendono ad alte cose. E peggiorato nell'anima e nel corpo, il nostro corpo non è più com'era un tempo. La nostra anima è peggiorata, ha conservato le sue facoltà spirituali ma l'intelletto è oscurato (dice San Tommaso) e non capiamo bene le cose, la volontà è debole e siamo strutturalmente incostanti e abbiamo il morso della concupiscenza dentro di noi. Questa è la situazione che si determina nella situazione post peccato originale. La Chiesa insegna che questo peccato originale viene trasmesso.
2. Chi afferma che la prevaricazione di Adamo nocque a lui solo, e non anche alla sua discendenza; che perdette per sé soltanto, e non anche per noi, la santità e giustizia che aveva ricevuto da Dio; o che egli, inquinato dal peccato di disobbedienza, abbia trasmesso a tutto il genere umano solo la morte e le pene del corpo, e non invece anche il peccato, che è la morte dell’anima: sia anatema. Contraddice infatti all’apostolo, che afferma: Per mezzo di un sol uomo il peccato entrò nel mondo e a causa del peccato la morte, e cosí la morte si trasmise a tutti gli uomini, perché in lui tutti peccarono 6 (dal Concilio di Trento V sessione)
Il peccato originale si trasmette ed inerisce a ciascun essere umano quando viene concepito come proprio, peccato trasmesso ma non commesso. La prova che a questo non ci creda quasi più nessuno - digressione del don - è che i Battesimi vengono procrastinati a tempo indeterminato e questa prassi contraddice la prassi della Chiesa che fino nel 1970 si veniva battezzati nei primi giorni di vita (come è accaduto al don). San Pio X diceva che i bambini non devono essere battezzati oltre i 10 giorni di vita. La prassi di dilazionare i battesimi fino a non farlo fare al bambino. Il battesimo fa al peccato originale ciò che fa l'assoluzione ad un peccatore che ha commesso un peccato mortale. Le discussioni fatte sul Limbo che è stato frettolosamente liquidato, nel catechismo di san Pio X si parla del Limbo e poi non se parla più. Il bambino non battezzato comrpeso ahimè un bambino abortito spontaneamente o volontariamente ha il peccato originale come suo, e il peccato originale priva della giustizia, santità e grazia e chi non rinasce da acqua e spirito non può entrare nel Regno di Dio. Perchè battezziamo i bambini?
3. Chi afferma che il peccato di Adamo, uno per la sua origine, trasmesso con la generazione e non per imitazione, che aderisce a tutti, ed è proprio di ciascuno, possa esser tolto con le forze della natura umana, o con altro mezzo, al di fuori dei meriti dell’unico mediatore, il signore nostro Gesú Cristo, che ci ha riconciliati con Dio per mezzo del suo sangue, diventato per noi giustizia, santificazione e redenzione; o nega che lo stesso merito di Gesú Cristo venga applicato sia agli adulti che ai bambini col sacramento del battesimo, rettamente conferito secondo il modo proprio della Chiesa: sia anatema. Perché non esiste sotto il cielo altro nome dato agli uomini nel quale è stabilito che possiamo essere salvi. Da cui l’espressione: Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo e l’altra: Tutti voi che siete stati battezzati, vi siete rivestiti di Cristo.
Per togliere questa cosa ci vuole il Battesimo. Il battesimo è stato pensato da Gesù principalmente per questo, ecco perchè la Chiesa ha capito questa cosa, da tempi antichissimi, ha iniziato a battezzare i bambini.
4. Chi nega che i fanciulli, appena nati debbano esser battezzati, anche se figli di genitori battezzati oppure sostiene che essi sono battezzati per la remissione dei peccati, ma che non contraggono da Adamo alcun peccato originale, che sia necessario purificare col lavacro della rigenerazione per conseguire la vita eterna, e che, quindi, per loro la forma del battesimo per la remissione dei peccati non debba credersi vera, ma falsa sia anatema. Infatti, non si deve intendere in altro modo quello che dice l’apostolo: Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e col peccato la morte, cosí la morte si è trasmessa ad ogni uomo perché tutti gli uomini hanno peccato, se non nel senso in cui la Chiesa cattolica universale l’ha sempre inteso. Secondo questa norma di fede per tradizione apostolica anche i bambini, che non hanno ancora potuto commettere peccato, vengono veramente battezzati, affinché in essi sia purificato con la rigenerazione quello che contrassero con la generazione. Se, infatti, uno non rinasce per l’acqua e lo Spirito santo, non può entrare nel regno di Dio.
Il peccato originale lo contraggono tutti. Queste parole non le possiamo mettere nel dimenticatoio, il Concilio di Trento non lo possiamo mettere via, sono affermazioni dogmatiche. Una volta che un qualcosa viene detto da un qualcosa che ha la forza di poterlo dire es. una bolla papale o un concilio, quella cosa vale da quel momento fino al ritorno di Gesù nella gloria e nessuno la può ignorare.
5. Chi nega che per la grazia del signore nostro Gesú Cristo, conferita nel battesimo, sia tolta la macchia del peccato originale, o se sostiene che tutto quello che è vero e proprio peccato, non viene tolto, ma solo raso [=cancellato] o non imputato sia anatema. In quelli infatti che sono rinati a nuova vita Dio non trova nulla da odiare, perché non vi è dannazione per coloro che col battesimo sono stati sepolti con Cristo nella morte, i quali non camminano secondo la carne, ma spogliandosi dell’uomo vecchio e rivestendosi del nuovo, che è stato creato secondo Dio, sono diventati innocenti, immacolati, puri, senza macchia, figli cari a Dio, eredi di Dio e coeredi di Cristo ; di modo che assolutamente nulla li trattiene dall’ingresso nel cielo. Questo santo Sinodo professa e ritiene tuttavia che nei battezzati rimane la concupiscenza o passione; ma, essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesú Cristo. Anzi, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole. Il santo Sinodo dichiara che la Chiesa cattolica non ha mai inteso che questa concupiscenza, che talora l'apostolo chiama peccato, fosse definita peccato, in quanto è veramente e propriamente tale nei battezzati, ma perché ha origine dal peccato e ad esso inclina. Se qualcuno crede il contrario: sia anatema.
Questo articolo ce l'aveva contro Pelagio e contro Lutero.Oggi pensano (il don commentando questo brano) che tutti i morti stanno in Paradiso, ma quando mai? Il giorno della catechesi cade nel giorno di san Giovanni Paolo II, tutti al grido santo subito, ma noi sappiamo che sono attestate soste in Purgatorio anche per santi canonizzati? In Paradiso non si entra se non si entra se non si ha la più piccola macchia di imperfezione non purificata...chiaro? Pensare a una cosa di questo genere è devastante perchè il don lo vede da parroco, muore una persona cara e non gli viene fatta celebrare neanche una Messa, c'è il funerale e basta e non si fanno (di solito) celebrazioni in ricordo di quella persona nel tempo, il dire è: ma che peccati ha fatto? Andava pure a Messa (qualche volta), che bisogno c'è? La Chiesa dice che va con certezza in Paradiso sparato chi muore martire e un bambino battezzato prima dell'uso della ragione. Per chi avesse difficoltà credere, il don invita a pensare alle apparizioni a Fatima, quando è apparsa la Madonna nella prima apparizione Suor Lucia iniziò a fare delle domande da bambina e scopri che Francesco doveva recitare molti rosari per farlo, ma Francesco era un bambino di 7/8 anni. Un bambino del Portogallo del 1917 non come quelli di oggi. Perchè dice così? Significa che a otto anni ha commesso dei piccoli peccati - la recita del Rosario senza confessione ti purifica dalle macchie veniali.
— Sono venuta a chiedervi che veniate qui per sei mesi di seguito, il giorno 13 a questa medesima ora. Poi vi dirò chi sono e che cosa voglio. Dopo ritornerò qui una settima volta.
— E anch’io vado in cielo?
— Sì, ci andrai.
— E Giacinta?
— Anche lei.
— E Francesco?
— Anche lui, ma deve recitare molti Rosari.
Dal sito Madonna di Fatima
Quindi vuol dire che ha commesso una serie di peccati veniali che devono essere espiati con opere penitenziali tipo un Rosario. Il don non vorrebbe dire questo ma non possiamo discostarci dalla Verità che è sempre una e sempre la stessa. Non ci sono aggiornamenti su queste materie.
"...Questo santo Sinodo professa e ritiene tuttavia che nei battezzati rimane la concupiscenza o passione; ma, essendo questa lasciata per la prova, non può nuocere a quelli che non vi acconsentono e che le si oppongono virilmente con la grazia di Gesú Cristo..."
Questo ha fatto sì che la Chiesa ha sempre inseganto che un battezzato se vuole,con la forza della Grazia, i peccati mortali non li commette mai. Questo non è pelagianesimo, commettere un peccato mortale dopo il Battesimo è profanare il Sangue di Cristo. Ma uno si sente debole, gli vengono le tentazioni, ecc.. ti domini.
"..Anzi, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole..."
Al vincitore Gesù darà la corona, nella battaglia contro la carne, diavolo e mondo. La concupiscenza si manifesta in tutta la sua violenza nella concupiscenza carnale, e come mai?
6. Questo santo Sinodo dichiara tuttavia, che non è sua intenzione comprendere in questo decreto, dove si tratta del peccato originale, la beata ed immacolata vergine Maria, madre di Dio, ma che si debbano osservare a questo riguardo le costituzioni di Papa Sisto IV22, di felice memoria, sotto pena di incorrere nelle sanzioni in esse contenute che il Sinodo rinnova
Siamo a 300 anni dalla proclamazione del dogma dell'Immacolata, ma c'è già qualcosa. Abbiamo inquadrato cosa la Chiesa insegna e pensa del peccato originale. Nelle prossime volte andremo a scavare.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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