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La vita e la morte eterna. La risurrezione della carne

Gli ultimi articoli del Credo: cosa ci attende alla fine di questa cita e alla fine del mondo. Cosa significa "risurrezione della carne" e "vita eterna". Cosa significa la parola "amen". Ciclo di catechesi "Il catechismo di san Pio X", undicesima puntata, Mercoledì 7 Settembre 2022

Capo VIII: Resurrezione della carne - Vita eterna - Amen

Ci sono delle cose di fede che bisogna saperle e in maniera chiara altrimenti si brancola, perchè io devo distingure quando ho commesso un peccato grave e non sono dettagli perchè la comunione, facendola con un peccato grave sulla coscienza - sapendo di stare in peccato - faccio una cosa sacrilega. Ma se una persona a causa dei suoi difetti non sa di aver commesso un peccato mortale e fa la comunione, quella comunione non gli fa nessun bene. Quanta gente in occasioni di funerali o matrimoni va a fare la comunione anche se sono anni che non lo fa? Tanto è vero che Papa Bendetto XVI ha raccomandato -ai sacerdoti - in occasioni di esequie o matrimoni, di trovare un modo di dire in maniera garbata che per accostarsi alla santa Comunione bisogna essersi confessati. E' chiaro che se una persona si ricordasse bene il Catechismo non andrebbe farsi la comunione se sono anni che manca alla Messa. E questo dipende dalla formazione e conoscenza. Se una persona inizia a pensare alle circostanze, se non lo hai fatto apposta, ecc.... un conto sono i principi e un conto è la persona, ma noi su alcune cose dobbiamo avere le idee chiare. Se so che ogni peccato comporta una retribuzione, non posso lavarmi le mani dicendo chissenefrega, mi confesso e via. Quel peccato tu lo sconterai in questa o nell'altra vita a meno che tu non faccia penitenza. E non le 3 Ave Maria. Anche se un povero prete di trova costretto a darti una penitenza lieve (perchè poi la gente va a protestare con il vescovo ecc...), le 3 Ave Maria non bastano e devi andare te ad inventarti qualcosa. O altrimenti dopo questa penitenza ti verrà fatta fare volente o nolente, sotto questo punto di vista siamo tutti uguali davanti a Dio. Se la conoscenza è chiara una persona sarà aiutato o se la conoscenza è ambigua o fumosa,.... quando, la stragrande maggioranza dei vescovi vedono che i ragazzini arrivano alla Cresima quasi con lo zero assoluto. Un vescovo una volta è andato a fare delle domande prima della Cresima scoprendo inorridito il tasso d'ignoranza delle persone che avrebbero dovuto ricevere questo Sacramento. Eppure in molti continuano a disprezzare il catechismo di san Pio X a memoria. Va tutto che, stracciato questo Catechismo, vada tutto bene? Sapete quanta gente parla di certi aspetti della Chiesa etichettandoli come vecchiume. Ma chi l'ha detto che una cosa che è vecchia è da buttare al secchio? Che si fonda sulla Tradizione? Il don ha sempre pensato, la cosa che non piace al don, gli suscita lo spirito critico dice: se vogliamo fare una cosa nuova, facciamola ma poi facciamo delle verifiche. Se il problema non è risolto, la terapia non funziona. La cosa che si vede è che i problemi c'erano, la nuova terapia non ha funzionato e quindi adesso si pensa di usare sempre di più la terapia perchè il problema sarebbe dei malati che non si fanno curare e non la terapia che non funziona. Forse alcune cose che abbiamo messo in soffitta sarebbe il caso di riprenderle.

Al don non importa di fare una battaglia ideologica sul catechismo di san Pio X ma il don dice: usa le cose che funzionano. Il don, quando si è letto il catechesimo ha pensato: se queste cose le avessi saputo da ragazzino non avrei fatto le scelte che ho fatto.

Queste cose medita, in queste sta fisso, affinché sia manifesto a tutti il tuo avanzamento (1 Tim, IV,25)

Pensare alle cose ultime. La contemplazione dei Novissimi è fondamentale e basilare. Non possiamo non pensarci. Tutti sono preoccupati a pagarsi i contributi, a pagarsi l'assicurazione, ecc... per carità, occupazioni e preoccupazioni legittime. Ma questo non è il problema principale. Devi anche pensare a quello che c'è dopo che sei morto e come devi pensare ai contributi devi pensare a cosa succederà da morto. Chi dice di pensare ad altro o nega queste realtà va contro il Magistero della Chiesa, il Vangelo, La Bibbia, Gesù Cristo ecc... la Chiesa e i Santi.

156. Che cosa ci attende alla fine di questa vita?
Alla fine di questa vita ci attendono i dolori e lo sfacelo della morte e il giudizio particolare

Alla fine di questa vita sono dolori, non soltanto i dolori connessi agli acciacchi derivati dall'età. Lo sfacelo della morte, il tuo corpo diventa cibo per i vermi e il giudizio particolare. Al termine della vita incontriamo il Signore come Giudice. C'è un'esame rigoroso della nostra esistenza, il bene viene ricompensato e il male retribuito. Salvezza o dannazione. I peccati commessi non espiati si espiano tutti.

157. Che cosa ci attende alla fine del mondo?
Alla fine del mondo ci attende la risurrezione della carne e il giudizio universale.

158. Che significa « risurrezione della carne » ?
Risurrezione della carne significa che il nostro corpo, per virtù di Dio, si ricomporrà e si riunirà all'anima per partecipare, nella vita eterna, al premio o al castigo da essa meritato.

La Resurrezione è un dogma di fede, noi passiamo attraverso la morte, la nostra corporeità è una dimensione fondamentale dell'essere umano. Tu - insegnano i Santi - quanto più hai fatto godere il tuo corpo in modo disordinato, più soffrirai. Più il tuo corpo l'hai mortificato in questo mondo - non escluse l'austerità dei Santi - avete mai visto cosa facevano i Santi? - oggi si pensa che i Santi erano gente fuori di testa - il don è aperto a quello che tu mi dici, ma devi convincere il don. Tu non puoi dire che i Santi erano dei matti, esaltati e che avevano una visione oscura del corpo ecc... perchè tutti quanti hanno fatto questo. Tutti stupidi? Tutti folli? Tutti medioevali? Ma sono Santi canonizzati? Chi si sbaglia? Vangelo alla mano, qual'è la via stretta: quella della mortificazione o no? Il don ha saputo di gente che ha avuto la malaugurata idea che voleva fare penitenza e qualche ministro di Dio li ha accusati di essere superbi. Perchè pensano che basti ciò che Gesù ha fatto lui.

La Risurrezione riguarda sia i Santi che i dannati. Ci si pensa ai dolori che i dannati dovranno sopportare per tutta l'eternità? Vai pure in giro e continua ad andare in giro mezza svestita o svestito. Ridi pure dietro a chi non si sveste ma dopo morte vedrai cosa succederà. Verrà il giorno che queste persone piangeranno per non aver dato retta a chi diceva di vestirsi bene. Non è meglio pensarci prima e farla finita una buona volta?

159. Che significa «vita eterna»?
Vita eterna significa che il premio, come la pena, durerà in eterno, e che la vista di Dio sarà la vera vita e felicità dell'anima, mentre la privazione di Lui sarà la massima infelicità e come una morte eterna.

Il Catechismo di San Pio X dice subito che la vita eterna è sia per i Beati che per i dannati. L'eternità è la prospettiva che ci attende ma non è sinonimo ipso facto di beatitudine. Vita eterna dice che il premio o la pena durerà in eterno. Tecnicamente la dannazione non si chiama vita eterna ma si chiama morte eterna, ma è comunque una vita con tutte le tue facoltà. I dannati hanno il cuore, le braccia, il naso, la bocca, ecc... Ci sono delle persone che hanno visto l'inferno (santa Veronica Giuliani, l'apostola della misericordia santa Faustina, ecc....) e ci sono delle storie di Santi e Beati sull'inferno e sul Purgatorio. Il dogma di Fede è il Purgatorio, le rivelazioni private aggiungono dei dettagli alla verità di fede rendendotela più chiara. Non è la stessa cosa rappresentarsi in quel modo il Purgatorio o no. Se lo acquisci e ne prendi atto lo eviterai perchè farai uno stile di vita differente. Il don muore di caldo d'estate con la talare però c'è meno caldo di quando lo facci all'inferno e si spera che offrendo la sofferenza dovuta dal caldo ci sarà meno Purgatorio. Perchè uno dovrebbe fare il digiuno? Perchè lo dice la Madonna. Ma se tu fai un digiuno, è un'opera penitenziale, tu espii i tuoi peccati anche con il digiuno, una veglia di preghiera impegnativa quanto Purgatorio ti risparmia? Tra una persona che fa la veglia di Preghiera e chi non lo fa...ci vuole la scienza infusa per capire che non è lo stesso? La preghiera è un'opera penitenziale e se la allunghi avrai un pò di Purgatorio in meno. Chi va a Messa tutti i giorni avrà un pò di Purgatorio in meno, queste cose bisogna saperlo. Dopo la vita terrena c'è un destino eterno. La conoscenza di queste cose è una grazia enorme, Dio queste grazie le farebbe a tutti ma alla stragrande maggioranza delle persone di queste cose non gliene frega nulla. Un video di formazione cristiana di un'ora è impegnativo. Ma di per sè sono grazie enormi. Più in alto andiamo in Paradiso meglio staremo, ma è qua che ci scriveremo l'altezza a cui staremo in Paradiso. Non diamo retta a coloro che dicono che dall'altra parte saremo tutti uguali.

160. Che signifîca la parola « Amen » ?
La parola Amen significa in verità, così é e così sia; e con essa confermiamo esser vero tutto quello che confessiamo nel Credo, e ci auguriamo la remissione dei peccati, la risurrezione alla gloria e la vita eterna in Dio.

L'AMEN che si dice al termine della preghiera antica, arrivati al termine della consacrazione (in rito antico) per dire: tutto quello che è successo (la rinnovazione del sacrificio della Croce, gli effetti che vengono applicati, siamo stati sul Golgota ecc... è più sicuro questo che 2+2 fa 4. La fede è così, il problema Galileo non è quello che racconta il famoso mainstream, il problema è che lui diceva che sono più sicure le verità terrene e sperimentali che le verità di Fede. Le verità di fede non sono inevidenti e se io ti posso dimostrare una cosa questa si trova su un grado superiore. E' vero che la verità di Fede però ha come garante Dio, Dio non sbaglia e non può sbagliare, non può ingannare; se Gesù nel Vangelo ci sarà il Giudizio Universale, il discorso è completamente chiuso. Ma molta gente non ci crede. Amen o Aman vuol dire che questa cosa è sacrosanta e strasicura. La mia vita poggia su queste verità di Fede che vengono prima di tutto. Il don invita tutti quanti a pensare e riflettere perchè è operazione doverosa. Negli ultimi due anni e mezzo (pandemia covid ecc..) una persona fondata sulla Fede si sarebbe fatta prendere dal panico? La vita interiore del don non ha avuto nessun cambiamento, nessuna paura o psicosi. Il don è diventato prete perchè ha visto con i suoi occhi, ha visto morire da santo il suo miglior amico, una persona che prima che si ammalasse non sembrava un santo (Francesco), prima della sua malattia non lo conosceva così. Ma con la malattia il don ha visto che con la fede tutto cambia, è la fede che ti fa affrontare e vincere la morte senza nessuna paura ed è la Fede che fa dire ad un ragazzo di neanche 23 anni che sia fatta la Volontà di Dio anche di fronte al peggiorare della malattia. E di dirlo anche alla mamma. O quando andava con gli altri malati come lui e morti prima di lui....ci vuole la scienza infusa per capire che il prossimo sei tu? E qualcuno si arrabbiava con il Padre Eterno...perchè a me? Lui gli ha fatti riconciliare e morire in grazia di Dio. Lui andava come soggetto in coinvolto da queste persone. Il don aveva già una fidanzata, un lavoro, ecc... ma ha detto: fermi tutti. Qui si tratta di spendere la vita perchè con la fede qualcuno potrà vivere la morte in modo diverso. E' più facile che si converta un'ateo convinto che un praticante non credente che sono terribili, i quali sono peggio dei credenti non praticanti. La parola Amen significa in Verità, così è. E' certo.

Noi dobbiamo chiedere che i nostri peccati siano tutti rimessi. C'è un dono mistico (forse) che si può chiedere: il dono delle lacrime. Signore, che io possa piangere con amore di Carità il mio piccolo peccato. Santa Gemma Galgani piangeva come una bambina e confessava le sue mancanze quasi tutte imperfezioni involontari. Piangere anche su tante cose storte che vediamo in giro e sulle quali non possiamo farci nulla. Possiamo esprimere al Signore il nostro dolore e pensiamo che Dio non intervenga di fronte a situazioni che noi non possiamo cambiare? Le lacrime sante non sono quelle dei piagnoni. Ci sono le lacrime d'amore, c'è chi piange per voler andare in Paradiso. San Francesco è diventato cieco a furia di piangere. I Figli di Dio piangono per motivazioni sante e quelle sono motivate da motivazioni belle. Piangere è bellissimo se lo si fa da Figli di Dio.

"..la risurrezione alla gloria e la vita eterna in Dio...."

Qua stiamo sotto il dominio del peccato, anche i Santi, siamo sotto un regime imposto dalla Volontà di Dio e di molte cose ce ne dobbiamo privare e di altre cose ancora siamo invitati a privarcene per amore di Dio. Per spirito di penitenza e per andare in alto in Gloria.

Glossa di don Leonardo: ci auguriamo di vivere una fede degna di questo nome e che ti fa vivere un'altra vita anche se (la vita terrena)resta sempre la stessa

PREGHIAMO
Da', o Signore, a' tuoi credenti la costanza e la sincerità della fede in te, al che fermi nel divino amore, non siano mai divelti per nessuna tentazione dalla integrità in essa (i). Te ne supplichiamo per il tuo Figliuolo Gesù Cristo, ecc. (1) Postcom. 34 fra le Orazioni diverse del Messale

Il don non si diverte a parlare dell'inferno, se potesse non dirle non le direbbe anche perchè sono cose che nella maggioranza delle persone non suscitano ammirazioni e buoni sentimenti ma critiche ed insulte. Ma non si può annunciare ciò che è bello della Fede omettendo il resto. Questa è una delle preghiere del Post- Comunione del rito antico.

CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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