La sana dottrina cattolica sul Purgatorio nel Magistero vincolante della Chiesa: Concilio di Lione, lettera di Clemente VI, Concilio di Trento, Concilio Vaticano II e Catechismo della Chiesa Cattolica. Il Purgatorio, il fuoco, la necessità della penitenza e il valore dei suffragi. Ciclo di catechesi: "I Novissimi. La morte e la vita del mondo che verrà", tredicesima puntata, Lunedì 12 Dicembre 2022
Nella volta scorsa abbiamo visto gli indizi biblici sull'esistenza del Purgatorio e abbiamo visto cosa ne pensavano i Padri della Chiesa. Passiamo a vedere il Magistero e gli altri cosa dicono.
Il don legge dei documenti non reperibili in rete.
Troviamo il Magistero allo stato puro nel Concilio di Lione che riprende i passi biblici che abbiamo visto prima.
Hai commesso dei peccati mortali, ti sei pentito ma non hai fatto penitenza? Con il peccato mortale si contraggono dei reati di pena nei confronti di Nostro Signore e sono stati fatti dei danni. Non vuoi fare penitenza in Terra? Te la farai in Purgatorio dove si soffre di più e si merita zero. Mentre se fai penitenza in terra soffri di meno e le penitenze accresci i tuoi meriti. Prendi due piccioni con una fava. Ecco perchè la vita cristiana dovrebbe essere una vita penitenziale, ecco perchè san Domenico e san Francesco chiamavano a penitenza. Anche se fai piccoli peccati veniali bisogna fare penitenza perchè in Paradiso non si entra neanche una minima macchia. Non è tanto semplice di questi tempi dare penitenza, spesso quando si confessano persone che non si conoscono, non sai che persona hai davanti. Sarà in grado di adempierla? Oggi c'è anche un contesto scristianizzato, ci sono dei casi di qualcuno che ha qualche penitenza un pò impegnativa e poi si è visto arrivare una segnalazione dal vescovo perchè il confessato ha protestato.
Il fuoco del Purgatorio purifica i peccati ma non quelli mortali ma anzi - se qualcuno muore in peccato mortale, andrà all'Inferno. E' la Chiesa che sta parlando non qualche persona. Abbiamo mai sentito in giro un linguaggio di questo genere salvo rari casi? Eppure questo è un Concilio della Chiesa (sono stati 21 e tutti dogmatici). Non possiamo scrollarceli di dosso. La lettera di Clemente VI dice che in Purgatorio ci vanno le anime che non hanno completato la penitenza per i propri peccati. Dobbiamo soddisfare la Divina Giustizia, c'è la colpa che viene rimessa con la Confessione ma poi c'è il reato della pena come la chiama San Tommaso d'Aquino, che va fatta. Gesù Cristo è morto in croce per dare al Padre una soddisfazione perfettissima. La partecipazione a questo travaglio di Cristo ce lo abbiamo anche noi nella penitenza. Perchè devo fare penitenza? Perchè è giusto, perchè Gesù il bonus integrale remissione della colpa e della pena lo dà una volta sola: al Battesimo. Gli altri sono azzeramenti dei debiti contratti con Dio ma non quelli contratti con la Divina Giustizia, cioè le pene che ci siamo meritati con questo peccato. La confessione rimette una parte della pena, la penitenza un'altra parte della pena e il resto ci dobbiamo pensare noi. Poi dobbiamo credere che il Purgatorio non sia una sala d'aspetto. La sofferenza è tanta.
Il Concilio di Firenze (1438) ha definito il purgatorio come uno stato di purificazione delle anime dopo la morte, dove le anime che sono morte in grazia ma non hanno ancora soddisfatto pienamente la giustizia divina per i peccati commessi subiscono delle pene espiatorie. La dottrina del purgatorio è stata precedentemente definita anche dal Secondo Concilio di Lione (1274) e poi ribadita dal Concilio di Trento (1563). Il Concilio di Firenze ha anche sottolineato l'importanza dei suffragi (preghiere, messe, ecc.) dei viventi per aiutare le anime nel purgatorio. -- fonte rete (AI Overview)
Il Purgatorio come luogo di purificazione:
Il Purgatorio è uno stato di purificazione per le anime che, pur essendo morte in grazia di Dio, non hanno ancora soddisfatto pienamente la giustizia divina per i peccati commessi. fonte rete (AI Overview)
Quanti peccati di omissione facciamo? Poi c'è l'aspetto dei suffragi: fare dire Messe, l'eterno riposo, la corona dei 100 Requiem, fare delle elemosine per i suffragi. Esempio faccio un'elemosina a qualcuno, alla Parocchia, ecc... io posso dire che dò l'elemosina che vadano a suffragio dell'anima di X; se uno ha voglia di farsi poco purgatorio si faccia le Messe di espiazione dei peccati nostri. Tu puoi chiedere che ti siano celebrate messe di espiazione. La conseguenza di quella Messa o più messe sarà una riduzione del tempo o dell'intensità delle pene. C'erano delle anime santo che dicevano che se non sei generoso nel suffragare i defunti, quando sarai morto la Giustizia Divina ti lascerà senza suffragi.
"..Poiché la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito santo, conforme alle sacre scritture e all’antica tradizione, ha insegnato nei sacri concili, e recentissimamente in questo Concilio ecumenico (403), che il purgatorio esiste e che le anime lí tenute possono essere aiutate dai suffragi dei fedeli e in modo particolarissimo col santo sacrificio dell’altare, il santo Sinodo comanda ai vescovi che con diligenza facciano in modo che la sana dottrina sul purgatorio, quale è stata trasmessa dai santi padri e dai sacri concili (404), sia creduta, ritenuta, insegnata e predicata dappertutto..." Concilio di Trento SESSIONE XXV (3-4 dicembre 1563)
I vescovi devono vigilare, devono essere controllare che i suoi sacerdoti predichino in modo conforme alla dottrina.
La Chiesa celeste e la Chiesa peregrinante
49. Fino a che dunque il Signore non verrà nella sua gloria, accompagnato da tutti i suoi angeli (cfr. Mt 25,31) e, distrutta la morte, non gli saranno sottomesse tutte le cose (cfr. 1 Cor 15,26-27), alcuni dei suoi discepoli sono pellegrini sulla terra, altri, compiuta questa vita, si purificano ancora, altri infine godono della gloria contemplando « chiaramente Dio uno e trino, qual è » Lumen Gentium
50. La Chiesa di coloro che camminano sulla terra, riconoscendo benissimo questa comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana coltivò con grande pietà la memoria dei defunti e, «poiché santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché siano assolti dai peccati», ha offerto per loro anche suffragi.
III. La purificazione finale o purgatorio
1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo. (Catechismo della Chiesa cattolica).
C'è una purificazione necessaria nell'aldilà.
1031 La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze 621 e di Trento. 622 La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, 623 parla di un fuoco purificatore:
1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: « Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, 625 affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti: (« Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ». 624)
« Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, 626 perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? [...] Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere ». 627
Tu puoi fare anche un digiuno per un'anima di un defunto. Le penitenze, per il principio della comunione dei santi, per il quale noi possiamo scambiarci alcuni aspetti delle opere meritorie (il valore soddisfatorio ed impetratorio). Possiamo pregare ed aiutare le anime del Purgatorio.
Le pene dovute per il peccato non sono una "vendetta divina". Il catechismo sono derivanti dalla natura stessa del peccato, il peccato produce dei danni oggettivi a te ed intorno a te. Quel male fatto e prodotto bisogna ripararlo. La remissione dell'offesa che hai fatto a Dio, non tocca il male che tu hai fatto. Il male che si scatena e si innesca, e più è grave e più il male che si innesca è grande. L'amore di carità può bruciare le pene dovute del peccato quando si ha quando si piange sul serio sui nostri peccati e sulle sofferenze che Gesù ha dovuto affrontare per espiare e lavarci dalle nostre colpe. L'accettazione serena della morte: accettare di morire quando Dio vuole, come Dio vuole e nel modo in cui Dio vuole. E se possibile partecipare attivamente alla nostra morte dicendo: ti offro la mia vita con qualsiasi cosa accada. San Giovanna Beretta Molla ha offerto la propria vita per far nascere la figlia. Tutto quello che ci fa soffrire, una persona dovrebbe offrire con amore le sofferenze involontarie che il Signore ci manda per la purificazione dei nostri peccati.
Il perdono del peccato non determina l'annullamento della penitenza. A parte il fatto che quando c'è una recidiva nel peccato mortale si corre il rischio di fare una caterva di confessioni sacrileghe; perchè la Chiesa insegna che se tu hai rinunciato al peccato (le opere di satana), e poi fuggi le occasioni e preghi non ci ricadi. E' chiaro che se non c'è questa rinuncia e tu non vuoi rinunciarci, non ci rinuncerai. Ma sta attento perchè oltre a metterti a repentaglio l'anima, questa cosa produce una fabbrica di male impressionante. Perchè il mondo oggi va male? Oggi si fa una montagna di peccati che generano una montagna di letame in continuazione, i preti sono diminuiti e ci sono concelebrazioni che hanno ridotto il numero di Messe dette. Questa montagna di letame che viene generato, deve avere un'argine, qualcosa che lo fermi. E questi argini sono la Messa ed altri sacramenti a patto che siano celebrati come Dio comanda e frequentati come Dio chiede. Chi vuole fare penitenza, approfondisca, veda, discerna davanti al Signore ed offri un tuo proposito. Certamente su questo tema, un prudente consiglio di un sacerdote che ti conosca è certamente raccomandabile prima di fare azioni avventate.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nella volta scorsa abbiamo visto gli indizi biblici sull'esistenza del Purgatorio e abbiamo visto cosa ne pensavano i Padri della Chiesa. Passiamo a vedere il Magistero e gli altri cosa dicono.
Il don legge dei documenti non reperibili in rete.
Troviamo il Magistero allo stato puro nel Concilio di Lione che riprende i passi biblici che abbiamo visto prima.
Hai commesso dei peccati mortali, ti sei pentito ma non hai fatto penitenza? Con il peccato mortale si contraggono dei reati di pena nei confronti di Nostro Signore e sono stati fatti dei danni. Non vuoi fare penitenza in Terra? Te la farai in Purgatorio dove si soffre di più e si merita zero. Mentre se fai penitenza in terra soffri di meno e le penitenze accresci i tuoi meriti. Prendi due piccioni con una fava. Ecco perchè la vita cristiana dovrebbe essere una vita penitenziale, ecco perchè san Domenico e san Francesco chiamavano a penitenza. Anche se fai piccoli peccati veniali bisogna fare penitenza perchè in Paradiso non si entra neanche una minima macchia. Non è tanto semplice di questi tempi dare penitenza, spesso quando si confessano persone che non si conoscono, non sai che persona hai davanti. Sarà in grado di adempierla? Oggi c'è anche un contesto scristianizzato, ci sono dei casi di qualcuno che ha qualche penitenza un pò impegnativa e poi si è visto arrivare una segnalazione dal vescovo perchè il confessato ha protestato.
Il fuoco del Purgatorio purifica i peccati ma non quelli mortali ma anzi - se qualcuno muore in peccato mortale, andrà all'Inferno. E' la Chiesa che sta parlando non qualche persona. Abbiamo mai sentito in giro un linguaggio di questo genere salvo rari casi? Eppure questo è un Concilio della Chiesa (sono stati 21 e tutti dogmatici). Non possiamo scrollarceli di dosso. La lettera di Clemente VI dice che in Purgatorio ci vanno le anime che non hanno completato la penitenza per i propri peccati. Dobbiamo soddisfare la Divina Giustizia, c'è la colpa che viene rimessa con la Confessione ma poi c'è il reato della pena come la chiama San Tommaso d'Aquino, che va fatta. Gesù Cristo è morto in croce per dare al Padre una soddisfazione perfettissima. La partecipazione a questo travaglio di Cristo ce lo abbiamo anche noi nella penitenza. Perchè devo fare penitenza? Perchè è giusto, perchè Gesù il bonus integrale remissione della colpa e della pena lo dà una volta sola: al Battesimo. Gli altri sono azzeramenti dei debiti contratti con Dio ma non quelli contratti con la Divina Giustizia, cioè le pene che ci siamo meritati con questo peccato. La confessione rimette una parte della pena, la penitenza un'altra parte della pena e il resto ci dobbiamo pensare noi. Poi dobbiamo credere che il Purgatorio non sia una sala d'aspetto. La sofferenza è tanta.
Il Concilio di Firenze (1438) ha definito il purgatorio come uno stato di purificazione delle anime dopo la morte, dove le anime che sono morte in grazia ma non hanno ancora soddisfatto pienamente la giustizia divina per i peccati commessi subiscono delle pene espiatorie. La dottrina del purgatorio è stata precedentemente definita anche dal Secondo Concilio di Lione (1274) e poi ribadita dal Concilio di Trento (1563). Il Concilio di Firenze ha anche sottolineato l'importanza dei suffragi (preghiere, messe, ecc.) dei viventi per aiutare le anime nel purgatorio. -- fonte rete (AI Overview)
Il Purgatorio come luogo di purificazione:
Il Purgatorio è uno stato di purificazione per le anime che, pur essendo morte in grazia di Dio, non hanno ancora soddisfatto pienamente la giustizia divina per i peccati commessi. fonte rete (AI Overview)
Quanti peccati di omissione facciamo? Poi c'è l'aspetto dei suffragi: fare dire Messe, l'eterno riposo, la corona dei 100 Requiem, fare delle elemosine per i suffragi. Esempio faccio un'elemosina a qualcuno, alla Parocchia, ecc... io posso dire che dò l'elemosina che vadano a suffragio dell'anima di X; se uno ha voglia di farsi poco purgatorio si faccia le Messe di espiazione dei peccati nostri. Tu puoi chiedere che ti siano celebrate messe di espiazione. La conseguenza di quella Messa o più messe sarà una riduzione del tempo o dell'intensità delle pene. C'erano delle anime santo che dicevano che se non sei generoso nel suffragare i defunti, quando sarai morto la Giustizia Divina ti lascerà senza suffragi.
"..Poiché la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito santo, conforme alle sacre scritture e all’antica tradizione, ha insegnato nei sacri concili, e recentissimamente in questo Concilio ecumenico (403), che il purgatorio esiste e che le anime lí tenute possono essere aiutate dai suffragi dei fedeli e in modo particolarissimo col santo sacrificio dell’altare, il santo Sinodo comanda ai vescovi che con diligenza facciano in modo che la sana dottrina sul purgatorio, quale è stata trasmessa dai santi padri e dai sacri concili (404), sia creduta, ritenuta, insegnata e predicata dappertutto..." Concilio di Trento SESSIONE XXV (3-4 dicembre 1563)
I vescovi devono vigilare, devono essere controllare che i suoi sacerdoti predichino in modo conforme alla dottrina.
La Chiesa celeste e la Chiesa peregrinante
49. Fino a che dunque il Signore non verrà nella sua gloria, accompagnato da tutti i suoi angeli (cfr. Mt 25,31) e, distrutta la morte, non gli saranno sottomesse tutte le cose (cfr. 1 Cor 15,26-27), alcuni dei suoi discepoli sono pellegrini sulla terra, altri, compiuta questa vita, si purificano ancora, altri infine godono della gloria contemplando « chiaramente Dio uno e trino, qual è » Lumen Gentium
50. La Chiesa di coloro che camminano sulla terra, riconoscendo benissimo questa comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana coltivò con grande pietà la memoria dei defunti e, «poiché santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché siano assolti dai peccati», ha offerto per loro anche suffragi.
III. La purificazione finale o purgatorio
1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo. (Catechismo della Chiesa cattolica).
C'è una purificazione necessaria nell'aldilà.
1031 La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze 621 e di Trento. 622 La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, 623 parla di un fuoco purificatore:
1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: « Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, 625 affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti: (« Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ». 624)
« Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, 626 perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? [...] Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere ». 627
Tu puoi fare anche un digiuno per un'anima di un defunto. Le penitenze, per il principio della comunione dei santi, per il quale noi possiamo scambiarci alcuni aspetti delle opere meritorie (il valore soddisfatorio ed impetratorio). Possiamo pregare ed aiutare le anime del Purgatorio.
Le pene dovute per il peccato non sono una "vendetta divina". Il catechismo sono derivanti dalla natura stessa del peccato, il peccato produce dei danni oggettivi a te ed intorno a te. Quel male fatto e prodotto bisogna ripararlo. La remissione dell'offesa che hai fatto a Dio, non tocca il male che tu hai fatto. Il male che si scatena e si innesca, e più è grave e più il male che si innesca è grande. L'amore di carità può bruciare le pene dovute del peccato quando si ha quando si piange sul serio sui nostri peccati e sulle sofferenze che Gesù ha dovuto affrontare per espiare e lavarci dalle nostre colpe. L'accettazione serena della morte: accettare di morire quando Dio vuole, come Dio vuole e nel modo in cui Dio vuole. E se possibile partecipare attivamente alla nostra morte dicendo: ti offro la mia vita con qualsiasi cosa accada. San Giovanna Beretta Molla ha offerto la propria vita per far nascere la figlia. Tutto quello che ci fa soffrire, una persona dovrebbe offrire con amore le sofferenze involontarie che il Signore ci manda per la purificazione dei nostri peccati.
Il perdono del peccato non determina l'annullamento della penitenza. A parte il fatto che quando c'è una recidiva nel peccato mortale si corre il rischio di fare una caterva di confessioni sacrileghe; perchè la Chiesa insegna che se tu hai rinunciato al peccato (le opere di satana), e poi fuggi le occasioni e preghi non ci ricadi. E' chiaro che se non c'è questa rinuncia e tu non vuoi rinunciarci, non ci rinuncerai. Ma sta attento perchè oltre a metterti a repentaglio l'anima, questa cosa produce una fabbrica di male impressionante. Perchè il mondo oggi va male? Oggi si fa una montagna di peccati che generano una montagna di letame in continuazione, i preti sono diminuiti e ci sono concelebrazioni che hanno ridotto il numero di Messe dette. Questa montagna di letame che viene generato, deve avere un'argine, qualcosa che lo fermi. E questi argini sono la Messa ed altri sacramenti a patto che siano celebrati come Dio comanda e frequentati come Dio chiede. Chi vuole fare penitenza, approfondisca, veda, discerna davanti al Signore ed offri un tuo proposito. Certamente su questo tema, un prudente consiglio di un sacerdote che ti conosca è certamente raccomandabile prima di fare azioni avventate.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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