Passa ai contenuti principali

Perché siamo stati creati

Il senso e il fine della vita. Il Paradiso e l'inferno: cosa sono. Chi merita il Paradiso e chi merita l'inferno. La giustizia infinita di Dio. La descrizione dell'inferno secondo la visione di santa Faustina Kowalska. Ciclo di catechesi "Il catechismo di san Pio X", seconda puntata, Mercoledì 24 Novembre 2021

Questo Catechismo aveva come punto a suo favore che è la chiarezza, Dio in questa vita ne conosciamo poco, a stento ci rappresentiamo le cose della terra (dice san Paolo), figuriamoci le cose del Cielo e Dio nessuno l'ha mai visto dice san Giovanni...tutto ciò che ha che fare con Dio e la Fede è un mistero, è un qualcosa che sfugge per quanto ne possiamo dire è sempre non perfettamente comprensibile. Ma se uno non fa chiarezza perde tempo. Il don crede che molte persone non abbiano la vita di fede perchè hanno perso la vita di fede e non sanno più chi sia Dio, le grandi coordinate della propria esistenza e quali siano le grandi domande. E questo è un male, perchè il dilagare dell'esistenzialismo* o dell'empirismo** ha fatto cadere in disgrazia o nel ridicolo la dottrinale della fede sulla quale la nostra esperienza di fede poi si basa. Senza un minimo di fondamento si vaga nell'indistinto e nel confuso e non c'è nessuna esperienza di Dio e di fede.

(*Indirizzo del pensiero contemporaneo che concepisce la filosofia come analisi dell'esistenza, cioè del modo d'essere specifico, originale e proprio dell'uomo, e come chiarimento del rapporto tra l'uomo e l'essere (società, mondo, Dio).

(**Nel linguaggio filosofico, qualsiasi dottrina che ritenga l'esperienza unico fondamento del conoscere dal punto di vista oggettivo /Superficialità dovuta a scarsa informazione o a mancanza di approfondimento) -- Google

Siamo arrivati al famosissimo numero 13.

13. Per qual fine Dio ci ha creati?
Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell'altra, in paradiso.

Che campiamo a fare? Che campo io a fare? Come mai ci sono anzichè non ci sono? Che cos'è la vita? Cosa succede dopo la morte? Farsele sul serio queste domande. Facile facile ma profondo. Rispondendo a questa domanda noi comprenderemo come la stragrande maggioranza dei mortali è fallita, quando uno fallisce l'obbettivo, il termine peccato in ebraico si chiama con un verbo che vuol dire fallire il bersaglio. E' come quando uno spara al poligono di tiro ma manca le sagome. La vita non serve a godersi quei 4 piaceri inutili. Se una persona vive secondo il capitolo 13, cosa gliene importa delle restrizioni (causa Covid) ai luoghi di divertimento. La prima cosa: la conoscenza di Dio. Dedicare del tempo per conoscere Dio. Il don ha una pena nel cuore grandissima per tante persone che non stanno neanche dove stia di casa Dio. Ma se tu non dedichi tempo a conoscere Dio non lo ami, amare Dio è la cosa più bella che possa esistere anche in questa vita - basta leggere le vite dei Santi - molte persone quando sentono che bisogna amare Dio con tutte le forze restano stupite: primo perchè non sanno neanche se esiste e poi pensano che sia un'essere confuso, indistinto che stia da qualche parte ecc... come faccio ad amarlo? Io posso amare qualcuno in carne ed ossa...ma i Santi amavano il Signore con amore ardentissimo. Oggi si parla della carità ai poveri ecc.. opere buone ecc.. ma la carità non è questo, l'inno alla Carità non parla principalmente dell'amore al prossimo ma il primo è per Dio. Come fai a dare la vita per Dio? Come fai ad impiegare e spenderti? Dall'amore nasce al servizio, se tu ami, fare la Sua Volontà è la cosa più leggera che esista. Perchè tu sai che se fai quella cosa tu lo fai contento. E quando una persona ama gode di fare contento l'altro, una delle forme d'amore più pure è l'amore materno, la mamma vive per il figlio perchè sia contento e non gli importa della rinuncie. Non si va in Paradiso se non si serve il Signore ma non lo si fa se non lo si conosce e non lo si ama. Ecco perchè è così importante la conoscenza, ecco perchè nella Sacra Scrittura si dice che il popolo di Dio perisce per mancanza di conoscenza. Guai a chi trascura di aiutare il prossimo a conoscere Dio o a chi trascura la propria formazione. Gesù rimprovera i suoi compaesani nella Bibbia perchè la regina di saba fece un viaggio grandissimo per l'epoca per andare a vedere Salomone ed ecco qua c'è qualcuno più grande di lui e gli abitanti di Ninive - che ebbero una predicazione umanamente odiosa - se non la piantate, 40 giorni di tempo e la città sarà distrutta - arrivederci e grazie. Ma quelli si sono convertiti e hanno fatto digiuni e penitenze. Tu sei stato creato per conoscerlo, amarlo e servirlo e poi goderlo in Paradiso. Se non vai in Paradiso è la fine. La fine non è se ti viene una malattia e muori, questa non è la fine. La fine non è se ti capita qualche disgrazia, grossa croce ecc..., è tutto relativo e di passaggio, fra 100/200 anni nessuno di noi qua presenti ci saranno sul pianeta terra. Adesso ci sembra che le tribolazioni e persecuzioni siano senza fine, ma il giusto vivrà mediante la fede ma se non ce l'hai perisci. I grandi canti popolari, in Cielo andrò a vederla un dì, nel Cielo patria mia.... nel 2021 (adesso non so) erano tutti preoccupati di morire e allo stesso tempo c'era un disegno di legge per dare la morte (eutanasia). Ma qualcuno può spiegare al don questa follia? Se la vita terrena è così importante, e dobbiamo mettere in lockdown una nazione per impedire di prenderci una cosa che potrebbe portarci - forse - alla morte, e contestualmente in parlamento discutiamo del diritto di una persona di porre fine alla propria vita e che significa il dovere da parte di qualcuno, cioè un medico, di dare la morte. Ma di cosa stiamo parlando? Se uno sta dentro un'ottica soprannaturale, si mette il capitolo 13 di san Pio X ha altro a cui pensare e campare. Per tutti viene il Giudizio di Dio. Baldassar (Profeta Daniele, AT) stava facendo un banchetto con orge e concubine e un bel giorno dice massì mio padre ha distrutto il tempio e decide di usare i calici del tempio di Gerusalemme....ogni tanto Nostro Signore gli fa prendere un bell'infarto in diretta.

LIBRO DEL PROFETA DANIELE - 5

1Il re Baldassàr imbandì un grande banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. 2Quando Baldassàr ebbe molto bevuto, comandò che fossero portati i vasi d’oro e d’argento che Nabucodònosor, suo padre, aveva asportato dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine. 3Furono quindi portati i vasi d’oro, che erano stati asportati dal tempio di Dio a Gerusalemme, e il re, i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; 4mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d’oro, d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. 5In quel momento apparvero le dita di una mano d’uomo, che si misero a scrivere sull’intonaco della parete del palazzo reale, di fronte al candelabro, e il re vide il palmo di quella mano che scriveva. 6Allora il re cambiò colore: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i suoi ginocchi battevano l’uno contro l’altro...... (tutto il capitolo 5)

Scherza con il fuoco, mettiti ad irridire Dio e questa è la sorte che farai. Noi puntiamo al Paradiso. La vita in questo mondo - che noi amiamo, va curata e preservata ecc.. - noi non possiamo alterare il nostro stato di salute, ma noi non abbiamo l'idolatria della vita terrena perchè finirà. Lo lasciamo decidere a Dio come e quando. Noi dal canto nostro noi dobbiamo curare il nostro stato di salute in modo tale da non esporre il nostro organismo a nessun stato di pericoli, noi non possiamo suicidarsi nè direttamente nè indirettamente. Una persona viziosa è un suicida non in senso stretto ma perchè (per esempio) un fumatore o obeso causando danni al proprio organismo. Io devo sapere le conseguenze delle mie azioni e non posso fare spallucce e tapparmi le orecchie sulle conseguenze delle mie azioni. Queste cose non sono atti di virtù.

Che cos'è il Paradiso? Non l'abbiamo mai visto ma possiamo avere un'idea remota. Attraverso la fede si arriva ad una conoscenza certa anche se imperfetta - se uno ti dicesse che tra 5 minuti si muore...che pensi? L'unico problema - c'è sempre un solo problema - è che: siamo pronti? Stai in grazia? Preghi? Da quanto ti sei confessato? Devi chiedere perdono a qualcuno? E allora partiamo. O rimaniamo in terra per conoscerlo, amarlo di più. Sia che viviamo o che moriamo sia lodato il Signore. Il don crede che una grande vita di Fede ci aiuterà tantissimo e diventerà una testimonianza vivente di fronte a tanti.

14. Che cos'è il paradiso?
Il paradiso è il godimento eterno di Dio, nostra felicità, e, in Lui, di ogni altro bene, senza alcun male.

La gloria essenziale ed accidentale, in poche parole la felicità. La felicità è vedere Dio faccia a faccia. Su questo non possiamo avere un'idea adeguata - ma per la gloria accidentale possiamo farlo. C'è un libro che si chiama Libro di Tenera Amata, un'anima beata ci descrive il Paradiso che ci attende. In questo libro, uno dei libri più belli che il don abbia mai letto, questa ragazza che aveva visto il protagonista una volta, lì parla di tante cose attinenti alla gloria accidentale. La gloria essenziale ucciderebbe di gioia la persona vivente. I martiri andavano a morire cantando, non lo avevano letto il libro, ma non vedevano l'ora ma dovevano passare attraverso i tormenti. Ci sono i liquori celesti, ne bevi quanti ne vuoi e non ti ubriachi, tutte le cose belle che ci sono su questa vita ci sono all'ennesima potenza nessuna esclusa e senza alcun male - non esiste sofferenza, nessun desiderio represso ecc... questa non è una favola. Chi non va in Paradiso va all'inferno.

15. Chi merita il paradiso?
Merita il paradiso chi è buono, ossia chi ama e serve fedelmente, Dio, e muore nella sua grazia

Oggi la gente pensa che vadano tutti in Paradiso, anche ai funerali si sente dire che il defunto di turno è diventato un'angelo che prega per noi...ma chi te l'ha detto? In Paradiso non ci vanno tutti, ci va chi è buono, chi ama e serve fedelmente Dio e muore nella sua grazia. Chi ama e serve fedelmente, Dio, e muore nella sua grazia, il resto non ci va in Paradiso. Il fatto che vadano tutti quanti in Paradiso è una frottola che serve a riempire l'inferno (perchè così uno trascura di salvarsi pensando di essere salvo in modo automatico ndr) che è già pieno. Questa salvezza per tutti, quello che hai fatto hai fatto non importa, ha pagato tutto Gesù - non importa che tu bestemmiavi, non andavi a Messa, facevi sesso sfrenato etero- omo ecc.. ruberie, omicidi, angariamenti del prossimo ecc.... tanto se muori vai in Paradiso secondo alcuni certi modi di pensare e di predicare. Ma che non tutti si salvino sta scritto nella Bibbia, san Pietro dice lavorate mentre conseguite la salvezza delle vostre anime, la salvezza della propria anima non è una cosa scontata... la salvezza dell'anima è un traguardo oneroso, raggiungibile, ma tu ci vai se conosci, ami e servi Dio, accogli la sua grazia e la mantieni la sua grazia fino alla fine. Il Paradiso è un dono di Dio, se Gesù non fosse morto in Croce, in Paradiso non ci sarebbe entrato nessuno. Ma c'è anche la parabola dell'inviato a nozze che si presenta senza abito che viene cacciato fuori con le mani e piedi legati. L'abito nuziale sono le opere buone dei santi, non si entra senza veste bianca in Paradiso.

16. I cattivi che non servono Dio e muoiono in peccato mortale, che cosa meritano?
I cattivi che non servono Dio e muoiono in .peccato mortale, meritano l'inferno.

La sagra delle scemenze udite dal don: l'inferno non esite, i diavoli non esistono, sono una rappresentazione mitologica del concetto del male, le possessioni demoniache nel Vangelo non esistono, sono malattie psichiatriche, oppure esiste ma è vuoto, figurati che Dio tolleri eterni tormenti per qualcuno. Qualcuno dice che vuoto non può essere (san Matteo 25 Gesù dice che qualcuno ci finirà) ma è lecito sperarlo. Con Matteo 25? Alcuni ci vanno eccome. (san Matteo 25, 31-46)

("..31Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra...........45Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna»)

Il primo segreto di Fatima è la visione dell'Inferno e non è un caso che nel 1917 a questi ragazzini gli sia pigliato un'infarto. Il cardinal Siri diceva che per andare in Paradiso ci devi credere ma per andare all'inferno non devi fare nulla e devi fare quello che ti pare. Il motto del fondatore dei satanisti era: fai quello che vuoi. (E andrai a finire all'inferno). Dopo la morte, per chi andrà all'inferno, dall'altra parte il diavolo li saluterà e gli farà vedere l'inferno (che secondo le persone non esisteva). Quando arriverà la sorpresa è tardi, non c'è più tempo - le persone scherzano con il fuoco, quando arrivano periodi difficili, perchè molti reagiscono in modalità scomposte? Il motivo è perchè non sono pronti, molti non credono a Medjugorje, liberissimi, la Chiesa non si è pronunciata, quaranta e passa più di apparizioni, ti pare che la Madonna dica le stesse cose? Ma è proprio perchè è necessario prepararsi bene per questi tempi e il tipo di vita e il tenore di grazia e preghiere che Lei propone a tutti è elevato...chi fa il digiuno a pane ed acqua? Il rosario intero tutti i giorni. Messa e comunione tutti giorni, confessione minimo una volta al mese e meglio ogni 8 giorni, almeno 15 minuti al giorno (ecco conoscere Dio) di meditazione preferibilmente sulla Sacra Scrittura. Un fedele laico deve prendersi almeno 2 ore. Prova fare a questo per 40 e prova con questa attrezzatura queste situazioni limite e non ti farà nè caldo nè freddo. Per 40 anni (la meditazione è del 2021) quanti sono 4 rosari al giorno? 90 rosari al mese e 40.000 rosari per 40 anni. E' la stessa cosa avere questo numero di rosari recitati o no? Quante messe uno si è fatto? Una persona che non fa poco o nulla...cosa sarà?

17. Che cos'è l'inferno?
L'inferno è il patimento eterno della privazione di Dio, nostra felicità, e del fuoco, con ogni altro male senza alcun bene.

Privazione di Dio cioè privazione del danno, che è la cosa più grande in assoluto e del fuoco e con altro male senza alcun bene. L'orrore dell'inferno non è immaginabile a mente umana così anche il Paradiso. Qua ci sono descritte le tre caratteristiche dell'inferno: patimento eterno della privazione di Dio. fallire completamente l'obbiettivo della tua esistenza, il fuoco eterno, un fuoco che brucia....che significa stare per tutta l'eternità nel fuoco? Un fuoco inestinguibile che brucia la carne (dei corpi risorti dei dannati) e un fuoco spirituale che brucia l'anima - gli angeli ribelli sono puri spiriti e bruciano anche loro.

Santa Faustina Kowalska, apostola della divina Misericordia è stata all'inferno

Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell'Inferno. É un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie pene che ho viste: la prima pena, quella che costituisce l'inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi della coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra l'anima, ma non l'annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale, acceso dall'ira di Dio; la quinta pena è l'oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio; la sesta pena è la compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda disperazione, l'odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie. Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda ed indescrivibile. - santa Faustina Kowalska

I continui rimorsi, continui...sempre a dire: se avessi bestemmiato di meno, se fossi stato a Messa, se avessi goduto di meno i piaceri della lussuria di meno o non li avessi goduti e ricordare che si è persa la possibilità di essere felici per l'eternità, ogni pena che abbiamo in questa vita finirà. Il covid finirà ma l'inferno non finisce mai e i dannati sono consapevoli che non finirà mai. Quante volte nella Bibbia si parla dell'ira di Dio? Ai funerali non si canta più il dies ire...il profeta Gioiele. Non è una buona compagnia quella di satana. Ogni tanto queste cose bisogna ricordarle prima che sia troppo tardi.

Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda ed indescrivibile....quelli dei golosi, iracondi, ecc...

Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall'altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l'onnipotenza di Dio.... - santa Faustina Kowalska

Tutti quello che hanno visto l'inferno dicono la stessa cosa (sarebbero morti se non ci fosse stata l'Onnipotenza di Dio a sostenerli).

Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l'eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun'anima si giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno c'è mai stato e nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l'inferno c'è. Ora non posso parlare di questo. Ho l'ordine da Dio di lasciarlo per iscritto. I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. - santa Faustina Kowalska

Se qualcuno si è impressionato sappia che ciò è una debole ombra

Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l'inferno. - santa Faustina Kowalska

La non esistenza dell'inferno è ciò che il diavolo vuole, perchè così poi le persone non si premuniscono.

Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la misericordia di Dio - santa Faustina Kowalska

18. Perchè Dio premia i buoni e castiga i cattivi?
Dio premia i buoni e castiga i cattivi, perché è la giustizia infinita

Tanto grande è il suo Amore e Misericordia e tanta è grande la sua Giustizia, attenzione che la Giustizia applicata all'inferno - Dio ci ha creato per il Paradiso, per quanto sta in Lui ci vorrebbe tutti lassù ma tu non ci vai contro la tua Volontà, se pecchi mortalmente (con un'atto con pieno consenso, materia grave e deliberata avvertenza ndr) e perdi grazia, la tua anima diventa proprietà del demonio, passa dalla parte di satana. Per andare all'inferno devi morire in grazia di satana e satana si prende ciò che è suo. E' giusto che sia così perchè tu liberamente e volontariamente gli hai consegnato la tua vita, hai rifiutato la Grazia di Gesù ecc... quindi la tua libertà ha scelto questo ed è giusto che quello ti viene. Qua la vita purtroppo è una cosa seria, se non arrivi alla salvezza sono guai, se campi un mese in più o in meno non è un problema se perdi l'anima sono guai...perchè non hai creduto con tutte quante le testimonianze dei Santi? L'hai mai letto la vita di un santo?

Se uno avesse ben chiaro queste cose avrebbe almeno già la metà dei suoi problemi. 6 numeri di Catechismo che ci vogliono solo pochi minuti per leggerli e capirli. Viviamo in modo da meritare il Paradiso.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Commenti

Post popolari in questo blog

Il "corpo del peccato"

La lettura del peccato originale nella scuola di Alessandria: le posizioni di san Clemente di Alessandria e di Origene. In particolare: "il corpo del peccato" e la "carne del peccato". La trasmissione del peccato originale tramite la concupiscenza dell'atto carnale. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", terza puntata, Venerdì 5 Novembre 2021 (In quanto ci sono dei passaggi tratti da un libro*, occorre o ascoltare il video o comprarsi il libro, qua solo appunti) * Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica Abbiamo introdotto questo ciclo di catechesi un'antica lettura teologica di cosa avrebbe potuto essere e vedremo che questa idea ha attraversato vari secoli con un sacco di Padri della Chiesa con riferimenti a cenni in qualche testo della Chiesa stessa. La volta scorsa abbiamo visto cosa pensa la Chiesa sulla sessualità e matrimonio. La volt

La degradazione del genere umano

La dottrina sul peccato originale nella scuola di Antiochia. San Gregorio di Nissa. La verginità come condizione primordiale dell'uomo. La verginità come vita angelica. Il peccato originale come piacere. La morte come conseguenza del peccato e del modo di generare prodotto dal peccato. La generazione sessuata come atto proprio di tutti i mammiferi e la conseguente degradazione dell'uomo da uno stato angelico ad uno simile ai gradi inferiori di essere. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", settima puntata, Venerdì 3 Dicembre 2021 ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON . La volta ci siamo fermati prima di arrivare a San Gregorio di Nissa, uno dei padri cappadoci. Questa persona era un piccolo genio, convertito in età abbastanza matura, aveva circa 40 anni prima di convertirsi, si era sposato - come Sant'Agostino - non è sicuro

Sant'Agostino: lo stato di natura era solo assenza di concupiscenza

L'evoluzione del pensiero di sant'Agostino. Da una perfetta consonanza con la tradizione patristica a lui precedente al cambiamento di posizione, che nega che la verginità era lo stato di natura voluto da Dio per l'uomo e che la riproduzione sessuata sia conseguenza della colpa d'origine. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", undicesima puntata, Martedì 28 Dicembre 2021 ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON - tipo Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica . Riassunto delle puntate precedenti : Lo stato pensato da Dio per gli esseri umani era quello della verginità, con una modalità di moltiplicazione degli esseri umani a noi ignota, la riproduzione sessuata come la conosciamo viene dopo il peccato originale. Per alcuni autori - una minoranza - il peccato