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La carità è anzitutto amore verso Dio

La virtù teologale della carità. Introduzione. La carità è soprattutto e anzitutto amore verso Dio, un amore totale che nasce dalla conoscenza e dall'accoglienza dell'amore di Dio, che ci ha amato per primo. La Passione di Gesù è scuola di amore. L'inno alla carità di san Paolo: lettura ed esegesi dei primi versetti e dei primi tre dei dodici attributi della carità. Ciclo di catechesi "Vizi e virtù", tredicesima puntata, 24 Gennaio 2022

La virtù della carità è la più importante, questa virtù costituirà la vita che vivremo in Paradiso. Generalmente quando si parla della carità si pensa che essa si confonde o con l'elemosina ai poveri o si pensa di adottare un bambino a distanza o fare celebrare Messe per defunti. La carità non si identifica con le opere di misericordia spirituale/terrene ma la Misericordia è una componente della carità ma secondarie perchè come Gesù spiega nel Vangelo...quali sono i 2 precetti della Carità? Amerai il Signore Dio tuo con tutte le forze e poi amerai il prossimo tuo come te stesso. L'atto di Carità che dovremmo recitare tutte le mattine e sere:

Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor tuo amo il prossimo come me stesso e perdono le offese ricevute. Signore, che io ti ami sempre più. Amen.

Per amor di Dio amerò il prossimo e perdono le offese ricevute (opera di misericordia spirituale). Per amore di Dio. In Paradiso conosceremo perfettamente, più e meglio di come conosciamo adesso l'amore di Dio e lo ameremo perfettamente. Amare Dio è la felicità, nella misura in cui si vive la carità e poi chi lo vive sa di cosa si parla. Certo, come dice il grande esperto - san Giovanni Evangelista - le ricorrenze del termine greco con cui si dice Carità sono tante. E dice che noi amiamo sia Dio e il prossimo perchè Egli ci ha amato per Primo. Non si può vivere questa virtù se non ci si è messi in condizione di conoscere - per capirci qualcosa dobbiamo usare quest'espressione - non possiamo amare Dio se non abbiamo fatto esperienza personale del Suo amore. Non va intesa con un'emotività sentimentale. No, perchè l'esperienza dell'amore di Dio nasce dalla meditazione, dalla preghiera profonda, dallo stare davanti al Santissimo Sacramento.... noi dobbiamo entrare in relazione e non possiamo relazionarci con uno sconosciuto. Per andare ad imparare la Scienza dell'amore e capire fino a che punto siamo stati amati, dobbiamo meditare la Passione di Gesù; nelle 24 Ore della Passione di Luisa Piccaretta - non soltanto ci dettagliano bene su quei particolari inediti che non vengono detti dai Vangeli, ma sono una possibilità di entrare in relazione d'amore con Gesù, farne un pieno d'amore e iniziare a ricambiare tutto l'amore che Gesù ha avuto per noi. Le anime predilette del Signore, hanno visto dei particolari della Passione di Gesù - per esempio la Beata Alexandrina da Costa - o gli scritti di Teresa Noiman (si scrive così), Santa Veronica Giuliani, Santa Margherita Alaquoe, Maria Valtorta, per chi la conosce Suor Cecilia Bai...sappiamo che nella Rivelazione Gesù si è tenuto rigorosamente al suo codice comportamentale. Dio nella Rivelazione ci ha rivelato ciò che è necessario o cose molto utili. Per venire incontro alla nostra debolezza perchè uno leggendo il Vangelo non si fà un'idea, perchè ci sono alcune parti della Passione che sono scritte in modo sbrigativo (Gesù viene flagellato, viene presentato da Pilato, Ecce Homo ecc..). Ma che cosa è successo mentre veniva flagellato, cosa pregava? Cosa faceva ecc...? Perchè la flagellazione, la coronazione di spine ecc...? Sono tutte quante cose che alimentano in noi la virtù della Carità che abbiamo ricevuto nel Battesimo ma che va alimentata. La virtù della carità si alimenta imparando a conoscere, meditandoci sopra, ecc.. bisogna meditare, raffigurare ecc... le scene. I grandi santi versavano fiumi di lacrime per le sofferenze di Gesù e quando si entra nella preghiera profonda quella particolare manifestazione della carità si manifesta in struggimento, si sente il cuore acceso dall'amore di Dio che da un lato prorompe per la sua presenza e c'è il desiderio al più presto possibile di rompere le barriere del corpo per vivere in pienenzza ciò che si viva in Paradiso.

Perchè posso amare il mio amico? Perchè ho assimilato che Dio mi ama come se fossi unico. Dio ama quell'anima perchè essa ha una caratteristica peculiare propria e siccome è preziosa agli occhi di Dio è preziosa anche ai miei occhi. Quando noi siamo innamorati di una persona, se la mia morosa ama qualcosa o qualcuno anch'io amerò qualcosa o condividerò il suo sentimento di avversione. L'amore di Dio, la carità quando è vissuta ci rende in qualche modo simili a Dio. E' vero che non puoi amare Dio che non vedi se non ami il prossimo che vedi, ma è anche vero che una persona non ama il prossimo vuol dire che l'amore di Dio non lui. Quando andremo in Paradiso la Fede e la Speranza non ci saranno più - le verità di Fede saranno conosciute in tutta la loro perfezione, qua in terra sembra il contrario rispetto a ciò che ci dice la fede e la Speranza è quella che ci fa tendere verso il bene. Ma una volta che uno è arrivato, la Speranza non serve più e alla speranza subentra il Possesso o la Fruizione ma la Carità inizia qua e poi continuerà. In Paradiso non servirà più la virtù della temperanza, della penitenza,ecc...? Sono cose che appartengono a questa terra.

Chi volesse farsi un grande regalo, si prenda la pratica di Amare Gesù Cristo di Sant'Alfonso Maria Liguori, esegesi spirituale dei 12 attributi alla Carità che adesso vedremo che sono contenuti nell'inno di san Paolo (Prima lettera ai Corinzi - 13). Noi oggi abbiamo il problema che la televisione/computer ci ruba un sacco di tempo e ci impedisce di aumentare la nostra istruzione spirituale. Si possono vedere qualcosa per distendersi facendo attenzione ai criteri di selezione ma la giornata ha 24 ore e la vita terrena ha un termine.

Inno alla Carità.

31Desiderate invece intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime. (prima del capitolo 13) -- 1Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. 2E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. 3E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe. 4La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, 5non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. 7Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. 9Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. 10Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino. 12Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. 13Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

Andiamo a vedere passaggio per passaggio.

31Desiderate invece intensamente i carismi più grandi......indica il verbo un qualche cosa su cui convergono le nostre energie. I carismi più grandi sono i doni che Dio vuole farci..........E allora, vi mostro la via più sublime.... il verbo usato sta a significare che va oltre, tutti i doni che Dio ci vuole fare sono niente rispetto all'amore Suo. Sant'Agostino si è convertito a 33 anni, e tra le cose che aveva ben conosciuto erano i piaceri venerei...e lui disse e ha scritto: i più grandi amplessi carnali che si possono vivere in questo mondo non sono nemmeno lontanamente paragonabili ad un solo minuto di amore di Dio. Ecco perchè in Paradiso non si prendono mariti o moglie, i piaceri venerei non ci saranno in Paradiso. Uno potrebbe dire: ma come, in Paradiso c'è la pienezza della felicità e di ogni godimento e che significa? Quello che molti esseri umani pensano sia il massimo possibile (piaceri venerei) ma in Paradiso non ci sta, quando hai qualcosa di molto meglio, quello che ti sembra essere chissà cosa cade completamente di importanza. Quali sono i carismi? Nella primitiva comunità cristiana c'erano dei doni straordinari e che potevano formare l'oggetto del desiderio, tipo il dono delle lingue..

1Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,...." le lingue degli angeli..cosa saranno? Mistero, sicuramente una cosa bella e grande. Ma se non avessi la carità sarei come un bronzo che risuona. Pensiamo ad una campana che facesse un suono brutto o un cembalo anzichè sprigionare il suono normale, tintinnasse.

"..2E se avessi il dono della profezia..." pare che anch'esso fosse ben conosciuto come dono dalle prime comunità, la conoscenza del futuro in senso stretto prima che accada. "...se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza,..." san Tommaso d'Aquino diceva che capiva tutto alla prima lettura. Chi è capace alzi la mano. Il don non ci riesce. Il dono della scienza infusa e quindi non con la fatica che dobbiamo fare per acquistare una conoscenza.......".. se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla..."

3E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe...." se dessi tutti i miei soldi ai poveri e consegnassi il mio corpo perchè sia bruciato (la traduzione attuale non aiuta). Cioè se dessi il mio corpo per essere bruciato nel martirio, anche un gesto così estremo che non fosse animato principalmente . i martiri di per sè sono espressione sublime della carità - ma potrebbe esserci un gesto eroico non mosso dalla carità ma dal desiderio di gloria. Anche le cose più grandi mosse non dalla carità ma dal desiderio di gloria agli occhi di Dio non hanno valore.

Dopo queste premesse san Paolo parla della carità:

"..4La carità è magnanima,.." la traduzione migliore sarebbe grande capacità di soffrire, la pazienza è grande capacità di soffrire perchè e per chi. Questo è il primo attributo della carità. Qual'è la dimostrazione dell'amore? Quando una persona è capace di soffrire per colui che ama. La dimostrazione più grande è la Passione di Gesù per noi. Quanto è stato capace di soffrire Gesù per noi? Sì che devo sopportare le persone moleste, devo sopportare i miei difetti ecc...ma vengono dopo. Se tu hai la Carità sei capace di soffrire per Gesù e per il Vangelo. Noi dobbiamo chiederci: cosa ho sofferto per amore di Gesù fino ad oggi per essere fedeli a Lui? Per non tradirlo? Per non uscire dalla Sua Volontà? Sei capace di soffrire ed offrire una malattia? Hai mai volontariamente offerto sacrifici, penitenze e digiuni al Signore? Santa Veronica Giuliani da dove traeva la forza per soffrire tanto per Gesù? Ad avviso del don Santa Veronica Giuliana dovrebbe essere fatta dottoressa della Chiesa per la sua dottrina sull'espiazione per amore di Gesù. Quando parla del puro patire e di ciò che ordinariamente ogni umano fugge ma che una persona che ama il Signore abbraccia. Gesù nella Sua Passione, bacia ed abbraccia la Croce.

"...benevola..." essere gentile, educato, a modo e questa è la prima cosa che dobbiamo fare è applicare ciò nei confronti del Signore. Essere educati nei confronti del Signore, trattarlo bene. In quante occasioni abbiamo di trattare bene il Signore? Santa Teresa d'Avila diceva che non è possibile che quando preghiamo - che ci rivolgiamo al Padre Eterno - ci rivolgiamo in un modo tale che se parlassimo come preghiamo ad una persona, questa si offenderebbe. Pensiamo a come i santi pregavano. I racconti che faceva Santa Bernadette la Madonna di Lourdes sulla Madonna. Come trattiamo Gesù nell'Ecuarestia? Come ci comportiamo quando Lui è dentro di noi? Come passiamo davanti al Tabernacolo. Essere benigno, ardere nel bene. Desiderosi di fare tanto del bene per amore del Signore. Siccome io Ti amo tanto (esempio) desidero farti conoscerti, amarti, ecc... e poi c'è...

"...la carità; non è invidiosa..." noi conosciamo qualcuno che è stato invidiosio di Dio? E a proprio a causa di questo che ha combinato i guai, il diavolo ha fatto tutto il macello che ha fatto, perchè è invidioso. L'invidia vuole sempre il male dell'altro perchè viene concepite come una minaccia per il proprio bene. Una persona che sta bestemmiando sta infangando Nostro Signore, sicuramente chi lo fa imita un pochino lucifero. Noi siamo felici che Dio sia Dio e che io sia il nulla. Quindi questo vuol dire mettere Dio al primo posto, sforzarsi di conoscerlo sempre meglio, cercare sempre quello che gli è gradito, stancarsi santamente in questo, procurargli di dargli la massima gloria possibile. A te Dio tutto e a me nulla.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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