La virtù cardinale della prudenza (terza ed ultima parte). I cinque vizi opposti alla virtù della prudenza (imprudenza, precipitazione, inconsiderazione, incostanza e negligenza) e le cinque false forme di prudenza (prudenza della carne, astuzia, inganno, frode e sollecitudine). Ciclo di catechesi "Vizi e virtù", ventiseiesima puntata, 25 Aprile 2022
Abbiamo avuto modo di vedere gli aspetti della prudenza, se non si capisce bene quello che si deve fare non si possono calibrare gli atti di nessuna virtù. Stiamo seguendo gli scritti di San Tommaso d'Aquino. La volta scorsa abbiamo scandagliato le 8 parti della prudenza. San Tommaso spiega anche qual'è la beatitudine che accompagna questa virtù ed individua 5 vizi opposti alla prudenza che presentano dei punti in contatto con la prudenza. Scambiare lucciole per lanterne e scambiare vizi per virtù è una cosa estremamente facile e su questo dobbiamo sempre pregare il Signore che non ci faccia cadere nell'inganno ma dobbiamo avere una buona formazione. Esempi macroscopici: il tirchio o taccagno, dentro la sua testa non si percepisce come tale ma si percepisce come persona parsimoniosa che amministra bene i suoi soldi perchè non si devono sprecare e farne un'uso buono, il temerario, colui che va oltre alla virtù della fortezza e va esagerando, generalmente si percepisce come persona coraggiosa e forte, che non ha paura di dire le cose come stanno..ma la temerarietà è un'eccesso, un vizio e non una virtù. L'avaro dirà si mangia per vivere e non si vive per mangiare, si legge anche nei monasteri, ma nei monasteri è una virtù perchè si pratica la temperanza o il digiuno, ma per l'avaro spendere qualcosa di più per mangiare è toccare qualche soldo nel portafoglio. Poi c'è la coscienza e la volontà umana, un tweet di don leonardo dice che l'obbedienza assoluta è propria dei regimi dittatoriali, perchè di per sè la si deve soltanto a Dio. Non si deve obbedienza ad un'ordine che sia palesemente ingiusto, non ad un'ordine che non mi piaccia da un punto di vista soggettivo. O una persona dice: in coscienza faccio questa cosa e non ci vedo niente di male - per esempio cattolici che usano contraccettivi dicendo: ma io non posso mica sfornare figli quindi li uso, non c'è nulla di male, sono idee personali del Papa e vado a farmi la comunione. La coscienza non è mai vera quando va contro la legge oggettiva di Dio o la legge morale di Dio come autenticamente interpretata dal Magistero della Chiesa, quella è volontà umana. Come si esce da queste trappole? Una buona formazione e poi la preghiera. Quanti salmi chiedono al Signore la luce e l'intelletto? L'inganno è in agguato. Un pre- requisito è che se il tuo cuore vuole fare profondamente la volontà di Dio non ti mancheranno le luci, ma se vuoi fare altro le luci potranno difettare.
La prudenza...quale sarà il dono dello Spirito Santo che le corrisponde? Il consiglio. Maria è chiamata Madre del Buon Consiglio. Il consiglio è il coronamento soprannaturale della prudenza, è quell'aiuto dall'Alto. Noi i doni dello Spirito Santo li abbiamo ricevuti il giorno della Cresima se rimaniamo in grazia, diamo a loro la possibilità di esprimersi - cosa che si fa custodendo la grazia ed avendo una vita di preghiera.
Secondo san Tommaso la beatitudine corrispondente a questa virtù è Beati i Misericordiosi perchè troveranno misericordia. Evidentemente comprendere che la Misericordia è la via migliore, non ci sbagliamo mai se optiamo per essa. Pensiamo a tante situazioni brutte, dolorose e difficili che viviamo nella nostra famiglia che è la Chiesa; di fronte a tante cose non ci si può fare quasi nulla, ma che possiamo fare? Soffrire ed offrire le nostre sofferenze. Ma attenzione, se io vedo una cosa che non funziona o un peccato commesso da un battezzato o da un ministro, se io offro al Signore la mia sofferenza, pensiamo che sia una cosa di poco conto? La Misericordia consiste che se vedo una cosa brutta che fa il prossimo, piango io per lui (se l'altro non piange). E' una cosa molto gradita al Signore. Ci trattano male? Ci perseguitano? Ci riempono di insulti, ci umiliano, ecc.... perdoniamo sempre, subito tutto e tutti. E questa è un'opera di misericordia. La prudenza che è la retta ragione delle cose da farsi, --- se una persona ti chiede un'aiuto e tu puoi daglielo. Ha bisogno di qualcosa? Daglielo o semplicemente di essere ascoltato in uno sfogo e tu ascoltalo.
Vizio direttamente opposto alla prudenza: l'imprudenza e poi ci sono dei vizi opposti c'è la precipitazione che è direttamente opposta all'eubulia (cioè la capacità di ben deliberare), l'inconsiderazione, di chi agisce in modo sconsiderato e che è opposta alla sunesis e la gnome, l'incostanza che è un vizio opposto al ben governare sè stessi prima del prossimo e poi la negligenza che è direttamente opposta alla sollecitudine.
L'imprudenza: Quante sono le imprudenza che commettiamo nella vita, si ha l'imprudenza tutte le volte che si agisce senza ben ponderare, calibrare ecc... in riferimento al bene oggettivo in sè e alle conseguenze delle nostre azioni. Esempio molto dolorosamente diffuso: un prete ascolta tante cose brutte, ci sono tanti matrimoni andati in crisi o a finire a schifio, per quanto il don ha potuto constatare, la stragrande maggioranza di essi erano matrimoni che sarebbe stato opportuno non celebrarli. Se tu durante il tempo del fidanzamento inizi a vedere delle cose che non funzionano nei comportamenti che ti allarmano o vedi una divergenza, una lontananza difficilmente riconciliabile per esempio una totale assenza di fede religiosa del coniuge che ti sposi a fare? Se io mi imbarco in un matrimonio, questo è per sempre, me ne devo prendere la responsabilità di questi atti. Quali sono i processi mentali che partono? Ah, dopo il matrimonio le cose andranno meglio, ma l'esperienza universale dice che le cose che non vanno vengono acuite dalla convivenza continua h24, poi ordinariamente purtroppo le persone non cambiano in meglio ma peggiorano e dipende dal fatto che c'è il peccato originale in noi. Se una persona non ha interiorizzato bene alcune cose e non ha buone motiviazioni e quindi non avrà voglia di lavorare tanto su sè stessi, perchè si può cambiare, ma farlo è laborioso e doloroso. Tu non te la puoi aspettare come una cosa ovvia e normale. Se ti imbarchi in una cosa del genere imprudentemente, ti troverai di fronte a situazioni sgradevoli e dopo te ne devi prendere le responsabilità. Le regole del bene operare non bisogna mai disprezzarle. Ponderare le conseguenze delle nostre azioni. Io devo, per quanto possibili, prima di azioni forti ed impegnative, io devo ponderare le conseguenze che arriveranno a me al prossimo, in termini di edificazione o scandalo per il prossimo. Un genitore non può agire in maniera sconsiderata ed imprudente nei confronti del figlio, un genitore non si può permettere davanti ad un figlio di bestemmiargli davanti o dire le parolacce, perchè poi come potranno dirgli di non usare il turpiloquio? Se a tuo figlio lo lasci davanti ad un televisore in camera, come puoi pretendere che esso cresca sano e puro? Se ha già in tenera età un computer o smartphone con il quale può girare sul web, con quello che gira in rete oggi, come puoi pensare che vada tutto bene? -- il don convive con le sue difficoltà pastorali di sacerdote in un'ambiente sfavorevole, ma pensando al compito dei genitori pensa che gli sia andato bene. Oggi essere un genitore è un'impresa. Noi dobbiamo fare attenzione alle nostre scelte.
La sconsiderazione e inconsiderazione: la mancanza di rettitudine, nel considerare o giudicare come vere e da farsi le cose conosciute come tali. L'essere sconsiderati comporta delle conseguenze disastrose: le conseguenze ti cadono addosso, ti presentano (le tue azioni) il conto tutte quante assieme, poi il conto lo devi pagare. Meglio pensarci di più, fino a quando non sei moralmente certo se fare una cosa o meno, quando senti che nel cuore hai pregato, sei in pace e non hai dubbi...aspetta. La precipitazione è la risposta immediata: per esempio: ricevi un messaggio sgradevole (sms o altro), chi conosce il don sa che lui non risponde ai messaggi se non alle mail perchè possono essere ponderate, vagliate ecc.... dopo aver visto i danni che produce il botta e risposta che si produce. Se anche tu, nella risposta immediata facessi la cosa giusta, è puramente un caso. Prima di aprire la bocca, collega il cervello. Aspetta prima di rispondere. Pensiamo alle dinamiche di chi sta una conservazione e che non lascia finire chi sta scrivendo. Quasi sempre quando agiamo d'impulso agiamo sotto qualche passione. Noi dobbiamo sempre agire secondo ragione e non secondo passione. La precipitazione, l'arbitrio della volontà o una passione muove la precipitazione. Poi la gente dice: ah, ma io dico quello che penso, quando noi facciamo una cosa che è sbagliata, generalmente quando noi facciamo qualcosa di male non ce ne rendiamo conto, perchè si è creata un'impalcatura di giustificazioni al suo operato tali che tacciano la coscienza. Via le pseudo - giustificazioni: io dico quello che penso, ma c'è un proverbio popolar cristiano che dice: il saggio pensa ciò che dice, lo stupido dice quello che pensa. A parte il fatto che quello che pensiamo non sempre è vero, ma quello che pensi lo tieni per te e al massimo ci pensi cosa dire, quando dirlo e a chi dirlo. La riservatezza va tutelata, se una persona ti fa una domanda diretta e personale tu non devi rispondere ma dire: perchè mi chiedi questa cosa? Lo sai che le domande di tipo personale non è opportuno farle e non è educato farle perchè tu non ti puoi intrufolare dentro la vita privata di una persona. Se io ti dico una cosa volontariamente ok, ma tu non puoi mettermi le mani addosso. Non si pecca contro la carità se ci si rifiuta di rispondere alle domande dirette.
L'incostanza: la virtù della prudenza richiede una certa coerenza, se io ho deliberato come cosa buona da farsi, poi non posso tornare indietro a meno che non ci siano circostanze ed elementi che richiedano un passo indietro. Se io ho ponderato che sia una cosa da farsi, porto avanti la mia scelta nonostante le critiche ed ostacoli che da questa mia scelta possono derivare. L'inconstanza è una debolezza.
La negligenza: Essa è un rilassamento della volontà - non sceglie (in latino) e questo causa la mancanza della velocità delle cose da farsi, la negligenza in materia di salvezza della propria anima è un peccato mortale. La negligenza nelle cose di Dio, hai voglia a dire questa cosa non la sapevo, hai usato i mezzi per fare in modo che il non lo sapevo sia senza colpa tua? Trascurare le cose necessarie alla nostra salvezza è l'imprudenza per antonomasia. Ma per cosa campi a fare? Che cosa ci stiamo a fare sul pianeta Terra? Ci credi che siamo stati creati per il Cielo? Se sì, devi organizzare la tua vita in modo da salvaguardare la tua entrata in Cielo. Non puoi non pregare mai o stare a lungo senza sacramenti e oggi, come oggi, limitare la tua vita cristiana nell'andare a Messa solo alla domenica e limitare le tue conoscenze al catechismo delle elementari. Poi quando arrivano le prove, lì esce cosa c'è nel cuore delle persone e cosa c'è dentro.
I vizi che assomigliano alla prudenza: prudenza della carne, l'astuzia, l'inganno, la frode e poi la sollecitudine nei beni temporali o riguardo al futuro.
La prudenza della carne: E' applicare la prudenza al raggiungimento dei beni del corpo, o come fine ultimo, chi cerca di soddisfare con tutti i mezzi, leciti o illeciti i bisogni del corpo) quasi sempre cade in peccato mortale. O comunque c'è un'industria nel cercare la loro soddisfazione oltre il dovuto: mangio non per nutrirmi ma per il piacere del cibo, quindi più del necessario. Per soddisfare i desideri carnali, tu ci devi pensare. Le forme estreme di queste cose: a chi pensa forme di soddisfazioni sempre più estreme, io ho questo fine e come faccio a raggiungerlo? E' un'operazione analoga a quello che fa la prudenza al raggiungimento della vita eterna.
L'astuzia: Siate prudenti o astuti come i serpenti e semplici come le colombe (Gesù). L'astuzia stravolge i mezzi, perchè per raggiungere il fine - non importa se buono o cattivo - usa vie cattive: la simulazione, l'ipocrisia o la falsità. Classici esempi: le domande che facevano a Gesù - le domande per tenderlo in trappola. Erano astuzie. Erano trappole, perchè se Gesù avesse risposto in maniera esplicita - ecco perchè bisogna rispondere in maniera intelligente o non bisogna rispondere - si sarebbe messo nei guai. I tributi li pagavano i popoli soggetti all'autorità in segno di sottomissione. L'inganno: è satanico, l'inganno tende a trarre il prossimo nell'errore senza che se ne accorga. Satana - che è un maestro in queste cose, abbastanza competente - ma anche l'inganno presenta una serie di attività mentali ed attigue a quelle richieste dalla prudenza: elaborare una strategia. La frode è sempre un'inganno ma questa volta non compiuto con le parole tramite le opere. Un'altra cosa - forse questa si coglie meglio - è la sollecitudine per i beni temporali e per il futuro. Metti in soldi in banca da parte perchè chissà... e dopo nel futuro che facciamo? Faccio questa cosa per mettere al riparo il futuro o il gruzzoletto perchè dopo che succede? Dopo che succede? Dopo il secondo figlio basta, perchè due ce li possiamo tenere, ma già il terzo..... cosa ha detto Gesù nel Vangelo? Non preoccupatevi della vostra vita. Dicendo questo Gesù ha condannato la sollecitudine per i beni temporali. E' chiaro che tutti dobbiamo lavorare, ma un conto è dover lavorare in condizioni normali - il lavoro è volontà di Dio, ma se io non posso lavorare per cause indipendenti dalla mia volontà che posso fare? Il Signore provvederà? E c'è anche la sollecitudine del futuro. Noi ci preoccupiamo del futuro eterno, non del futuro temporale. Non affannattevi del domani, ogni giorno ha la sua pena (fine capitolo san Matteo 6). La prudenza cerca di raggiungere un fine buono, la prudenza umana. Meglio avere dei soldi da parte - si capisca bene, non è che una persona deve vivere in stato di totale affidamento alla divina provvidenza - è un fatto di cuore, tu devi chiederti se io e te, se questa cosa è perseguire in maniera ossessiva e in maniera esagerata o unilaterale con totale trascuratezza del resto. La prudenza soprannaturale non ragiona così. Ragiona sulla base di altri criteri. Se io non posso lavorare, il Signore mi aiuterà ma se io non lavoro per cattiva volontà o per negligenza il Signore non mi aiuterà. Questa è la prudenza che vien dal Cielo. La prudenza è peccato quando è eccessiva. Non ci si può preoccupare di cose che potrebbero accadere nel futuro, Dio vuole che ci occupiamo delle cose oggi. Le persone che stanno troppo dietro al mondo delle profezie ecc... il don non è uno scettico a priori ecc... ma quando c'è un'atteggiamento di scetticismo generalizzato nei confronti del soprannaturale il don non lo condivide, il Signore nella Storia sceglie di servirsi di alcuni strumenti per ammonirci o allertarci devono essere accolti - si faccia un discernimento - ma in maniera equilibrata. Non si può pensare tutto il giorno alla profezia X? Ai Tre Giorni di Buio...Non ci pensare, ti è arrivata questa informazione? Ci credi? Sì, fai in modo di tenerti in casa le candele benedette e basta. Tu ti preoccupi questa cosa vivendo in grazia e nella preghiera. Quando arriveranno, arriveranno ma non stare a stancarti di cosa succederà, perchè molte di queste cose sono sempre condizionate, perchè se le persone dovessero fare penitenza abbastanza, pregare abbastanza, convertirsi ecc.... non è detto che una profezia autentica si compia in maniera letterale, non lo sappiamo sapere. Non possiamo sapere se una profezia è un contingente necessario (accadrà e basta) o è un contingente possibile, cioè quella cosa accadrà a meno che non ci siano questi antecedenti e non succedano queste cose, non ci siano queste reazioni da parte di chi ha conosciuto questa cosa . Quindi la conoscenza di quella cosa non è finalizzata a farti conoscere un'anticipo di ciò che accadrà, ma a farti conoscere ciò che potrebbe accadere in modo tale che con i tuoi buoni comportamenti potrai fare che questa cosa non accada.
Se non impariamo a far funzionare bene il cervello attraverso questa virtù, tante cose nella vita diventano tanto complicate.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Abbiamo avuto modo di vedere gli aspetti della prudenza, se non si capisce bene quello che si deve fare non si possono calibrare gli atti di nessuna virtù. Stiamo seguendo gli scritti di San Tommaso d'Aquino. La volta scorsa abbiamo scandagliato le 8 parti della prudenza. San Tommaso spiega anche qual'è la beatitudine che accompagna questa virtù ed individua 5 vizi opposti alla prudenza che presentano dei punti in contatto con la prudenza. Scambiare lucciole per lanterne e scambiare vizi per virtù è una cosa estremamente facile e su questo dobbiamo sempre pregare il Signore che non ci faccia cadere nell'inganno ma dobbiamo avere una buona formazione. Esempi macroscopici: il tirchio o taccagno, dentro la sua testa non si percepisce come tale ma si percepisce come persona parsimoniosa che amministra bene i suoi soldi perchè non si devono sprecare e farne un'uso buono, il temerario, colui che va oltre alla virtù della fortezza e va esagerando, generalmente si percepisce come persona coraggiosa e forte, che non ha paura di dire le cose come stanno..ma la temerarietà è un'eccesso, un vizio e non una virtù. L'avaro dirà si mangia per vivere e non si vive per mangiare, si legge anche nei monasteri, ma nei monasteri è una virtù perchè si pratica la temperanza o il digiuno, ma per l'avaro spendere qualcosa di più per mangiare è toccare qualche soldo nel portafoglio. Poi c'è la coscienza e la volontà umana, un tweet di don leonardo dice che l'obbedienza assoluta è propria dei regimi dittatoriali, perchè di per sè la si deve soltanto a Dio. Non si deve obbedienza ad un'ordine che sia palesemente ingiusto, non ad un'ordine che non mi piaccia da un punto di vista soggettivo. O una persona dice: in coscienza faccio questa cosa e non ci vedo niente di male - per esempio cattolici che usano contraccettivi dicendo: ma io non posso mica sfornare figli quindi li uso, non c'è nulla di male, sono idee personali del Papa e vado a farmi la comunione. La coscienza non è mai vera quando va contro la legge oggettiva di Dio o la legge morale di Dio come autenticamente interpretata dal Magistero della Chiesa, quella è volontà umana. Come si esce da queste trappole? Una buona formazione e poi la preghiera. Quanti salmi chiedono al Signore la luce e l'intelletto? L'inganno è in agguato. Un pre- requisito è che se il tuo cuore vuole fare profondamente la volontà di Dio non ti mancheranno le luci, ma se vuoi fare altro le luci potranno difettare.
La prudenza...quale sarà il dono dello Spirito Santo che le corrisponde? Il consiglio. Maria è chiamata Madre del Buon Consiglio. Il consiglio è il coronamento soprannaturale della prudenza, è quell'aiuto dall'Alto. Noi i doni dello Spirito Santo li abbiamo ricevuti il giorno della Cresima se rimaniamo in grazia, diamo a loro la possibilità di esprimersi - cosa che si fa custodendo la grazia ed avendo una vita di preghiera.
Secondo san Tommaso la beatitudine corrispondente a questa virtù è Beati i Misericordiosi perchè troveranno misericordia. Evidentemente comprendere che la Misericordia è la via migliore, non ci sbagliamo mai se optiamo per essa. Pensiamo a tante situazioni brutte, dolorose e difficili che viviamo nella nostra famiglia che è la Chiesa; di fronte a tante cose non ci si può fare quasi nulla, ma che possiamo fare? Soffrire ed offrire le nostre sofferenze. Ma attenzione, se io vedo una cosa che non funziona o un peccato commesso da un battezzato o da un ministro, se io offro al Signore la mia sofferenza, pensiamo che sia una cosa di poco conto? La Misericordia consiste che se vedo una cosa brutta che fa il prossimo, piango io per lui (se l'altro non piange). E' una cosa molto gradita al Signore. Ci trattano male? Ci perseguitano? Ci riempono di insulti, ci umiliano, ecc.... perdoniamo sempre, subito tutto e tutti. E questa è un'opera di misericordia. La prudenza che è la retta ragione delle cose da farsi, --- se una persona ti chiede un'aiuto e tu puoi daglielo. Ha bisogno di qualcosa? Daglielo o semplicemente di essere ascoltato in uno sfogo e tu ascoltalo.
Vizio direttamente opposto alla prudenza: l'imprudenza e poi ci sono dei vizi opposti c'è la precipitazione che è direttamente opposta all'eubulia (cioè la capacità di ben deliberare), l'inconsiderazione, di chi agisce in modo sconsiderato e che è opposta alla sunesis e la gnome, l'incostanza che è un vizio opposto al ben governare sè stessi prima del prossimo e poi la negligenza che è direttamente opposta alla sollecitudine.
L'imprudenza: Quante sono le imprudenza che commettiamo nella vita, si ha l'imprudenza tutte le volte che si agisce senza ben ponderare, calibrare ecc... in riferimento al bene oggettivo in sè e alle conseguenze delle nostre azioni. Esempio molto dolorosamente diffuso: un prete ascolta tante cose brutte, ci sono tanti matrimoni andati in crisi o a finire a schifio, per quanto il don ha potuto constatare, la stragrande maggioranza di essi erano matrimoni che sarebbe stato opportuno non celebrarli. Se tu durante il tempo del fidanzamento inizi a vedere delle cose che non funzionano nei comportamenti che ti allarmano o vedi una divergenza, una lontananza difficilmente riconciliabile per esempio una totale assenza di fede religiosa del coniuge che ti sposi a fare? Se io mi imbarco in un matrimonio, questo è per sempre, me ne devo prendere la responsabilità di questi atti. Quali sono i processi mentali che partono? Ah, dopo il matrimonio le cose andranno meglio, ma l'esperienza universale dice che le cose che non vanno vengono acuite dalla convivenza continua h24, poi ordinariamente purtroppo le persone non cambiano in meglio ma peggiorano e dipende dal fatto che c'è il peccato originale in noi. Se una persona non ha interiorizzato bene alcune cose e non ha buone motiviazioni e quindi non avrà voglia di lavorare tanto su sè stessi, perchè si può cambiare, ma farlo è laborioso e doloroso. Tu non te la puoi aspettare come una cosa ovvia e normale. Se ti imbarchi in una cosa del genere imprudentemente, ti troverai di fronte a situazioni sgradevoli e dopo te ne devi prendere le responsabilità. Le regole del bene operare non bisogna mai disprezzarle. Ponderare le conseguenze delle nostre azioni. Io devo, per quanto possibili, prima di azioni forti ed impegnative, io devo ponderare le conseguenze che arriveranno a me al prossimo, in termini di edificazione o scandalo per il prossimo. Un genitore non può agire in maniera sconsiderata ed imprudente nei confronti del figlio, un genitore non si può permettere davanti ad un figlio di bestemmiargli davanti o dire le parolacce, perchè poi come potranno dirgli di non usare il turpiloquio? Se a tuo figlio lo lasci davanti ad un televisore in camera, come puoi pretendere che esso cresca sano e puro? Se ha già in tenera età un computer o smartphone con il quale può girare sul web, con quello che gira in rete oggi, come puoi pensare che vada tutto bene? -- il don convive con le sue difficoltà pastorali di sacerdote in un'ambiente sfavorevole, ma pensando al compito dei genitori pensa che gli sia andato bene. Oggi essere un genitore è un'impresa. Noi dobbiamo fare attenzione alle nostre scelte.
La sconsiderazione e inconsiderazione: la mancanza di rettitudine, nel considerare o giudicare come vere e da farsi le cose conosciute come tali. L'essere sconsiderati comporta delle conseguenze disastrose: le conseguenze ti cadono addosso, ti presentano (le tue azioni) il conto tutte quante assieme, poi il conto lo devi pagare. Meglio pensarci di più, fino a quando non sei moralmente certo se fare una cosa o meno, quando senti che nel cuore hai pregato, sei in pace e non hai dubbi...aspetta. La precipitazione è la risposta immediata: per esempio: ricevi un messaggio sgradevole (sms o altro), chi conosce il don sa che lui non risponde ai messaggi se non alle mail perchè possono essere ponderate, vagliate ecc.... dopo aver visto i danni che produce il botta e risposta che si produce. Se anche tu, nella risposta immediata facessi la cosa giusta, è puramente un caso. Prima di aprire la bocca, collega il cervello. Aspetta prima di rispondere. Pensiamo alle dinamiche di chi sta una conservazione e che non lascia finire chi sta scrivendo. Quasi sempre quando agiamo d'impulso agiamo sotto qualche passione. Noi dobbiamo sempre agire secondo ragione e non secondo passione. La precipitazione, l'arbitrio della volontà o una passione muove la precipitazione. Poi la gente dice: ah, ma io dico quello che penso, quando noi facciamo una cosa che è sbagliata, generalmente quando noi facciamo qualcosa di male non ce ne rendiamo conto, perchè si è creata un'impalcatura di giustificazioni al suo operato tali che tacciano la coscienza. Via le pseudo - giustificazioni: io dico quello che penso, ma c'è un proverbio popolar cristiano che dice: il saggio pensa ciò che dice, lo stupido dice quello che pensa. A parte il fatto che quello che pensiamo non sempre è vero, ma quello che pensi lo tieni per te e al massimo ci pensi cosa dire, quando dirlo e a chi dirlo. La riservatezza va tutelata, se una persona ti fa una domanda diretta e personale tu non devi rispondere ma dire: perchè mi chiedi questa cosa? Lo sai che le domande di tipo personale non è opportuno farle e non è educato farle perchè tu non ti puoi intrufolare dentro la vita privata di una persona. Se io ti dico una cosa volontariamente ok, ma tu non puoi mettermi le mani addosso. Non si pecca contro la carità se ci si rifiuta di rispondere alle domande dirette.
L'incostanza: la virtù della prudenza richiede una certa coerenza, se io ho deliberato come cosa buona da farsi, poi non posso tornare indietro a meno che non ci siano circostanze ed elementi che richiedano un passo indietro. Se io ho ponderato che sia una cosa da farsi, porto avanti la mia scelta nonostante le critiche ed ostacoli che da questa mia scelta possono derivare. L'inconstanza è una debolezza.
La negligenza: Essa è un rilassamento della volontà - non sceglie (in latino) e questo causa la mancanza della velocità delle cose da farsi, la negligenza in materia di salvezza della propria anima è un peccato mortale. La negligenza nelle cose di Dio, hai voglia a dire questa cosa non la sapevo, hai usato i mezzi per fare in modo che il non lo sapevo sia senza colpa tua? Trascurare le cose necessarie alla nostra salvezza è l'imprudenza per antonomasia. Ma per cosa campi a fare? Che cosa ci stiamo a fare sul pianeta Terra? Ci credi che siamo stati creati per il Cielo? Se sì, devi organizzare la tua vita in modo da salvaguardare la tua entrata in Cielo. Non puoi non pregare mai o stare a lungo senza sacramenti e oggi, come oggi, limitare la tua vita cristiana nell'andare a Messa solo alla domenica e limitare le tue conoscenze al catechismo delle elementari. Poi quando arrivano le prove, lì esce cosa c'è nel cuore delle persone e cosa c'è dentro.
I vizi che assomigliano alla prudenza: prudenza della carne, l'astuzia, l'inganno, la frode e poi la sollecitudine nei beni temporali o riguardo al futuro.
La prudenza della carne: E' applicare la prudenza al raggiungimento dei beni del corpo, o come fine ultimo, chi cerca di soddisfare con tutti i mezzi, leciti o illeciti i bisogni del corpo) quasi sempre cade in peccato mortale. O comunque c'è un'industria nel cercare la loro soddisfazione oltre il dovuto: mangio non per nutrirmi ma per il piacere del cibo, quindi più del necessario. Per soddisfare i desideri carnali, tu ci devi pensare. Le forme estreme di queste cose: a chi pensa forme di soddisfazioni sempre più estreme, io ho questo fine e come faccio a raggiungerlo? E' un'operazione analoga a quello che fa la prudenza al raggiungimento della vita eterna.
L'astuzia: Siate prudenti o astuti come i serpenti e semplici come le colombe (Gesù). L'astuzia stravolge i mezzi, perchè per raggiungere il fine - non importa se buono o cattivo - usa vie cattive: la simulazione, l'ipocrisia o la falsità. Classici esempi: le domande che facevano a Gesù - le domande per tenderlo in trappola. Erano astuzie. Erano trappole, perchè se Gesù avesse risposto in maniera esplicita - ecco perchè bisogna rispondere in maniera intelligente o non bisogna rispondere - si sarebbe messo nei guai. I tributi li pagavano i popoli soggetti all'autorità in segno di sottomissione. L'inganno: è satanico, l'inganno tende a trarre il prossimo nell'errore senza che se ne accorga. Satana - che è un maestro in queste cose, abbastanza competente - ma anche l'inganno presenta una serie di attività mentali ed attigue a quelle richieste dalla prudenza: elaborare una strategia. La frode è sempre un'inganno ma questa volta non compiuto con le parole tramite le opere. Un'altra cosa - forse questa si coglie meglio - è la sollecitudine per i beni temporali e per il futuro. Metti in soldi in banca da parte perchè chissà... e dopo nel futuro che facciamo? Faccio questa cosa per mettere al riparo il futuro o il gruzzoletto perchè dopo che succede? Dopo che succede? Dopo il secondo figlio basta, perchè due ce li possiamo tenere, ma già il terzo..... cosa ha detto Gesù nel Vangelo? Non preoccupatevi della vostra vita. Dicendo questo Gesù ha condannato la sollecitudine per i beni temporali. E' chiaro che tutti dobbiamo lavorare, ma un conto è dover lavorare in condizioni normali - il lavoro è volontà di Dio, ma se io non posso lavorare per cause indipendenti dalla mia volontà che posso fare? Il Signore provvederà? E c'è anche la sollecitudine del futuro. Noi ci preoccupiamo del futuro eterno, non del futuro temporale. Non affannattevi del domani, ogni giorno ha la sua pena (fine capitolo san Matteo 6). La prudenza cerca di raggiungere un fine buono, la prudenza umana. Meglio avere dei soldi da parte - si capisca bene, non è che una persona deve vivere in stato di totale affidamento alla divina provvidenza - è un fatto di cuore, tu devi chiederti se io e te, se questa cosa è perseguire in maniera ossessiva e in maniera esagerata o unilaterale con totale trascuratezza del resto. La prudenza soprannaturale non ragiona così. Ragiona sulla base di altri criteri. Se io non posso lavorare, il Signore mi aiuterà ma se io non lavoro per cattiva volontà o per negligenza il Signore non mi aiuterà. Questa è la prudenza che vien dal Cielo. La prudenza è peccato quando è eccessiva. Non ci si può preoccupare di cose che potrebbero accadere nel futuro, Dio vuole che ci occupiamo delle cose oggi. Le persone che stanno troppo dietro al mondo delle profezie ecc... il don non è uno scettico a priori ecc... ma quando c'è un'atteggiamento di scetticismo generalizzato nei confronti del soprannaturale il don non lo condivide, il Signore nella Storia sceglie di servirsi di alcuni strumenti per ammonirci o allertarci devono essere accolti - si faccia un discernimento - ma in maniera equilibrata. Non si può pensare tutto il giorno alla profezia X? Ai Tre Giorni di Buio...Non ci pensare, ti è arrivata questa informazione? Ci credi? Sì, fai in modo di tenerti in casa le candele benedette e basta. Tu ti preoccupi questa cosa vivendo in grazia e nella preghiera. Quando arriveranno, arriveranno ma non stare a stancarti di cosa succederà, perchè molte di queste cose sono sempre condizionate, perchè se le persone dovessero fare penitenza abbastanza, pregare abbastanza, convertirsi ecc.... non è detto che una profezia autentica si compia in maniera letterale, non lo sappiamo sapere. Non possiamo sapere se una profezia è un contingente necessario (accadrà e basta) o è un contingente possibile, cioè quella cosa accadrà a meno che non ci siano questi antecedenti e non succedano queste cose, non ci siano queste reazioni da parte di chi ha conosciuto questa cosa . Quindi la conoscenza di quella cosa non è finalizzata a farti conoscere un'anticipo di ciò che accadrà, ma a farti conoscere ciò che potrebbe accadere in modo tale che con i tuoi buoni comportamenti potrai fare che questa cosa non accada.
Se non impariamo a far funzionare bene il cervello attraverso questa virtù, tante cose nella vita diventano tanto complicate.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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