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Maleducazione, ira e blasfemia

l vizio capitale dell'ira. Le sei figlie, le tre specie e i tre gradi dell'ira. dall'indignazione alla vendetta, dall'insulto alla bestemmia, dalla maleducazione alla rissa. Come si domina e si vince il vizio capitale dell'ira. Ciclo di catechesi "Vizi e virtù", ventottesima puntata, 9 Maggio 2022

Stiamo trattando del vizio dell'ira con rassegna biblica ed introduzione sommaria e presentazione sintetica di quello che San Tommaso d'Aquino propone su questo vizio capitale (nella puntata precedente: L'ira: il vizio più forte e violento). La volta scorsa abbiamo visto che secondo San Tommaso ha le sue sei figlie, cosa produce una persona irata, il prodotto diretto e il vizio dell'ira ha tre specie e tre gradi. Ne parla San Tommaso nella sua Somma Teologia.

Le sei figlie dell'ira sono: la tracotanza, il clamore, la bestemmia, indignazione, l'insulto e la rissa. Le tre specie sono: la bile, la mania e il furore. E i tre gradi sono l'ira interna, esterna nella manifestazione e l'ira esterna nell'esecuzione. Delle figlie abbiamo già visto qualcosa la volta scorsa.

Indignazione o sdegno, la prima figlia dell'ira, consiste nei moti di rabbia, di stizza o di estremo fastidio che noi proviamo quando comprendiamo che qualcuno ha fatto qualcosa che è offensivo nei nostri confronti, o dei nostri cari o dei nostri ideali o così via. San Tommaso d'Aquino fa sempre notare che i primi moti non sono ordinariamente peccato, lo diventano in seguito al nostro consenso. Sant'Alfonso de Maria Liguori diceva che non sono peccati i mali pensieri ma i mali consensi. Una persona potrebbe avere un pensiero di bestemmia o un pensiero impuro - magari uno sente bestemmiare e la bestemmia gli rimbomba nella testa o è martellata da pensieri di bestemmia e si pensa di aver fatto chissà quale peccato mortale. Ma se una persona all'apprendimento di quel pensiero non lo asseconda ha meritato perchè sta resistendo ad una cosa negativa e la stessa cosa vale per i pensieri impuri. Può succedere che uno si veda uno spettacolo alla televisione - magari un film che magari il titolo e la trama non fanno pensare a nulla di strano e poi all'improvviso c'è la scena porno. Uno può chiudere gli occhi ma inevitabilmente quell'immagine te la ritroverai tra i piedi per un pochino di tempo. Così come per esempio purtroppo chi ha peccato nel peccato facendo overdose di pornografia, farà penitenza tutta la vita perchè inevitabilmente il diavolo cercherà di aprire qualche cassetto e sbatterlo davanti. Se uno sente salire i nervi, ancora non c'è peccato. Se io vedo una persona compiere una cattiva azione avvertirò un moto di sdegno, o lo assecondo o prego per questa persona respingendo il moto di sdegno. Il male visto è sempre male visto ma la reazione è differente. Se assecondiamo l'indignazione pecchiamo ma se respingiamo l'indignazione cresciamo. Nella santità si cresce mortificando i vizi e praticando le virtù. Se io dico un'Ave Maria - dopo aver visto una persona fare una cosa cattiva - ho avvertito i moti dell'indignazione ma non ho commesso nessun peccato e ho praticato la virtù e se mi fosse venuta l'ira al 1000% e io reagisco pregando ho praticato un'atto di virtù eroica. Indignazione e sdegno sono umanamente comprensibili ma non è la reazione giusta.

La tracotanza: consiste nell'accogliere il proposito di vendicarsi del male subito cominciando ad escogitare le forme e modi per mettere in azione questo progetto. Non è detto che si debba assoldare i killer per una vendetta sotto casa, ma la stragrande maggioranza delle vendette consiste nel parlare male della perona con il terzo, gli tolgo il saluto, gli faccio una battuta cattiva, ecc... gliela faccio pagare. Questa figlia dell'ira è sempre peccaminosa e contro questa figlia dell'ira si erigono le parole del Siracide e la parabola del servo spietato. Noi non possiamo farla pagare a nessuno. Certamente se si ritiene per qualche questione è possibile rivolgersi agli organi di giustizia è possibile farlo ma non si può farla pagare di persona. Ci sono una montagna di gesti vendiciativi: una mancanza di considerazione voluta, uno sguardo, ecc... se siamo sinceri - se siamo sinceri e Dio voglia che ci riusciamo - dobbiamo guardarci dentro. Nella vita interiore (e non solo) i problemi da soli non si risolvono.

Il clamore: Consiste nel cominciare ad esternare con parole confuse il proprio sdegno interiore. Ordinariamente lo si fa pronunciando delle piccole imprecazioni (i vari modi con cui si evoca un'animale immondo), quando si inizia con questi termini, anche cose piccole a volte scappano parolaccie contro la persona. E qua già andiamo sul penale. E queste modalità sono diffuse molto oggi. Senza però giungere a vere proprie offese a Dio che però avvengono con la Bestemmia e l'insulto al prossimo. Il clamore inizia ad esternare - generalmente con l'imprecazione - o il manifestare esternamente lo sdegno contro la persona o contro la situazione.

La Bestemmia / insulto: non è altro che rivolgere ingiurie sempre completamente ingiustificate contro Dio, la Madonna e i Santi. Sfogando la propria indignazione contro gli unici che non hanno la minima colpa. La Bestemmia è una delle cose più becere, più brutte ed esecrabili che possa esistere sul pianeta Terra e così diffusa tra le persone, è una delle vergogne d'Italia. E' uno dei primati internazionali di cui non se deve andare fieri. Nella Sacra Scrittura, nell'Apocalisse 3, 5 viene dato alla bestia il potere di bestemmiare. I diavoli si esprimono a parolacce e spesso e volentieri con bestemmie orribili. Questo atto è un'attestato indiretto della bontà di Dio, perchè un'essere miserabile, sporco, impotente che osa Nostro Signore. Proprio perchè Dio è proprio un Signore ed ama i suoi figli, per mezza bestemmia potresti essere fulminato dall'Altissimo. Il nulla che ingiuria il Tutto. Non è solo il più atto di superbia ma anche il più grande atto di stupidità che si possa fare, è una cattiveria che tratta male l'Unica Persona che gli vuole bene, che lo vuole salvare, ecc.. ed è segno di maleducazione. I figli di Dio si distinguono per la buona educazione, una grandissima educazione, un grande garbo e un senso di rispetto sono da riscoprire. Noi stiamo vivendo in una generazione dove c'è una grande massa di maleducati o ineducati. La mamma del don gli diceva: se mi dicono che ti sei comportato male ti gonfio perchè io l'educazione te l'ho insegnata, ma se invece ti dicono che sei maleducato ti gonfio lo stesso ma l'accusa è rivolta a me (alla mamma ) perchè mi stanno dicendo che io ti ho educato male. Ma non è vero. Padre Pio, alla fine degli anni '50 diceva che verrà una generazione incapace di educare i figli e che il peggio sarebbe accaduto per i nipoti. Non possiamo essere maleducati, dobbiamo riscoprire la bellezza dell'educazione, nei modi, nel trattare, nel non scendere mai a certi livelli... il don si deve sforzare a non dare del tu ad una persona sconosciuta. La confidenza (si dice) è la madre della malacreanza. Una persona maleducata poi - evidentemente - insulterà anche il prossimo. Per esempio pensiamo agli insulti nei comizi delle piazze, nei talk-show, ecc... queste non sono cose belle, un politico non dovrebbe scendere a questi piccoli mezzi e noi non possiamo mai entrare in questa logica. Gli spettacoli del talk-show, guardate una puntata e vedrete delle manifestazioni grossolane dell'ira (tipo chi aggredisce il prossimo che la pensa in modo diverso). Sant'Alfonso aveva imparato le parolacce sante se uno non ne può fare a meno. Per esternare un disappunto una persona può dire: accidenti! Mamma mia! Perbacco! ecc... Mannaggia ai peccati tuoi o ai peccati miei..si possono sempre dire. E' un'incanalamento del fiume in piena. Occorre re - imparare perchè stiamo in mezzo ad una società di grandissimi cafoni. Non con modi rustici, non con modi raffinati, ecc.. non è un difetto agli occhi di Dio; il cafone maleducato può essere una persona istruita e anche pluri laureata o anche ricca. Se tu bestemmi e ci credi, sei fuori di testa ma se non ci credi sei uno stupido ed un grande maleducato. Il Santo Curato d'Ars fece una guerra contro la bestemmia, non le voleva neanche sentirle lontaneamente. Purtroppo in Italia questa cosa è diffusissima. Chi bestemmia davanti ai figli fa una cosa di gravità inaudita e i danni che produce una cosa del genere sono incalcolabile. Se i genitori sono volgari e si esprimono a parolacce, dopo vai a dire al tuo figlio/a di non dire parolaccie. Un politico e governante devono essere esempi. I tuoi avversari hanno fatto delle carognate? Lo stile e la classe, stigmatizza le carognate senza insultare colui che l'ha fatto - ci vuole grande virtù per fare questo.

Rissa: Nel nostro linguaggio è il passaggio alle vie di fatto: spintoni, schiaffi, ecc.. e botte da orbi. Possono portare anche all'omicidio. Generalmente la velocità di progressione e il passaggio (nel cuore dell'iracondo) dall'indignazione all'omicidio può avvenire in pochissimi secondi. Questa passione va dominata.

La Bile: consiste nell'adirarsi facilmente per futili motivi, un'iracondo ha facilmente i travasi di bile. In questo contesto si situano alcune malattie dello spirito: la brontolosi, che è la malattia che colpisce i discendenti del nano Brontolo, su questo difetto il temperamento (sanguigno e collerico). Il temperamento è innato ma il carattere si acquisisce. Dobbiamo lavorarci, non è vero che non si cambia mai - è difficile cambiare, il cambiamento richiede sforzo, costanza, ecc... e vedrai che con il tempo migliorerai. Alcuni Santi erano collerici sono passati alla storia come esempio di pacatezza, dolcezza, ecc.. siamo ottimisti. E' una croce ma si può dominare. Se uno impara a prendere tutte le cose che accadono come permesse dalla Volontà di Dio diventa tutto più semplice.

La Mania: E' più grave e consiste nell'ira persistene - è chi sta sempre arrabbiato, chi è sempre immusolite e non possono fare a meno quando aprono la bocca di trascorrere la giornata in giudizi cattivi contro tutti, permalosità continua, discussioni sguaiate, ecc... oggi qual'è la piazza dove queste cose si manifestano in maniera becera? I social networks che sono una croce anche per qualche modo ci sta. Il don si ritrova sotto alcuni post delle cose che sono inqualificabili. Diero la testiera, specie poi quando ci si cela dietro i falsi nomi, - non ti andare a mettere sotto falso nome per sparare come un folle - se ne vedono veramente di tutti i colori. Ma queste cose spesso sono peccati mortali. Quand'è che diventa peccato mortale? Non è molto semplice capirlo ma è meglio starsene alla larga. Queste persone che campano così si rovinano la vita ed anche a chi li sta intorno. E c'è sempre da raccomandare un buon discernimento prima di fare le celebrazioni del Matrimonio. E' possibile cambiare, ma difficilmente le persone cambiano. La convivenza tra due persoe non è che fa diminuire i difetti ma li acuisce. Dei tanti matrimoni - celebrati dal don - andati a scatafascio la maggioranza, prima di celebrarli, si sarebbe dovuto pensare un pochino di più. Nella vita è chiaro che la nostra grande fede cattolica ci insegna che in qualsiasi situazione possiamo cambiare, il Signore ti perdona, ti rialza ma tu la responsabilità te la devi portare addosso. Con la grazia di Dio si guarisce anche dalla Mania. Ma non pensiamo mai che chi ci sta attorno cambi facilmente. Cerchiamo di cambiare noi in meglio ma non facciamoci illusioni sul cambiamento del prossimo che ci sta attorno.

Il furore: caratterizza le persone spietate e cattive - che non soltanto si accendono dal desiderio di vendetta aspro e cattivo e si placano quando la vendetta è consumata. Qua si tratta di uomini e donne che, a causa della loro vita viziosa, sono arrivati ad un tasso non indifferente di somiglianza con i diavoli, che sono i vendicativi per antonomasia. E' possibile uscirne ma ci vuole un mezzo miracolo per causare un cambiamento di rotta. Quando la Madonna esorta a preghiera e penitenza, è perchè di fronte a casi che diventano disperati ci vuole tanta preghiera e penitenza che consenta alla grazia di fare una sollecitazione forte alla persona.

I gradi dell'ira:

Ira interna: chi si arrabbia contro il fratello, c'è una rabbia consentita. Inizia ad esternarla con parole mediamente offensiva (ira esternata e manifestata) dando del pazzo e se seguono delle eventuali vie di fatto si arriva a consumare il terzo grado. La calma è la virtù dei forti e la pazienza (disse la Madonna a Fatima) ci porta in Cielo. Insieme a calma e pazienza c'è da coltivare la dolcezza. Una goccia di miele è migliore di un litro d'aceto. La considerazione di tante cose brutte, la gente sta sempre a guardare il male - il dilagare delle notizie del male - te lo ordina il medico di riempirti la testa di brutte notizie? Così facendo ti avveleni e metti benzina sul fuoco dell'ira - pensa alle cose belle che il Signore ti ha dato. Il sorriso è un'arma divina eccellente e poi la lode ed il ringraziamento a Dio, la capacità di guardare i pregi delle persone. La speranza, il fatto che Dio tiene sempre sotto controllo la situazione e che sa volgere in bene la situazione, non imporre la nostra volontà, ecc... sono mezzi ascetici con cui combattiamo questo terribile vizio con tutti i suoi nefandi effetti. Chi vive in comunione con Dio l'ira e le sue figlie se le mette sotto i piedi.

Sant'Ignazio di Loloya ha iniziato a leggere le vite dei santi - quando si era infortunato - e alla fine ha detto: ma se ci sono riusciti loro, perchè non dovrei riuscirci io? Come hanno campato bene i Santi. Posso farlo anch'io (disse sant'Ignazio) e con l'aiuto di Dio posso farlo anch'io.

CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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