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Fede e naufragio della fede: eresia e apostasia

La fede nelle sue tre dimensioni costitutive: adesione alle verità rivelate, obbedienza a Dio che è verità assoluta, abbandono fiducioso e sconfinato. La dimensione esistenziale della fede come consegna di sé a Dio. I vizi opposti alla fede: incredulità, eresia, errore e apostasia. Bestemmia e bestemmia contro lo Spirito Santo. Ciclo di catechesi "Vizi e virtù", terza puntata, Lunedì 8 Novembre 2021

Stiamo parlando della virtù teologale della fede ampiamente introdotta nella puntata precedente (La fede: la prova delle cose che non si vedono), forma di conoscenza soprannaturale grazie alla quale abbiamo accesso ad una serie di informazioni non evidenti che diventano più certe delle conoscenze esatte che hanno il crisma dell'incontrovertibilità.

"..Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe»... fine del Vangelo dell'8 Novembre. Si tratta di un tipo di fede diversa leggermente.

Oggi facciamo uno step successivo, diceva sant'Agostino (ripreso da San Tommaso) che la fede è un'unica virtù che si distingue in tre aspetti: un conto è credere Dio, un conto è credere a Dio, un conto è credere in Dio. (Non trascrivo le parole in latino o altre lingue per non commettere errori).Spiegazione: credere a Dio, è quello che abbiamo approfondito la volta scorsa - credo che Dio esiste, credo che Dio è Trino, credo che Gesù è il Figlio di Dio fatto Uomo, credo la Chiesa, che nonostante quello che si vede è un'istituzione umana, ecc.. i contenuti delle verità di fede. La fides que sono il patrimonio di fede, tutte le verità di fede che vanno a configurare la dottrina cattolica. Noi la fede dobbiamo formarla e non c'è fede senza fides que, i contenuti della fede non possono cambiare sotto nessun punto di vista, se una cosa fino a ieri è stata peccato, possiamo stare tranquilli che quella cosa fra mille anni peccato rimane. Si digeva con un'adagio: se una cosa è vera, è vera sempre. Il cosidetto progresso dei dogmi è uno degli articoli del modernismo, nel corso del tempo della storia c'è una crescita del dogma ma nel senso 1) alcune verità vengono progressivamente esplicitate, per esempio che la Madonna sia Immacolata è stato esplicitato nel 1854 ma non è che prima la Chiesa non ci credeva, ma non trattandosi di verità dette esplicitamente dalla Sacra Scrittura c'è voluto l'avvallo di una certa tradizione ed un'intervento pontificio per dirlo. Non è che tra 200 anni può sorgere un Papa che dice: non era vero. Nella Chiesa c'è un patrimonio dottrinale autentico di fronte ai quali tutti i pastori - di fronte al deposito della fede - devono custodirlo, difenderlo, proteggerlo e trasmetterlo e basta. Tutti quanti noi - Papa compreso - siamo sottomessi al deposito della fede, non siamo padroni ma siamo servitori o ministri. Ci sono altre cose che fanno parte del patrimonio in senso ampio della Chiesa che non essendo dogmi della Chiesa che possono cambiare, le cosidette realtà attinenti alla disciplina della Chiesa che nel corso del tempo possono cambiare in meglio o in peggio. Esempio noto: la distribuzione della santa Comunione, è una modalità che nel corso della storia è cambiata, la fede nell'Eucarestia non può cambiare e si è maggiormente definita e precisata - e anche il rito con si celebra la Santa Messa possono cambiare in meglio o in peggio. Nei primi secoli la comunione si distribuiva in mano ma c'era il corporale che veniva steso sulle mani e il fedele che prendeva l'ostia con grande rispetto ecc.. ma da un certo punto in poi questa usanza che era collegata di portarsi l'eucarestia ecc... è stata bandita dai Papi e si iniziò a prendere la comunione in bocca e nel corso del tempo anche in ginocchio, ed è di nuovo cambiata anche a causa delle attuali situazioni come stiamo messi. Questa cosa può cambiare, non tocca direttamente il mistero ma certamente può influire sull'interiorizzazione di Gesù nell'Eucarestia. Secondo il don la maniera migliore per esprimere la fede di Gesù nell'Eucarestia (ma non lo dice solo il don) è riceverla in ginocchio e in bocca, in ginocchio è un segno di adorazione - perchè sto ricevendo Dio e quindi io sto ricevendo Dio e il gesto oggettivamente più consono è quello - in bocca perchè il cibo materiale (Sant'Agostino) lo prendo con le mani mie, lo mastico e diventa me attraverso il processo - ma il cibo spirituale non lo prendo perchè Lui diventi me ma perchè io diventi Lui. Il cibo spirituale mi viene porto e non lo mastico. La comunione in mano è stata reintrodotta perchè il modo di accostarsi alla comunione non è una verità di fede divina e cattolica ma attiene alla disciplina della Chiesa quindi può cambiare. Proprio perchè si tratta di disciplina posso criticarla (con carità, rispetto ecc...) non andando contro la Chiesa ma quando c'è bisogna osservarla perchè le autorità che la pongono in essere vanno rispettate. Magari una disciplina potrebbe non essere la cosa migliore davanti a Dio, non dobbiamo avere un'idea che qualsiasi cosa viene detta da un'autorità piccola o grande della Chiesa è una verità calata dal Cielo che non si può discutere o toccare perchè se lo faccio vado contro la Chiesa. Noi abbiamo il dovere in quanto credenti di stare fermi e radicati nella dottrina cattolica, tutti quanti, ma come si diceva dai tempi della patristica: nelle cose necessarie (di fede) ci dev'essere per forza unità - non possiamo pensarla diversamente; se pensiamo diversamente su un'articolo di fede - io posso pensare quello che mi pare - se tu pensi che (esempio) l'inferno non esista o è vuoto, sei libero, ma se pensi questo da un punto di vista con la fede è come se pensassi che 2+2 faccia 5. - nelle cose dubbie si ha la libertà. Non è che se un'autorità ecclesiastica di qualsiasi grado - ha un certo orientamento spirituale e se io non la ritengono una priorità - non è che mi devo sentire un'eretico o bestia rara se su un'aspetto del genere la mia coscienza non si ritrova. Nei confronti della realtà Chiesa e di coloro che svolgono il ruolo di capi e di pastori, dobbiamo avere un rapporto corretto ed equilibrato. Quelle persone (preti, vescovi, ecc..) non sono l'Autorità nè una banda di ladri.

Questa è la fides que. Poi c'è la fides qua, qui si fa riferimento al rapporto del tutto peculiare si instaura con il fondamento primo: perchè io credo che Gesù è presente nell'Eucarestia con un grado di certezza maggiore che 2+2 faccia 4? Il garante della fede è Dio, ecco perchè nessuna autorità umana può per nessun motivo può andare contro la fede perchè sarebbe come schierarsi contro Dio. Dio non può sbagliare e non può ingannare e tutto ciò che ha che fare con la fede non è oggetto di dubbio. Il dubbio ostinato in materia di fede è un peccato grave - da un punto di vista oggettivo - molti non si rendono conto, dubitare di una verità di fede sarebbe come se dubitare Dio non sia infallibile. Il Papa è infallibile quando (fides que) parla ex catedra a certe condizioni - qual'è la compotenza infallibile del Papa? Quella della fede e della morale. Se un Papa dicesse: questa teoria economia è quella giusta e punto e basta, potrebbe dire una cosa del genere? No, perchè uscirebbe dall'ambito della propria competenza. Il Papa ha ricevuto un'ambito di esercizio particolare. L'oggetto ultimo delle fede è sempre Dio, perchè quella verità di fede ha in Dio il fondamento ultimo. Ed è per questo che quando recitiamo il Credo in piedi a testa alta, sto affermando a testa alta di una cosa di cui vado fiero. Molti sono morti per difendere o per non rinnegare la fede.

Credere in Deum..."..Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe»...la fede come atto fiduciale assoluto di abbandono in Dio. E' la fede che Gesù chiedeva quando doveva fare un miracolo: credi tu questo? Ti sia fatto secondo la tua fede, cosa vuoi che ti faccia? Quando Gesù era vivo e chiedeva la fede per fare i miracoli, a Nazareth ne ha fatti pochi perchè non ci credevano. Devi riconoscere che Lui è figlio di Dio e che un miracolo lo può fare, andare contro senza che nessuno si possa opporre ad una legge di natura. Sei disposto a questo abbandono totale? La fede fiduciale ci fa credere che negli eventi della vita e della Storia è Dio che sta sempre tenendo il controllo della situazione - come dicevano le nostre nonne: non si muove foglia che Dio non voglia e che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio. Questa fede profonda e globale, che sposta le montagne perchè ti rende granitico e inamovibile e ti consente di spostare le grosse montagne delle tribolazioni, difficoltà ecc.. è quella che concede carta bianca a Dio. La fede di Abramo, cosa ha fatto? Prendi tuo figlio e offrimelo in sacrificio. Stiamo veramente al limite. Dio stesso sembra rinnegare quello che stesso Lui ha promesso. C'erano delle promesse su quel figlio e i sacrifici umani non si fanno eppure Diolo chiede. Abramo non capisce, dice Fiat - di per sè uno potrebbe dire: come giustifico una cosa del genere? - questa super fede che è il compimento o la corona o completezza o la perfezione della fede....ecco perchè la fede è così importante. Ecco perchè senza fede non si può essere graditi a Dio. In questo mondo senza fede la carità non ce la puoi avere, il primo comandamento è amare Dio e se non ci credi che esista non lo amerai.

La fede dev'essere continuamente alimentata e formata; l'abbiamo ricevuta nel Battesimo e anche le virtù cardinali, morali ecc.. però un sacco di gente dice ai preti: vorrei avere anch'io una fede come la sua. Il punto di partenza è uguale per tutti. La differenza c'è se una persona nella vita taglia i ponti con la frequentazione dei sacramenti, con la Messa, con l'ascolto della Parola di Dio, con la formazione della fede, ecc....il Catechismo di san Pio X è molto formativo perchè cerca di trasmettere una semplicità nella trasmissione della fede. La fede si può perdere, l'abito della virtù rimane sempre però un'abito che tieni dentro l'armadio e non te lo metti mai è come se non ce l'avessi.

Vizi opposti alla fede.

Incredulità (che si oppone direttamente alla fede) e la bestemmia (che si oppone alla professione della fede) secondo san Tommaso d'Aquino. E tra le bestemmie c'è la Bestemmia contro lo Spirito Santo.

L'incredulità ha tre specie: l'eresia e l'apostasia (le due grandi specie) c'è chi affianca all'eresia l'errore. L'eresia è quando si corrompe o si altera un dogma di fede, è un peccato gravissimo. Nella tradizione patristica sappiamo che tutte quante le tipologie di malattie particolari e profonde oggetto dei miracoli evangelici sono state lette in modo allusivo a malattie spirituali. Il ceco è la persona che ha perso la fede e non ha la luce della Sapienza. L'eresia è stata accostata alla lebbra, nella tradizione spirituale è sempre stata ritenuta simbolo di due peccati: il peccato impuro o l'eresia. L'eresia stravolge fa diventare brutta una verità di fede negandola - la lebbra è contagiosissima, basta toccare un lebbroso che la lebbra te la sei già presa - se spunta un'eretico si porta dietro mezzo mondo (esempi: L'eresia ariana che si portò dietro una montagna di gente tra cui vescovi - l'eresia di Lutero, noi non abbiamo idea di cosa successe, l'Europa spaccata in due, le guerre di religione). E' un peccato gravissimo perchè tocca i dogmi della fede negandoli o alterandoli, quando ciò accade si commette un peccato gravissimo più che mortale. L'errore è quando si tocca una verità di fede non ancora elevata al grado di dogma, esempi: il tema del celibato dei sacerdoti. Di per sè il celibato di un sacerdote - argomento degli oppositori - non è un dogma di fede ma legge ecclesiastica, in senso assoluto se un vescovo ordinasse una persona sposata quello prete ci diventa. Motivazione molto semplice: all'ultima cena con i 12 apostoli, quando Gesù consacrò i primi vescovi sappiamo che c'erano delle persone - Pietro per esempio aveva la suocera -, se la validità del sacramento fosse dipesa dall'essere sposato o meno Gesù non avrebbe potuto ordinarlo prete. Però - discorso fatto dai Papi ecc..., sono anni che stanno cercando di abbattere il celibato sacerdotale - il fondamento ultimo è che Gesù era celibe e questi apostoli la moglie l'hanno lasciata. Uno che andasse a dire che non c'è nessun problema a far sposare i preti, non è formalmente eretico ma sta diffondendo un'errore perchè nella mente della Chiesa il celibato è stato sempre pensato inerente al sacerdozio cattolico. E non lo puoi ridurre ad una mera legge ecclesiastica anche se di fatto il modo in cui funziona è questo.

L'apostasia è l'abbandono integrale della fede, oggi siamo in tempi di apostasia pratica ultra diffusa. La stragrande maggioranza delle persone e anche dei battezzati vivono come o peggio dei pagani. Molti di questi stanno lontani, ma molti di loro fanno parte della categoria dei praticanti non credenti. Si credono di essere super credenti, il don si è trovato di fronte che va anche in Chiesa alla domenica e si fa la comunione ma a livello di fede e di morale sta sotto un treno. Supponiamo una persona che convive, va a Messa e va a fare la comunione cosa c'è nella testa di quella persona? Non ha maturato il fatto che il Matrimonio è un sacramento e Gesù non si inventa cosa inutile e io non posso dire ne faccio a meno. La situazione in cui vive configura uno stato di peccato grave e non si può accostare all'eucarestia e ti devi confessare, ma se ho scelto di convivere non puoi essere confessato perchè ti manca il pentimento che è una delle condizioni necessarie per l'assoluzione. Dio perdona qualsiasi cosa a patto che ci sia pentiti.

La bestemmia è il contrario del dovere di professare la propria fede, la bestemmia è la menomazione della bontà e dell'onore divini mediante il pensiero o parole. Le bestemmie non sono soltanto da scaricatore di porto rivolte all'Altissimo - è anche dire: se Dio fosse buono questa cosa non sarebbe accaduta o perchè Dio sta permettendo questo? Perchè si sta toccando la bontà e l'onore divino - tu chi sei per giudicare ciò? I disegni di Dio vanno adorati, come ti permetti ad attribuire a Dio un male quando il male è generato dal peccato? La Bestemmia contro lo Spirito Santo è il peccato imperdonabile - il don dice che se li sente una sente una coscienze scrupolosa è la fine - ( l’impugnazione della verità conosciuta e l’invidia della grazia altrui, la disperazione della salvezza e la presunzione di salvarsi senza merito, l’ostinazione nel peccato e l’impenitenza finale.). Sono situazioni che fino a quando perdurano mettono l'anima in uno stato di chiusura radicale di fronte a Dio e quindi impenetrabile all'azione dello Spirito Santo - se questa situazione dovesse cessare - se io un bel giorno (esempio) mi alzo e decido che i peccati contro il 6° comandamento non sono più peccati e quindi mi metto a fare quello che mi pare su questa materia - se poi mi ravvedo e chiedo perdono, lo sapevo bene, ci credevo ecc... è chiaro che si rientra da questa cosa. Di per sè ci sono alcuni punti di non ritorno, il don è convintissimo che la pratica dello sbattezzo sia un peccato contro lo Spirito Santo e la riparazione di un peccato del genere lasciamo che sia Dio a determinarla. Una cosa del genere assomiglia al gesto di Luciferino, è un'atto voluto e studiato e realizzato con malizia estrema contro Dio con il quale non ci si vuole avere nulla a che fare. Preghiamo il Signore che ci liberi da queste follie.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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