Il Vangelo secondo Giovanni, quindicesimo incontro. La parte conclusiva del capitolo 16 ed il capitolo diciassettesimo. La grande preghiera sacerdotale di Gesù. Gesù e i suoi discepoli non sono del mondo, ma consacrati e santificati nella verità, per dare gloria a Dio e per gustare la vita eterna nel conoscere Lui e il suo inviato, Gesù Cristo Signore nostro. Presentazione, lettura e commento dei testi. Mercoledì 10 Novembre 2021
Riprendiamo gli incontri con il Vangelo di san Giovanni. Ci troviamo nella seconda parte del Vangelo di san Giovanni che si chiama il libro dell'ora che va dal capitolo 13° fino alla morte di Gesù. Tutta la tensione del Vangelo va avanti fino al momento clou dove Gesù soffre e si immola per i suoi discepoli. Puntata n.15 e ci siamo fermati al capitolo 16°, che è quello conclusivo del discorso d'addio di Gesù - c'è la grande preghiera sacerdotale di Gesù. Si inizia dal versetto 16 (capitolo 16) in poi.
Lettura (e conclusione dal versetto 16) commento del capitolo 16. Da notare alcune cose: ricorre l'esortazione di Gesù a pregare il Padre nel suo nome. La liturgia su questo è una grandissima maestra, non esiste quasi preghiera liturgica che si rivolga al Padre con l'intercessione del Figlio (per Cristo Nostro Signore...chiedere al Padre nel suo nome). Si possono fare preghiere direttamente a Gesù e in quel caso lo riconosciamo come Dio (tu che vivi e regni nei secoli dei secoli ecc...) Gesù qua sta parlando della sua morte e resurrezione:
"..16Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete»..." Gesù
Non lo vedremo in quanto morto e sepolto, e poi mi vedrete perchè sarò resuscitato. Un tema tipico in San Giovanni Gesù parla e i discepoli non capiscono. C'è questa incomprensione perpetua o quasi tra quello che Gesù dice e i discepoli non capiscono.
"..21La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 22Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia..." Gesù
Ci sono due livelli: quello universale, perchè il mondo intero si possa rallegrare a causa della Redenzione avvenuta, voi dovrete piangere a causa di quello che sta per accadere a breve, ma c'è anche la dimensione personale, voi passerete per questa prova ma i primi a provare la gioia sarete voi. Qua chi è donna lo può capire meglio, per avere un bambino bisogna passare attraverso le doglie del parto. Però tutte le mamme appena visto il bambino si sono dimenticate di tutto e vale sia per Gesù che per gli Apostoli, varrà anche per noi; in questa vita terrena siamo nel travaglio, nella prova, nella tristezza, c'è da attraversare tribolazioni e arriverà un giorno in cui - è bello ogni giorno che passa dire da credenti, alla sera, un giorno in meno in questa valle di lacrime e un giorno in meno all'incontro con il Signore e questa valle di lacrime diventerà un ricordo - e se l'abbiamo vissuto bene lo benediremo se abbracceremo la Divina Volontà tutti i travagli che dovremo vivere noi - non a certo ai livelli di Gesù - anche noi avremo la gioia che nessuno ce la potrà togliere in Paradiso. Anche qua possiamo pregustare la gioia celeste quando il Signore ci dà delle sue consolazioni, lo Spirito Santo è anche chiamato Consolatore.
"..24Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.." Gesù
Quando il Signore ci ascolta nelle preghiera anche lì sperimentiamo la gioia.
"..25Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre..." Gesù
La nostra conoscenza di Dio in questo mondo la conoscenza di Dio è imperfetta. E' un'ora che allude al momento in cui potremmo conoscere il Volto del Padre faccia a faccia. Gesù ci anticipa
"..27il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.." Gesù
"..28Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre»..." Gesù
Il Vangelo di san Giovanni è riassunto così. Inizia con la contemplazione di Dio, Gesù esce dal Padre e viene nel mondo, compie i 7 segni e l'opera della Redenzione, Risorge e torna al Padre. La struttura del Vangelo di san Giovanni è conforme a questa cosa. Gli altri Vangeli partono o dal racconto dell'infanzia (san Matteo e san Luca) o san Marco parte da san Giovanni Battista.
"..29Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. 30Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». 31Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me..."
Dietro a queste parole ci sono sempre dei richiami esistenziali. Nell'ora della prova, spesso e volentieri si sperimenta questa umana solitudine, chi ci è passato un pochino lo sa. A volte è un fatto molto constatabile, chi avuto un'intervento chirurgico per esempio, ci sono i tuoi famigliari che ti accompagnano ma arriva un momento in cui prendono, ti spogliano nudo e ti mettono sul tavolo e ti fanno l'anestesia e tu stai solo ed avverti la solitudine. Quando moriremo potremmo essere circondati dai familiari ma siamo noi che dobbiamo morire, ci possono essere delle prove che ci fanno stare soli, delle volte è un fatto molto reale e disposto - se non voluto da Dio - che vuole la nostra forza per entrare nelle tribolazioni sia Lui.
"..33Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» Gesù
Attenzione. Il verbo di vincere mondo è proprio la vittoria da cui deriva Nikao, qua il verbo si trova al tempo perfetto. Gesù ha iniziato a vincere il mondo da quando si è incarnato, lo ha vinto in tutta la sua vita terrena e lo sta vincendo anche in quel momento - è come il Piena di Grazia della Madonna - e lo vincerà definitivamente con la morte di Corce. La vita di Gesù è stato un vincere continuamente. Nel Vangelo di san Giovanni il termine cosmos (mondo in italiano) può valere sia come Universo, sia come pianeta ma in questo caso vale come mondo dominato dal principe di questo mondo e che giace sotto il peccato. Questo mondo deve essere combattuto e vinto. San Giovanni nelle sue lettere dice di non amare il mondo (il mondo in quanto opponendosi a Dio o schiavo della concupiscenza dei sensi e carne).
"..33Vi ho detto questo perché abbiate pace in me...." Gesù
Gesù parla con il tempo perfetto, un'azione iniziata nel passato e che sta continuando nel tempo presente, rievocate quello che vi ho detto per trovare pace in Gesù, non si trova nel mondo. Se ci pensiamo bene dov'è che si trova la pace? La pace si trova riposando in Dio, nella sua fedeltà e nella sua promessa. Io ho vinto - dice Gesù - sottinteso - voi con me.
Capitolo 17°: bellissima preghiera sacerdotale con cui si chiude il discorso d'addio. Lettura.
Abbiamo fatto caso a quante volte ricorre la parola mondo e a quante volte ricorre questa dicotomia tra Lui e i suoi e il mondo? Voi non siete del mondo?
("...11Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo,...mentre sono nel mondo.... 14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.....15Non prego che tu li tolga dal mondo,....16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.....18Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo;....") esempio.
Il senso di queste parole è che Gesù prende alcune persone e li tira fuori dal mondo soggetto al potere delle tenebre, lo scopo di Gesù è di tirare fuori delle persone per tirare fuori altre persone, però c'è una parte del mondo (che conosce soltanto Gesù) che non si lascerà tirare fuori. Ecco perchè ad un certo punto Gesù dice:
"...9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi... " Gesù
Nel mondo ci sono i figli della perdizione rappresentati purtroppo da Giuda. Per questi non c'è preghiera. E' una realtà misteriosa ma tale. Purtroppo nel mondo di ogni luogo e tempo, ci sono - noi a differenza di Gesù non sappiamo chi si ostinerà nel male commettendo uno o più peccati contro lo Spirito Santo di conseguenza non arriveranno all'eterna salvezza, non perchè Gesù non li voglia, ma perchè saranno cuori induriti, figli della perdizione. Sono voluti rimanere dominati dal maligno.
1Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te...."
Prima il momento dei segni e adesso è l'ora. E attenzione, qua abbiamo un indicativo perfetto attivo. E' giunta ora. Quest'ora, i verbi in greco sono uno spettacolo, l'ora di Gesù non è iniziata il Giovedì santo, lì ha trovato il culmine, ma l'ora di Gesù è iniziata nello stesso istante del concepimento (rivelazioni private) quando la croce è stata pianata al suo concepimento (vedasi anche Luisa Piccareta). Si tratta di cose molto profonde e misteri molto grandi. La glorificazione del Padre da parte del Figlio avviene sulla croce. Gesù adempie la sua missione di dare al Padre la maggior gloria possibile immolandosi in Croce, un sacrificio perfettissimo che più grande di esso non ci sarebbe stato.
".. 2Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato..." Gesù
In greco essere umano usa il termine sarcos, cioè sopra ogni essere con la natura decaduta. E' un mistero, di fronte a Dio ci sono tantissimi misteri, coloro che Dio gli ha dato, adesso siamo 7 miliardi...quanti sono i cattolici? 1? e gli altri 5 miliardi come mai non sono entrati nella Chiesa? Colpa nostra o mistero? Che cos'è la vita eterna? Vogliamo gustare la vita anche qua?
"..3Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.." Gesù
Dio ci ha creato per conoscerlo, tutti coloro che non si adoperano e non dedicano tempo, energia, passione alla conoscenza di Dio e di Colui che ha mandato, la vita eterna non la conosceranno. La felicità che non conosce alterazioni e la pace che non può essere vinta dal turbamento e dall'angoscia. La vita eterna è questa. Nel vangelo di san Giovanni si dice che in Lui era la Vita e le tenebre non l'hanno sopraffatta.
"..4Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare.." Gesù
Forse lo si sa già, ma in Dio ci sono due glorie: gloria intrinseca di Dio, la sua Maestà infinita, la sua Essenza Divina ecc... la gloria è il peso specificio di Dio, è qualcosa di ciò che Dio è, è sua e nessuna gliela può aumentare, diminuire, togliere e toccare. Gesù sta parlando della gloria accidentale..come diamo gloria a Dio? Facendo la sua Volontà. Dà a Dio quello che gli deve dare in quanto creatura, se questo non glielo dà la creatura toglie a Dio la gloria accidentale. Mentre le creature non intelligenti la gloria a Dio gliela rendono per il semplice fatto che fanno ciò per cui sono state fatte e programmate da Dio stesso, l'acqua fa l'acqua, il gatto fa il gatto ecc.. ma per noi abbiamo la libertà di fare gli uomini e donne. Noi dobbiamo imparare ad esercitare bene la nostra libertà.
"..5E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse..." Gesù
Mi sono mortificato, adesso arriva l'ora della Passione in cui si annienterà ma poi verrà glorificato nella Resurrezione.
"..6Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola..." Gesù
C'è stata questa estrazione, tutte le creature sono di proprietà divina, Dio le ha dati Gesù, qua il verbo si trova all'auristo, c'è un momento preciso del passato in cui queste persone sono passati dall'essere del mondo all'essere di Gesù. Nella nostra vita ci dovrebbe essere un momento preciso e determinato. In italiano il secondo passaggio non rende bene, "..tu li hai dati a me..." verbo all'auristo, un'azione puntuale che si è verificata in un dato momento preciso e lì è finita. Ricordate quando san Giovanni nel capitolo 2 quando Gesù (alle 16 del pomeriggio) toglie San Giovanni ed Andrea dal mondo. Poi torna il verbo - osservato - al perfetto, lo hanno fatto e lo continueranno a fare nonostante la debacle che faranno.
"..7Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato..." Gesù
"..9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi.." Gesù
Parla del mondo che giace sotto il potere delle tenebre e che lì resterà.
"..10Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro..." Gesù
Perchè è glorificato in loro? Il verbo è ancora al perfetto, nonostante l'imperfezione degli Apostoli - Gesù parla e loro non capiscono - Gesù sta sempre su un piano al di sopra - però ci hanno provato, hanno investito e mettendo Gesù al primo posto come loro Signore gli hanno dato gloria.
"..11Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi..." Gesù
Essere una cosa sola con Gesù. La grande unità della Chiesa, di Chiesa di Cristo ce ne è una sola, l'unità nella Chiesa si realizza attraverso delle cose ben precise, noi non siamo tutti quanti uguali, abbiamo una diversità ma l'unità si trova nell'unità nella Fede, nessuno può allontanarsi da questo e l'unità nella vita di Grazia e nessuno può inventarsi o togliere un sacramento. La Chiesa ha anche poi un corpo ordinato guidato dal successore di Pietro e degli Apostoli con cui va salvaguardata l'unità.
"..12Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura..." Gesù
Teniamo sempre presente che il destino come è comunemente inteso dagli esseri umani non esiste, la libertà delle persone è sempre un fatto reale e non tangibile. Ma se una cosa è scritta nella Scrittura non si può non compiere, non perchè il soggetto della profezia sia irriversibilmente destinato ma perchè Dio conosce fin dall'inizio tutto. Gesù - in quanto Dio - sapeva che Giuda apparteneva a quel numero di persone che si sarebbe dannato - però nella sua Santissima Umanità ha dovuto trattare come Giuda come se non sapesse nulla. L'ha accolto, lo ha mandato a predicare ecc... Giuda non ha ascoltato questo discorso ma fino alla lavanda dei piedi c'è stato.
"..13Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia..." Gesù
Quella gioia che nessuno può toglierci. Gioia piena alla tua presenza e dolcezza senza fine alla tua destra.
"..14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo..." Gesù
Per noi essere odiati dal mondo è un punto d'onore perchè nel mondo c'è il diavolo e se ti amano i mondani vuol dire che ti riconoscano come loro. Tutti abbiamo bisogno di essere custoditi dal maligno.
"..15Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. 16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; 19per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità..." Gesù
La Chiesa non può essere piaciona nei confronti del mondo, non può livellarsi o cedere o scendere a patti o compromessi. Non è possibile. Noi siamo consacrati nella Verità e per noi la Verità è una delle cose più importanti che esista, dobbiamo portarla avanti senza compromessi - ma con carità. Il verbo greco è santificali nella verità. Aghiazo. Perchè siano santificati nella Verità.
Noi non siamo nel mondo, siamo santificati o consacrati nella Verità. Presi dal mondo, dovendo custodirci dal maligno e tutti di Gesù e incamminati verso la vita eterna con una conoscenza maggiore del Padre che ci ha mandato suo Figlio.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Riprendiamo gli incontri con il Vangelo di san Giovanni. Ci troviamo nella seconda parte del Vangelo di san Giovanni che si chiama il libro dell'ora che va dal capitolo 13° fino alla morte di Gesù. Tutta la tensione del Vangelo va avanti fino al momento clou dove Gesù soffre e si immola per i suoi discepoli. Puntata n.15 e ci siamo fermati al capitolo 16°, che è quello conclusivo del discorso d'addio di Gesù - c'è la grande preghiera sacerdotale di Gesù. Si inizia dal versetto 16 (capitolo 16) in poi.
Lettura (e conclusione dal versetto 16) commento del capitolo 16. Da notare alcune cose: ricorre l'esortazione di Gesù a pregare il Padre nel suo nome. La liturgia su questo è una grandissima maestra, non esiste quasi preghiera liturgica che si rivolga al Padre con l'intercessione del Figlio (per Cristo Nostro Signore...chiedere al Padre nel suo nome). Si possono fare preghiere direttamente a Gesù e in quel caso lo riconosciamo come Dio (tu che vivi e regni nei secoli dei secoli ecc...) Gesù qua sta parlando della sua morte e resurrezione:
"..16Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete»..." Gesù
Non lo vedremo in quanto morto e sepolto, e poi mi vedrete perchè sarò resuscitato. Un tema tipico in San Giovanni Gesù parla e i discepoli non capiscono. C'è questa incomprensione perpetua o quasi tra quello che Gesù dice e i discepoli non capiscono.
"..21La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 22Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia..." Gesù
Ci sono due livelli: quello universale, perchè il mondo intero si possa rallegrare a causa della Redenzione avvenuta, voi dovrete piangere a causa di quello che sta per accadere a breve, ma c'è anche la dimensione personale, voi passerete per questa prova ma i primi a provare la gioia sarete voi. Qua chi è donna lo può capire meglio, per avere un bambino bisogna passare attraverso le doglie del parto. Però tutte le mamme appena visto il bambino si sono dimenticate di tutto e vale sia per Gesù che per gli Apostoli, varrà anche per noi; in questa vita terrena siamo nel travaglio, nella prova, nella tristezza, c'è da attraversare tribolazioni e arriverà un giorno in cui - è bello ogni giorno che passa dire da credenti, alla sera, un giorno in meno in questa valle di lacrime e un giorno in meno all'incontro con il Signore e questa valle di lacrime diventerà un ricordo - e se l'abbiamo vissuto bene lo benediremo se abbracceremo la Divina Volontà tutti i travagli che dovremo vivere noi - non a certo ai livelli di Gesù - anche noi avremo la gioia che nessuno ce la potrà togliere in Paradiso. Anche qua possiamo pregustare la gioia celeste quando il Signore ci dà delle sue consolazioni, lo Spirito Santo è anche chiamato Consolatore.
"..24Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.." Gesù
Quando il Signore ci ascolta nelle preghiera anche lì sperimentiamo la gioia.
"..25Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre..." Gesù
La nostra conoscenza di Dio in questo mondo la conoscenza di Dio è imperfetta. E' un'ora che allude al momento in cui potremmo conoscere il Volto del Padre faccia a faccia. Gesù ci anticipa
"..27il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.." Gesù
"..28Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre»..." Gesù
Il Vangelo di san Giovanni è riassunto così. Inizia con la contemplazione di Dio, Gesù esce dal Padre e viene nel mondo, compie i 7 segni e l'opera della Redenzione, Risorge e torna al Padre. La struttura del Vangelo di san Giovanni è conforme a questa cosa. Gli altri Vangeli partono o dal racconto dell'infanzia (san Matteo e san Luca) o san Marco parte da san Giovanni Battista.
"..29Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. 30Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». 31Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me..."
Dietro a queste parole ci sono sempre dei richiami esistenziali. Nell'ora della prova, spesso e volentieri si sperimenta questa umana solitudine, chi ci è passato un pochino lo sa. A volte è un fatto molto constatabile, chi avuto un'intervento chirurgico per esempio, ci sono i tuoi famigliari che ti accompagnano ma arriva un momento in cui prendono, ti spogliano nudo e ti mettono sul tavolo e ti fanno l'anestesia e tu stai solo ed avverti la solitudine. Quando moriremo potremmo essere circondati dai familiari ma siamo noi che dobbiamo morire, ci possono essere delle prove che ci fanno stare soli, delle volte è un fatto molto reale e disposto - se non voluto da Dio - che vuole la nostra forza per entrare nelle tribolazioni sia Lui.
"..33Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» Gesù
Attenzione. Il verbo di vincere mondo è proprio la vittoria da cui deriva Nikao, qua il verbo si trova al tempo perfetto. Gesù ha iniziato a vincere il mondo da quando si è incarnato, lo ha vinto in tutta la sua vita terrena e lo sta vincendo anche in quel momento - è come il Piena di Grazia della Madonna - e lo vincerà definitivamente con la morte di Corce. La vita di Gesù è stato un vincere continuamente. Nel Vangelo di san Giovanni il termine cosmos (mondo in italiano) può valere sia come Universo, sia come pianeta ma in questo caso vale come mondo dominato dal principe di questo mondo e che giace sotto il peccato. Questo mondo deve essere combattuto e vinto. San Giovanni nelle sue lettere dice di non amare il mondo (il mondo in quanto opponendosi a Dio o schiavo della concupiscenza dei sensi e carne).
"..33Vi ho detto questo perché abbiate pace in me...." Gesù
Gesù parla con il tempo perfetto, un'azione iniziata nel passato e che sta continuando nel tempo presente, rievocate quello che vi ho detto per trovare pace in Gesù, non si trova nel mondo. Se ci pensiamo bene dov'è che si trova la pace? La pace si trova riposando in Dio, nella sua fedeltà e nella sua promessa. Io ho vinto - dice Gesù - sottinteso - voi con me.
Capitolo 17°: bellissima preghiera sacerdotale con cui si chiude il discorso d'addio. Lettura.
Abbiamo fatto caso a quante volte ricorre la parola mondo e a quante volte ricorre questa dicotomia tra Lui e i suoi e il mondo? Voi non siete del mondo?
("...11Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo,...mentre sono nel mondo.... 14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.....15Non prego che tu li tolga dal mondo,....16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.....18Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo;....") esempio.
Il senso di queste parole è che Gesù prende alcune persone e li tira fuori dal mondo soggetto al potere delle tenebre, lo scopo di Gesù è di tirare fuori delle persone per tirare fuori altre persone, però c'è una parte del mondo (che conosce soltanto Gesù) che non si lascerà tirare fuori. Ecco perchè ad un certo punto Gesù dice:
"...9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi... " Gesù
Nel mondo ci sono i figli della perdizione rappresentati purtroppo da Giuda. Per questi non c'è preghiera. E' una realtà misteriosa ma tale. Purtroppo nel mondo di ogni luogo e tempo, ci sono - noi a differenza di Gesù non sappiamo chi si ostinerà nel male commettendo uno o più peccati contro lo Spirito Santo di conseguenza non arriveranno all'eterna salvezza, non perchè Gesù non li voglia, ma perchè saranno cuori induriti, figli della perdizione. Sono voluti rimanere dominati dal maligno.
1Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te...."
Prima il momento dei segni e adesso è l'ora. E attenzione, qua abbiamo un indicativo perfetto attivo. E' giunta ora. Quest'ora, i verbi in greco sono uno spettacolo, l'ora di Gesù non è iniziata il Giovedì santo, lì ha trovato il culmine, ma l'ora di Gesù è iniziata nello stesso istante del concepimento (rivelazioni private) quando la croce è stata pianata al suo concepimento (vedasi anche Luisa Piccareta). Si tratta di cose molto profonde e misteri molto grandi. La glorificazione del Padre da parte del Figlio avviene sulla croce. Gesù adempie la sua missione di dare al Padre la maggior gloria possibile immolandosi in Croce, un sacrificio perfettissimo che più grande di esso non ci sarebbe stato.
".. 2Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato..." Gesù
In greco essere umano usa il termine sarcos, cioè sopra ogni essere con la natura decaduta. E' un mistero, di fronte a Dio ci sono tantissimi misteri, coloro che Dio gli ha dato, adesso siamo 7 miliardi...quanti sono i cattolici? 1? e gli altri 5 miliardi come mai non sono entrati nella Chiesa? Colpa nostra o mistero? Che cos'è la vita eterna? Vogliamo gustare la vita anche qua?
"..3Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.." Gesù
Dio ci ha creato per conoscerlo, tutti coloro che non si adoperano e non dedicano tempo, energia, passione alla conoscenza di Dio e di Colui che ha mandato, la vita eterna non la conosceranno. La felicità che non conosce alterazioni e la pace che non può essere vinta dal turbamento e dall'angoscia. La vita eterna è questa. Nel vangelo di san Giovanni si dice che in Lui era la Vita e le tenebre non l'hanno sopraffatta.
"..4Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare.." Gesù
Forse lo si sa già, ma in Dio ci sono due glorie: gloria intrinseca di Dio, la sua Maestà infinita, la sua Essenza Divina ecc... la gloria è il peso specificio di Dio, è qualcosa di ciò che Dio è, è sua e nessuna gliela può aumentare, diminuire, togliere e toccare. Gesù sta parlando della gloria accidentale..come diamo gloria a Dio? Facendo la sua Volontà. Dà a Dio quello che gli deve dare in quanto creatura, se questo non glielo dà la creatura toglie a Dio la gloria accidentale. Mentre le creature non intelligenti la gloria a Dio gliela rendono per il semplice fatto che fanno ciò per cui sono state fatte e programmate da Dio stesso, l'acqua fa l'acqua, il gatto fa il gatto ecc.. ma per noi abbiamo la libertà di fare gli uomini e donne. Noi dobbiamo imparare ad esercitare bene la nostra libertà.
"..5E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse..." Gesù
Mi sono mortificato, adesso arriva l'ora della Passione in cui si annienterà ma poi verrà glorificato nella Resurrezione.
"..6Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola..." Gesù
C'è stata questa estrazione, tutte le creature sono di proprietà divina, Dio le ha dati Gesù, qua il verbo si trova all'auristo, c'è un momento preciso del passato in cui queste persone sono passati dall'essere del mondo all'essere di Gesù. Nella nostra vita ci dovrebbe essere un momento preciso e determinato. In italiano il secondo passaggio non rende bene, "..tu li hai dati a me..." verbo all'auristo, un'azione puntuale che si è verificata in un dato momento preciso e lì è finita. Ricordate quando san Giovanni nel capitolo 2 quando Gesù (alle 16 del pomeriggio) toglie San Giovanni ed Andrea dal mondo. Poi torna il verbo - osservato - al perfetto, lo hanno fatto e lo continueranno a fare nonostante la debacle che faranno.
"..7Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato..." Gesù
"..9Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi.." Gesù
Parla del mondo che giace sotto il potere delle tenebre e che lì resterà.
"..10Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro..." Gesù
Perchè è glorificato in loro? Il verbo è ancora al perfetto, nonostante l'imperfezione degli Apostoli - Gesù parla e loro non capiscono - Gesù sta sempre su un piano al di sopra - però ci hanno provato, hanno investito e mettendo Gesù al primo posto come loro Signore gli hanno dato gloria.
"..11Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi..." Gesù
Essere una cosa sola con Gesù. La grande unità della Chiesa, di Chiesa di Cristo ce ne è una sola, l'unità nella Chiesa si realizza attraverso delle cose ben precise, noi non siamo tutti quanti uguali, abbiamo una diversità ma l'unità si trova nell'unità nella Fede, nessuno può allontanarsi da questo e l'unità nella vita di Grazia e nessuno può inventarsi o togliere un sacramento. La Chiesa ha anche poi un corpo ordinato guidato dal successore di Pietro e degli Apostoli con cui va salvaguardata l'unità.
"..12Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura..." Gesù
Teniamo sempre presente che il destino come è comunemente inteso dagli esseri umani non esiste, la libertà delle persone è sempre un fatto reale e non tangibile. Ma se una cosa è scritta nella Scrittura non si può non compiere, non perchè il soggetto della profezia sia irriversibilmente destinato ma perchè Dio conosce fin dall'inizio tutto. Gesù - in quanto Dio - sapeva che Giuda apparteneva a quel numero di persone che si sarebbe dannato - però nella sua Santissima Umanità ha dovuto trattare come Giuda come se non sapesse nulla. L'ha accolto, lo ha mandato a predicare ecc... Giuda non ha ascoltato questo discorso ma fino alla lavanda dei piedi c'è stato.
"..13Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia..." Gesù
Quella gioia che nessuno può toglierci. Gioia piena alla tua presenza e dolcezza senza fine alla tua destra.
"..14Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo..." Gesù
Per noi essere odiati dal mondo è un punto d'onore perchè nel mondo c'è il diavolo e se ti amano i mondani vuol dire che ti riconoscano come loro. Tutti abbiamo bisogno di essere custoditi dal maligno.
"..15Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. 16Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; 19per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità..." Gesù
La Chiesa non può essere piaciona nei confronti del mondo, non può livellarsi o cedere o scendere a patti o compromessi. Non è possibile. Noi siamo consacrati nella Verità e per noi la Verità è una delle cose più importanti che esista, dobbiamo portarla avanti senza compromessi - ma con carità. Il verbo greco è santificali nella verità. Aghiazo. Perchè siano santificati nella Verità.
Noi non siamo nel mondo, siamo santificati o consacrati nella Verità. Presi dal mondo, dovendo custodirci dal maligno e tutti di Gesù e incamminati verso la vita eterna con una conoscenza maggiore del Padre che ci ha mandato suo Figlio.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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