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L'importanza della consacrazione a Maria

La Madonna a Fatima chiese la consacrazione al Suo Cuore Immacolato, non solo per la Russia, ma anche per tutte le persone. Cos'è la consacrazione? Come si fa? Come mai è così importante? Qual è il suo significato. I concetti di santità, sacralità e realtà profane nella Sacra Scrittura. Ciclo di catechesi sulla consacrazione a Maria, tenuto su Radio Mater, prima puntata, Sabato 12 Novembre 2022

Cosa significa la consacrazione alla Madonna per portarla alla fine? Perchè un ciclo di catechesi sulla consacrazione a Maria? Ci sono state le apparizioni della Madonna a Fatima che hanno segnato la storia della Chiesa. Una delle richieste fondamentali formulate dalla Madonna che ci furono e anche quelle seguenti a Suor Lucia negli anni seguenti fu quella di consacrare la Russia (13 luglio) e successivamente la Madonna chiese di consacrare le famiglie e sè stessi al suo Cuore facendo dipendere da questo atto le sorti del XX° secolo. La consacrazione sarebbe stata decisiva per le numerose prove che avrebbero atteso le persone e dai credenti nel mondo contemporaneo. E' passato poco più di un secolo dalle apparizioni e certamente di prove e di difficolà che abbiamo vissuto sono state di quantità industriale.

Ma come mai questo gesto è così importante? Come mai dalla consacrazione e dalla devozione del Cuore Immacolato di Maria si fa dipendere le sorti dell'umanità e la messa al sicuro della stessa salvezza dell'anima? Chi farà i primi sabati del mese - dice la Madonna - morirà nella grazia di Dio (a condizione che la persona faccia il possibile per vivere in Grazia di Dio). Cosa cambia nella vita di una persona che fa questo gesto? Che cosa devo fare? Lo può fare chiunque o no? Quali cambiamenti di vita o di comportamenti che si esigono da una persona che si consacra a Maria? La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è un'atto devozionale e non liturgico. Ma nella Chiesa ci sono i consacrati, la vita consacrata - seguendo la terminologia classica - è il punto di riferimento che mi fa capire chi è un consacrato. Il Montofort e san Massimiliano Kolbe sono stati i due santi che hanno insistito sulla consacrazione alla Madonna. Anche san Giovanni Paolo II è stato un consacrato alla Madonna.

Esiste una gradualità nelle forme di consacrazione alla Madonna.

Quello che la Madonna chiede al Mondo è una cosa semplice. E poi ci sono delle forme più impegnative che portano ad un grado maggiore di unione alla Madonna ed ad una maggior perfezione.

Alcune linee base: la consacrazione alla Madonna ha dei fondamenti molto solidi anche se però impliciti nella Storia della Salvezza. Dove sta scritto nella Bibbia che la Madonna sia Immacolata? Non lo si trova. La bolla del Papa Pio IV c'è una rassegna biblica ma è detto in modo implicito. Ci sono delle verità nella Bibbia che sono velate e solo poche persone (il Papa ecc...) sono in grado di riuscirle a vedere, per esempio dietro il racconto della Genesi c'è un'adombramento che la donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente sarebbe stata l'Immacolata. Quando l'angelo appare alla Madonna e la saluta:...ave, piena di Grazia, il Signore è con te..." la Madonna ha capito di essere l'Immacolata perchè nessuno può essere pieno di grazia e avere il Signore con sè se c'è anche l'ombra del peccato sia attuale che originale. I fondamenti della consacrazione si trovano nella Sacra Scrittura ma in maniera indiretta. Non ci sono affermazioni esplicite.

La consacrazione alla Madonna ha fondamento anche nella vita sacramentale di un cristiano. San Luigi Montfort, quando parla della perfetta consacrazione alla Madonna è la perfetta rinnovazione delle promesse battesimali. Tutti quanti non le abbiamo fatte personalmente ma tuttavia le abbiamo ratificate quando siamo stati cresimati. Cosa significa rinunciare a Satana e alle sue seduzioni? Tutti lo fanno? Tutti ci credono sul serio che Dio sia Onnipotente ecc....? Ci credono che Gesù sia Figlio di Dio? Siamo sicuri che tutti i battezzati vivano le promesse battesimali? C'è chi crede in Gesù ma non nella Chiesa. San Luigi dice che la Consacrazione alla Madonna - se la farai in maniera perfetta - rinnoverai le promesse battesimali e la vivrai in modo perfetto. Dio rivela certe cose a chi ha le disposizioni per accogliere la perla preziosa.

Il concetto di consacrazione nella Sacra Scrittura

Il termine consacrazione vuol dire fare sacro. Rendere sacro insieme, è una cosa che si fa in due. Non è una cosa individuale. Nella Sacra Scrittura - il don non entra troppo nel tecnico - compaiono due concetti di santità. Santità, significa qualcosa di trascendente o separato da ciò che è terreno, da questa dimensione e da ciò che ci porta nell'altra dimensione. Il Santo significa letteralmente senza terra, elevato alla sfera celeste. C'è un movimento che la creatura fatta di terra desidera entrare in contatto con il Mondo di Dio. Dio sta in una dimensione che non è nostra. A fianco il concetto di santità c'è il concetto di sacralità che non è la stessa cosa. Si riferisce ad una cosa creata che però viene attratta nella sfera di Dio e sottratta alla sua mera appartenenza della realtà mondana. Una Chiesa è un luogo sacro, l'hanno costruita le persone ma tutto quello che accade dentro di essa vengono dalle persone, perfino - si capisca - anche la consacrazione dell'Ostia. Ma io in una Chiesa consacrata non ne posso fare un'uso profano. In Chiesa non posso mettermi a chiaccherare come se fosse un parlatoio, la Chiesa è un luogo sacro. E' stato un'edificio costruito dalle persone ma un giorno è stato consacrato e quindi là dentro si parla di Dio o con Dio. E' una realtà che è stata attratta nell'orbita divina. E la stessa cosa vale per i vasi sacri: io non posso prendere il calice sacro e usarlo come un bicchiere normale. Se ciò accadesse sarebbe un sacrilegio. La Chiesa d'arte andrebbe visitata come Chiesa - Museo e non Museo e basta.

Una realtà profana è un qualcosa che rimane inserito nella sua realtà creaturale e mondana anche a prescindere eventuali peccati. Profano non vuol dire automaticamente peccaminoso. Profano significa che sta presso il tempio ma sta fuori. C'è questa distinzione. Quando una persona diventa un sacerdote la famiglia non c'è, il lavoro professionale non c'è e la politica non c'è. Ma per un laico queste cose possono esserci. Tutti i laici lavorano e devono santificare la realtà profana. E' suo compito rendendo più bella la realtà profana. Un prete non lo può fare perchè le cose profane non spettano più a lui ma a lui tocca occuparsi delle cose sacre. Sarebbe un disordine se un sacerdote iniziasse ad occuparsi delle cose profane e viceversa. C'è un profano che diventa negativo, il profano violato dalla realtà del peccato e diventa contro ciò che è Dio. Una cosa profana di per sè è santificabile ma è fuori dall'orbita del sacro.

CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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