Don Silvestro spiega i novissimi (Morte, Giudizio, inferno, Paradiso). Nello specifico in questo incontro tratta il come saremo giudicati e cioè con una misericordia giusta e una giusta misericordia.
Le volte scorse abbiamo visto l'oggetto del Giudizio, su ciò su cui saremo effettivamente giudicati (i pensieri, parole, opere ed omissioni). Oggi andremo a vedere una modalità del giudizio. Saremo giudicati con una giustizia misericordiosa e una misericordia giusta. La Vergine Maria ebbe a dire su Gesù a Santa Brigida: nessuna giustizia Egli fa senza misericordia né misericordia senza giustizia.
Lettera di Giacomo - 2
"..13il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio…."
La misericordia che abbiamo usato, ci sarà usata. E spesso nel Vangelo ritorna questa verità:
Vangelo secondo Matteo - 5
"...7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia…" ; /// Vangelo secondo Matteo - 7 "....2perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi…" -- anche qua c'è questa verità. La misericordia che avrò usato, mi sarà usata. /// Vangelo secondo Matteo - 12 "..37infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato»..." --- quando ci sentiremo giudicati dalle nostre stesse parole che avremmo usato per giudicare. /// Vangelo secondo Matteo - 6 "..14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.…."
San Cipriano, commentando queste parole diceva: nessuna scusa ti rimarrà nel giorno del Giudizio, quando sarai giudicato secondo il criterio che avrai usato con gli altri. E ciò che avrai fatto agli altri, lo riceverai a tua volta. Saremo giudicati con i nostri criteri e con le nostre misure.
SIRACIDE - 28
1Chi si vendica subirà la vendetta del Signore, il quale tiene sempre presenti i suoi peccati. 2Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. 3Un uomo che resta in collera verso un altro uomo, come può chiedere la guarigione al Signore? 4Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile, come può supplicare per i propri peccati? -- (la parabola del servo spietato del Vangelo) 5Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore, chi espierà per i suoi peccati? 6Ricòrdati della fine e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Tutto il bene che avremo fatto ci ritornerà indietro, se non in questa vita ma nell'altra vita. Secondo L'Imitazione di Cristo al momento del Giudizio Finale i giusti staranno retti con sicurezza di fronte a coloro che li fecero soffrire.
SAPIENZA - 5
1Allora il giusto starà con grande fiducia di fronte a coloro che lo hanno perseguitato e a quelli che hanno disprezzato le sue sofferenze. 2Alla sua vista saranno presi da terribile spavento, stupiti per la sua sorprendente salvezza.
Apparirà in maniera chiarissima chi sarà stato saggio in questa vita e chi stolto
"..4«Questi è colui che noi una volta abbiamo deriso e, stolti, abbiamo preso a bersaglio del nostro scherno; abbiamo considerato una pazzia la sua vita e la sua morte disonorevole…"
Gli empi comprenderanno che veramente giusti sono stati quelli che consideravano stolti e gli empi capiranno che avranno vissuto stoltamente. Quanti oggi vivono in modo indifferente le cose religiose, ma con un'indifferenza superba.
Gli stolti diranno nel giorno del Giudizio:
"..7Ci siamo inoltrati per sentieri iniqui e rovinosi, abbiamo percorso deserti senza strade, ma non abbiamo conosciuto la via del Signore 8Quale profitto ci ha dato la superbia? Quale vantaggio ci ha portato la ricchezza con la spavalderia?..."
Il don consiglia di leggere per intero il capitolo 5° della Sapienza.
Alcuni consigli tratti dall'Imitazione di Cristo: 1) Pensa, peccatore, se non riesci a sopportare uno sguardo umano cosa accadrà nel Giorno del Giudizio? Se non riesci a sopportare dei fastidi terreni di poco conto, non riuscirai a sopportare le pene che avrai nell'Aldilà, se non ti prepari te all'incontro con Dio, chi ci potrà pensare al tuo posto? 2) Il Giudizio di Dio dev'essere temuto più che discusso perchè l'intelletto umano non può comprendere, ora la tua fatica produce frutto e il tuo pianto può essere accolto. Ora il pianto (e le pene ndr) hanno la virtù di riparare le colpe commesse e di purificare l'anima. Megli purificarsi dai peccati e sdradicare ogni vizio più che farsi purificare nell'altra. 3) Quanto più in questa vita sei indulgente con te stesso, lasciandoti trascinare dai desiderei nella carne, dovrai espiare molto nell'altra vita giacchè - con questo comportamento indulgente - accumuli materia da espiare. 4) Impara dunque a soffrire in piccola misura per evitare di incorrere in pene più grandi in futuro. 5) Nutri le speranze di raggiungere la Vittoria, ma senza esserne mai troppo sicuro per non farti prendere dal torpore o dalla superbia. 6) Tutto è vanità tranne amare Dio, chi ama Dio non teme nè la morte, torture e l'inferno - perchè l'amore perfetto assicura Dio. 7) Non c'è da meravigliarsi se chi si diletta nel peccato ha paura della morte e del giudizio di Dio. 8) E' già cosa buona che la paura del giudizio ti trattenga a compiere azioni malvagie. Chi non ha il timore di Dio, presto cadrà nelle trappole del diavolo.
Piccolo racconto del don: racconta una leggenda che una donna povera, con un bambino sulle braccia, passando accanto ad una caverna udì una voce misteriosa che dal di dentro gli diceva: entra per 8 minuti, prendi quanto desideri ma non dimenticare la cosa più importante: Quando sarai uscita, la porta si chiuderà per sempre perciò approfitta della possibilità ma non dimenticare la cosa più importante. La donna entra nella caverna e vi trova molte ricchezze, affascinata dall'oro e dai molti gioielli, mise il bimbo per terra ed iniziò a raccogliere ansiosamente quanto poteva nel suo grembiule. La voce misteriosa parlò di nuovo: hai solo 8 minuti. Passati gli 8 minuti la donna carica d'oro e di pietre preziose corse fuori dalla caverna e la porta si chiuse. Quando fu fuori, la donna si ricordò che il bambino era rimasto dentro la caverna e la porta era chiusa per sempre. La ricchezza durò poco, la disperazione per sempre.
Morale: lo stesso avviene con noi, abbiamo circa 80 anni di vita in questo mondo e una voce sempre ci avverte: non dimenticare la cosa più importante (i valori spirituali, la salvezza e il valore della nostra anima, la preghiera, la vigilanza, gli amici, Dio ecc...) e così sprechiamo il nostro tempo e lasciamo da parte l'essenziale e quando la porta di questa vita si chiuderà a niente serviranno i rimpianti. Viviamo in un modo disperato perchè abbiamo dimenticato la cosa più importante: l'eternità.
CICLO DI CATECHESI DEL DON
Le volte scorse abbiamo visto l'oggetto del Giudizio, su ciò su cui saremo effettivamente giudicati (i pensieri, parole, opere ed omissioni). Oggi andremo a vedere una modalità del giudizio. Saremo giudicati con una giustizia misericordiosa e una misericordia giusta. La Vergine Maria ebbe a dire su Gesù a Santa Brigida: nessuna giustizia Egli fa senza misericordia né misericordia senza giustizia.
Lettera di Giacomo - 2
"..13il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio…."
La misericordia che abbiamo usato, ci sarà usata. E spesso nel Vangelo ritorna questa verità:
Vangelo secondo Matteo - 5
"...7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia…" ; /// Vangelo secondo Matteo - 7 "....2perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi…" -- anche qua c'è questa verità. La misericordia che avrò usato, mi sarà usata. /// Vangelo secondo Matteo - 12 "..37infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato»..." --- quando ci sentiremo giudicati dalle nostre stesse parole che avremmo usato per giudicare. /// Vangelo secondo Matteo - 6 "..14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.…."
San Cipriano, commentando queste parole diceva: nessuna scusa ti rimarrà nel giorno del Giudizio, quando sarai giudicato secondo il criterio che avrai usato con gli altri. E ciò che avrai fatto agli altri, lo riceverai a tua volta. Saremo giudicati con i nostri criteri e con le nostre misure.
SIRACIDE - 28
1Chi si vendica subirà la vendetta del Signore, il quale tiene sempre presenti i suoi peccati. 2Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. 3Un uomo che resta in collera verso un altro uomo, come può chiedere la guarigione al Signore? 4Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile, come può supplicare per i propri peccati? -- (la parabola del servo spietato del Vangelo) 5Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore, chi espierà per i suoi peccati? 6Ricòrdati della fine e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Tutto il bene che avremo fatto ci ritornerà indietro, se non in questa vita ma nell'altra vita. Secondo L'Imitazione di Cristo al momento del Giudizio Finale i giusti staranno retti con sicurezza di fronte a coloro che li fecero soffrire.
SAPIENZA - 5
1Allora il giusto starà con grande fiducia di fronte a coloro che lo hanno perseguitato e a quelli che hanno disprezzato le sue sofferenze. 2Alla sua vista saranno presi da terribile spavento, stupiti per la sua sorprendente salvezza.
Apparirà in maniera chiarissima chi sarà stato saggio in questa vita e chi stolto
"..4«Questi è colui che noi una volta abbiamo deriso e, stolti, abbiamo preso a bersaglio del nostro scherno; abbiamo considerato una pazzia la sua vita e la sua morte disonorevole…"
Gli empi comprenderanno che veramente giusti sono stati quelli che consideravano stolti e gli empi capiranno che avranno vissuto stoltamente. Quanti oggi vivono in modo indifferente le cose religiose, ma con un'indifferenza superba.
Gli stolti diranno nel giorno del Giudizio:
"..7Ci siamo inoltrati per sentieri iniqui e rovinosi, abbiamo percorso deserti senza strade, ma non abbiamo conosciuto la via del Signore 8Quale profitto ci ha dato la superbia? Quale vantaggio ci ha portato la ricchezza con la spavalderia?..."
Il don consiglia di leggere per intero il capitolo 5° della Sapienza.
Alcuni consigli tratti dall'Imitazione di Cristo: 1) Pensa, peccatore, se non riesci a sopportare uno sguardo umano cosa accadrà nel Giorno del Giudizio? Se non riesci a sopportare dei fastidi terreni di poco conto, non riuscirai a sopportare le pene che avrai nell'Aldilà, se non ti prepari te all'incontro con Dio, chi ci potrà pensare al tuo posto? 2) Il Giudizio di Dio dev'essere temuto più che discusso perchè l'intelletto umano non può comprendere, ora la tua fatica produce frutto e il tuo pianto può essere accolto. Ora il pianto (e le pene ndr) hanno la virtù di riparare le colpe commesse e di purificare l'anima. Megli purificarsi dai peccati e sdradicare ogni vizio più che farsi purificare nell'altra. 3) Quanto più in questa vita sei indulgente con te stesso, lasciandoti trascinare dai desiderei nella carne, dovrai espiare molto nell'altra vita giacchè - con questo comportamento indulgente - accumuli materia da espiare. 4) Impara dunque a soffrire in piccola misura per evitare di incorrere in pene più grandi in futuro. 5) Nutri le speranze di raggiungere la Vittoria, ma senza esserne mai troppo sicuro per non farti prendere dal torpore o dalla superbia. 6) Tutto è vanità tranne amare Dio, chi ama Dio non teme nè la morte, torture e l'inferno - perchè l'amore perfetto assicura Dio. 7) Non c'è da meravigliarsi se chi si diletta nel peccato ha paura della morte e del giudizio di Dio. 8) E' già cosa buona che la paura del giudizio ti trattenga a compiere azioni malvagie. Chi non ha il timore di Dio, presto cadrà nelle trappole del diavolo.
Piccolo racconto del don: racconta una leggenda che una donna povera, con un bambino sulle braccia, passando accanto ad una caverna udì una voce misteriosa che dal di dentro gli diceva: entra per 8 minuti, prendi quanto desideri ma non dimenticare la cosa più importante: Quando sarai uscita, la porta si chiuderà per sempre perciò approfitta della possibilità ma non dimenticare la cosa più importante. La donna entra nella caverna e vi trova molte ricchezze, affascinata dall'oro e dai molti gioielli, mise il bimbo per terra ed iniziò a raccogliere ansiosamente quanto poteva nel suo grembiule. La voce misteriosa parlò di nuovo: hai solo 8 minuti. Passati gli 8 minuti la donna carica d'oro e di pietre preziose corse fuori dalla caverna e la porta si chiuse. Quando fu fuori, la donna si ricordò che il bambino era rimasto dentro la caverna e la porta era chiusa per sempre. La ricchezza durò poco, la disperazione per sempre.
Morale: lo stesso avviene con noi, abbiamo circa 80 anni di vita in questo mondo e una voce sempre ci avverte: non dimenticare la cosa più importante (i valori spirituali, la salvezza e il valore della nostra anima, la preghiera, la vigilanza, gli amici, Dio ecc...) e così sprechiamo il nostro tempo e lasciamo da parte l'essenziale e quando la porta di questa vita si chiuderà a niente serviranno i rimpianti. Viviamo in un modo disperato perchè abbiamo dimenticato la cosa più importante: l'eternità.
CICLO DI CATECHESI DEL DON
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