Il retto culto degli angeli e dei santi nella dottrina cattolica. L'apostasia, l'eresia, il dubbio volontario e l'ignoranza colpevole delle verità di fede. Il secondo e il terzo comandamento: cosa prescrivono e cosa proibiscono. Ciclo di catechesi "Il catechismo di san Pio X", tredicesima puntata, Mercoledì 12 Ottobre 2022
174. Se il culto delle creature è superstizione, come non è superstizione il culto cattolico degli Angeli e dei Santi?
Il culto cattolico degli Angeli e dei Santi non è superstizione, perchè non è culto divino o di adorazione dovuta a Dio solo: noi non li adoriamo come Dio, ma li veneriamo come amici di Dio e per i doni che hanno da Lui; quindi per onor di Dio stesso che negli Angeli e nei Santi opera meraviglie.
Il don vorrebbe fermarsi su questo punto, che è importante. E' la distinzione tra la venerazione che è dovuta agli Angeli e Santi e tra l'idolatria. Il confine però è molto sottile. E' un confine interiore. I gesti che si fanno sono simili ma lo spirito con cui si fanno è differente. I protestanti hanno distrutto immagini e statue della Madonna e altri con la scusa dell'idolatria e questo vale per le persone in questo mondo - ci potrebbero essere delle figure religiose carismatiche che quand'è che in un certo senso la venerazione è un pò troppo? La venerazione è dovuta ad un santo canonizzato. Verso queste persone si ha una riverenza (che è differente) mentre sono in vita e magari un'affetto e una gratitudine. Il confine tra idolatria e un'affetto giusto è nel nostro cuore. Se una persona manifesta una considerazione per un'uomo di Dio per ciò che di buono ha fatto manifesterà parole di elogio, un'uomo di Dio riconoscerà che è grazie a Dio che ha fatto quel bene e non si insuperbirà tanto. Se uno sente cantare un'usignolo dovrebbe sapere che è Dio che gli ha fatto le corde vocali. Il confine su questo non possiamo mai giudicarlo perchè non vediamo il cuore. Quando ci stanno dei gesti fuori luogo, un culto della personalità non va mai bene. Padre Pio buttava i poster, le foto ecc... di lui per aria. Solo da morte si può venerarlo. Bisogna aspettare che la persona sia canonizzata e noi li veneriamo come Amici di Dio e come esempi, come persone che hanno qualcosa da dirci. In ogni virtù si pecca con il troppo o con il troppo poco. Infischiarsene dei Santi e/o non aver riverenza per una persona che in questo mondo è un tramite tra noi e Dio non va bene ed idolatrarli non va bene lo stesso.
175. Chi sono i Santi?
I Santi sono coloro che, praticando eroicamente le virtù secondo gl'insegnamenti e gli esempi di Gesù Cristo, meritarono special gloria in cielo e anche in terra, dove, per autorità della Chiesa, sono pubblicamente onorati e invocati.
Capiamo bene questa cosa. Il Santo è uno che ha praticato le virtù in grado eroico, fino a quando una persona è in vita non si possono dare attestazioni di Santo e fino a quando non muore può essere vinto dal diavolo. Non è santo chi compie qualcosa nella vita terrena ma chi persevera e muore da Santo e nessuno lo può dire qua. Uno, per essere santo, deve andare oltre l'esercizio normale delle virtù. Generalmente ogni Santo ha una virtù che si contraddistingue dagli altri ma ha una vita di fede eroica. Il Santo è per prima cosa un'esempio da seguire e da ascoltare. La venerazione ha fondamento nel merito, si venerano le persone che sono meritorie. L'onore si deve ad una persona che occupa un certo ruolo a prescindere dal merito - i santi vanno onorati perchè sono superiori da noi - l'onore è dovuto ad un'autorità superiore. Il papà e la mamma si devono onorare a prescindere da come si comportano perchè rivestono un ruolo d' autorità e ci hanno dato qualcosa che noi non possiamo restituire. Ma la Venerazione la si può dare se una persona se lo merita. I Santi vanno invocati perchè amici di Dio e quindi possono ottenerci delle grazie. Non è sant'Antonio non ha fatto la grazia, ma ha ottenuto la Grazia. La Madonna ottiene le grazie, perchè chi fa le Grazie è Dio. Il Santo è un tramite per la grazia. Sarebbe corretto dire: Sant.... mi ha ottenuto la grazia.
176. Perché veneriamo noi anche il corpo dei Santi?
Noi veneriamo anche il corpo dei Santi, perchè servì loro a esercitare virtù eroiche, fu certamente tempio dello Spirito Santo, e risorgerà glorioso alla vita eterna.
Il nostro corpo ci serve per esercitare le opere eroiche e tutte le virtù. Occorrono anche gesti esterni di adorazione. Una cosa che la Chiesa lo permetta non vuol dire che sia raccomandata (la cremazione), una cosa permessa vuol dire che si può fare a certe condizioni ma non è una cosa lodevole o raccomandata.
177. Perchè veneriamo anche le minime reliquie e le immagini dei Santi?
Veneriamo anche le minime reliquie e le immagini dei Santi per loro memoria e onore, riferendo a essi tutta la venerazione, affatto diversamente dagl'idolatri, che rendono alle immagini o idoli un culto divino.
La reliquia è qualcosa che mi ricorda il Santo. Per noi cristiani la memoria è fondamentale, il memoriale dell'Ultima Cena ecc... sia di San Giuseppe e della Madonna ci sono arrivati dei piccoli pezzi di vestito. E attraverso la reliquia possiamo fare atti d'amore a chi è appartanuto la reliquia. Ci sono anche le reliquie dei martiri.
178. Dio nel Vecchio Testamento non proibì severamente le immagini?
Dio nel Vecchio Testamento proibì severamente le immagini da adorare, anzi quasi tutte le immagini, come occasione prossima d'idolatria per gli Ebrei, i quali vivevano fra gli idolatri ed erano molto inclinati alla superstizione.
Molti protestanti attaccano il cattolicesimo su questo punto. Il fatto che di Dio non ci si possa fare immagine alcuna rimane anche adesso. Poi però Dio si è fatto Uomo. Gesù stesso attraverso santa Faustina ha voluto rappresentarsi. Nell'iconografia bizantina e cattolica è entrato qualcosa (il Padre con la barba, il Figlio crocifisso, lo Spirito Santo come colomba). Nell'AT la prima manifestazione di Dio è stata come l'Unico per impedire manifestazioni idolatriche che a quel tempo infestavano la terra. Baal e Moloch, sono nomi di demoni - lo dicono gli esorcismi.
L'apostasia è il rinnegamento della fede ricevuta, oggi è un peccato collettivo praticato anche da nazioni e nazioni. Oggi c'è il totem dello stato laico che è diventato il lasciapassare di leggi immorali, non soggetti alla legge di Dio e a quelle naturali. Il mondo occidentale, dopo 2000 anni di Cristianesimo, ha apostatato Dio. Oggi l'Apostasia dilaga anche dove non dovrebbe stare.
Eresia. L'eresia è l'alterazione o falsificazione o negazione di una verità di Fede. Chi nega che esiste l'inferno è eretico. Chi minimizza l'Eucarestia... / La Messa è essenzialmente un sacrificio - dice il concilio di Trento - all'interno del quale c'è anche il memoriale. La presenza reale di Gesù nell'Eucarestia non va minimizzata che poi diventa la negazione di una verità di fede. Oggi l'eresia appare in forma intelligente. Oggi un'intellettuale cattolico (Martin Mosebach) ha scritto un libro: L'eresia dell'informe. E' un libro denuncia sulla modalità moderna con cui oggi l'eresia appare. I protestanti andavano (un tempo) ad ammazzare i cattolici perchè dicevano: state prostati davanti ad un disco di pane e li ammazzavano. Perchè per loro l'Eucarestia era solo un ricordo e non c'era nessuna presenza reale di Gesù. Oggi non si dice un'eresia aperta ma la si impacchetta, una mezza verità, il linguaggio ambiguo, il giro di parole ecc.... quando una cosa viene presentata in questo modo nessuno può dire: questo è eretico. Perchè chi dice questa cosa può dire: ma io non ho mai detto questo. Non lo dice apertamente ma poi ti svuota la verità di fede. Perchè mentre l'eresia aperta è una giocata a carte scoperte, il demonio che non gioca mai a carte scoperte e che ti deve far digerire un veleno facendoti pensare che non lo è.
Dubbio Volontario. La Fede non ammette dubbi. Che Dio esista è più sicuro che 2+2 fa quattro. E così tutte le altre verità di fede. Ecc... Che Dio è Trino vale dovunque. Che ti possa sfiorare un dubbio, ok. Una persona può chiedersi se esiste l'inferno ma Nostro Signore ne ha parlato come di una cosa esistente, come di un qualcosa che non è vuoto, che non è vuoto e che c'è il pericolo reale di piombarci dentro. Quindi fine del discorso.
Ignoranza colpevole delle verità di fede. Noi non possiamo dire non lo sapevo. Io non mi rendevo conto di cos'era la Santa Messa... non informarsi nelle cose di Fede è colpa grave perchè sono le cose più importanti.
SECONDO COMANDAMENTO.
179. Che ci proibisce il secondo comandamento "non nominare il nome di Dio invano" ?
Il secondo comandamento Non nominare il nome di Dio invano ci proibisce di disonorare il nome di Dio: perciò di nominarlo senza rispetto; di bestemmiare Dio, la santissima Vergine, i Santi e le cose sante; di far giuramenti falsi, non necessari o in qualunque modo illeciti.
180. Che cos'è il giuramento?
Il giuramento è chiamar Dio in testimonio di ciò che si afferma o che si promette; perciò chi giura il male e chi spergiura, offende sommamente Dio che è la Santità e la Verità.
Se io dico: giuro che te la faccio pagare, vuol dire giurare il male. Quando si giura di ciò che affermo o di ciò che prometto. Dio non viene a testimone di una cosa che ci ha proibito (la vendetta). O quando si giura il falso cioè si spergiura. I due peccati gravi: lo spergiuro e il giurare il male. Il giuramento non è assolutamente proibito ma Gesù lo ha ridimensionato riducendone l'uso a quei casi gravi nei quali il giuramento diventa fondamentale. Una volta si giurava nei tribunali. Un sacerdote deve giurare la fedeltà prima di diventare un sacerdote davanti al Vescovo (e anche di insegnare la legge della Chiesa). Un tempo c'era anche il giuramento antimodernista disgraziatamente abolito.
181. E' grande peccato la bestemmia?
La bestemmia é grande peccato, perchè ingiuria e scherno di Dio o de' suoi Santi, e spesso anche orribile eresia
Non c'è solo la bestemmia triviale o formale rivolta contro Dio o la Madonna. Ma anche il farsi beffe di Dio o il trasformare le cose sante in oggetti di dileggio. Quante ne abbiamo visto in giro? Si vedono certe cose, in certe manifestazioni che -- poverino chi lo fa. Quella cosa è preordinata, predefinita, ecc.. sono state fatte delle bestemmie contro la Madonna per giustificare le fecondazioni assistite e di tutto si sono inventati. Scherza con i fanti ma lascia stare i santi. Le barzellette in Paradiso non sono raccontate - dice il don. Se proprio non ne puoi fare a meno lascia stare la Chiesa e ciò che riguarda il Cielo. E niente barzellette a contenuto osceno. La barzelletta non è cosa da santi.
182. Che ci ordina il secondo comandamento?
Il secondo comandamento ci ordina di avere sempre riverenza per il nome santo dì Dio, e di adempiere i voti e le promesse giurate.
L'intercalare il nome di Dio, togliamoci dalla bocca l'imprecazione o l'intercalare - la nomina di Gesù, di Dio, del titolo Madonna ecc... di Cristo nel parlare. Non ditela. Non si possono nominare i nomi celesti in maniera irriverente. Mai.
183. Che cos'è il voto?
Il voto è la promessa fatta a Dìo di qualche bene a Lui gradito, al quale ci obblighiamo per religione.
Si possono fare voti a Dio? Certo. Può esserci un voto semplice, privato o solenne, pubblico, ecc.. ma è una promessa fatta a Dio. Se tu prometti a Dio qualcosa lo devi rispettare --- è sempre meglio proporre un proposito a Dio per non incorrere in guai. Io mi prendo un'impegno ma una promessa formale. Se io faccio una promessa devo essere fedele alla parola data. E Dio si aspetta che quella cosa venga fatta. Non perdiamo mai il rapporto corretto con Dio: una grande confidenza e una grande riverenza, un grande amore e un grande timore, una grande fiducia nella sua misericordia e un grande senso della Sua Giustizia. Una qualsiasi visione unilaterale non va bene. La misericordia senza la giustizia non va bene e così all'incontrario e per tutte le cose.
TERZO COMANDAMENTO.
184. Che ci ordina il terzo comandamento « ricordati di santificare le feste » ?
Il terzo comandamento Ricordati di santificare le feste ci ordina di onorare Dio nei giorni di festa con atti di culto esterno, dei quali per i cristiani l'essenziale è la santa Messa.
Atti di culto esterno. Una persona può dire che prega a casa sua...eh no. Va bene pregare a casa nostra ma dobbiamo farci vedere.
185. Perchè dobbiamo fare atti di culto esterno? Non basta adorar Dio, che è Spirito, internamente nel cuore?
Non basta adorar Dio internamente nel cuore, ma dobbiamo anche rendergli il culto esterno comandato, perchè siamo soggetti a Dio in tutto l'essere, anima e corpo, e dobbiamo dare buon esempio; e anche perchè altrimenti si perde lo spirito religioso.
A Dio noi dobbiamo stare sottomessi, ma è un'amore e un vanto. Così come pure è un vanto rimanere sottomessi a tutte le autorità costituite e che esercitano l'autorità in modo a Lui gradito e conforme. Soggetti a Dio anima e corpo. C'è gente che non va in Chiesa - specie nei piccoli paesi - perchè è disonorante. In certi piccoli centri - il don lo nota dove si trova - ci sono alcune cose attinenti alla religione che farle è un'onore e non farle è un disonore. Esempio: incollarsi alle statue durante alle processioni, gente che tu non vedi mai in Chiesa la vedi però in processione per portare la statua. Si capisce che nella mentalità piccina e ristretta di un paese - portare la statua per un'uomo è una cosa onorevole ma andare in Chiesa è disonorevole. Pensate che distorsione...ma è così.
186. Che ci proibisce il terzo comandamento?
Il terzo comandamento ci proibisce nei giorni di festa le opere servili.
187. Quali opere si dicono servili?
Si dicono opere servili i lavori manuali propri degli artigiani e degli operai.
Sono quei lavori che ti spossano il corpo.
188. Sono tutte proibite nei giorni di festa le opere servili?
Nei giorni di festa sono proibite tutte le opere servili non necessarie alla vita e al servizio di Dio, e non giustificate dalla pietà o da altro grave motivo.
Qua entra la problematica dell'attuale mondo contemporaneo e di tutti quanti i lavori che si fanno senza problemi la domenica. Un'attività che non sia socialmente necessaria o rilevante non si deve fare la domenica. Ma un dipendente di una ditta che lavora la domenica? Se tu non sei obbligato e se non perdi il posto di lavoro non devi andare a lavorare. Perchè generalmente la domenica si è pagati di più e se tu lavori per i soldi sicuramente pecchi. Ma se tu stai sotto ricatto il discorso è diverso. Un carabiniere o un farmacista deve lavorare la domenica. Ma i negozi o supermercati non devono stare aperti alla domenica e non è esente da peccato chi li tiene aperti e chi ci va. Rimangono in una zona di confine le attività di ristorazione e qua c'è una discordanza di posizioni. Nel nuovo catechismo non c'è una dichiarazione palese ed evidente. Quando non c'è una soluzione deve seguire la tua coscienza. Uno potrebbe dire: chiudo la domenica - per prova - e vedo se con gli incassi fatti nel resto dei giorni campo lo stesso. I Santi erano molto rigidi sulle attività da fare alla domenica, Padre Pio non voleva che si stirassero i panni alla domenica, perchè un panno non era indispensabile. Se si inizia ad abbassare l'asticelle si rischia di fare tutte le attività - il criterio generale è meno si fa - di non necessario - meglio è. Senza diventare integralisti. Dal Cielo pare che siano abbastanza rigorosi - secondo il don.
189. Come conviene, occupare i giorni di festa?
Conviene occupare i giorni di festa a bene dell'anima, frequentando la predica e il catechismo, e compiendo qualche opera buona e anche a riposo del corpo, lontani da ogni vizio e dissipazione.
Ti puoi riposare e divertire basta che non fai il vizioso o dissipato e che te non ti scordi il Signore.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
174. Se il culto delle creature è superstizione, come non è superstizione il culto cattolico degli Angeli e dei Santi?
Il culto cattolico degli Angeli e dei Santi non è superstizione, perchè non è culto divino o di adorazione dovuta a Dio solo: noi non li adoriamo come Dio, ma li veneriamo come amici di Dio e per i doni che hanno da Lui; quindi per onor di Dio stesso che negli Angeli e nei Santi opera meraviglie.
Il don vorrebbe fermarsi su questo punto, che è importante. E' la distinzione tra la venerazione che è dovuta agli Angeli e Santi e tra l'idolatria. Il confine però è molto sottile. E' un confine interiore. I gesti che si fanno sono simili ma lo spirito con cui si fanno è differente. I protestanti hanno distrutto immagini e statue della Madonna e altri con la scusa dell'idolatria e questo vale per le persone in questo mondo - ci potrebbero essere delle figure religiose carismatiche che quand'è che in un certo senso la venerazione è un pò troppo? La venerazione è dovuta ad un santo canonizzato. Verso queste persone si ha una riverenza (che è differente) mentre sono in vita e magari un'affetto e una gratitudine. Il confine tra idolatria e un'affetto giusto è nel nostro cuore. Se una persona manifesta una considerazione per un'uomo di Dio per ciò che di buono ha fatto manifesterà parole di elogio, un'uomo di Dio riconoscerà che è grazie a Dio che ha fatto quel bene e non si insuperbirà tanto. Se uno sente cantare un'usignolo dovrebbe sapere che è Dio che gli ha fatto le corde vocali. Il confine su questo non possiamo mai giudicarlo perchè non vediamo il cuore. Quando ci stanno dei gesti fuori luogo, un culto della personalità non va mai bene. Padre Pio buttava i poster, le foto ecc... di lui per aria. Solo da morte si può venerarlo. Bisogna aspettare che la persona sia canonizzata e noi li veneriamo come Amici di Dio e come esempi, come persone che hanno qualcosa da dirci. In ogni virtù si pecca con il troppo o con il troppo poco. Infischiarsene dei Santi e/o non aver riverenza per una persona che in questo mondo è un tramite tra noi e Dio non va bene ed idolatrarli non va bene lo stesso.
175. Chi sono i Santi?
I Santi sono coloro che, praticando eroicamente le virtù secondo gl'insegnamenti e gli esempi di Gesù Cristo, meritarono special gloria in cielo e anche in terra, dove, per autorità della Chiesa, sono pubblicamente onorati e invocati.
Capiamo bene questa cosa. Il Santo è uno che ha praticato le virtù in grado eroico, fino a quando una persona è in vita non si possono dare attestazioni di Santo e fino a quando non muore può essere vinto dal diavolo. Non è santo chi compie qualcosa nella vita terrena ma chi persevera e muore da Santo e nessuno lo può dire qua. Uno, per essere santo, deve andare oltre l'esercizio normale delle virtù. Generalmente ogni Santo ha una virtù che si contraddistingue dagli altri ma ha una vita di fede eroica. Il Santo è per prima cosa un'esempio da seguire e da ascoltare. La venerazione ha fondamento nel merito, si venerano le persone che sono meritorie. L'onore si deve ad una persona che occupa un certo ruolo a prescindere dal merito - i santi vanno onorati perchè sono superiori da noi - l'onore è dovuto ad un'autorità superiore. Il papà e la mamma si devono onorare a prescindere da come si comportano perchè rivestono un ruolo d' autorità e ci hanno dato qualcosa che noi non possiamo restituire. Ma la Venerazione la si può dare se una persona se lo merita. I Santi vanno invocati perchè amici di Dio e quindi possono ottenerci delle grazie. Non è sant'Antonio non ha fatto la grazia, ma ha ottenuto la Grazia. La Madonna ottiene le grazie, perchè chi fa le Grazie è Dio. Il Santo è un tramite per la grazia. Sarebbe corretto dire: Sant.... mi ha ottenuto la grazia.
176. Perché veneriamo noi anche il corpo dei Santi?
Noi veneriamo anche il corpo dei Santi, perchè servì loro a esercitare virtù eroiche, fu certamente tempio dello Spirito Santo, e risorgerà glorioso alla vita eterna.
Il nostro corpo ci serve per esercitare le opere eroiche e tutte le virtù. Occorrono anche gesti esterni di adorazione. Una cosa che la Chiesa lo permetta non vuol dire che sia raccomandata (la cremazione), una cosa permessa vuol dire che si può fare a certe condizioni ma non è una cosa lodevole o raccomandata.
177. Perchè veneriamo anche le minime reliquie e le immagini dei Santi?
Veneriamo anche le minime reliquie e le immagini dei Santi per loro memoria e onore, riferendo a essi tutta la venerazione, affatto diversamente dagl'idolatri, che rendono alle immagini o idoli un culto divino.
La reliquia è qualcosa che mi ricorda il Santo. Per noi cristiani la memoria è fondamentale, il memoriale dell'Ultima Cena ecc... sia di San Giuseppe e della Madonna ci sono arrivati dei piccoli pezzi di vestito. E attraverso la reliquia possiamo fare atti d'amore a chi è appartanuto la reliquia. Ci sono anche le reliquie dei martiri.
178. Dio nel Vecchio Testamento non proibì severamente le immagini?
Dio nel Vecchio Testamento proibì severamente le immagini da adorare, anzi quasi tutte le immagini, come occasione prossima d'idolatria per gli Ebrei, i quali vivevano fra gli idolatri ed erano molto inclinati alla superstizione.
Molti protestanti attaccano il cattolicesimo su questo punto. Il fatto che di Dio non ci si possa fare immagine alcuna rimane anche adesso. Poi però Dio si è fatto Uomo. Gesù stesso attraverso santa Faustina ha voluto rappresentarsi. Nell'iconografia bizantina e cattolica è entrato qualcosa (il Padre con la barba, il Figlio crocifisso, lo Spirito Santo come colomba). Nell'AT la prima manifestazione di Dio è stata come l'Unico per impedire manifestazioni idolatriche che a quel tempo infestavano la terra. Baal e Moloch, sono nomi di demoni - lo dicono gli esorcismi.
L'apostasia è il rinnegamento della fede ricevuta, oggi è un peccato collettivo praticato anche da nazioni e nazioni. Oggi c'è il totem dello stato laico che è diventato il lasciapassare di leggi immorali, non soggetti alla legge di Dio e a quelle naturali. Il mondo occidentale, dopo 2000 anni di Cristianesimo, ha apostatato Dio. Oggi l'Apostasia dilaga anche dove non dovrebbe stare.
Eresia. L'eresia è l'alterazione o falsificazione o negazione di una verità di Fede. Chi nega che esiste l'inferno è eretico. Chi minimizza l'Eucarestia... / La Messa è essenzialmente un sacrificio - dice il concilio di Trento - all'interno del quale c'è anche il memoriale. La presenza reale di Gesù nell'Eucarestia non va minimizzata che poi diventa la negazione di una verità di fede. Oggi l'eresia appare in forma intelligente. Oggi un'intellettuale cattolico (Martin Mosebach) ha scritto un libro: L'eresia dell'informe. E' un libro denuncia sulla modalità moderna con cui oggi l'eresia appare. I protestanti andavano (un tempo) ad ammazzare i cattolici perchè dicevano: state prostati davanti ad un disco di pane e li ammazzavano. Perchè per loro l'Eucarestia era solo un ricordo e non c'era nessuna presenza reale di Gesù. Oggi non si dice un'eresia aperta ma la si impacchetta, una mezza verità, il linguaggio ambiguo, il giro di parole ecc.... quando una cosa viene presentata in questo modo nessuno può dire: questo è eretico. Perchè chi dice questa cosa può dire: ma io non ho mai detto questo. Non lo dice apertamente ma poi ti svuota la verità di fede. Perchè mentre l'eresia aperta è una giocata a carte scoperte, il demonio che non gioca mai a carte scoperte e che ti deve far digerire un veleno facendoti pensare che non lo è.
Dubbio Volontario. La Fede non ammette dubbi. Che Dio esista è più sicuro che 2+2 fa quattro. E così tutte le altre verità di fede. Ecc... Che Dio è Trino vale dovunque. Che ti possa sfiorare un dubbio, ok. Una persona può chiedersi se esiste l'inferno ma Nostro Signore ne ha parlato come di una cosa esistente, come di un qualcosa che non è vuoto, che non è vuoto e che c'è il pericolo reale di piombarci dentro. Quindi fine del discorso.
Ignoranza colpevole delle verità di fede. Noi non possiamo dire non lo sapevo. Io non mi rendevo conto di cos'era la Santa Messa... non informarsi nelle cose di Fede è colpa grave perchè sono le cose più importanti.
SECONDO COMANDAMENTO.
179. Che ci proibisce il secondo comandamento "non nominare il nome di Dio invano" ?
Il secondo comandamento Non nominare il nome di Dio invano ci proibisce di disonorare il nome di Dio: perciò di nominarlo senza rispetto; di bestemmiare Dio, la santissima Vergine, i Santi e le cose sante; di far giuramenti falsi, non necessari o in qualunque modo illeciti.
180. Che cos'è il giuramento?
Il giuramento è chiamar Dio in testimonio di ciò che si afferma o che si promette; perciò chi giura il male e chi spergiura, offende sommamente Dio che è la Santità e la Verità.
Se io dico: giuro che te la faccio pagare, vuol dire giurare il male. Quando si giura di ciò che affermo o di ciò che prometto. Dio non viene a testimone di una cosa che ci ha proibito (la vendetta). O quando si giura il falso cioè si spergiura. I due peccati gravi: lo spergiuro e il giurare il male. Il giuramento non è assolutamente proibito ma Gesù lo ha ridimensionato riducendone l'uso a quei casi gravi nei quali il giuramento diventa fondamentale. Una volta si giurava nei tribunali. Un sacerdote deve giurare la fedeltà prima di diventare un sacerdote davanti al Vescovo (e anche di insegnare la legge della Chiesa). Un tempo c'era anche il giuramento antimodernista disgraziatamente abolito.
181. E' grande peccato la bestemmia?
La bestemmia é grande peccato, perchè ingiuria e scherno di Dio o de' suoi Santi, e spesso anche orribile eresia
Non c'è solo la bestemmia triviale o formale rivolta contro Dio o la Madonna. Ma anche il farsi beffe di Dio o il trasformare le cose sante in oggetti di dileggio. Quante ne abbiamo visto in giro? Si vedono certe cose, in certe manifestazioni che -- poverino chi lo fa. Quella cosa è preordinata, predefinita, ecc.. sono state fatte delle bestemmie contro la Madonna per giustificare le fecondazioni assistite e di tutto si sono inventati. Scherza con i fanti ma lascia stare i santi. Le barzellette in Paradiso non sono raccontate - dice il don. Se proprio non ne puoi fare a meno lascia stare la Chiesa e ciò che riguarda il Cielo. E niente barzellette a contenuto osceno. La barzelletta non è cosa da santi.
182. Che ci ordina il secondo comandamento?
Il secondo comandamento ci ordina di avere sempre riverenza per il nome santo dì Dio, e di adempiere i voti e le promesse giurate.
L'intercalare il nome di Dio, togliamoci dalla bocca l'imprecazione o l'intercalare - la nomina di Gesù, di Dio, del titolo Madonna ecc... di Cristo nel parlare. Non ditela. Non si possono nominare i nomi celesti in maniera irriverente. Mai.
183. Che cos'è il voto?
Il voto è la promessa fatta a Dìo di qualche bene a Lui gradito, al quale ci obblighiamo per religione.
Si possono fare voti a Dio? Certo. Può esserci un voto semplice, privato o solenne, pubblico, ecc.. ma è una promessa fatta a Dio. Se tu prometti a Dio qualcosa lo devi rispettare --- è sempre meglio proporre un proposito a Dio per non incorrere in guai. Io mi prendo un'impegno ma una promessa formale. Se io faccio una promessa devo essere fedele alla parola data. E Dio si aspetta che quella cosa venga fatta. Non perdiamo mai il rapporto corretto con Dio: una grande confidenza e una grande riverenza, un grande amore e un grande timore, una grande fiducia nella sua misericordia e un grande senso della Sua Giustizia. Una qualsiasi visione unilaterale non va bene. La misericordia senza la giustizia non va bene e così all'incontrario e per tutte le cose.
TERZO COMANDAMENTO.
184. Che ci ordina il terzo comandamento « ricordati di santificare le feste » ?
Il terzo comandamento Ricordati di santificare le feste ci ordina di onorare Dio nei giorni di festa con atti di culto esterno, dei quali per i cristiani l'essenziale è la santa Messa.
Atti di culto esterno. Una persona può dire che prega a casa sua...eh no. Va bene pregare a casa nostra ma dobbiamo farci vedere.
185. Perchè dobbiamo fare atti di culto esterno? Non basta adorar Dio, che è Spirito, internamente nel cuore?
Non basta adorar Dio internamente nel cuore, ma dobbiamo anche rendergli il culto esterno comandato, perchè siamo soggetti a Dio in tutto l'essere, anima e corpo, e dobbiamo dare buon esempio; e anche perchè altrimenti si perde lo spirito religioso.
A Dio noi dobbiamo stare sottomessi, ma è un'amore e un vanto. Così come pure è un vanto rimanere sottomessi a tutte le autorità costituite e che esercitano l'autorità in modo a Lui gradito e conforme. Soggetti a Dio anima e corpo. C'è gente che non va in Chiesa - specie nei piccoli paesi - perchè è disonorante. In certi piccoli centri - il don lo nota dove si trova - ci sono alcune cose attinenti alla religione che farle è un'onore e non farle è un disonore. Esempio: incollarsi alle statue durante alle processioni, gente che tu non vedi mai in Chiesa la vedi però in processione per portare la statua. Si capisce che nella mentalità piccina e ristretta di un paese - portare la statua per un'uomo è una cosa onorevole ma andare in Chiesa è disonorevole. Pensate che distorsione...ma è così.
186. Che ci proibisce il terzo comandamento?
Il terzo comandamento ci proibisce nei giorni di festa le opere servili.
187. Quali opere si dicono servili?
Si dicono opere servili i lavori manuali propri degli artigiani e degli operai.
Sono quei lavori che ti spossano il corpo.
188. Sono tutte proibite nei giorni di festa le opere servili?
Nei giorni di festa sono proibite tutte le opere servili non necessarie alla vita e al servizio di Dio, e non giustificate dalla pietà o da altro grave motivo.
Qua entra la problematica dell'attuale mondo contemporaneo e di tutti quanti i lavori che si fanno senza problemi la domenica. Un'attività che non sia socialmente necessaria o rilevante non si deve fare la domenica. Ma un dipendente di una ditta che lavora la domenica? Se tu non sei obbligato e se non perdi il posto di lavoro non devi andare a lavorare. Perchè generalmente la domenica si è pagati di più e se tu lavori per i soldi sicuramente pecchi. Ma se tu stai sotto ricatto il discorso è diverso. Un carabiniere o un farmacista deve lavorare la domenica. Ma i negozi o supermercati non devono stare aperti alla domenica e non è esente da peccato chi li tiene aperti e chi ci va. Rimangono in una zona di confine le attività di ristorazione e qua c'è una discordanza di posizioni. Nel nuovo catechismo non c'è una dichiarazione palese ed evidente. Quando non c'è una soluzione deve seguire la tua coscienza. Uno potrebbe dire: chiudo la domenica - per prova - e vedo se con gli incassi fatti nel resto dei giorni campo lo stesso. I Santi erano molto rigidi sulle attività da fare alla domenica, Padre Pio non voleva che si stirassero i panni alla domenica, perchè un panno non era indispensabile. Se si inizia ad abbassare l'asticelle si rischia di fare tutte le attività - il criterio generale è meno si fa - di non necessario - meglio è. Senza diventare integralisti. Dal Cielo pare che siano abbastanza rigorosi - secondo il don.
189. Come conviene, occupare i giorni di festa?
Conviene occupare i giorni di festa a bene dell'anima, frequentando la predica e il catechismo, e compiendo qualche opera buona e anche a riposo del corpo, lontani da ogni vizio e dissipazione.
Ti puoi riposare e divertire basta che non fai il vizioso o dissipato e che te non ti scordi il Signore.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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