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Il matrimonio tra Giuseppe e Maria

Il matrimonio tra Maria Santissima e San Giuseppe fu un vero matrimonio. L'elemento costitutivo ed essenziale del matrimonio - di ogni matrimonio - non è l'unione carnale, ma l'unione spirituale e dei cuori. Nessuna coppia si è mai amata tanto quanto si amarono Giuseppe e Maria. Ciclo di catechesi: "San Giuseppe il più santo dei santi", terza puntata, Mercoledì 5 Gennaio 2022

L'ultima volta abbiamo parlato della verginità di san Giuseppe e smontato la leggenda che san Giuseppe fosse quasi un nonno e che avesse dei figli - identificati da una letteratura aprocrifa - per gli israeliti c'era l'abitudine di chiamare figli anche altri membri del clan.

Ora vediamo il Matrimonio di san Giuseppe. Fu un vero matrimonio? Cosa rende un matrimonio tale? Toccheremo alcuni punti in comune con il ciclo di catechesi Il peccato originale e quali siano state le sue conseguenze (molti pensano che una delle conseguenze sia stata la riproduzione della razza umana tramite unione sessuale). Se il Matrimonio di Giuseppe e Maria è stato un vero matrimonio - ma in quel matrimonio la sessualità non c'era - se è stato un vero matrimonio allora l'unione sessuale non c'entrerebbe nel matrimonio. Molti padri della Chiesa affermano che il matrimonio/unione sessuale sarebbe nata dopo la colpa d'origine perchè nel capitolo 4° della Genesi, si legge che Adamo si unì ad Eva (dopo il peccato) e concepisce Caino. Il problema è che nel capitolo 2 si legge che l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, ma cosa significa unirsi alla sua donna? Unirsi significa unirsi sessualmente? Perchè ci potrebbe essere una lettura di questo genere: il Matrimonio era stato concepito da Dio prima del peccato originale, se l'uomo non avesse peccato, ci sarebbe stata l'unione tra uomo e donna matrimoniale ma non sarebbe stata come dopo la colpa originale. Quando vanno a parlare a Gesù sul divorzio, Gesù li riporta tutti quanti non a Genesi 4 ma a Genesi 2, alla creazione maschio e femmina. Questo è riferito a prima del compimento del peccato originale.

(il don legge il documento pdf recuperabile in rete - san Giuseppe il più santo dei santi)

Nel primo scorcio del capitolo, si vede che per esserci un matrimonio dev'esserci un'unione spirituale. Ripassiamo un pò: sposo e sposa si chiamano i nubendi (le persone che stanno per sposarsi ndr) quando escono dalla Chiesa, sono sposi e Giuseppe e Maria sono chiamati sposi. Dopo la prima notte di nozze, si chiamano marito e moglie. L'indossubilità del matrimonio viene solo dopo la consumazione o c'è anche prima? L'attuale disciplina della Chiesa, dice che prima della consumazione il matrimonio è indissolubile, può essere sciolto solo per l'intervento del Sommo Pontefice, dopo la prima notte di nozze non c'è nessuna autorità umana che lo può fare. Questo particolare ci deve far riflettere su due cose: 1) Il matrimonio esiste anche prima della consumazione e che potrebbe anche esistere senza della sua consumazione, non avendo nulla di per sè - qui stiamo parlando in generale - l'unione carnale dà quel sigillo il crisma dell'indissolubilità fino alla morte. Perchè dopo il peccato originale essendo entrata la riproduzione sessuata nel genere umano, la volontà di Dio è stata che per evitare promiscuità e tutto quello che oggi vediamo in giro, ci fosse una sola donna per un solo uomo in maniera tassativa. La volontà di Dio adesso - nell'attuale condizione - è che ci sia un matrimonio rigidissimamente monogamico ed è per anche per questo che non si possono avere rapporti pre matrimoniali o extra coniugali. Per questo quando si tratta del 6° comandamento, si tratta sempre di materia grave, le nostre società saranno moralmente risanate quando si ricomincierà a vivere queste come si vivevano 100 anni fa. Al matrimonio bisogna arrivare vergini e dopo il matrimonio il talamo dev'essere incontaminato. Dopo il peccato originale non è possibile o auspicabile che tutti i matrimoni siano come quelli di san Giuseppe e Maria - ce ne sono stati alcuni, tipo tra Sant Enrico e Cunegonda ecc... -. La cosa più importante in ogni matrimonio - sia quelli vergini o no - è l'unione spirituale o dei cuori, l'essere una cosa sola, non è semplicemente quando ci si unisce carnalmente. Non è questo. Un cuor solo, un'anima sola. San Basilio Magno e Gregorio san Nazanziezo si diceva che erano un'anima in due corpi. Questa unione va costruita. Avere una visione della vita in comune, avere in comune la Fede, pregare assieme, mettere Dio al primo posto, una linea comune nell'educare i figli, una linea comune ecc... a volte si hanno delle difficoltà a raggiungere questa quadra. L'affettività, la persona a cui vuoi più bene, chi è? Questa dimensione - se il matrimonio è questo - capiamo quanto è importante il fidanzamento casto. Se c'è questo, queste cose tu le curi. Ci sono dimostrazioni affettuose che non debordano nella libidine che vanno coltivate e anche come base perchè la coppia deve intregrare i rapporti nell'amore tra coniugi, perchè anche la brutalità dell'atto rimane e anche il suo principio antiamorevole - il principio della sessualità è un principio egoistico per il quale la persona cerca il piacere. Perchè anche all'interno di una relazione d'amore sigillata da un sacramento non diventi un godere reciproco l'uno dell'altro, è necessario che questa dimensione sia integrata nell'amore profondo. Fermo restando la materialità dell'atto che oggi è necessaria perchè nasca una vita. Questa è l'educazione sessuale.

(il don legge il documento pdf recuperabile in rete - san Giuseppe il più santo dei santi)

"..Sant’Agostino, considerando che Matteo scrive la genealogia degli antenati di Gesù a partire da Giuseppe, discendente di Davide, dice che Dio riconosce che fu un vero matrimonio; poiché altrimenti non sarebbe mai stato possibile chiamare Gesù, figlio di Giuseppe. E dice: Gesù venne considerato nella genealogia di Giuseppe affinché i fedeli non ritenessero così importante nel matrimonio l’unione dei corpi, a tal punto da non ritenersi sposi senza l’unione corporale... Con questo esempio viene magnificamente insegnato ai fedeli sposati che anche praticando la castità di comune accordo, il matrimonio può rimanere tale se si conserva l’affetto, anche se non c’è unione sessuale..."

Voi pensate l'interiorizzazione di questi principi per la pastorale per le coppie irregolari. Qual'è il problema anche della coppia irregolare? La cosa che Dio non vuole...è che nella coppia irregolare (divorziati risposati) è che si abbia una vita sessuale esplicita. Ma se loro scelgondo di limitare la unione alla dimensione affettiva e amicale possono essere confessati, possono ricevere i sacramenti. Il matrimonio può rimanere tale se si conserva l'affetto. Il don capisce che nel nostro contesto culturale ambiente già tarato dalla rivoluzione sessuale, il 1968 ha cambiato il mondo in peggio.

(il don legge il documento pdf recuperabile in rete - san Giuseppe il più santo dei santi)

"..Papa Leone XIII disse nell’enciclica Quamquam pluries dell’agosto del 1889: Il matrimonio è la massima società e amicizia, alla quale per sua natura va unita la comunione dei beni....."

Oggi la separazione dei beni è ritenuta lecita anche nel matrimonio concordatario, dalla Chiesa, ma ritenere una cosa lecita è un'altro punto fondamentale per la formazione delle nostre coscienze: quando si dice che una cosa è lecita vuol dire che fare il contrario non è formalmente peccato ma una cosa lecita non vuol dire che sia la migliore o sia la cosa più gradita a Dio. La comunione in mano è formalmente peccato? No. Ma che non sia peccato non significa che sia la cosa migliore da fare. Che non sia peccato fare la separazione dei beni, non vuol dire che sia la cosa migliore da fare. Cioè di natura sua, il matrimonio è l'unione spirituale, la comunione affettiva e poi ordinariamente anche la comunione intima e di per sè porta alla comunione dei beni. Quando uno riceve la comunione, la cosa naturale sia prenderla in ginocchio e in bocca. Tu puoi prenderti la comunione in mano ma ti devi prendere la responsabilità. Una cosa lecita non significa che sia la cosa migliore di tutti e se uno aspira alla santità non basta fermarsi al non è peccato. Perchè fai quella cosa? Per chi fai quella cosa? Noi dobbiamo fare attenzione che dentro il nostro contesto socio- culturare, cose che sono considerate tranquille e normali hanno bisogno di essere revisionate.

"..Poiché il connubio è la massima società e amicizia, a cui di sua natura va unita la comunione dei beni, ne deriva che, se Dio ha dato come sposo Giuseppe alla Vergine, glielo ha dato non solo a compagno della vita, testimone della verginità e tutore dell’onestà, ma anche perché partecipasse, per mezzo del patto coniugale, all’eccelsa grandezza di lei..."

Non esiste nessuno al di sopra di Maria, è la più alta tra tutti gli angeli ed è per questo che Lucifero si è imbestialito, è folle ma non stupido. Se questa creatura diventa la Madre di Dio, diventa più grande di me. San Giuseppe non è Lei, ma attraverso il patto coniugale, c'è una partecipazione alla sua grandezza. Ecco perchè quest'opera si chiama il più santo dei santi. La Madonna è la più grande di tutte le creature, angeli compresi, san Giuseppe non è re degli angeli però è il più santo di tutti i membri della razza umana - è lecito pensarlo. Gesù, nella sua vita terrena come chiamava San Giuseppe? Papà, babbo? In qualche modo lo chiamava. E la Madonna lo chiamava sposo mio.

(il don legge il documento pdf recuperabile in rete - san Giuseppe il più santo dei santi)

Purtroppo in questo mondo ci sono stante deformazioni che ci rendono un pò meno belli ma perchè stiamo soggetti alla legge del peccato, ma san Giuseppe non ha avuto nulla a che fare. San Giuseppe non era immacolato come la Madonna, ma si porta le miserie conseguenti della razza umana e quindi deve lottare, stare attento, crescere nelle virtù ecc.. ma san Giuseppe va d'accordo con il peccato? Il don ha moltissimi dubbi. E non ci deve stupire tanto, nella lettera di san Giovanni si dice che chiunque è nato da Dio non pecca. Cioè non compie il peccato formale che richiede una trasgressione alla legge di Dio anche minima. Una bugia di scusa è peccato, anche se non fa male al prossimo offende Dio. Non dire falsa testimonianza e cioè non mentire - puoi parlare in maniera generica o non dire tutto ecc... ma non puoi dire il falso, perchè è peccato. Chi ha una vita spirituale autentica e ha Gesù nel cuore, dice: la morte piuttosto che il peccato. Il peccato volontario non può stare nel cuore di chi si decide per il Signore. Se questo vale per noi peccatori comuni e con san Giuseppe di cosa vogliamo parlare?

"..Il cuore umano non si commuove dinanzi all’amore di un vecchio per una giovane; ma come non rimanere profondamente ammirati dall’amore di due giovani uniti da un vincolo divino? Maria e Giuseppe portarono alle loro nozze non soltanto il loro voto di verginità, ma anche due cuori pieni di un grande amore, più grande di qualsiasi altro amore che cuore umano abbia mai potuto contenere. Nessuna coppia di coniugi si è mai amata così tanto..."

Coppie sposate mettetevi una mano sul cuore e ditevi:- dice il don - cosa cercate dal coniuge? Amore, cioè premure, gentilezze, piccoli gesti della vita di ogni giorno, un messaggio al cellulare con la scritta ti amo o un bacio prima di uscire di casa, so che ti piace una cosa e la faccio prima, ti vedo in difficoltà e ti aiuto ancora prima che me lo chiedi. Quello è un grande matrimonio. Leggete le lettere d'amore di santa Giovanna Beretta Molla e Pietro Molla. Santa Giovanna, quando scopriva di essere incinta andava dal parroco e faceva suonare a festa le campane.

"...Come disse Papa Leone XIII: Il loro matrimonio fu consumato con Gesù. Maria e Giuseppe si unirono con Gesù; Maria e Giuseppe non pensarono ad altro che a Gesù. Amore più profondo non c’è mai stato né ci sarà mai più su questa terra. San Giuseppe rinunciò alla paternità del sangue, ma la ritrovò nello spirito, perché fu padre adottivo di Gesù. La Vergine rinunciò alla maternità e la ritrovò nella propria verginità..."

C'è anche il matrimonio mistico e non solo quello reale. L'humus idale per un matrimonio mistico è un cuore vergine. Le coppie degli sposi preghino san Giuseppe e Maria per chiedere aiuto. San Giuseppe, vero padre o padre per finta? Padre vero. E' padre - quanti uomini - hanno sparso i figli per il mondo, certo che sono padre ma che paternità è questa? E' questo essere padre? E quanti padri adottivi sono dei grandissimi padri? Non conta il dato biologico ma conta che fai il padre. Il don non fa il padre ma ha i figli spirituali.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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