Il sacrificio, le oblazioni, le offerte e le primizie da offrire a Dio. Le decime e i voti. Il giuramento, lo scongiuro e la lode a Dio. La superstizione e l'idolatria, atti gravemente peccaminosi. Ciclo di catechesi "Vizi e virtù", trentaduesima puntata, 6 Giugno 2022
Di tutte le cose che stiamo parlando, sono atti dovuti (adorazione, devozione, la religione stessa oltre la preghiera) non sono concessioni, sono atti dovuti. Se non le faccio è peccato. Nostro Signore non ci costringe con il fucile, ma nella nostra formazione cristiana è importante distinguere ciò che è dovuto e ciò che è facoltativo, esercizio di perfezione. Nella nostra formazione di cristiani dobbiamo conoscere la distizione tra Bene e Male. Chi non prega mai pecca, ma queste cose bisogna conoscerle e confessarle. Almeno le preghiere del mattino e della sera, almeno fai un segno della croce prima e dopo mangiato. Poi incrementare la vita di preghiera, ecc... è sempre meglio. Scendere al di sotto di una certa soglia è peccato.
Il sacrificio: un sacrificio è fare una cosa sacra, l'offerta a Dio di beni sensibili come doni o omaggi in segno della nostra sottomissione a Lui e dell'onore a Lui dovuto. Pensiamo che offrire sacrifici esterni è una norma di legge naturale, anche le false religioni che adorano falsi dei c'è sempre la tematica del sacrificio. Anche dietro a queste aberrazioni c'è un concetto di legge naturale, che è scritta nel cuore delle persone e le persone sentono che devono offrire alla divinità un sacrificio. Noi a Dio dobbiamo stare sottomessi, agli uomini solo per amore del Signore e nella misura in cui questo non mi mette fuori o contro la Volontà di Dio. Il fatto che noi che possiamo chiamare Dio Papà, non ci deve far mai dimenticare che Lui è il nostro Signore. La Madonna non si è mai permessa di prendersi indebite confidenze con il Signore per il fatto che l'abbia fatta sua Mamma. I sacrifici esterni sono quelle cose che vengono offerte a Dio (uccisione degli animali, offerta di una decima, ecc... qualcosa). E l'atto del sacrificio si offre solo a Dio solo. Per noi cattolici solo al vero Dio. Un tempo catturavano un cristiano, costruivano un'altarino e gli chiedevano di mettere un pò d'incenso alla divinità e i cristiani si sono fatti ammazzare per questo. Nella Nuova Alleanza l'unico sacrificio che si offre a Dio è la Santa Messa - la Messa è essenzialmente l'Unico Sacrifico gradito a Dio che è il corpo e il sangue del Suo figlio. Fare le elemosine, fare rinuncie perpetue o temporanee (rinuncio a quel cibo, alla televisione, al social network ecc..), i digiuni sono sacrifici, le penitenze corporali di qualsiasi tipo. La Madonna a Fatima chiede sacrifici per la conversione dei peccatori. Tutti questi atti sono sacrifici offerti a Dio.
Tu offri dei sacrifici a Dio? Perchè qua siamo nell'ambito della giustizia a Dio. Certo che c'è la Santa Messa, partecipare alla Messa è partecipare all'Unico Sacrificio gradito a Dio. Ma qualcosa che ti tocca nella carne, qualcosa che ti costa, glielo hai mai offerto? Nella Nuova Alleanza sono stati aboliti tutti i sacrifci rituali dell'antica Alleanza. Perchè il sacrificio di Cristo ha abolito i vecchi. Rimane soltanto l'adorabile, il sublime e maestoso il sacrificio della Santa Messa. Si immola in maniera non cruenta, mistica - attraverso i segni sacramentali - ma attraverso il quale vanno uniti i nostri sacrifici, ecco perchè durante l'offertorio c'è l'usanza di far passare la questua. Fare una piccola elemosina in quel momento o sovvenire alle necessità delle Chiesa è un dovere del fedele. Il fatto in sè stesso - anche i sacerdoti - devono sovvenire alle necessità della Chiesa e non può soltanto prendere. Il don non può soltanto prendere con la scusa che svolge un servizio ecclesiale.
Oblazioni, offerte o primizie: sono offerte di beni sensibili, sacrifici fatte senza compiere atti su di esse. Tipo offerte di cibo o denaro in occasioni delle sante Messe (san Tommaso d'Aquino). Le offerte che si danno durante il passaggio del cestino durante la Messa il sacerdote non se le mette in tasca, il sacerdote non può mettere in tasca nulla di ciò che arriva dalle attività pastorali - l'offerta va nel conto della Chiesa, se viene celebrato un Battesimo o un Matrimonio e viene lasciata un'offerta quella va nel conto della Chiesa. Se vado a portare la comunione ad un fedele, va nelle casse della Chiesa. Tutto quello che il sacerdote fa in quanto ministro. L'unica cosa che il sacerdote può trattenere sono i soldi per la celebrazione delle Messe perchè quello spetta a lui. E se vuole la può usare per uso personale. Il resto dei soldi vanno alla Chiesa per le sue necessità. Una Chiesa bella ed illuminata costa in termini di elettricità, la paga la parrocchia. Le candele che stanno accese sull'altare chi le paga? Le ostie chi le paga? Le vestine del battesimo chi le paga? Ecc... Queste cose sono amministrate dai sacerdoti. Le primizie da offrire al Signore: nell'AT venivano dati i primogeniti, per educare il popolo. Prova ad offrire una cosa a cui tieni tanto, vedi poi cosa ti arriva indietro. Fare una cosa di questo è mettersi in condizione di ricevere molto di più in contraccambio in termini di benedizioni, grazie, gioia ecc.. - offriamo le cose al fine di rendere gloria a Dio. O anche impetrare grazie o purificarsi.
La decima parte del raccolto: la primizia del raccolto la lasci al Tempio e poi dai la decima. Ma a quel tempo non c'erano le tasse. Non c'è più la decima ma secondo san Tommaso questa decima è sancita dal diritto naturale. Una parte dei tuo beni, appartengono al Signore (san Tommaso) e devono essere devoluti al Signore per la sua gloria e il suo culto. Attualmente, com'è noto, c'è il concordato tra Stato e Chiesa che ha risolto la questione del sostentamento del clero. Un prete non deve essere ricco ed avere un tenore di vita alto. Ciò che è necessario e dignitoso e stop. Si possono possedere beni che derivano dal patrimonio familiare ma in coscienza davanti a Dio è tenuto ad amministare ciò in maniera conforme a ciò che Dio si aspetta da lui. C'è l'obbligo di sostenere alle necessità della Chiesa secondo le proprie possibilità. E qua entra in gioco la coscienza. Tutte queste cose vanno interiorizzate, l'importanza di farle, con gioia, con il cuore, ecc..
Voti: promesse fate a Dio. Il voto è altamente meritoria. Attraverso un voto la volontà viene confermata in maniera irrevocabile un bene - trasformando un'atto di virtù in atto di religione e secondo perchè sottomette a Dio la volontà. Due giovanotti sono obbligati a mantenersi casti fino al matrimonio fino al 6° comandamento. Se un ragazzotto fa voto di castità fino al matrimonio, non fa nulla di più di quello che è tenuto a fare, ma il valore di questo atto è enormemente più grande perchè l'ha promesso a Dio. Quindi, quell'atto, oltre che ad essere esercizio della virtù della temperanza è anche un'atto di virtù di religione che è la virtù più grande. I voti bisogna ademperli quando vengono fatti. Il don si rende conto che ci sono voti fatti a cuor leggero. Non si può far un voto e poi non adempirlo, con Dio non si scherza. Bisogna pensarci molto bene prima di farlo. Non si può riprendersi ciò che si è dato alla Madonna legandosi con voto. Se una persona fa un voto alla Madonna, tu quella sigaretta non la tocchi più. Guai a te se la tocchi. E' possibile essere dispensati dal voto dall'autorità ecclesiastica. Si entra nel tema dell'autorità canonica. Solo il tuo parroco o il tuo vescovo può scioglierti dal voto. Non il tuo direttore spirituale o altro. O il penitenziere. Per essere dispensato dal voto devo dare una motivazione. Il parroco può cambiarmi il voto. Possiamo fare un proposito - mentre (secondo la teologia spirituale) non osservare un proposito è un'imperfezione, mancare al voto è un peccato mortale. Il proposito va osservato. Se dici mni propongo di non fare qualcosa, se dovesse ahimè accadere di non rispettarlo non è un peccato mortale. Poi ci sono i voti pubblici (castità, povertà e di obbedienzia).
Il giuramento: Tema delicato. La tradizione di tutta la Chiesa ha sempre interpretato l'esortazione di Gesù non giurare affatto.... unanime è stata intesa non come proibizione assoluta ma come divieto dell'uso sconsiderato del giuramento al di fuori di casi di assoluta necessità. Il giuramento consiste nell'invocare Dio come testimone della verità delle proprie asserzioni. E' lecito giurare per Dio - in certe situazioni - a causa della malizia delle persone che possono mentire e in alcune circostanze mentire comporterebbe guai non indifferenti. Il giuramento è lecito per materie per i quali si rende strettamente necessario, dev'essere fatto su materia lecita, non si può rendere Dio complice di un peccato - giuro sul Signore che te le faccio pagare: non si può dire. Il giuramento dev'essere vero. Guai a te se quella cosa è falsa. Le proibizioni che Gesù a formulato nel Vangelo sono considerate in mondo unanime dalla Chiesa dal divieto dell'uso sconsiderato di esso e di urgenza e di necessità. Giurare per motivi futili è una cosa che non si deve fare. Se uno deve evitare di giurare non deve mentire mai. Perchè quando una persona non mente, basta la parola. Perchè non ci sia nessuna possibilità d'accusa. Se tu non menti mai è una cosa bella, è una cosa bella che ti dà un'onorabilità oggettiva. Queste cose si fanno riscoprendo la dignità dei figli di Dio; chi mente è il diavolo - puoi tu fare in una cosa piccola che sia del diavolo? Non si dicono menzogne per scherzo o fare le bugie bianche. Non si può far credere neanche per scherzo una cosa che è falsa.
Lo scongiuro e la lode di Dio: modi più leciti di invocare il nome di Dio. Chi scaccia demoni lo fa per il nome di Gesù. La lode di Dio è ogni forma di eccetizione degli affetti per confessare la sua grandezza e sono atti santificanti.
Vizi opposti alla virtù della religione:
La superstizione che comprendere la superstizione dell'unico Dio, l'idolatria, divinazione e la seconda l'irreligione.
La superstizione: si intende per ogni forma indebita di culto che offende la maestà divina e che mortifica la dignità dell'uomo. Una persona che crede che il ferro di cavallo porta bene, sta mancando d'intelletto - oltre ad offendere Dio. La superstizione fondamentalmente sostiuisce con forme ridicole il mondo dei sacramentali. Non ti porta il bene il ferro di cavallo dentro casa ma ti porta bene la benedizione di Dio e se in quella casa regna il timore di Dio. Le forme di superstizione generalmente comportano un grado di superbia o un grado di stupidità (nel senso che non fai funzionare bene il cervello). La superstizione nel culto del Diovero - scrive san Tommaso - consiste o nella trasgressione delle leggi della Chiesa riguardanti il culto di Dio o nel dare troppa importanza a gesti esterni che non hanno nessuna utilità e sono estranei alla legge di Dio e della Chiesa. In questa categoria rientra anche il triste fenomeno degli abusi liturgici determinati dai sacerdoti o dai laici. Ci sono anche delle forme esterne e stravaganti che escono dal decoro, compostezza e misura. Se noi stiamo soli ed in privato, nel limite del lecito possiamo fare quello che vogliamo ma in pubblico no. Anche gesti forti di adorazione. In pubblico ci si attenga a quelli raccomandati dalla Chiesa. Prostrarsi con la faccia a terra durante l'adorazione in Chiesa non va, ma da solo andrebbe bene. Bisogna stare attenti quando si prega in Chiesa con le braccia alzate perchè sono gesti che vengono dal mondo protestante - opinione del don. In linea di massima quando si sta nella comunità bisogna stare attenti. Catene di sant'antonio, di santa rita ecc... sono forme di superstizione.
Idolatria: Consiste a dare alle creature l'onore o il culto da dare a Dio. Rendere culto a Dio fa parte della legge naturale. Un'ateo - in senso stretto - non esiste, perchè la persona il culto lo dà a qualcuno. O a Dio, o agli idoli del mondo (soldi, sesso, potere) ecc.. o ad una persona (un cantante, un politico, ecc.. o addirittura a qualche figura spirituale). Una persona può essere significativa ma sono persone, il Papa è vicario di Cristo non Cristo stesso. Il culto culto va dato solo a Dio. Forme di idolatria? Idolatrare gli elementi della natura, le persone, l'imperatore di turno, qualche immagine ecc... gravissimo prostrare adorazione solo esterna a qualsiasi pseudo divinità e a qualsiasi essere umano. Fare finta di adorare qualcosa o qualcuno e non farlo interiormente non esula dal peccato mortale. Un martire cristiano dei primi secoli avrebbe potuto mettere l'incenso a Giove dicendo: a me che ne importa? Non ci credo nel cuore. E' proprio quel gesto esterno che è importante. Non si può finta di adorare qualcuno o qualcosa. Si può idolatrare perfino un santo. I Santi non fanno i miracoli. Se tu vedi un grande predicatore, ringrazia il Signore - certamente lui ci avrà messo qualcosa. Ma è sempre a Dio che dobbiamo ringraziare. Anche il mediatore ha un'importanza decisiva. Seguendo quell'uomo di Dio, stai seguendo Dio. Sono passaggi molto sottili e una coscienza retta li coglie bene. Fino a quando siamo in questo mondo, anche i Santi anche loro possono essere tentati e possono cadere. Non possiamo togliere la gloria a Dio. I suoi inviati devono essere ascoltati e seguiti tanto quanto ci fanno ascoltare la Sua Parola e ci santificano con la loro azione. Le persono sono anche povere persone anche se non fossero grandi peccatori. Alcuni personaggi idolatrati sono personaggi pessimi e molto discutibili.
Il Montfort diceva: gloria Gesù tramite Maria e Gloria a Dio solo. A Dio solo la gloria e la potenza nei secoli.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Di tutte le cose che stiamo parlando, sono atti dovuti (adorazione, devozione, la religione stessa oltre la preghiera) non sono concessioni, sono atti dovuti. Se non le faccio è peccato. Nostro Signore non ci costringe con il fucile, ma nella nostra formazione cristiana è importante distinguere ciò che è dovuto e ciò che è facoltativo, esercizio di perfezione. Nella nostra formazione di cristiani dobbiamo conoscere la distizione tra Bene e Male. Chi non prega mai pecca, ma queste cose bisogna conoscerle e confessarle. Almeno le preghiere del mattino e della sera, almeno fai un segno della croce prima e dopo mangiato. Poi incrementare la vita di preghiera, ecc... è sempre meglio. Scendere al di sotto di una certa soglia è peccato.
Il sacrificio: un sacrificio è fare una cosa sacra, l'offerta a Dio di beni sensibili come doni o omaggi in segno della nostra sottomissione a Lui e dell'onore a Lui dovuto. Pensiamo che offrire sacrifici esterni è una norma di legge naturale, anche le false religioni che adorano falsi dei c'è sempre la tematica del sacrificio. Anche dietro a queste aberrazioni c'è un concetto di legge naturale, che è scritta nel cuore delle persone e le persone sentono che devono offrire alla divinità un sacrificio. Noi a Dio dobbiamo stare sottomessi, agli uomini solo per amore del Signore e nella misura in cui questo non mi mette fuori o contro la Volontà di Dio. Il fatto che noi che possiamo chiamare Dio Papà, non ci deve far mai dimenticare che Lui è il nostro Signore. La Madonna non si è mai permessa di prendersi indebite confidenze con il Signore per il fatto che l'abbia fatta sua Mamma. I sacrifici esterni sono quelle cose che vengono offerte a Dio (uccisione degli animali, offerta di una decima, ecc... qualcosa). E l'atto del sacrificio si offre solo a Dio solo. Per noi cattolici solo al vero Dio. Un tempo catturavano un cristiano, costruivano un'altarino e gli chiedevano di mettere un pò d'incenso alla divinità e i cristiani si sono fatti ammazzare per questo. Nella Nuova Alleanza l'unico sacrificio che si offre a Dio è la Santa Messa - la Messa è essenzialmente l'Unico Sacrifico gradito a Dio che è il corpo e il sangue del Suo figlio. Fare le elemosine, fare rinuncie perpetue o temporanee (rinuncio a quel cibo, alla televisione, al social network ecc..), i digiuni sono sacrifici, le penitenze corporali di qualsiasi tipo. La Madonna a Fatima chiede sacrifici per la conversione dei peccatori. Tutti questi atti sono sacrifici offerti a Dio.
Tu offri dei sacrifici a Dio? Perchè qua siamo nell'ambito della giustizia a Dio. Certo che c'è la Santa Messa, partecipare alla Messa è partecipare all'Unico Sacrificio gradito a Dio. Ma qualcosa che ti tocca nella carne, qualcosa che ti costa, glielo hai mai offerto? Nella Nuova Alleanza sono stati aboliti tutti i sacrifci rituali dell'antica Alleanza. Perchè il sacrificio di Cristo ha abolito i vecchi. Rimane soltanto l'adorabile, il sublime e maestoso il sacrificio della Santa Messa. Si immola in maniera non cruenta, mistica - attraverso i segni sacramentali - ma attraverso il quale vanno uniti i nostri sacrifici, ecco perchè durante l'offertorio c'è l'usanza di far passare la questua. Fare una piccola elemosina in quel momento o sovvenire alle necessità delle Chiesa è un dovere del fedele. Il fatto in sè stesso - anche i sacerdoti - devono sovvenire alle necessità della Chiesa e non può soltanto prendere. Il don non può soltanto prendere con la scusa che svolge un servizio ecclesiale.
Oblazioni, offerte o primizie: sono offerte di beni sensibili, sacrifici fatte senza compiere atti su di esse. Tipo offerte di cibo o denaro in occasioni delle sante Messe (san Tommaso d'Aquino). Le offerte che si danno durante il passaggio del cestino durante la Messa il sacerdote non se le mette in tasca, il sacerdote non può mettere in tasca nulla di ciò che arriva dalle attività pastorali - l'offerta va nel conto della Chiesa, se viene celebrato un Battesimo o un Matrimonio e viene lasciata un'offerta quella va nel conto della Chiesa. Se vado a portare la comunione ad un fedele, va nelle casse della Chiesa. Tutto quello che il sacerdote fa in quanto ministro. L'unica cosa che il sacerdote può trattenere sono i soldi per la celebrazione delle Messe perchè quello spetta a lui. E se vuole la può usare per uso personale. Il resto dei soldi vanno alla Chiesa per le sue necessità. Una Chiesa bella ed illuminata costa in termini di elettricità, la paga la parrocchia. Le candele che stanno accese sull'altare chi le paga? Le ostie chi le paga? Le vestine del battesimo chi le paga? Ecc... Queste cose sono amministrate dai sacerdoti. Le primizie da offrire al Signore: nell'AT venivano dati i primogeniti, per educare il popolo. Prova ad offrire una cosa a cui tieni tanto, vedi poi cosa ti arriva indietro. Fare una cosa di questo è mettersi in condizione di ricevere molto di più in contraccambio in termini di benedizioni, grazie, gioia ecc.. - offriamo le cose al fine di rendere gloria a Dio. O anche impetrare grazie o purificarsi.
La decima parte del raccolto: la primizia del raccolto la lasci al Tempio e poi dai la decima. Ma a quel tempo non c'erano le tasse. Non c'è più la decima ma secondo san Tommaso questa decima è sancita dal diritto naturale. Una parte dei tuo beni, appartengono al Signore (san Tommaso) e devono essere devoluti al Signore per la sua gloria e il suo culto. Attualmente, com'è noto, c'è il concordato tra Stato e Chiesa che ha risolto la questione del sostentamento del clero. Un prete non deve essere ricco ed avere un tenore di vita alto. Ciò che è necessario e dignitoso e stop. Si possono possedere beni che derivano dal patrimonio familiare ma in coscienza davanti a Dio è tenuto ad amministare ciò in maniera conforme a ciò che Dio si aspetta da lui. C'è l'obbligo di sostenere alle necessità della Chiesa secondo le proprie possibilità. E qua entra in gioco la coscienza. Tutte queste cose vanno interiorizzate, l'importanza di farle, con gioia, con il cuore, ecc..
Voti: promesse fate a Dio. Il voto è altamente meritoria. Attraverso un voto la volontà viene confermata in maniera irrevocabile un bene - trasformando un'atto di virtù in atto di religione e secondo perchè sottomette a Dio la volontà. Due giovanotti sono obbligati a mantenersi casti fino al matrimonio fino al 6° comandamento. Se un ragazzotto fa voto di castità fino al matrimonio, non fa nulla di più di quello che è tenuto a fare, ma il valore di questo atto è enormemente più grande perchè l'ha promesso a Dio. Quindi, quell'atto, oltre che ad essere esercizio della virtù della temperanza è anche un'atto di virtù di religione che è la virtù più grande. I voti bisogna ademperli quando vengono fatti. Il don si rende conto che ci sono voti fatti a cuor leggero. Non si può far un voto e poi non adempirlo, con Dio non si scherza. Bisogna pensarci molto bene prima di farlo. Non si può riprendersi ciò che si è dato alla Madonna legandosi con voto. Se una persona fa un voto alla Madonna, tu quella sigaretta non la tocchi più. Guai a te se la tocchi. E' possibile essere dispensati dal voto dall'autorità ecclesiastica. Si entra nel tema dell'autorità canonica. Solo il tuo parroco o il tuo vescovo può scioglierti dal voto. Non il tuo direttore spirituale o altro. O il penitenziere. Per essere dispensato dal voto devo dare una motivazione. Il parroco può cambiarmi il voto. Possiamo fare un proposito - mentre (secondo la teologia spirituale) non osservare un proposito è un'imperfezione, mancare al voto è un peccato mortale. Il proposito va osservato. Se dici mni propongo di non fare qualcosa, se dovesse ahimè accadere di non rispettarlo non è un peccato mortale. Poi ci sono i voti pubblici (castità, povertà e di obbedienzia).
Il giuramento: Tema delicato. La tradizione di tutta la Chiesa ha sempre interpretato l'esortazione di Gesù non giurare affatto.... unanime è stata intesa non come proibizione assoluta ma come divieto dell'uso sconsiderato del giuramento al di fuori di casi di assoluta necessità. Il giuramento consiste nell'invocare Dio come testimone della verità delle proprie asserzioni. E' lecito giurare per Dio - in certe situazioni - a causa della malizia delle persone che possono mentire e in alcune circostanze mentire comporterebbe guai non indifferenti. Il giuramento è lecito per materie per i quali si rende strettamente necessario, dev'essere fatto su materia lecita, non si può rendere Dio complice di un peccato - giuro sul Signore che te le faccio pagare: non si può dire. Il giuramento dev'essere vero. Guai a te se quella cosa è falsa. Le proibizioni che Gesù a formulato nel Vangelo sono considerate in mondo unanime dalla Chiesa dal divieto dell'uso sconsiderato di esso e di urgenza e di necessità. Giurare per motivi futili è una cosa che non si deve fare. Se uno deve evitare di giurare non deve mentire mai. Perchè quando una persona non mente, basta la parola. Perchè non ci sia nessuna possibilità d'accusa. Se tu non menti mai è una cosa bella, è una cosa bella che ti dà un'onorabilità oggettiva. Queste cose si fanno riscoprendo la dignità dei figli di Dio; chi mente è il diavolo - puoi tu fare in una cosa piccola che sia del diavolo? Non si dicono menzogne per scherzo o fare le bugie bianche. Non si può far credere neanche per scherzo una cosa che è falsa.
Lo scongiuro e la lode di Dio: modi più leciti di invocare il nome di Dio. Chi scaccia demoni lo fa per il nome di Gesù. La lode di Dio è ogni forma di eccetizione degli affetti per confessare la sua grandezza e sono atti santificanti.
Vizi opposti alla virtù della religione:
La superstizione che comprendere la superstizione dell'unico Dio, l'idolatria, divinazione e la seconda l'irreligione.
La superstizione: si intende per ogni forma indebita di culto che offende la maestà divina e che mortifica la dignità dell'uomo. Una persona che crede che il ferro di cavallo porta bene, sta mancando d'intelletto - oltre ad offendere Dio. La superstizione fondamentalmente sostiuisce con forme ridicole il mondo dei sacramentali. Non ti porta il bene il ferro di cavallo dentro casa ma ti porta bene la benedizione di Dio e se in quella casa regna il timore di Dio. Le forme di superstizione generalmente comportano un grado di superbia o un grado di stupidità (nel senso che non fai funzionare bene il cervello). La superstizione nel culto del Diovero - scrive san Tommaso - consiste o nella trasgressione delle leggi della Chiesa riguardanti il culto di Dio o nel dare troppa importanza a gesti esterni che non hanno nessuna utilità e sono estranei alla legge di Dio e della Chiesa. In questa categoria rientra anche il triste fenomeno degli abusi liturgici determinati dai sacerdoti o dai laici. Ci sono anche delle forme esterne e stravaganti che escono dal decoro, compostezza e misura. Se noi stiamo soli ed in privato, nel limite del lecito possiamo fare quello che vogliamo ma in pubblico no. Anche gesti forti di adorazione. In pubblico ci si attenga a quelli raccomandati dalla Chiesa. Prostrarsi con la faccia a terra durante l'adorazione in Chiesa non va, ma da solo andrebbe bene. Bisogna stare attenti quando si prega in Chiesa con le braccia alzate perchè sono gesti che vengono dal mondo protestante - opinione del don. In linea di massima quando si sta nella comunità bisogna stare attenti. Catene di sant'antonio, di santa rita ecc... sono forme di superstizione.
Idolatria: Consiste a dare alle creature l'onore o il culto da dare a Dio. Rendere culto a Dio fa parte della legge naturale. Un'ateo - in senso stretto - non esiste, perchè la persona il culto lo dà a qualcuno. O a Dio, o agli idoli del mondo (soldi, sesso, potere) ecc.. o ad una persona (un cantante, un politico, ecc.. o addirittura a qualche figura spirituale). Una persona può essere significativa ma sono persone, il Papa è vicario di Cristo non Cristo stesso. Il culto culto va dato solo a Dio. Forme di idolatria? Idolatrare gli elementi della natura, le persone, l'imperatore di turno, qualche immagine ecc... gravissimo prostrare adorazione solo esterna a qualsiasi pseudo divinità e a qualsiasi essere umano. Fare finta di adorare qualcosa o qualcuno e non farlo interiormente non esula dal peccato mortale. Un martire cristiano dei primi secoli avrebbe potuto mettere l'incenso a Giove dicendo: a me che ne importa? Non ci credo nel cuore. E' proprio quel gesto esterno che è importante. Non si può finta di adorare qualcuno o qualcosa. Si può idolatrare perfino un santo. I Santi non fanno i miracoli. Se tu vedi un grande predicatore, ringrazia il Signore - certamente lui ci avrà messo qualcosa. Ma è sempre a Dio che dobbiamo ringraziare. Anche il mediatore ha un'importanza decisiva. Seguendo quell'uomo di Dio, stai seguendo Dio. Sono passaggi molto sottili e una coscienza retta li coglie bene. Fino a quando siamo in questo mondo, anche i Santi anche loro possono essere tentati e possono cadere. Non possiamo togliere la gloria a Dio. I suoi inviati devono essere ascoltati e seguiti tanto quanto ci fanno ascoltare la Sua Parola e ci santificano con la loro azione. Le persono sono anche povere persone anche se non fossero grandi peccatori. Alcuni personaggi idolatrati sono personaggi pessimi e molto discutibili.
Il Montfort diceva: gloria Gesù tramite Maria e Gloria a Dio solo. A Dio solo la gloria e la potenza nei secoli.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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