Don Silvestro spiega I novissimi (Morte, Giudizio, Paradiso e Inferno). Nello specifico in questo incontro tratta: Il Giudizio Particolare e i sui tempi.
Giudizio Particolare per poi parlare di quello Universale nei successivi. Nella costituzione dogmatica della LUMEN GENTIUM al capitolo 7° (INDOLE ESCATOLOGICA DELLA CHIESA PEREGRINANTE E SUA UNIONE CON LA CHIESA CELESTE) n.48 si legge:
"...Prima infatti di regnare con Cristo glorioso, noi tutti compariremo « davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno il salario della sua vita mortale, secondo quel che avrà fatto di bene o di male » (2 Cor 5,10),...."
Il catechismo di San Pio X, in risposta alla domanda 97 dice:
97. Ci sono due giudizi?
Ci sono due giudizi: l'uno particolare, di ciascuna anima, su-bito dopo morte; l'altro universale, di tutti gli uomini, alla fine del mondo.
Il Giudizio Particolare esprimerà con esattezza la condizione in cui la persona, nei riguardi di Dio, si troverà al momento della morte: in condizione di amore (in stato di Grazia) entrerà in Paradiso, se in condizione di odio andrà all'inferno. Dopo il Giudizio non si potrà più cambiare l'orientamento della sua volontà, perciò la salvezza o la perdizione eterna di ciascuna persona dipende dal suo Giudizio Particolare. San Pio diceva: una volta suonata l'ultima ora, ci presenteremo di fronte a Cristo Giudice, le nostre suppliche e i gridi di pietà che ancora sulla terra ci avrebbero guadagnato il Cuore di Dio e avrebbero potuto fare di noi dei Santi a nulla varranno. Inizierà il tempo della Giustizia. Dopo l'ultimo istante della vita non c'è più tempo per convertirsi o pentirsi, il tempo della penitenza e della conversione è il tempo della vita. Un'istante dopo non c'è più tempo. Né per il pentimento né per la conversione. Appena l'anima si separa dal corpo, arriva il giudizio definitivo che segnerà il destino definitivo di ogni uomo. Vangelo di Giovanni capitolo 9, versetto 4
".. 4Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare…." Gesù
Sant'Agostino diceva: operi l'uomo finchè viva per non essere sorpreso dalla notte in cui non si può più operare. E' ora che la fede deve operare mediante l'amore. Dopo riceveremo solo la ricompensa del suo operato. Il Signore renderà a ciascuno secondo le sue opere. Fai le opere prima che sopraggiunga la notte. Questo è il tempo di meritare o demeritare. IL Giudizio Particolare è una delle Verità rivelate, il ricco Epulone e il povero Lazzaro - appena muoiono - ricevono subito la propria retribuzione. Al ladrone pentito, Gesù assicura che quel giorno sarebbe stato in Paradiso. E nella Lettera agli Ebrei si legge che come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopodiché viene il Giudizio. Queste citazioni mettono in rilievo che subito dopo la morte c'è una retribuzione dopo il Giudizio.
Quando avverrà il Giudizio Particolare e quanto durerà? All'eternità il tempo non appartiene, l'eternità è il tempo che è finito. Nell'eternità il tempo non c'è più, è la fine del tempo. Ecco perché si conclude anche il tempo per demeritare o meritare, perché non essendoci il tempo non c'è più la possibilità del divenire. Come saremo trovati al momento della morte, tali resteremo.
Il Giudizio Particolare arriverà immediatamente subito dopo la morte. Nel Concilio di Lione secondo, si legge che le anime di coloro che dopo il Battesimo non sono mai incorse in qualsiasi macchia di peccato e anche quelle che, dopo aver contratto la macchia del peccato sono state purificate quand'erano ancora nei corpi sia di quando si erano spogliate, subito sono accolte in Cielo. Le anime di coloro che muoiono in Peccato Mortale o con il solo peccato Originale, subito discendono all'inferno anche se punite con pene differenti. Benedetto 12° diceva che le anime giuste e pienamente purificate, subito dopo la morte, prima del Giudizio Universale salgono al Cielo e partecipano alla vita di Dio. Nel Concilio di Firenze nel 1439 si legge che le anime che non si sono mai macchiate con il peccato dopo il Battesimo o si sono purificate anche dopo la morte, vengono ammesse subito in Cielo. E alcuni vedono Dio in modo più perfetto delle altre a seconda della diversità dei meriti. Invece le anime che muoiono con il peccato mortale attuale o con il solo peccato originale scendono immediatamente all'inferno per essere punite con pene diverse.
Catechismo della Chiesa cattolica 1022:
1022 Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, 611 oppure si dannerà immediatamente per sempre. « Alla sera della vita, saremo giudicati sull'amore ».
In realtà questi pronunciamenti non vogliono soffermare tanto l'attenzione sul peccato originale e le sue conseguenze quanto sull'immediatezza del giudizio particolare. Ora andremo a trattare la seconda questione: quanto tempo durerà il Giudizio? Parliamo in termini di tempo perché - anche se non è così - è la categoria che conosciamo perché l'eternità non rientra nelle nostre percezioni conoscitive. Usiamo questa categoria pur sapendo di non poterla usare. Quanto durerà il giudizio di una vita? Non si svolgerà gradatamente come i tribunali su questa terra. La miseria umana ci fa giungere passo passo alla Verità, ma alla luce divina le cose vanno diversamente. Il Giudizio durerà un batter d'occhio e la causa sarà conclusa in un'attimo. Non vi sarà bisogno di un'interrogatorio perché basterà un solo sguardo all'anima per rivedere ogni sua singola azione fatta in vita. Tutte le sue colpe e i suoi meriti. Tutto ciò che servirà a condannarla o ad assolverla. San Giovanni Bosco diceva ai suoi giovani: appena la tua anima uscirà dal corpo, comparirà davanti al Giudice Divino che ti domanderà conto strettissimo del bene e del male che hai fatto nella tua vita. Come in una luce improvvisa, vedrai la tua vita messa a confronto con la Volontà di Dio. E così Santa Faustina dice che un giorno fu citata in Giudizio da Dio e disse: vidi immediatamente lo stato dell'anima mia così come la vede Dio, vidi chiaramente tutto quello che a Dio non piace e non sapevo che bisognava rendere conto al Signore di ombre tanto piccole...chi potrà descrivere il trovarsi di fronte al Tre Volte Santo? --- Vedremo anche i più piccoli granelli di polvere. Anche Sata Teresa d'Avila dice qualcosa a proposito e scrive: se in una stanza entra molto Sole, non vi è ragnatela che non rimanga nascosta. Anche qua, in un batter' occhio non vi sarà bisogno di testimoni, perché il Giudice stesso era presente quando furono commesse le colpe. La sentenza sarà in relazione allo stato dell'anima giudicata. E come in misura dei meriti verrà dato un dato grado di gloria, così ad una data misura colpe verrà assegnata una data misura di castigo. Sicchè l'anima, nel momento in cui conoscerà il suo stato, conoscerà la sua sentenza.
E abbiamo visto la problematica del non essere battezzati e le sue conseguenze. Stiamo attenti all' immediatezza. Si salvano coloro che si sono battezzati o c'è possibilità di salvezza anche per i non battezzati? Lo scopriremo la volta prossima.
Questa immediatezza del giudizio quali problemi risolve? Ci dice che non esistono anime vaganti, perché il Giudizio è immediato e anche le sue conseguenze. Non esistono spiriti che non sanno di essere morti. Quante volte anche nei film fanno pensare che una persona è morta ma non sa di esserlo? Avviene tutto immediatamente. Non esistono anime in attesa di giudizio come se ci fosse una fila interminabile….. ma stiamo parlando di Dio non di un'uomo. Dio ha la possibilità di giudicare miliardi di persone singolarmente. Non ci sono anime che hanno bisogno di indicazioni di trovare la Luce. Non esistono queste cose. Se caso mai ci si trovasse manifestazioni del genere si ha la certezza di trovarsi di fronte ad un'illusione diabolica cioè ad un'inganno diabolico.
CATECHESI DI DON SILVESTRO ZAMMARELLI
Giudizio Particolare per poi parlare di quello Universale nei successivi. Nella costituzione dogmatica della LUMEN GENTIUM al capitolo 7° (INDOLE ESCATOLOGICA DELLA CHIESA PEREGRINANTE E SUA UNIONE CON LA CHIESA CELESTE) n.48 si legge:
"...Prima infatti di regnare con Cristo glorioso, noi tutti compariremo « davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno il salario della sua vita mortale, secondo quel che avrà fatto di bene o di male » (2 Cor 5,10),...."
Il catechismo di San Pio X, in risposta alla domanda 97 dice:
97. Ci sono due giudizi?
Ci sono due giudizi: l'uno particolare, di ciascuna anima, su-bito dopo morte; l'altro universale, di tutti gli uomini, alla fine del mondo.
Il Giudizio Particolare esprimerà con esattezza la condizione in cui la persona, nei riguardi di Dio, si troverà al momento della morte: in condizione di amore (in stato di Grazia) entrerà in Paradiso, se in condizione di odio andrà all'inferno. Dopo il Giudizio non si potrà più cambiare l'orientamento della sua volontà, perciò la salvezza o la perdizione eterna di ciascuna persona dipende dal suo Giudizio Particolare. San Pio diceva: una volta suonata l'ultima ora, ci presenteremo di fronte a Cristo Giudice, le nostre suppliche e i gridi di pietà che ancora sulla terra ci avrebbero guadagnato il Cuore di Dio e avrebbero potuto fare di noi dei Santi a nulla varranno. Inizierà il tempo della Giustizia. Dopo l'ultimo istante della vita non c'è più tempo per convertirsi o pentirsi, il tempo della penitenza e della conversione è il tempo della vita. Un'istante dopo non c'è più tempo. Né per il pentimento né per la conversione. Appena l'anima si separa dal corpo, arriva il giudizio definitivo che segnerà il destino definitivo di ogni uomo. Vangelo di Giovanni capitolo 9, versetto 4
".. 4Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare…." Gesù
Sant'Agostino diceva: operi l'uomo finchè viva per non essere sorpreso dalla notte in cui non si può più operare. E' ora che la fede deve operare mediante l'amore. Dopo riceveremo solo la ricompensa del suo operato. Il Signore renderà a ciascuno secondo le sue opere. Fai le opere prima che sopraggiunga la notte. Questo è il tempo di meritare o demeritare. IL Giudizio Particolare è una delle Verità rivelate, il ricco Epulone e il povero Lazzaro - appena muoiono - ricevono subito la propria retribuzione. Al ladrone pentito, Gesù assicura che quel giorno sarebbe stato in Paradiso. E nella Lettera agli Ebrei si legge che come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopodiché viene il Giudizio. Queste citazioni mettono in rilievo che subito dopo la morte c'è una retribuzione dopo il Giudizio.
Quando avverrà il Giudizio Particolare e quanto durerà? All'eternità il tempo non appartiene, l'eternità è il tempo che è finito. Nell'eternità il tempo non c'è più, è la fine del tempo. Ecco perché si conclude anche il tempo per demeritare o meritare, perché non essendoci il tempo non c'è più la possibilità del divenire. Come saremo trovati al momento della morte, tali resteremo.
Il Giudizio Particolare arriverà immediatamente subito dopo la morte. Nel Concilio di Lione secondo, si legge che le anime di coloro che dopo il Battesimo non sono mai incorse in qualsiasi macchia di peccato e anche quelle che, dopo aver contratto la macchia del peccato sono state purificate quand'erano ancora nei corpi sia di quando si erano spogliate, subito sono accolte in Cielo. Le anime di coloro che muoiono in Peccato Mortale o con il solo peccato Originale, subito discendono all'inferno anche se punite con pene differenti. Benedetto 12° diceva che le anime giuste e pienamente purificate, subito dopo la morte, prima del Giudizio Universale salgono al Cielo e partecipano alla vita di Dio. Nel Concilio di Firenze nel 1439 si legge che le anime che non si sono mai macchiate con il peccato dopo il Battesimo o si sono purificate anche dopo la morte, vengono ammesse subito in Cielo. E alcuni vedono Dio in modo più perfetto delle altre a seconda della diversità dei meriti. Invece le anime che muoiono con il peccato mortale attuale o con il solo peccato originale scendono immediatamente all'inferno per essere punite con pene diverse.
Catechismo della Chiesa cattolica 1022:
1022 Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, 611 oppure si dannerà immediatamente per sempre. « Alla sera della vita, saremo giudicati sull'amore ».
In realtà questi pronunciamenti non vogliono soffermare tanto l'attenzione sul peccato originale e le sue conseguenze quanto sull'immediatezza del giudizio particolare. Ora andremo a trattare la seconda questione: quanto tempo durerà il Giudizio? Parliamo in termini di tempo perché - anche se non è così - è la categoria che conosciamo perché l'eternità non rientra nelle nostre percezioni conoscitive. Usiamo questa categoria pur sapendo di non poterla usare. Quanto durerà il giudizio di una vita? Non si svolgerà gradatamente come i tribunali su questa terra. La miseria umana ci fa giungere passo passo alla Verità, ma alla luce divina le cose vanno diversamente. Il Giudizio durerà un batter d'occhio e la causa sarà conclusa in un'attimo. Non vi sarà bisogno di un'interrogatorio perché basterà un solo sguardo all'anima per rivedere ogni sua singola azione fatta in vita. Tutte le sue colpe e i suoi meriti. Tutto ciò che servirà a condannarla o ad assolverla. San Giovanni Bosco diceva ai suoi giovani: appena la tua anima uscirà dal corpo, comparirà davanti al Giudice Divino che ti domanderà conto strettissimo del bene e del male che hai fatto nella tua vita. Come in una luce improvvisa, vedrai la tua vita messa a confronto con la Volontà di Dio. E così Santa Faustina dice che un giorno fu citata in Giudizio da Dio e disse: vidi immediatamente lo stato dell'anima mia così come la vede Dio, vidi chiaramente tutto quello che a Dio non piace e non sapevo che bisognava rendere conto al Signore di ombre tanto piccole...chi potrà descrivere il trovarsi di fronte al Tre Volte Santo? --- Vedremo anche i più piccoli granelli di polvere. Anche Sata Teresa d'Avila dice qualcosa a proposito e scrive: se in una stanza entra molto Sole, non vi è ragnatela che non rimanga nascosta. Anche qua, in un batter' occhio non vi sarà bisogno di testimoni, perché il Giudice stesso era presente quando furono commesse le colpe. La sentenza sarà in relazione allo stato dell'anima giudicata. E come in misura dei meriti verrà dato un dato grado di gloria, così ad una data misura colpe verrà assegnata una data misura di castigo. Sicchè l'anima, nel momento in cui conoscerà il suo stato, conoscerà la sua sentenza.
E abbiamo visto la problematica del non essere battezzati e le sue conseguenze. Stiamo attenti all' immediatezza. Si salvano coloro che si sono battezzati o c'è possibilità di salvezza anche per i non battezzati? Lo scopriremo la volta prossima.
Questa immediatezza del giudizio quali problemi risolve? Ci dice che non esistono anime vaganti, perché il Giudizio è immediato e anche le sue conseguenze. Non esistono spiriti che non sanno di essere morti. Quante volte anche nei film fanno pensare che una persona è morta ma non sa di esserlo? Avviene tutto immediatamente. Non esistono anime in attesa di giudizio come se ci fosse una fila interminabile….. ma stiamo parlando di Dio non di un'uomo. Dio ha la possibilità di giudicare miliardi di persone singolarmente. Non ci sono anime che hanno bisogno di indicazioni di trovare la Luce. Non esistono queste cose. Se caso mai ci si trovasse manifestazioni del genere si ha la certezza di trovarsi di fronte ad un'illusione diabolica cioè ad un'inganno diabolico.
CATECHESI DI DON SILVESTRO ZAMMARELLI
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