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Generazione nella carne e generazione nello spirito

Il pensiero di san Massimo il confessore (seconda parte). I due modi di generare: nello spirito e nella carne. Nel primo fu generato Cristo ed era quello pensato da Dio per il genere umano e ora sperimentabile da noi solo col Battesimo. Il secondo, che è legge qui sulla terra (anche se non lo sarà in Cielo), è conseguenza della colpa e degrada il genere umano e non poteva essere consono alla dignità dell'uomo. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", quattordicesima puntata, Venerdì 28 Gennaio 2022

ATTENZIONE, DATO CHE SI LEGGENO DELLE OPERE NON TROVABILI IN RETE (E/O COPERTE DA COPYRIGHT) QUI VERRANNO PRESI APPUNTI SUI COMMENTI DEL DON - tipo Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica.

Oggi concludendo l'analisi del pensiero di san Massimo confessore finiremo la prima parte, ad essa seguirà un'ampia rassegna biblica delle spie che si trovano nella Sacra Scrittura, qualche cenno al magistero ed arriveremo alle rivelazioni private (per chi ci crede) fatte da Gesù a Maria Valtorta.

L'altra volta eravamo arrivati alla conclusione che secondo san Massimo il confessore che il concepimento mediante l'azione carnale e la conseguente nascita come la conosciamo oggi sono modalità di generazione che appartengono alla modalità di riproduzione post- peccato originale (post lapsaria*). Causate e propaganti dal peccato d'origine. Secondo l'autore, il concepimento tramite l'unione carnale e la nascita come la conosciamo oggi non facevano parte del progetto originario di Dio.

(*Lapsario, prelapsario e postlapsario sono termini utilizzati in settori di studio molto specialistici (teologia, storia delle religioni, ecc.), per indicare la condizione umana in rapporto con la "caduta" (latino lapsus); nel caso di ebraismo e cristianesimo, in rapporto col peccato originale. fonte Tumblr)

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 3:00 al 5:23).

San Massimo sta dicendo che c'è stata una sorta di caduta, di degradazione, l'uomo ha perso un grado di essere, relativamente a questa fattispecie ha abbassato la sua dignità a livello animalesco. Commento di ciò che ha letto il don: bisogna affermare che l'idea della degradazione ad uno stato di vita inferiore dell'uomo era stata già formulata da san Gregorio di Nissa, c'era una vita angelica - nello stato di giustizia originale - e dopo decade al livello degli animali razionali. E quindi il Creatore ha dovuto abolire le leggi della natura - che sono le seconde leggi instaurate per la disobbedienza dell'uomo e da Dio instaurate come pena - quindi in tal modo il Cristo ha rinnovato e restaurato le leggi della Divina Creazione. Cristo - secondo l'autore - sarebbe il primo uomo ad essere concepito e nato come avrebbero dovuto nascere gli altri. Quindi tutti concepiti per opera dello Spirito Santo senza violare l'integrità fisica della donna? (e senza dolori?). La disobbedienza di Adamo ha instaurato le leggi della natura decaduta. La volontà di Cristo è che queste leggi rimarranno sul pianeta terra e saranno abolite completamente solo con la resurrezione. Uno dei tanti motivi per cui Gesù dice che i figli di questo mondo prendono moglie e marito ma i figli del Cielo non prenderanno nè moglie nè marito. Le leggi della disobbedienza in Paradiso non ci possono entrare.

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 9:36 al 10:30)

San Massimo lo dice esplicitamente e non è più un discorso che lo lascia intendere. In questa prospettiva vediamo come san Massimo riprende san Gregorio di Nissa, sant'Atanasio e san Giovanni Crisostomo. C'era un'altro modo deciso da Dio per la moltiplicazione del genere umano. Capite perchè è così importante capire queste cose? Quando sentiremo Gesù dire queste cose negli scritti di Maria Valtorta...uno potrebbe dire che potrebbe essere una visionaria, gli scritti erano stati messi all'indice ecc... il problema è che san Massimo il confessore, san Gregorio di Nissa, sant'Atanasio e san Giovanni Crisostomo - chi non conosce questi nomi s'informi - sono giganti della patristica non sono quattro teologi da quattro soldi. Sono giganti del pensiero cattolico, non è che quella cosa (rivelazione privata) cade dal cielo ed è pura fantasia.

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 13:07 al 13:50)

L'autore dice che Gesù ha rinnovato il modo di nascere e ha totalmente liberato - nel suo caso personale - la natura nel modo di generare che era caduta nel peccato. San Massimo si pone sulla scia di sant'Ambrogio che aveva affermato che tale modo di generare è estraneo alla natura umana. Non quello progettato da Dio per l'uomo originariamente. Questa cosa (la riproduzione sessuata) è stato il peccato o una sua conseguenza?

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 15:49 al 16:40)

Nella comparazione tra quello che è successo al Verbo e quello che succede tra gli esseri umani san Massimo riflette, pensa e trae le sue conclusioni. San Massimo parla di san Gregorio di Nazianzo, lui diceva che il Verbo di Dio assumendo la natura umana ha scelto di essere generato in modo umano per liberarci dalla generazione dovuta al peccato ma non con le leggi della natura umana decaduta. La generazione in modo umano è però servita a liberarci dalla generazione dovuta al peccato cioè di essere seminati come l'erba e di avere la comunione con gli animali razionali. La modalità generativa è causata dal peccato d'origine e il nostro modo di generare è diventato simile a quello degli animali. (se si vuole capirlo meglio si ascolti il video).

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 18:18 al 19:20)

"..Dal libro del profeta Ezechiele Ez 16,1-15.60.63

Testo del brano Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, fa’ conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era un Amorreo e tua madre un’Ittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato il cordone ombelicale e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse verso di te per farti una sola di queste cose e non ebbe compassione nei tuoi confronti, ma come oggetto ripugnante, il giorno della tua nascita, fosti gettata via in piena campagna. Passai vicino a te, ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l’erba del campo...."

Questo passo di Ezechiele citato dall'autore, lo troviamo intitolato la storia simbolica d'Israele...viene letto anche questo da san Massimo di nuovo per dire che l'attuale modo di generare mediante il seme ci rende simili all'erba.

"..Vivi nel tuo sangue.." Allusione velata a ciò che ha scritto san Giovanni, i figli di Dio non dà volere di carne nè da sangue ma da Dio sono stati generati. In questo san Massimo sta contrapponendo alla nascita attraverso lo spirito, com'è stato concepito Gesù? Attraverso lo Spirito Santo...adesso per noi è possibile nascere attraverso lo Spirito solo con il Battesimo. Quello che Gesù ha vissuto nel suo concepimento e nascita noi non lo possiamo vivere più però almeno abbiamo il Battesimo che ci fa rinascere.

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 21:48 al 22:53)

Oggi è la festa di san Tommaso d'Aquino - data della meditazione - purtroppo anche lui seguendo il secondo sant'Agostino ha abbracciato la tesi, pur essendo un fuoriclasse ecc.. - su qualche piccola cosa, san Tommaso non vide bene. Mentre descrive bene un sacco di cose, qua - in relazione alla Madonna ha svalvolato un pò in buona fede e anche in relazione alla nostra tematica non è stato informato adeguatamente. San Massimo (nell'ultima lettura) fa anche una requisitoria all'uomo (in quanto ha scelto secondo lui il modo di riprodursi che dava più soddisfazioni materiali ecc..) che dovrebbe far scaturire in noi un grande mea culpa. Adamo volontariamente scelse il peggio al meglio. Aveva preferito la spregievole materializzazione piuttosto che allo stare con Dio. San Tommaso D'Aquino era caratterizzato da uno stile sobrio,pacato e moderato e gli scappa solo una volta un'espressione mentre stava rivelando una verità. Con dice con sdegno si vergognino gli uomini che pur potendo accedere a cose tanto grandi sono in tutt'altre faccende affaccendati e si perdono fiumi di grazia. La canzone del peccato originale è antica ma sempre nuova: perchè l'uomo fa sempre le stesse cose, preferisce il piacere immediato e sensibile ai diletti spirituali, preferisce i beni di questo mondo a quelli del cielo, stanca sè stesso e stanca la propria mente, corpo, le proprie energie nelle cose della terra senza cercare le cose del Cielo. Suor Lucia di Fatima ha scritto un libro e al don hanno dato il compito di commentare l'appello dell'Angelo del Portogallo. In quella preghiera detta dall'angelo c'è tutto e quello che causa sofferenza al don - a questo riguardo - è vedere alla domenica, quando sta celebrano la Messa, quante volte capite che durante la Messa arrivano i turisti senza nessun riguardo alla celebrazione che vogliono andare a vedere la Chiesa. Non gli passa per la testa che anzichè ad andare a fare i turisti bisognerebbe santificare il giorno del Signore, è sempre così. Il peccato originale si dipanda e si concretizza nei peccati attuali compiuti dalle persone. Nel brano che è stato letto, san Massimo ha affermato che l'uomo ha preferito ai beni spirituali ciò che nella sensazione era gradevole. I cristiani sono distaccati da ciò che alla sensazione è gradevole, i piaceri della vita - sappiamo benissimo che una coppia che vive nel matrimonio non può astenersi dagli atti - e anche quando andiamo a tavola non possiamo non mangiare. Percepiamo alcuni gusti, ma i piaceri dei sensi...io li cerco di più piuttosto che lo stare con Dio? Questo dobbiamo chiedercelo. E quindi questo volgersi ai piaceri sensibili, san Giovanni di Nissa e Crisostomo, dicono che i nostri progenitori caddero attraveso la ricerca del piacere sensibile. Non hanno dato una risposta precisa. Tutto questo perchè l'uomo aveva preferito la generazione sottoposta alla passione piuttosto che a quella senza.

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 33:00 al 33:24 )

L'autore ipotizza che l'uomo/donna abbiano scelto questa modalità anche senza chiedere consiglio al Signore. Vedete la tentazione luciferina: se fate questo diventerete come Dio. Cosa fa Dio? Dio crea. Come si chiama l'atto che da vita alla vita? Si chiama Pro-creazione, noi non siamo capaci di creare una cosa dal nulla ma è un'attività che produce una vita. Se un'uomo e una donna si mettono in testa di fare un figlio e non ci sono problemi, tu una vita la procrei, il patrimonio genetico è quello del papà e della mamma. Negli scritti di Maria Valtorta, Gesù va nei dettagli della provocazione satanica: il demonio ha instillato il dubbio ai progenitori che vivessero una larva di vita, ...il piacere e il godere e il generare diventando come Dio. Capiamo?

(il don legge un'opera - Ambigua dal periodo 35:40 al 37:27 )

Il don nota che san Massimo va un pochino oltre: "...accettando di essere generato nella generazione dei corpi, nella quale consisteva l'opera della nostra condanna..." come intendiamo quest'espressione? Siccome hai fatto il peccato originale d'ora in poi generi in questo modo,..in greco ci sono due genitivi, qua potrebbe essere genitivo oggettivo l'opera che è la nostra condanna cioè conseguente alla nostra condanna, che è l'oggetto della nostra condanna. Il genitivo soggettivo, quindi non l'opera che è conseguente alla nostra condanna, ma è l'opera compiendo la quale si è innescata la nostra condanna. Cosa intendeva san Massimo? Rimaniamo nel campo delle ipotesi, perchè non dà delle spiegazioni. Siamo sicuri che non ci sia la possibilità di leggere questa frase con genitivo soggettivo, quindi l'opera che è stata causa della nostra condana, quindi il nostro modo di generare è stato il contenuto del peccato originale. Troviamo in san Massimo un'insinuazione o indizio che porta a pensare così. La generazione secondo lo Spirito avrebbe dovuto essere secondo san Massimo quella avuta anche prima del peccato originale, dopo il peccato originale c'è la rinascita tramite il Battesimo. In qualche modo Gesù ci ha restituito (in modo parziale) la vita dello Spirito ma la fine della generazione carnale la vedremo soltanto quando saremo arrivati in Paradiso.

Dopo questa puntata la visione dei Padri della Chiesa è finita, adesso bisognerà fare un volo da gabbiano sui testi biblici. Dopo 14 puntate cosa ci resta in mano? Quali sono i punti chiavi in cui possiamo sintetizzare la dottrina patristica su questo tema: la dimensione sessuale dopo il peccato originale o la dimensione sessuale e il peccato originale?

CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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