Passa ai contenuti principali

San Giuseppe, il vergine innamorato di Gesù e Maria

La verginità di san Giuseppe. Le corbellerie e sciocchezze diffuse al riguardo nei primi secoli dai vangeli apocrifi. Il retto pensiero di dottori, teologi, santi e scrittori cattolici circa la verginità di San Giuseppe e il suo altissimo significato: essere totalmente dedito a Gesù e Maria ed essere tanto puro da poter toccare con le sue mani il Signore dell'universo. Le testimonianze di san Girolamo, San Pier Damiani, San Tommaso d'Aquino e san Francesco di san Sales. San Giuseppe offrì la sua verginità in una col voto perpetuo di verginità di Maria. Ciclo di catechesi: "San Giuseppe il più santo dei santi", seconda puntata, Mercoledì 1 Dicembre 2021

Ciclo di catechesi che sta seguendo il testo di P.ÁNGEL PEÑA. Chi conosce le apparizioni di Itapiranga ci sono state tantissime apparizioni di San Giuseppe, dove sarebbe stata data la rivelazione che Dio intende affiancare - oltre al primo sabato del mese dedicato alla Madonna e al primo venerdì del Mese dedicato a Gesù anche il Cuore castissimo di san Giuseppe. E sempre in queste apparizioni c'è stata la rivelazione di come è questo cuore, un cuore verginale e tutto dedito a Gesù e Maria. E' un cuore in cui c'è impresso a fuoco, al centro, il retro della medaglia miracolosa. E' un logo che si è inventato la Madonna, in questo simbolo ci sono le iniziale di Maria e Gesù sormontati dalla croce, ciò che ha unito la vita di Gesù e Maria e l'opera della Redenzione. Significa che la ragion d'essere della vita di san Giuseppe erano Gesù e Maria e noi dovremmo essere come lui, magari i nostri cuori fossero infiammati d'amore per Gesù e Maria. Ed intorno a questo cuore 12 gigli, la purezza verginale di san Giuseppe.

Molte volte San Giuseppe viene raffigurato come un vecchio accanto a Maria che sembra sua nipote. Da dove viene questa rappresentazione fantasione di San Giuseppe viene dai vangeli apocrifi e se la sono inventata per giustificare il fatto che nel Vangelo si parli di questi misteriosi fratelli di Gesù e allora mancava un pò di cultura - san Giuseppe non aveva avuto un'altro matrimonio - ma sono altre le motivazioni (all'epoca per fratelli si intendevano anche cugini e parenti ndr) e sia anche per giustificare che la Madonna fosse rimasta Vergine - ma se fosse stato un giovane san Giuseppe come avrebbe fatto a non sfiorarla?

"..Secondo alcuni scritti apocrifi dei primi secoli, come il libro Storia di Giuseppe il falegname, il Protovangelo di Giacomo o il Vangelo di Tommaso, che risalgono al II secolo, o più tardi, san Giuseppe sarebbe stato sposato prima di conoscere Maria e avrebbe avuto almeno sei figli, che sarebbero, secondo alcuni, i cosidetti fratelli di Gesù. Rimasto vedovo, compiuti ormai gli 89 anni, si sarebbe sposato con Maria, che avrebbe avuto 14 o 15 anni. Secondo questi testi apocrifi, egli sarebbe vissuto fino a 111 anni, passandone circa venti con Gesù. Questi libri diffusero la credenza che Giuseppe era molto anziano, che più che un marito era un padre per Maria e che l’avrebbe sposata per salvare le apparenze sociali..." e quindi non si può neanche parlare di un vero matrimonio.

Qua di vero è il proverbio: delle buone intenzioni è lastricato l'inferno, forse chi ha scritto queste cose era mosso da buone intenzioni ma ha scritto delle corbellerie anche altamente offensive di San Giuseppe. E poi l'autore oppone a questo alcune testimonianze o argomentazioni varie.

"...Niente di più falso. San Giuseppe dovette affrontare tutte le responsabilità di una famiglia, il che sarebbe risultato impossibile se fosse stato molto vecchio, bisognoso quindi di cure e di attenzioni. Come avrebbe potuto condurre la Sacra Famiglia attraverso il deserto con tutti i pericoli e con tutto lo sforzo che presupponevano venti giorni di cammino per arrivare in Egitto? Dio mise a fianco di Maria un compagno ed uno sposo forte e vigoroso per difenderla da tutti i pericoli e per aiutarla in tutte le sue necessità. Uno sposo, che dovette lavorare molto per mantenere una famiglia povera, specialmente durante la sua permanenza in Egitto, dove non avevano parenti. Descrivere Giuseppe come un vecchio malato è qualcosa che solo i libri apocrifi e fantasiosi potevano inventare...." P.ÁNGEL PEÑA

Noi dobbiamo stare a quello che scrivono i Vangeli e fare le dovute considerazioni che partono dal buonsenso. IL viaggio a Betlemme (nascita di Gesù), sono 120 km da Nazareth e a quei tempi si viaggiava con un'asino e molto probabilmente come spesso accadeva per i poveri. Sull'asino ci stava la Madonna ed era tirato da San Giuseppe. Poi figuriamoci il viaggio da Betlemme in Egitto. I fratelli di Gesù, da un punto di vista testuale ci sono alcune spie: due dei 4 fratelli nei Vangeli sono altrove espressamente chiamati figli di Maria di Cleofe che era - secondo le fonti - moglie del fratello di san Giuseppe e due di questi sono propri i cugini di Gesù che avrebbero fatto parte del gruppo apostolico: Giuda Taddeo e Giacomo. Nell'AT Abramo e Lot erano zio e nipote ma nella Bibbia si chiamavano fratelli. In Ebraico il termine fratello non era come quello nostro di oggi, cioè fratello di sangue, quello che è nato dagli stessi genitori, per gli ebrei il termine fratello designava quello che i romani chiamavano la famiglia agnatizia cioè la famiglia allargata, il clan e la parentela. Cosa succede? I Vangeli sono scritti in greco ma scritti da Ebrei salvo Luca, comunque erano nell'ambiente ebreo, scrivono in greco ma pensano in ebraico e hanno usato un termine che ha ingenerato un'equivoco. San Giuseppe era giovane, forta, nel pieno vigore ecc.. forse avrà avuto una trentina d'anni, cosa abbastanza frequente ai tempi quando il maschio era un pò più adulto della moglie. C'era bisogno di uno che lavorasse, che provedesse, nel pieno del vigore, ecc... nel Vangelo abbiamo il viaggio a Betlemme, la fuga in Egitto e il ritorno a Nazareth e abbiamo Gesù che viene chiamato il figlio del falegname.

"...Ecco san Giuseppe: larghe spalle per il lavoro, non perde un secondo, continua ad adorare e a lavorare, è sempre sollecito nel prendersi cura della Vergine e soprattutto del Bambino Gesù. Non ha un minuto libero, non pensa ad altro che ad amare, adorare e lavorare per loro. Ecco chi è san Giuseppe. È il responsabile dei rapporti esterni della Sacra Famiglia. È lui che deve preoccuparsi di tutto a Nazaret, nei quattro o cinque giorni di strada verso Betlemme, nella grotta, in Egitto più tardi e poi di nuovo a Nazaret, sempre mantenendo relazioni con tutti..." Tomás Morales, fondatore dei Cruzados de Santa María

"...non pensa ad altro che ad amare, adorare e lavorare per loro..." se noi facessimo così, avremmo risolto tutti i problemi della nostra vita senza perdere tempo. Se noi non avessimo un minuto libero perchè fossimo sempre impegnati a far ciò avremmo risolto tutti i problemi della nostra vita. E per far ciò doveva essere un giovanotto, adetto anche alle pubbliche relazioni. Questo è una persona moderna, ma andiamo a vedere cosa si è scritto nel passato:

Uno dei più eccelsi è stato San Girolamo: "..Tu dici che Maria non fu vergine; io rivendico per me ancor di più, ossia che anche lo stesso Giuseppe fu vergine per Maria, affinché dal consorzio verginale nascesse il Figlio vergine. Nel santo uomo non vi fu fornicazione e non è stato scritto che abbia avuto un’altra donna. Di Maria fu piuttosto custode che marito; ne consegue che sia rimasto vergine con Maria, colui che meritò d’esser chiamato padre del Signore..."

Sempre ad attaccare la verginità di Maria e di san Giuseppe. Il consorzio verginale, un matrimonio di vergini. Può esistere un vero matrimonio nella verginità? Fu vero matrimonio tra Maria e san Giuseppe? E se quello lo è stato, qual'è il cuore dei nostri matrimoni e forse quello era un prototipo di quello che avrebbe dovuto essere e non c'è più? La famiglia di Nazareth una casa di verginità. Noi non possiamo inventarci di sana pianta cose che non sono scritte nella Bibbia (ad esempio che San Giuseppe ebbe un'altra donna), è vero che nella Sacra Scrittura non c'è scritto tutto e sono scritte in maniera implicita e confusa, ma queste realtà scritte in maniera implicita e confusa le può tirare fuori solo il Magistero della Chiesa e ci devono essere scritta in maniera implicita e non chiara. La fornicazione è un peccato gravissimo e ti pare che Nostro Signore dia in sposa la Madonna, la creatura più pura che esista, ad un fornicatore? Un'altra prova è la reazione che ha quando la Madonna rimane incinta, ci pensa e la ripudia in segreto nonostante che la legge imponesse di andarla a denunciare, - si apre un'altro capitolo - il capitolo del conflitto di coscienza, secondo la legge allora vigente lui avrebbe dovuto denunciarla e avrebbero dovuto lapidare la Madonna, ma al di sopra della legge c'era la coscienza e san Giuseppe non si capitava come una persona così pura fosse rimasta incinta. Ma era purissima, ma san Giuseppe ha fatto un passo indietro. La responsabilità che si è preso. Dove sta scritto che san Giuseppe ebbe un'altra donna?

San Pier Damiani (1007-1072) scrisse: Non pare che fosse sufficiente che soltanto la Madre fosse vergine; fa parte della fede della Chiesa che anche chi fece le veci di padre sia stato vergine. Il nostro Redentore ama tanto l’integrità del pudor fiorito, che non solo nacque da seno verginale, ma anche volle essere toccato da un padre vergine.

Gesù appare a Maria di Magdala ma quando la donna lo fa per toccare Gesù dice di non toccarlo, perchè ancora non è salito al Padre, era una grande innamorata, aveva iniziato il suo processo di purificazione ma non era un'anima vergine. La Madonna ha toccato Gesù. Attenzione a toccare Gesù, vogliamo fare una serie di considerazioni? Chi è che tocca Gesù adesso? Sant Tommaso d'Aquino e San Francesco dicevano che l'Eucarestia può essere toccata solo dai sacerdoti che sono vergini, guarda caso, in ogni caso fanno la promessa di celibato. Non lo tocca uno che non è vergine a Gesù.

San Tommaso d’Aquino dice: Si deve credere che Giuseppe rimase vergine, perché non appare scritto che abbia avuto un’altra donna e l’infedeltà non possiamo attribuirla ad un personaggio così santo.

Vogliamo attribuire a san Giuseppe l'infedeltà? San Tommaso dice che san Giuseppe non ha avuto altre donne neanche fuori dal matrimonio e la Madonna l'ha tradita quindi era vergine. Se dici che San Giuseppe non è vergine ti devi inventare che ha fornicato (peccato mortale) o che è stato infedele alla Madonna (adulterio) o ha avuto un'altra donna come fantasticavano i vangeli apocrifi, ma non sta scritto da nessuna parte e quindi è vergine.

Dice san Francesco di Sales (1567-1622): Maria e Giuseppe avevano fatto voto di verginità per tutta la vita ed ecco che Dio ha voluto che si unissero attraverso il vincolo del santo matrimonio, non per sciogliere o pentirsi del loro voto, anzi, perché si confermassero sempre più e si incoraggiassero a vicenda uniti per tutta la vita. Molti santi importanti sono convinti dell’esistenza di un voto di verginità di Giuseppe prima di sposarsi con Maria, ma ciò che è certo è che a partire dal matrimonio con Maria il voto ci sia stato per adempiere alla volontà di Dio.

Queste cose sono dette dai santi. Entrambe queste cose trovano conferma negli scritti di Maria Valtorta dove si legge che san Giuseppe risulta che prima di conoscere la Madonna aveva fatto voto di nazireato, che erano i voti verginità temporanea ma al momento del matrimonio con Maria, saputo del voto di verginità della Madonna, ha reso perpetuo - cosa impossibile per gli abitati del tempo - il suo voto di verginità.

Scrive Maria Valtorta:

"...Non so di lettere e non ho tesori. Ma ai piedi tuoi metto il mio tesoro. In perpetuo. La mia castità assoluta, per esser degno di starti accanto, Vergine di Dio, “sorella mia sposa, chiuso giardino, fonte sigillata”, come dice l’Avo nostro (cioè Salomone che apparteneva alla tribù di Giuda che era quella della Madonna e di san Giuseppe), che forse scrisse il Cantico vedendo te… Io sarò il guardiano di questo giardino d’aromi, in cui sono le più preziose frutta e da cui sgorga una polla d’acqua viva con impeto soave: la tua dolcezza, o sposa che col tuo candore mi hai conquiso lo spirito, o tutta bella. Bella più di un’aurora, sole che splendi poiché ti splende il cuore, o tutta amore per il tuo Dio e per il mondo, a cui vuoi dare il Salvatore col tuo sacrificio di donna. Vieni, mia amata», e la prende delicatamente per mano, guidandola verso la porta. Li seguono tutti gli altri, e fuori si uniscono le compagne festanti e tutte in bianco e con veli...." san Giuseppe alla Madonna prima di prenderla come sposa

La Madonna aveva detto a San Giuseppe che uno dei motivi per il quale aveva fatto voto di verginità era quello di accelerare i tempi per la venuta del Salvatore. Un grande sacrificio, non sapeva che sarebbe stata Lei e anche la Madonna ha percorso un vero intinerario di Fede.

Il contesto (nel quale sono state pronunziate le parole di San Giuseppe) è questo: mentre attendono non so che, dice:

"...Tutto è pronto. Mentre attendono non so che, Giuseppe dice (lo dice appartandosi un poco con Maria): «Ho pensato in questo tempo al tuo voto. Io ti ho detto che lo condivido. Ma più vi penso e più comprendo che non basta il nazareato temporaneo, sebbene rinnovato più volte. Ti ho compresa, Maria. Non ancora merito la parola della Luce. Ma un murmure me ne viene. E questo mi fa leggere il tuo segreto, almeno nelle linee più forti. Sono un povero ignorante, Maria. Sono un povero operaio. Non so di lettere e non ho tesori. Ma ai piedi tuoi metto il mio tesoro...." san Giuseppe alla Madonna prima di prenderla come sposa (tratto da l'Evangelo come mi è stato rivelato - 5 settembre 1944.)

San Giuseppe è il castissimo, abbiamo il Sacratissimo Cuore di Gesù, l'Immacolato Cuore di Maria e il Castissimo cuore di San Giuseppe innamorato di Gesù e di Maria, perchè un cuore verginale dilata la capacità di amare all'ennesima potenza.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Commenti

Post popolari in questo blog

Il "corpo del peccato"

La lettura del peccato originale nella scuola di Alessandria: le posizioni di san Clemente di Alessandria e di Origene. In particolare: "il corpo del peccato" e la "carne del peccato". La trasmissione del peccato originale tramite la concupiscenza dell'atto carnale. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", terza puntata, Venerdì 5 Novembre 2021 (In quanto ci sono dei passaggi tratti da un libro*, occorre o ascoltare il video o comprarsi il libro, qua solo appunti) * Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica Abbiamo introdotto questo ciclo di catechesi un'antica lettura teologica di cosa avrebbe potuto essere e vedremo che questa idea ha attraversato vari secoli con un sacco di Padri della Chiesa con riferimenti a cenni in qualche testo della Chiesa stessa. La volta scorsa abbiamo visto cosa pensa la Chiesa sulla sessualità e matrimonio. La volt

La degradazione del genere umano

La dottrina sul peccato originale nella scuola di Antiochia. San Gregorio di Nissa. La verginità come condizione primordiale dell'uomo. La verginità come vita angelica. Il peccato originale come piacere. La morte come conseguenza del peccato e del modo di generare prodotto dal peccato. La generazione sessuata come atto proprio di tutti i mammiferi e la conseguente degradazione dell'uomo da uno stato angelico ad uno simile ai gradi inferiori di essere. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", settima puntata, Venerdì 3 Dicembre 2021 ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON . La volta ci siamo fermati prima di arrivare a San Gregorio di Nissa, uno dei padri cappadoci. Questa persona era un piccolo genio, convertito in età abbastanza matura, aveva circa 40 anni prima di convertirsi, si era sposato - come Sant'Agostino - non è sicuro

Sant'Agostino: lo stato di natura era solo assenza di concupiscenza

L'evoluzione del pensiero di sant'Agostino. Da una perfetta consonanza con la tradizione patristica a lui precedente al cambiamento di posizione, che nega che la verginità era lo stato di natura voluto da Dio per l'uomo e che la riproduzione sessuata sia conseguenza della colpa d'origine. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", undicesima puntata, Martedì 28 Dicembre 2021 ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON - tipo Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica . Riassunto delle puntate precedenti : Lo stato pensato da Dio per gli esseri umani era quello della verginità, con una modalità di moltiplicazione degli esseri umani a noi ignota, la riproduzione sessuata come la conosciamo viene dopo il peccato originale. Per alcuni autori - una minoranza - il peccato