Il vizio capitale dell'avarizia nella Sacra Scrittura e la sua distinzione dalla cupidigia. I modi con cui mortificarne i veleni pestiferi e le virtù contrarie da praticare al riguardo. Considerazioni di san Tommaso d'Aquino su questo vizio. Ciclo di catechesi "Vizi e virtù", undicesima puntata, Lunedì 3 Gennaio 2022 Secondo vizio capitale: l'avarizia, bruttissimo vizio ma profondamente radicato ed è particolarmente odioso e meschino che rende i comportamenti delle persone duri, detestabili e meschini fino al limite del ridicolo. Se uno evitasse di compiere quegli atti meschini del vizio dell'avarizia per una forma di amor proprio - sono cose talmente degradanti che non si possono fare - una sana fierezza potrebbe trovarne un'uso buono, l'umiltà ci fa abbassare davanti a Dio ma non è umiltà abbassarsi a fare cose miserabili e meschine. Come non ci si sottomette ad assurdità, abusi di potere o a follie, ma quella non è superbia. Noi non possiamo abbas