Don Silvestro spiega i novissimi (Morte, Giudizio, Paradiso, Inferno). Nello specifico, in questo in questo incontro, tratta: il Giudizio Universale e I suoi perché
La volta scorsa abbiamo trattato il Giudizio Particolare. Oggi tratteremo il Giudizio Universale che non riguarderà la singola persona già giudicata nel Giudizio Particolare ma l'umanità intera, tutti quel giorno saranno giudicati. Quando sarà questo giudizio universale? Alla fine del Mondo. E' da dire questa verità è una verità ampiamente rivelata nel Nuovo Testamento (sono tante le citazioni). Il Don citerà il catechismo della Chiesa Cattolica che un po' raccoglie le varie citazioni:
1038 La risurrezione di tutti i morti, « dei giusti e degli ingiusti » (), precederà il giudizio finale. Sarà « l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce [del Figlio dell’uomo] e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna » (). Allora Cristo « verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli [...]. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. [...] E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna » (.).
Perché un secondo giudizio dal momento che il primo è già definitivo ed insindacabile? San Pio X e san Giovanni Paolo II hanno detto qualcosa in merito: nel catechismo maggiore di san Pio X si legge:
126 D. Se ciascuno, subito dopo morte, dovrà essere giudicato da Gesù Cristo nel giudizio particolare, perché dovremo essere giudicati tutti nel giudizio universale?
R. Dovremo essere giudicati tutti nel giudizio universale per più ragioni: 1.° per gloria di Dio; 2.° per gloria di Gesù Cristo; 3.° per gloria dei Santi; 4.° per confusione dei cattivi; 5.° finalmente affinché il corpo abbia con l’anima la sua sentenza di premio o di pena.
Primo motivo: Il giudizio Universale avverrà per la gloria di Dio, ci furono e ci sono uomini arroganti e superbi che hanno criticato e criticano il governo di Dio nella gestione del mondo, il fatto che spesso i cattivi trionfano e prosperano mentre i buoni soffrono nelle umiliazioni e nelle avversità. Dà motivo a molti di bestemmiare la divina provvidenza. Nel Giudizio Universale, Dio farà conoscere a tutti la sua Divina Sapienza, Misericordia, Santità ed Amore nel governo del mondo e nel governo di ogni singola creatura. Darà la risposta ad ogni nostro singolo perché insoluti.
Il secondo motivo: per la gloria di Gesù Cristo. Egli Figlio di Dio e fatto uomo per la nostra salvezza, quanto soffrì fin dal concepimento fino alla fine. Quanti insulti, offese e quante umiliazioni da parte dei suoi nemici di allora e chi può numerare gli insulti, offese bestemmie ricevute da tutti i suoi nemici nel coso dei secoli? Nel Giudizio Universale, Egli verrà pieno di Maestà e di Grandezza a rivendicare il suo Onore, a confondere i suoi nemici, a mostrare a tutti la sua innocenza, la sua giustizia, la sua Santità, la sua Divinità, mostrerà a tutti la sua Maestà divina e l'esaltazione ed il trionfo come Giudice Supremo.
Terzo motivo: per la gloria dei buoni. Vi sono sulla terra tante anime elette, tanto care al Signore ma sconosciute, disprezzate, calunniate e derise….il giudizio Universale mostrerà a tutti la grandezza e la virtù dei buoni, restituirà l'onore a tanti innocenti condannati ingiustamente, esalterà i martiri davanti ai loro carnefici, gli oppressi davanti ai loro oppressori, esalterà davanti a tutti il bene immenso che i buoni hanno fatto all'Umanità intera con la loro santa vita. Quanti buoni nel mondo sono stati ritenuti cattivi e giudicati tali dai loro contemporanei? Pensiamo ad esempio alla Maddalena o a quel pubblicano giudicato da quel fariseo nella parabola di Gesù. Osserva San Francesco di Sales: se la bontà di Dio è tanto grande che gli basta un'attimo ad impetrarne e a ricevere la grazia, chi può aver certezza che un peccatore ieri lo sia anche oggi? Il dì passato non deve giudicare il dì presente. Né quello presente il dì passato, l'ultimo giorno soltanto li giudicherà tutti. La Volontà di Dio, quando s'incontra con quella dell'uomo, è capace di compiere il grande miracolo della conversione che san Paolo sintetizza con queste parole: seconda Lettera ai Corinzi: se uno è in Cristo, è una creatura nuova, ecc.. ecco perché il Signore ci invita ad astenersi dal Giudizio. Gesù disse alla sua serva Santa Brigida: anche se vedi che alcuni sono cattivi, non sai cosa saranno domani e con quale intenzione e conoscenza agiscono. Se per debolezza o deliberatamente. Perciò non preferirti a nessuno, e nessuno devi giudicare in cuor tuo. Oggi siamo a chiamati a non giudicare nessuno ma arriverà il tempo in cui conosceremo quanto hanno fatto i buoni e chi erano i buoni. Chi erano veramente i buoni. Il tempo di questa vita vede mischiato il grano con la zizzania e non sempre siamo capaci di discernere dov'è il grano e la zizzania.
Quarto motivo: la vergogna e la confusione dei cattivi. Quanti peccatori ci sono nel mondo le cui opere cattive non sono conosciute e queste persone vengono stimate persone onorate e degne di rispetto. Quanti dal mondo vengono chiamati grandi, stimati, esaltati ed applauditi perché sanno mascherare le loro sozzure con l'ipocrisia e con le loro astuzie e quanti scandalosi tanto applauditi nel mondo hanno trascinato nel fango tante anime. Il Giudizio Universale smaschererà davanti a tutti queste persone, le quali inizieranno a dire - davanti al Divin Giudice - ai monti ed alle colline: cadete su di noi e copriteci. Il Giudizio Universale non è solo un pro forma, perché alla luce di quello che vedremo in quel giorno potremo dire: veri e giusti sono i tuoi giudizi (di Dio). Molte cose nel tempo di questa vita ci sono oscure ed incomprensibili, ma il Signore, attraverso il profeta Geremia rassicura: al termine dei giorni comprenderemo tutti i progetti del cuore di Dio.
Nel tempo di questa vita non siamo sempre capaci di discernere, per quanto riguarda i malvagi c'è tanta ipocrisia e per quanto riguarda i giusti c'è tanta umiltà. Non siamo sempre capaci di capire chi è buono o cattivo, ma un giorno tutto comprenderemo.
Quinto motivo: Anche il corpo riceverà la sua ricompensa. Il primo giudizio rimane irrevocabile. Nel secondo giudizio la carne si ricongiungerà con il corpo e anche il corpo riceverà la ricompensa che gli aspetta. In una rivelazione che il Signore ha fatto a Maria Valtorta (che però il don non dà le coordinate esatte del testo). Nel tempo di questa vita, carne ed anima combattono assieme per possedere il Regno. Nel Giorno dell'eternità carne ed anima si riuniranno perché l'uomo è corpo ed anima e con la nostra anima godremo dei gaudi del Cielo.
E tra questi motivi ne aggiungiamo un sesto tratto dagli scritti di un altro Papa santo, san Giovanni Paolo II.
Questo che sta per dire san Giovanni Paolo II è molto interessante, questo Papa ci parla di una caratteristica particolare del peccato e della grazia nell'esortazione post sinodale RECONCILIATIO ET PAENITENTIA. Nel numero 16 il Papa parla del peccato sociale:
"....Parlare di peccato sociale vuol dire, anzitutto, riconoscere che, in virtù di una solidarietà umana tanto misteriosa e impercettibile quanto reale e concreta, il peccato di ciascuno si ripercuote in qualche modo sugli altri. E', questa, l'altra faccia di quella solidarietà che, a livello religioso, si sviluppa nel profondo e magnifico mistero della comunione dei santi, grazie alla quale si è potuto dire che «ogni anima che si eleva, eleva il mondo».
La mia santità non riguarda solo me ma il mondo. Il mio percorso di fede non riguarda solo me ma il Mondo. Ma quello che dice del bene lo dice anche del male:
"..A questa legge dell'ascesa corrisponde, purtroppo, la legge della discesa, sicché si può parlare di una comunione del peccato, per cui un'anima che si abbassa per il peccato abbassa con sé la Chiesa e, in qualche modo, il mondo intero. In altri termini, non c'è alcun peccato, anche il più intimo e segreto, il più strettamente individuale, che riguardi esclusivamente colui che lo commette. Ogni peccato si ripercuote, con maggiore o minore veemenza, con maggiore o minore danno, su tutta la compagine ecclesiale e sull'intera famiglia umana. Secondo questa prima accezione, a ciascun peccato si può attribuire indiscutibilmente il carattere di peccato sociale…"
La grazia eleva me il mondo e lo stesso riguarda il peccato.
Questo vuol dire che i miei atti di virtù e di peccato hanno sempre una valenza sociale, questo vuol dire che la mia vita interessa il mondo perché tanto dalla mia vita può trarre profitto o trarne danno. Pio XII nell'enciclica MYSTICI CORPORIS CHRISTI. Le nostre azioni umane non sono mai personali, le loro conseguenze siano buone o cattive non sono mai personale ma si ripercuotono sul corpo mistico. La sofferenza o il gaudio di un'organo si ripercuote sul resto del corpo. Nel linguaggio biblico c'è la concezione del corpo mistico. I due personaggi per eccellenza che hanno influenzato l'Universo sono Adamo e Cristo. Ma non sono gli unici: Abramo, con la sua Fede è diventato padre di tutti coloro che credono, pensiamo alla sua preghiera di intercessione per Sodoma e Gomorra. Queste due città sono state distrutte perché in esse non c'erano 10 giusti. Alla preghiera di intercessione di Abramo che si ferma a 10, fa eco la richiesta che il Signore fa a Geremia: trovate un solo uomo che pratichi il diritto e la giustizia ed Io sarà benevolo a tutto il popolo. Vedete come la mia vita, le mie scelte, il mio cammino riguardano il mondo. Lo stesso vale per la vita di Noè e altri, che con la loro fedeltà hanno dato prova a questa verità. La loro vita ha avuto delle ripercussioni per tutte le generazioni.
Un giorno il Signore disse a suor Josepha Mendez: un piccolo di anime fedeli, ottiene misericordia per un grande numero di peccatori. Il mio cuore non può rimanere insensibile alle loro suppliche, ho cercato chi mi consolasse e li ho trovati. Un piccolo gruppo di anime fedeli ottiene misericordia ottiene grazie per tanti peccatori. Un'anima giusta può ottenere (disse il Signore a Santa Margherita Maria Alacoque) il perdono per mille peccatori. Un giorno il Signore disse a Santa Gertude d'Efta: un'uomo mangia e si sente ristorato in tutte le sue membra benché solo la bocca gode e gusti il sapore dei cibi. Allo stesso modo, quando viene elargita ad anime privilegiate una qualche grazia speciale, subito, per Misericordia divina, esse accresce il merito anche in tutti coloro che sono in comunione con loro e in particolare nei membri della loro stessa congregazione. Eccetto quelli il cui cuore è posseduto dall'invidia e dalla mala volontà. Uno beneficia di grazie speciali, ne beneficia il convento dove l'anima risiede ma anche tutto il mondo. Un giorno il Signore disse a Santa Faustina: le anime elette sono luci che getto nelle tenebre del mondo e lo illuminano come le stelle illuminano le notte. E più un'anima è perfetta, più diffonde la luce attorno a sé e più lontano la luce arriva. L'anima eletta può essere nascosta e sconosciuta perfino alle persone che gli stanno vicino e tuttavia la sua santità si riflette sulle anime fin nelle più lontane piaghe del mondo. Anche se una persona vive come eremita, illumina il mondo con la sua santità. Sappi figlia mia che se tenderai alla perfezione porterai alla santità molte anime, se ciò non facessi, molte anime rimarranno imperfette. La loro perfezione dipenderà dalla tua perfezione e la maggior parte delle loro responsabilità ricadrà sopra di te. Vedete cosa dice il Signore a santa Faustina?
Piccola parabola per comprendere questa verità: alcune persone si trovano all'interno di una barca, una di loro prese un trapano ed iniziò a fare un buco sotto di sè, gli altri passeggeri, vedendoli li dissero: che fai? La risposta: cosa importa a voi? Non sto facendo un buco sotto il mio sedile? Ma essi replicarono: sì, ma l'acqua entrerà e ci annegherà tutti.
Ecco il peccato, quante volte questa risposta. La vita è mia e ne faccio quello che voglio. La vita è tua e ne fai quello che vuoi, ma quello che farai avrà una ripercussione mondiale e tutti ne beneficeranno se sarà una vita santa o tutti ne riceveranno danno se sarà una vita di peccato. Ecco perché il giudizio universale: perché il mondo ha avuto delle conseguenze dalle mie scelte. Blaise Pascal diceva: il più piccolo movimento interessa tutta la natura, il mare in movimento muta per una pietra buttata in mare. Il Signore disse a suor Josepha Mendez: non soltanto la tua felicità ma anche quella di molte anime dipendono dalla tua generosità. Un'anima fedele può ottenere misericordia per molte anime peccatrici. Il 13 maggio 1917, la Madonna, apparendo ai tre pastorelli di Fatima disse: volete offrirvi a Dio e sopportare (ed offrire) tutte le sofferenze che il Signore vi darà per riparare i peccati con cui è offeso e per supplicare la conversione dei peccatori? Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra. Vedete come le scelte di tre pastorelli si ripercuotono nel mondo.
Il 15 agosto 1917 nella sua 5° apparizione la Madonna raccomandò la pratica della mortificazioni e chiese molte preghiere perché diceva la Madonna: molte anime vanno all'inferno perché non c'è chi si sacrifica e prega per loro.
Queste verità, se le consideriamo con attenzione sono stupende: la mia vita vale quanto il mondo, perché con la mia vita le conseguenze delle mie scelte si ripercuotono sul mondo. Se io faccio scelte di santità tutti ne beneficeranno. Santa Madre Teresa di Calcutta diceva: quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se noi non lo facessimo all'Oceano mancherebbe qualcosa.
ciclo di catechesi di Don Silvestro
La volta scorsa abbiamo trattato il Giudizio Particolare. Oggi tratteremo il Giudizio Universale che non riguarderà la singola persona già giudicata nel Giudizio Particolare ma l'umanità intera, tutti quel giorno saranno giudicati. Quando sarà questo giudizio universale? Alla fine del Mondo. E' da dire questa verità è una verità ampiamente rivelata nel Nuovo Testamento (sono tante le citazioni). Il Don citerà il catechismo della Chiesa Cattolica che un po' raccoglie le varie citazioni:
1038 La risurrezione di tutti i morti, « dei giusti e degli ingiusti » (), precederà il giudizio finale. Sarà « l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce [del Figlio dell’uomo] e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna » (). Allora Cristo « verrà nella sua gloria, con tutti i suoi angeli [...]. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. [...] E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna » (.).
Perché un secondo giudizio dal momento che il primo è già definitivo ed insindacabile? San Pio X e san Giovanni Paolo II hanno detto qualcosa in merito: nel catechismo maggiore di san Pio X si legge:
126 D. Se ciascuno, subito dopo morte, dovrà essere giudicato da Gesù Cristo nel giudizio particolare, perché dovremo essere giudicati tutti nel giudizio universale?
R. Dovremo essere giudicati tutti nel giudizio universale per più ragioni: 1.° per gloria di Dio; 2.° per gloria di Gesù Cristo; 3.° per gloria dei Santi; 4.° per confusione dei cattivi; 5.° finalmente affinché il corpo abbia con l’anima la sua sentenza di premio o di pena.
Primo motivo: Il giudizio Universale avverrà per la gloria di Dio, ci furono e ci sono uomini arroganti e superbi che hanno criticato e criticano il governo di Dio nella gestione del mondo, il fatto che spesso i cattivi trionfano e prosperano mentre i buoni soffrono nelle umiliazioni e nelle avversità. Dà motivo a molti di bestemmiare la divina provvidenza. Nel Giudizio Universale, Dio farà conoscere a tutti la sua Divina Sapienza, Misericordia, Santità ed Amore nel governo del mondo e nel governo di ogni singola creatura. Darà la risposta ad ogni nostro singolo perché insoluti.
Il secondo motivo: per la gloria di Gesù Cristo. Egli Figlio di Dio e fatto uomo per la nostra salvezza, quanto soffrì fin dal concepimento fino alla fine. Quanti insulti, offese e quante umiliazioni da parte dei suoi nemici di allora e chi può numerare gli insulti, offese bestemmie ricevute da tutti i suoi nemici nel coso dei secoli? Nel Giudizio Universale, Egli verrà pieno di Maestà e di Grandezza a rivendicare il suo Onore, a confondere i suoi nemici, a mostrare a tutti la sua innocenza, la sua giustizia, la sua Santità, la sua Divinità, mostrerà a tutti la sua Maestà divina e l'esaltazione ed il trionfo come Giudice Supremo.
Terzo motivo: per la gloria dei buoni. Vi sono sulla terra tante anime elette, tanto care al Signore ma sconosciute, disprezzate, calunniate e derise….il giudizio Universale mostrerà a tutti la grandezza e la virtù dei buoni, restituirà l'onore a tanti innocenti condannati ingiustamente, esalterà i martiri davanti ai loro carnefici, gli oppressi davanti ai loro oppressori, esalterà davanti a tutti il bene immenso che i buoni hanno fatto all'Umanità intera con la loro santa vita. Quanti buoni nel mondo sono stati ritenuti cattivi e giudicati tali dai loro contemporanei? Pensiamo ad esempio alla Maddalena o a quel pubblicano giudicato da quel fariseo nella parabola di Gesù. Osserva San Francesco di Sales: se la bontà di Dio è tanto grande che gli basta un'attimo ad impetrarne e a ricevere la grazia, chi può aver certezza che un peccatore ieri lo sia anche oggi? Il dì passato non deve giudicare il dì presente. Né quello presente il dì passato, l'ultimo giorno soltanto li giudicherà tutti. La Volontà di Dio, quando s'incontra con quella dell'uomo, è capace di compiere il grande miracolo della conversione che san Paolo sintetizza con queste parole: seconda Lettera ai Corinzi: se uno è in Cristo, è una creatura nuova, ecc.. ecco perché il Signore ci invita ad astenersi dal Giudizio. Gesù disse alla sua serva Santa Brigida: anche se vedi che alcuni sono cattivi, non sai cosa saranno domani e con quale intenzione e conoscenza agiscono. Se per debolezza o deliberatamente. Perciò non preferirti a nessuno, e nessuno devi giudicare in cuor tuo. Oggi siamo a chiamati a non giudicare nessuno ma arriverà il tempo in cui conosceremo quanto hanno fatto i buoni e chi erano i buoni. Chi erano veramente i buoni. Il tempo di questa vita vede mischiato il grano con la zizzania e non sempre siamo capaci di discernere dov'è il grano e la zizzania.
Quarto motivo: la vergogna e la confusione dei cattivi. Quanti peccatori ci sono nel mondo le cui opere cattive non sono conosciute e queste persone vengono stimate persone onorate e degne di rispetto. Quanti dal mondo vengono chiamati grandi, stimati, esaltati ed applauditi perché sanno mascherare le loro sozzure con l'ipocrisia e con le loro astuzie e quanti scandalosi tanto applauditi nel mondo hanno trascinato nel fango tante anime. Il Giudizio Universale smaschererà davanti a tutti queste persone, le quali inizieranno a dire - davanti al Divin Giudice - ai monti ed alle colline: cadete su di noi e copriteci. Il Giudizio Universale non è solo un pro forma, perché alla luce di quello che vedremo in quel giorno potremo dire: veri e giusti sono i tuoi giudizi (di Dio). Molte cose nel tempo di questa vita ci sono oscure ed incomprensibili, ma il Signore, attraverso il profeta Geremia rassicura: al termine dei giorni comprenderemo tutti i progetti del cuore di Dio.
Nel tempo di questa vita non siamo sempre capaci di discernere, per quanto riguarda i malvagi c'è tanta ipocrisia e per quanto riguarda i giusti c'è tanta umiltà. Non siamo sempre capaci di capire chi è buono o cattivo, ma un giorno tutto comprenderemo.
Quinto motivo: Anche il corpo riceverà la sua ricompensa. Il primo giudizio rimane irrevocabile. Nel secondo giudizio la carne si ricongiungerà con il corpo e anche il corpo riceverà la ricompensa che gli aspetta. In una rivelazione che il Signore ha fatto a Maria Valtorta (che però il don non dà le coordinate esatte del testo). Nel tempo di questa vita, carne ed anima combattono assieme per possedere il Regno. Nel Giorno dell'eternità carne ed anima si riuniranno perché l'uomo è corpo ed anima e con la nostra anima godremo dei gaudi del Cielo.
E tra questi motivi ne aggiungiamo un sesto tratto dagli scritti di un altro Papa santo, san Giovanni Paolo II.
Questo che sta per dire san Giovanni Paolo II è molto interessante, questo Papa ci parla di una caratteristica particolare del peccato e della grazia nell'esortazione post sinodale RECONCILIATIO ET PAENITENTIA. Nel numero 16 il Papa parla del peccato sociale:
"....Parlare di peccato sociale vuol dire, anzitutto, riconoscere che, in virtù di una solidarietà umana tanto misteriosa e impercettibile quanto reale e concreta, il peccato di ciascuno si ripercuote in qualche modo sugli altri. E', questa, l'altra faccia di quella solidarietà che, a livello religioso, si sviluppa nel profondo e magnifico mistero della comunione dei santi, grazie alla quale si è potuto dire che «ogni anima che si eleva, eleva il mondo».
La mia santità non riguarda solo me ma il mondo. Il mio percorso di fede non riguarda solo me ma il Mondo. Ma quello che dice del bene lo dice anche del male:
"..A questa legge dell'ascesa corrisponde, purtroppo, la legge della discesa, sicché si può parlare di una comunione del peccato, per cui un'anima che si abbassa per il peccato abbassa con sé la Chiesa e, in qualche modo, il mondo intero. In altri termini, non c'è alcun peccato, anche il più intimo e segreto, il più strettamente individuale, che riguardi esclusivamente colui che lo commette. Ogni peccato si ripercuote, con maggiore o minore veemenza, con maggiore o minore danno, su tutta la compagine ecclesiale e sull'intera famiglia umana. Secondo questa prima accezione, a ciascun peccato si può attribuire indiscutibilmente il carattere di peccato sociale…"
La grazia eleva me il mondo e lo stesso riguarda il peccato.
Questo vuol dire che i miei atti di virtù e di peccato hanno sempre una valenza sociale, questo vuol dire che la mia vita interessa il mondo perché tanto dalla mia vita può trarre profitto o trarne danno. Pio XII nell'enciclica MYSTICI CORPORIS CHRISTI. Le nostre azioni umane non sono mai personali, le loro conseguenze siano buone o cattive non sono mai personale ma si ripercuotono sul corpo mistico. La sofferenza o il gaudio di un'organo si ripercuote sul resto del corpo. Nel linguaggio biblico c'è la concezione del corpo mistico. I due personaggi per eccellenza che hanno influenzato l'Universo sono Adamo e Cristo. Ma non sono gli unici: Abramo, con la sua Fede è diventato padre di tutti coloro che credono, pensiamo alla sua preghiera di intercessione per Sodoma e Gomorra. Queste due città sono state distrutte perché in esse non c'erano 10 giusti. Alla preghiera di intercessione di Abramo che si ferma a 10, fa eco la richiesta che il Signore fa a Geremia: trovate un solo uomo che pratichi il diritto e la giustizia ed Io sarà benevolo a tutto il popolo. Vedete come la mia vita, le mie scelte, il mio cammino riguardano il mondo. Lo stesso vale per la vita di Noè e altri, che con la loro fedeltà hanno dato prova a questa verità. La loro vita ha avuto delle ripercussioni per tutte le generazioni.
Un giorno il Signore disse a suor Josepha Mendez: un piccolo di anime fedeli, ottiene misericordia per un grande numero di peccatori. Il mio cuore non può rimanere insensibile alle loro suppliche, ho cercato chi mi consolasse e li ho trovati. Un piccolo gruppo di anime fedeli ottiene misericordia ottiene grazie per tanti peccatori. Un'anima giusta può ottenere (disse il Signore a Santa Margherita Maria Alacoque) il perdono per mille peccatori. Un giorno il Signore disse a Santa Gertude d'Efta: un'uomo mangia e si sente ristorato in tutte le sue membra benché solo la bocca gode e gusti il sapore dei cibi. Allo stesso modo, quando viene elargita ad anime privilegiate una qualche grazia speciale, subito, per Misericordia divina, esse accresce il merito anche in tutti coloro che sono in comunione con loro e in particolare nei membri della loro stessa congregazione. Eccetto quelli il cui cuore è posseduto dall'invidia e dalla mala volontà. Uno beneficia di grazie speciali, ne beneficia il convento dove l'anima risiede ma anche tutto il mondo. Un giorno il Signore disse a Santa Faustina: le anime elette sono luci che getto nelle tenebre del mondo e lo illuminano come le stelle illuminano le notte. E più un'anima è perfetta, più diffonde la luce attorno a sé e più lontano la luce arriva. L'anima eletta può essere nascosta e sconosciuta perfino alle persone che gli stanno vicino e tuttavia la sua santità si riflette sulle anime fin nelle più lontane piaghe del mondo. Anche se una persona vive come eremita, illumina il mondo con la sua santità. Sappi figlia mia che se tenderai alla perfezione porterai alla santità molte anime, se ciò non facessi, molte anime rimarranno imperfette. La loro perfezione dipenderà dalla tua perfezione e la maggior parte delle loro responsabilità ricadrà sopra di te. Vedete cosa dice il Signore a santa Faustina?
Piccola parabola per comprendere questa verità: alcune persone si trovano all'interno di una barca, una di loro prese un trapano ed iniziò a fare un buco sotto di sè, gli altri passeggeri, vedendoli li dissero: che fai? La risposta: cosa importa a voi? Non sto facendo un buco sotto il mio sedile? Ma essi replicarono: sì, ma l'acqua entrerà e ci annegherà tutti.
Ecco il peccato, quante volte questa risposta. La vita è mia e ne faccio quello che voglio. La vita è tua e ne fai quello che vuoi, ma quello che farai avrà una ripercussione mondiale e tutti ne beneficeranno se sarà una vita santa o tutti ne riceveranno danno se sarà una vita di peccato. Ecco perché il giudizio universale: perché il mondo ha avuto delle conseguenze dalle mie scelte. Blaise Pascal diceva: il più piccolo movimento interessa tutta la natura, il mare in movimento muta per una pietra buttata in mare. Il Signore disse a suor Josepha Mendez: non soltanto la tua felicità ma anche quella di molte anime dipendono dalla tua generosità. Un'anima fedele può ottenere misericordia per molte anime peccatrici. Il 13 maggio 1917, la Madonna, apparendo ai tre pastorelli di Fatima disse: volete offrirvi a Dio e sopportare (ed offrire) tutte le sofferenze che il Signore vi darà per riparare i peccati con cui è offeso e per supplicare la conversione dei peccatori? Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra. Vedete come le scelte di tre pastorelli si ripercuotono nel mondo.
Il 15 agosto 1917 nella sua 5° apparizione la Madonna raccomandò la pratica della mortificazioni e chiese molte preghiere perché diceva la Madonna: molte anime vanno all'inferno perché non c'è chi si sacrifica e prega per loro.
Queste verità, se le consideriamo con attenzione sono stupende: la mia vita vale quanto il mondo, perché con la mia vita le conseguenze delle mie scelte si ripercuotono sul mondo. Se io faccio scelte di santità tutti ne beneficeranno. Santa Madre Teresa di Calcutta diceva: quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se noi non lo facessimo all'Oceano mancherebbe qualcosa.
ciclo di catechesi di Don Silvestro
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