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Il criterio del Giudizio II parte

Don Silvestro spiega i novissimi (Morte, Giudizio, inferno, Paradiso). Nello specifico in questo incontro continua il suo discorso sul criterio del Giudizio

La volta scorsa abbiamo visto che il criterio del Giudizio sarà la volontà rivelata di Dio, volontà che Egli ha rivelato in tre modi: il primo è la Parola di Dio rivelata nei testi sacri, la Parola di Dio rivelata nella Creazione e il terzo è la coscienza dell'uomo.

Quelli che hanno conosciuto Dio nella Bibbia, ciò che sarà d'importanza cruciale è se essi sono uniti a Cristo per fede. Se sono rivestiti di Gesù. Il catechismo della Chiesa Cattolica (d'ora in poi CCC) dice:

1039 Davanti a Cristo che è la verità sarà definitivamente messa a nudo la verità sul rapporto di ogni uomo con Dio. 635 Il giudizio finale manifesterà, fino alle sue ultime conseguenze, il bene che ognuno avrà compiuto o avrà omesso di compiere durante la sua vita terrena:

« Tutto il male che fanno i cattivi viene registrato a loro insaputa. Il giorno in cui Dio non tacerà (Sal 50,3) [...] egli si volgerà verso i malvagi e dirà loro: Io avevo posto sulla terra i miei poverelli, per voi. Io, loro capo, sedevo nel cielo alla destra di mio Padre, ma sulla terra le mie membra avevano fame. Se voi aveste donato alle mie membra, il vostro dono sarebbe giunto fino al capo. Quando ho
posto i miei poverelli sulla terra, li ho costituiti come vostri fattorini perché portassero le vostre buone opere nel mio tesoro: voi non avete posto nulla nelle loro mani, per questo non possedete nulla presso di me ». 636

Noi saremo giudicati, specie noi cristiani, sulla Verità del nostro rapporto con Dio.

Lettera ai Gàlati - 5

"..14Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso…"

Lettera ai Romani - 13

"..9Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 10La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità…"

Poi c'è la parabola del servo spietato in cui Gesù dice che se non perdoneremo al prossimo, anche Dio ci darà in mano agli aguzzini e anche la parabola del buon samaritano si conclude così: va e anche tu fai lo stesso.

Come si spiega questa contraddizione? Sembrerebbe che saremo esaminati sul rapporto con il prossimo e non con Dio

Papa Francesco chiama il protocollo del giudizio, ossia

Vangelo secondo Matteo - 25

"..40E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me

UDIENZA GENERALE, Mercoledì, 24 aprile 2013

Questo ci dice che noi saremo giudicati da Dio sulla carità, su come lo avremo amato nei nostri fratelli, specialmente i più deboli e bisognosi…..Dio ci offre con misericordia e pazienza questo tempo affinché impariamo ogni giorno a riconoscerlo nei poveri e nei piccoli, ci adoperiamo per il bene e siamo vigilanti nella preghiera e nell’amore…"

Prima lettera di Giovanni - 3

"..14Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 15Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui…"

In queste poche righe, san Giovanni ci dà la misura ciò che può la carità verso i nostri fratelli e le altezze che fa raggiungere. E per contrappasso ci fa vedere l'abisso in cui precipita chi non ha la carità. Si passa da morte a vita quando si ama il prossimo. L'uomo che non ama è un'omicida non solo anche del prossimo ma anche di sé stesso. Questo ragionamento parte da questa promessa meravigliosa: Dio è Amore, se dunque Dio nella sua essenza è amore, ne consegue se ci amiamo gli uni con gli altri e l'amore rimane in noi. Chi sta nell'amore dimora in Dio e Lui in lui. L'uomo non è solo materia ma ha anche l'anima. E' questa che non muore con la morte fisica ma muore se si recide dal suo principio vitale che è Dio. L'odio è quel coltello che recide il legame con il Signore e l'anima separata dal suo principio vitale muore. Vedete com'è lapidario san Giovanni in queste affermazioni?

Prima lettera di Giovanni - 4

"..20Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. 21E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello."

Sant' Antonio Abate, a tal proposito dice: dal prossimo dipende la vita e la morte. Se avremo guadagnato un fratello avremmo guadagnato Dio. E viceversa. Il prossimo che ci è dato come mezzo per mostrare l'amore che nutriamo per Dio. L'amore per Dio non è solo fatto di preghiere, devozioni esteriori, preghiere, rosari ecc.. cose buonissime ma l' Amore di Dio si traduce come amore per il prossimo. L'amore di Dio e il prossimo sono la medesima cosa. E' come se il Creatore si rivedesse in quelle creature fatte a sua immagine e somiglianza. Chi vuol offendere un'artista basta che offenda le sue opere, chi vuol offendere Dio disprezzi la sua opera d'arte: l'uomo. Nel libro della Genesi, ogni cosa che crea Dio vede è cosa buona e quando crea l'uomo e dice: era cosa molto buona. Santa Teresina di Gesù Bambino diceva: c'è in convento una consorella che ha il talento di dispiacerla in tutte le cose, le sue maniere, le sue cose, il suo carattere gli sembrano molto sgradevoli tuttavia è una santa religiosa che dev'essere graditissima al Signore perciò io non volendo cadere nell'antipatia naturale che provava, la carità non consiste nei sentimenti ma nelle opere e quindi l'anima ha iniziato a comportarsi con lei come la persona più simpatica e bella del mondo: ogni volta che l'incontravo pregavo il buon Dio per lei offrendogli tutti le virtù e meriti. E secondo lei Gesù gradiva queste cose. Non ci si deve fermare nell'esterno. Un giorno in ricreazione la suora antipatica ha detto a Santa Teresa di Gesù Bambino: mi può dire Suor Teresa di Gesù Bambino cosa la attira verso di me? Ogni volta che mi guarda la vedo sorridere. Quello che attirava la Santa era Gesù nascosto nell'anima della suora antipatica che rende dolce quello di cui c'è più amaro. San Massimo il Confessore ritornando a Giovanni: chi mi ama osserva i miei comandamenti (dice Gesù) perciò chi non osserva i comandamenti di Gesù e quindi non ama Dio (credo di aver capito). Tutta la nostra perfezione consiste nell'amare Gesù e il perfetto amore a Dio consiste nell'unire la nostra alla Sua Volontà. Tanto più uno sarà unito alla Volontà divina tanto più amerà Dio. Dio gradisce le preghiere, mortificazioni ecc... quando corrispondono alla sua volontà ma quando non è così Dio non solo le gradisce ma le detesta e le castiga. Esempio: due servi. Uno lavora tutto il giorno ma vuol fare le cose a modo suo, l'altro fatica di meno ma obbedisce in tutto al suo Padrone. Naturalmente il Padrone amerà il secondo servo. Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, va prima a riconciliarti con tuo fratello.

Catechesi del don

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