Testi del Magistero sull'ipotesi della dimensione sessuale in rapporto al peccato originale (seconda parte: Papa Alessandro III, Concilio Lateranense IV, Concilio di Firenze e Concilio di Trento). La superiorità della verginità sul matrimonio come dottrina non riformabile della Chiesa. Come questa dottrina avvalora e conferma l'ipotesi che la riproduzione sessuata non faceva parte del progetto originario di Dio. Ciclo di catechesi "Il peccato originale. L'origine di tutti i mali", diciannovesima puntata, Venerdì 4 Marzo 2022
ATTENZIONE, il ciclo di catechesi è tratta da una tesi di una persona: Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica. Per problemi di copyright o di trovare il testo in rete qua metto degli appunti; .
(ndr. La prima parte è Corruzione e verginità nel Magistero della Chiesa - 1°parte)
Ultimo tratto del percorso del nostro amico Rodolfo Barontini che ci porta a vedere testi magisteriali della Chiesa inerenti al tema trattato. L'altra volta abbiamo visto i primi documenti che evidenziano l'importanza e la grande correlazione sussistente tra la verginità e la non-corruzione; sopratutto i testi che hanno approfondito il parto di Maria. C'è un collegamento esplicitamente stabilito tra il mantenimento dell'incorruzione e della verginità e quindi perdita della verginità = corruzione e di conseguenza cosa (la perdita della verginità) non voluta da Dio.
Vediamo la lettere di Papa Alessandro III - Denzingher n. 748). In questa lettera il Papa attribuisce a Maria tre condizioni dovute alla sua preservazione dalla natura lapsa - decaduta a causa del peccato d'origine. La natura di Maria è immacolata, piena di Grazia (il don apre una parentesi: il termine greco usato dall'Angelo nel salutare Maria è un perfetto, cioè avere la grazia, la formulazione al tempo perfetto, in greco si usa un verbo al perfetto per indicare un'azione iniziata nel passato e che però sta continuando a produrre i suoi effetti nel presente - percui questo saluto è un saluto che fa riferimento all'Immacolata Concenzione - cosa (l'immacolata concezione) che è partita nel passato ma sta mantenendo i suoi effetti nel presente. E la grazia di Maria stava continuando a crescere. Il Papa scrive 700 anni prima del dogma dell'Immacolata Concezione. Maria partorì senza dolore, mentre ad Eva Dio disse che avrebbe partorito con dolore ed Adamo, Dio disse che sarebbe tornato alla polvere cosa che non accadde alla Madonna. L'esenzione del dolore del parto e dalla corruzione dimostrano in modo chiaro di essere dovuti alla preservazioni di Maria dal peccato originale, e quindi secondo il Barontini l'ipotesi che la Madonna abbia concepito senza vergogna, partorito senza dolore e assunta in Cielo, anche la prima - secondo l'autore - senza rapporto carnale - è un segno di come sarebbe dovuta avvenire la generazione delle persone come avrebbe voluto Dio. E' ben notorio, a meno che non ci sia uno stato di depravazione, è che gli atti coniugali avvengano nella massima riservatezza, non in pubblico e non davanti ai figli. Perchè, se fosse una cosa tranquilla e serena....quale sarebbe il problema? Ci siamo mai chiesti il perchè? Il don non si vergogna di fare in pubblico una cosa nella quale non ci sia nulla di male. Questi argomenti sono opinabili ma argomentabili, affrontare queste tematiche è un'ottima palestra a farsi le buone domande ed ad imparare le nostre risonanze interiori. Che avverto? I preti non devono risolvere i problemi - che spesso non si sa come fare - ma devono far imparare alle persone come si ascolta il Signore nel cuore. Cuore e coscienza. Noi a volte sentiamo che a volte una cosa funziona o no anche se non siamo ben formati e discernere la voce del cuore dalla voce dei ragionamenti....la coscienza avverte una cosa ma siccome la volontà ne vuole un'altra - sono processi inconsci - allora la volontà dà l'ordine alla ragione di fornirgli le giustificazioni per andare contro coscienza. Esempio grossolano: se una persona fosse particolarmente attratta dai piaceri sessuali e lussuriosi, se sente queste cose non sarà mai d'accordo su quanto sta dicendo il don: tipo: la sessualità è necessaria per riprodursi ma oggi è molto condizionata (non si può far di tutto), ci vuole un sacramento e non esiste il libertinaggio e va sottoposto a moderazione e a temperanza. Una persona che è molto attratta dal mondo della sessualità e non intende regolarla, limitarla e ridimensionarla, appena avverte queste cose - anche se la coscienza avverte che sia vero - allora partono le giustificazioni e si deve convincere del contrario. Facciamo sempre così. Ogni volta che noi facciamo un peccato c'è sempre questo processo. Imparare a smascherare questi processi è fondamentale, perchè nei nostri ragionamenti non c'è mai la volontà di Dio, ma c'è sempre nella voce della coscienza e del cuore - ovviamente debitamente formate. Impariamo questa sottigliezza.
Preminenza della verginità sul matrimonio:Non possiamo essere cattolici se neghiamo l'oggettiva eccellenza della verginità sul matrimonio senza nulla da togliere al Matrimonio o criminalizzarlo. Qui si tratta di un'eccellenza oggettiva di uno stato sull'altro, non vuol dire che i vergini siano più santi degli sposati. Poi bisogna vedere come si vive la propria vocazione. Una cattiva suora, frate, prete, monaco, vescovo capaci di non raggiungere l'eterna salvezza - perchè nessuno ce l'ha garantita - ed invece ci sta una coppia di santi che hanno vissuto la vita mettendo Dio al primo posto, che hanno fatto una chiesa domestica, essendo aperti alla vita ecc.... non si tratta di fare discriminazioni o cristiani di serie A o B; ma l'oggettiva eccellenza di questo stato dipende che era l'unico stato pensato da Dio per le persone e siccome c'è stato il peccato è entrato in funzione il piano B. E chi va a mettere in dubbio questa cosa non parla a nome della sposa di Cristo anche se ne fosse un rappresentate o ministro perchè nessuno ha il potere di dire una cosa contraria della Chiesa - il patrimonio della Chiesa non è nostro.
All'epoca del Concilio Lateranense IV circolavano delle sette che dicevano eresie tipo ricco=dannato, qualcuno si era anche messo a dire che chi può andare in Paradiso sono i vergini e gli sposati no. E la Chiesa si è opposta a questa cosa. Spogliamo il campo da ogni pregiudiziale di ogni genere. I Catari disprezzavano il matrimonio. Il matrimonio è una cosa lecita, la verginità è una cosa consigliata. San Paolo nella prima lettera ai Corinzi, (capitolo 8?) afferma che colui che si sposa non fa peccato, però dice che non si sposa fa meglio. Nell'orizzonte morale ci sono vari strati: una cosa può essere lecita, onesta e in teologia morale vuol dire che non è un peccato. Stai dentro l'ambito della Volontà di Dio ma non è detto che ti perfezioni o ti rendi migliore o che sia una cosa consigliata. Avere chiara la linea di demarcazione tra peccato e no è una cosa fondamentale ma non ci si può fermare qua, chi vuole percorre un cammino di santificazione deve tendere alla perfezione. Una cosa si potrebbe fare, ma è gradita a Dio? Il fatto che non sia gradita a Dio non significa ipso facto che sia peccato, un peccato offende Dio. Si può fare una cosa lecita ma Dio non fa i salti di gioia se quella cosa viene fatta. Dobbiamo tenerle chiare queste distinzioni e quando si instaura un cammino di santificazione, non si può soltanto fermarsi al è peccato o no? La coscienza poi interviene anche nel suggerire delle cose che il Signore ci chiede per mandarci un pochino più su, e tu quelle cose le devi ascoltare. E se vieni a scoprire che quella cosa non sia peccato, non vuol dire che il Signore te le chieda a te. Badate a ciò che è scritto o detto.
Concilio di Firenze: due secoli più avanti. Anche qua san Paolo nelle sue lettere dice che una persona rimasta vedova si può risposare - a condizione che il coniuge sia morto - il matrimonio cessa la morte con la morte di uno dei coniugi. Ci siamo mai chiesti perchè ci si può risposare solo dopo la morte dei coniugi? E perchè è lecito sposare un'altra persona? Questi non sono i perchè che riguardano i misteri di Dio o altro ma sono domande - a patto che non siano fatte in modo polemico - che si possono fare. Premesso che se queste sono strutture sacramentali e Dio non si sbaglia. A questo punto della nostra conversazione dovrebbe tornarci in mente ciò che ha detto Gesù ai Sadducei (La parabola della vedova ammazza mariti). I figli di questo mondo prendono moglie e marito. L'essere marito e moglie in senso stretto - eccettuati Giuseppe e Maria vuol dire avere atti coniugali. Siccome non esiste altro ambiente lecito per porre in essere quegli atti che è il Matrimonio - sacramento - siccome queste cose sono riservate a questo mondo e non all'altro mondo. Adesso sono funzionali alla riproduzione della specie. Se muore uno e il superstite non ce la fa a vivere in continenza, che fa? Si spara? Accumula peccati mortali su peccati mortali? Se vuoi intraprendere un'altro matrimonio nel Signore lo puoi fare ma se non lo fai è meglio. Gli eretici hanno sempre esagerato, le eresie sono quasi sempre un'esagerazione ed unilaterizazzione di una forma di verità. I catari e gli albigesi avevano esagerato sul discorso della verginità superiore alla vita coniugale - allora si salvano soltanto i vergini e gli sposati sono tutti dannati. Le ricchezze sono pericolose ma non segue che i ricchi vanno tutti all'inferno. Il concetto di castità coniugale è entrato nella Chiesa nell'ultimo secolo, il matrimonio vissuto nella castità coniugale. Oggi alla stragrande dei battezzati cristiani non gli passa per l'anticamera del cervello. Ciò che il don sta leggendo è una dottrina costante anche nei Padri della Chiesa e chi mette in discussione una cosa del genere non è cattolico.
Concilio di Trento: quando un concilio - tipo di Trento - dice sia anatema chi fa diverso o si discosta, bisogna raddrizzare le antenne. Il concilio di Trento nella sessione 24°, canone 10 sul Matrimonio e Denzingher 1800 dice: sia anatema chi dice che il matrimonio sia migliore del celibato e della verginità.
Un sacerdote - dice il don - ha queste due gemme: tu hai un contatto privilegiato con il Signore e al tempo stesso hai il celibato verginale - magari un prete ha commesso qualche scappatella prima di essere consacrato - ma è meglio vergine. Il don è testimone di questo stato avendo però anche un'amore santo immenso per le famiglie. Lutero aveva negato la sacramentalità del Matrimonio, cosa gravissima ed è tale proprio in forza di quello che stiamo parlando; senza un sacramento gli atti illeciti, leciti non ci diventerammo mai nonostante siano necessari per la riproduzione della specie. Ci troviamo nella situazione paradossale, che i peccati contro il 6° comandamento sono gravemente disordinati, fuori dal Matrimonio, l'atto dal quale nasce una nuova creatura si chiama fornicazione ed è un peccato gravissimo. Negare la sacramentalità del matrimonio va a toccare anche questo punto.
(Il don legge una parte del Barontini)
In che senso Dio disse: siate fecondi e moltiplicatevi? In che senso l'uomo lascerà sua mamma e con la moglie diventerà una carne sola. La carne - san Paolo distingue carne e corpo. La carne è l'uomo corpo ed anima in quanto caratterizzato in modo intrinseco da una natura creata e fragile e decaduta dopo la colpa. E quindi soggetta a mille passioni e miserie. Se - dice Barontini - il comando di moltiplicarsi dovesse essere inteso come moltiplicatevi come si fa oggi, rileviamo una contraddizione: Dio dice di unirci in maniera fisica e dall'altro la dottrina della Chiesa che dice che è meglio rimanere vergini che unirsi in Matrimonio. Nell'AT il compito di ogni ebreo ed ebrea era di unirsi e dare figli a Dio, la verginità si è riaffacciata con l'ingresso della Madonna sulla terra. E' possibile che qualcuno sia rimasto vergine perchè non ha trovato il compagno/a ma la verginità come stato di vita valorizzato e pubblicamente affermato e proposto non c'era ancora. Per quale motivo sarebbe una cosa migliore rimanere vergini se Dio avesse detto l'incontrario? Se Dio con quel comando ha detto di aver rapporti sessuali come quelli di oggi, perchè la Madonna è rimasta vergine? Il Matrimonio tra la Madonna e san Giuseppe era un matrimonio di facciata? O è stato un vero matrimonio? Perchè ci sia un vero matrimonio è necessario avere un rapporto sessuale? --- Siate fecondi e moltiplicatevi è un comando, non può Dio dirmi una cosa e poi la Chiesa non può dirmi l'incontrario. Dio guida le persone attraverso la testa quando sta d'accordo con il cuore e coscienza, la retta ragione. Se si ammette l'ipotesi che si sta proponendo, tra i due punti certi della dottrina non c'è nessuna contraddizione, il crescete e moltiplicatevi non sarebbe dovuto avvenire tramite unione sessuale. L'amore spirituale non è detto che sia un'amore distanziato, il bacio di per sè - nell'attuale condizione in cui ci troviamo - il bacio profondo è moralmente problematico perchè c'è la concupiscenza, non posso darlo a chiunque nè posso riceverlo da chiunque senza pericolo perchè nel 90% dei casi a quello segue l'eccitazione della libidine. E quindi il pericolo di poter peccare in altro modo. Prima del peccato originale la libidine non c'era e quindi un bacio non è un'atto sessuale ma una manifestazione di amore appassionato ed intimo e non peccaminoso. Sicuramente la procreazione sarebbe avvenuta in modo differento ma l'amore umano sarebbe stato un'amore bellissimo e anche molto concreto (stretti di mano, abbracci, ecc...). Le coppie cristiane che vogliono fare una buona preparazione stiano attenti ai baci profondi.
Solo dopo la colpa d'origine (Barontini)...ma è stata proprio questa la colpa d'origine? Ecco perchè la cosa migliore è rimanere vergini che unirsi in Matrimonio.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
ATTENZIONE, il ciclo di catechesi è tratta da una tesi di una persona: Rodolfo Barontini La dimensione sessuale dopo il peccato originale: Una nuova, ma antica, ipotesi teologica. Per problemi di copyright o di trovare il testo in rete qua metto degli appunti; .
(ndr. La prima parte è Corruzione e verginità nel Magistero della Chiesa - 1°parte)
Ultimo tratto del percorso del nostro amico Rodolfo Barontini che ci porta a vedere testi magisteriali della Chiesa inerenti al tema trattato. L'altra volta abbiamo visto i primi documenti che evidenziano l'importanza e la grande correlazione sussistente tra la verginità e la non-corruzione; sopratutto i testi che hanno approfondito il parto di Maria. C'è un collegamento esplicitamente stabilito tra il mantenimento dell'incorruzione e della verginità e quindi perdita della verginità = corruzione e di conseguenza cosa (la perdita della verginità) non voluta da Dio.
Vediamo la lettere di Papa Alessandro III - Denzingher n. 748). In questa lettera il Papa attribuisce a Maria tre condizioni dovute alla sua preservazione dalla natura lapsa - decaduta a causa del peccato d'origine. La natura di Maria è immacolata, piena di Grazia (il don apre una parentesi: il termine greco usato dall'Angelo nel salutare Maria è un perfetto, cioè avere la grazia, la formulazione al tempo perfetto, in greco si usa un verbo al perfetto per indicare un'azione iniziata nel passato e che però sta continuando a produrre i suoi effetti nel presente - percui questo saluto è un saluto che fa riferimento all'Immacolata Concenzione - cosa (l'immacolata concezione) che è partita nel passato ma sta mantenendo i suoi effetti nel presente. E la grazia di Maria stava continuando a crescere. Il Papa scrive 700 anni prima del dogma dell'Immacolata Concezione. Maria partorì senza dolore, mentre ad Eva Dio disse che avrebbe partorito con dolore ed Adamo, Dio disse che sarebbe tornato alla polvere cosa che non accadde alla Madonna. L'esenzione del dolore del parto e dalla corruzione dimostrano in modo chiaro di essere dovuti alla preservazioni di Maria dal peccato originale, e quindi secondo il Barontini l'ipotesi che la Madonna abbia concepito senza vergogna, partorito senza dolore e assunta in Cielo, anche la prima - secondo l'autore - senza rapporto carnale - è un segno di come sarebbe dovuta avvenire la generazione delle persone come avrebbe voluto Dio. E' ben notorio, a meno che non ci sia uno stato di depravazione, è che gli atti coniugali avvengano nella massima riservatezza, non in pubblico e non davanti ai figli. Perchè, se fosse una cosa tranquilla e serena....quale sarebbe il problema? Ci siamo mai chiesti il perchè? Il don non si vergogna di fare in pubblico una cosa nella quale non ci sia nulla di male. Questi argomenti sono opinabili ma argomentabili, affrontare queste tematiche è un'ottima palestra a farsi le buone domande ed ad imparare le nostre risonanze interiori. Che avverto? I preti non devono risolvere i problemi - che spesso non si sa come fare - ma devono far imparare alle persone come si ascolta il Signore nel cuore. Cuore e coscienza. Noi a volte sentiamo che a volte una cosa funziona o no anche se non siamo ben formati e discernere la voce del cuore dalla voce dei ragionamenti....la coscienza avverte una cosa ma siccome la volontà ne vuole un'altra - sono processi inconsci - allora la volontà dà l'ordine alla ragione di fornirgli le giustificazioni per andare contro coscienza. Esempio grossolano: se una persona fosse particolarmente attratta dai piaceri sessuali e lussuriosi, se sente queste cose non sarà mai d'accordo su quanto sta dicendo il don: tipo: la sessualità è necessaria per riprodursi ma oggi è molto condizionata (non si può far di tutto), ci vuole un sacramento e non esiste il libertinaggio e va sottoposto a moderazione e a temperanza. Una persona che è molto attratta dal mondo della sessualità e non intende regolarla, limitarla e ridimensionarla, appena avverte queste cose - anche se la coscienza avverte che sia vero - allora partono le giustificazioni e si deve convincere del contrario. Facciamo sempre così. Ogni volta che noi facciamo un peccato c'è sempre questo processo. Imparare a smascherare questi processi è fondamentale, perchè nei nostri ragionamenti non c'è mai la volontà di Dio, ma c'è sempre nella voce della coscienza e del cuore - ovviamente debitamente formate. Impariamo questa sottigliezza.
Preminenza della verginità sul matrimonio:Non possiamo essere cattolici se neghiamo l'oggettiva eccellenza della verginità sul matrimonio senza nulla da togliere al Matrimonio o criminalizzarlo. Qui si tratta di un'eccellenza oggettiva di uno stato sull'altro, non vuol dire che i vergini siano più santi degli sposati. Poi bisogna vedere come si vive la propria vocazione. Una cattiva suora, frate, prete, monaco, vescovo capaci di non raggiungere l'eterna salvezza - perchè nessuno ce l'ha garantita - ed invece ci sta una coppia di santi che hanno vissuto la vita mettendo Dio al primo posto, che hanno fatto una chiesa domestica, essendo aperti alla vita ecc.... non si tratta di fare discriminazioni o cristiani di serie A o B; ma l'oggettiva eccellenza di questo stato dipende che era l'unico stato pensato da Dio per le persone e siccome c'è stato il peccato è entrato in funzione il piano B. E chi va a mettere in dubbio questa cosa non parla a nome della sposa di Cristo anche se ne fosse un rappresentate o ministro perchè nessuno ha il potere di dire una cosa contraria della Chiesa - il patrimonio della Chiesa non è nostro.
All'epoca del Concilio Lateranense IV circolavano delle sette che dicevano eresie tipo ricco=dannato, qualcuno si era anche messo a dire che chi può andare in Paradiso sono i vergini e gli sposati no. E la Chiesa si è opposta a questa cosa. Spogliamo il campo da ogni pregiudiziale di ogni genere. I Catari disprezzavano il matrimonio. Il matrimonio è una cosa lecita, la verginità è una cosa consigliata. San Paolo nella prima lettera ai Corinzi, (capitolo 8?) afferma che colui che si sposa non fa peccato, però dice che non si sposa fa meglio. Nell'orizzonte morale ci sono vari strati: una cosa può essere lecita, onesta e in teologia morale vuol dire che non è un peccato. Stai dentro l'ambito della Volontà di Dio ma non è detto che ti perfezioni o ti rendi migliore o che sia una cosa consigliata. Avere chiara la linea di demarcazione tra peccato e no è una cosa fondamentale ma non ci si può fermare qua, chi vuole percorre un cammino di santificazione deve tendere alla perfezione. Una cosa si potrebbe fare, ma è gradita a Dio? Il fatto che non sia gradita a Dio non significa ipso facto che sia peccato, un peccato offende Dio. Si può fare una cosa lecita ma Dio non fa i salti di gioia se quella cosa viene fatta. Dobbiamo tenerle chiare queste distinzioni e quando si instaura un cammino di santificazione, non si può soltanto fermarsi al è peccato o no? La coscienza poi interviene anche nel suggerire delle cose che il Signore ci chiede per mandarci un pochino più su, e tu quelle cose le devi ascoltare. E se vieni a scoprire che quella cosa non sia peccato, non vuol dire che il Signore te le chieda a te. Badate a ciò che è scritto o detto.
Concilio di Firenze: due secoli più avanti. Anche qua san Paolo nelle sue lettere dice che una persona rimasta vedova si può risposare - a condizione che il coniuge sia morto - il matrimonio cessa la morte con la morte di uno dei coniugi. Ci siamo mai chiesti perchè ci si può risposare solo dopo la morte dei coniugi? E perchè è lecito sposare un'altra persona? Questi non sono i perchè che riguardano i misteri di Dio o altro ma sono domande - a patto che non siano fatte in modo polemico - che si possono fare. Premesso che se queste sono strutture sacramentali e Dio non si sbaglia. A questo punto della nostra conversazione dovrebbe tornarci in mente ciò che ha detto Gesù ai Sadducei (La parabola della vedova ammazza mariti). I figli di questo mondo prendono moglie e marito. L'essere marito e moglie in senso stretto - eccettuati Giuseppe e Maria vuol dire avere atti coniugali. Siccome non esiste altro ambiente lecito per porre in essere quegli atti che è il Matrimonio - sacramento - siccome queste cose sono riservate a questo mondo e non all'altro mondo. Adesso sono funzionali alla riproduzione della specie. Se muore uno e il superstite non ce la fa a vivere in continenza, che fa? Si spara? Accumula peccati mortali su peccati mortali? Se vuoi intraprendere un'altro matrimonio nel Signore lo puoi fare ma se non lo fai è meglio. Gli eretici hanno sempre esagerato, le eresie sono quasi sempre un'esagerazione ed unilaterizazzione di una forma di verità. I catari e gli albigesi avevano esagerato sul discorso della verginità superiore alla vita coniugale - allora si salvano soltanto i vergini e gli sposati sono tutti dannati. Le ricchezze sono pericolose ma non segue che i ricchi vanno tutti all'inferno. Il concetto di castità coniugale è entrato nella Chiesa nell'ultimo secolo, il matrimonio vissuto nella castità coniugale. Oggi alla stragrande dei battezzati cristiani non gli passa per l'anticamera del cervello. Ciò che il don sta leggendo è una dottrina costante anche nei Padri della Chiesa e chi mette in discussione una cosa del genere non è cattolico.
Concilio di Trento: quando un concilio - tipo di Trento - dice sia anatema chi fa diverso o si discosta, bisogna raddrizzare le antenne. Il concilio di Trento nella sessione 24°, canone 10 sul Matrimonio e Denzingher 1800 dice: sia anatema chi dice che il matrimonio sia migliore del celibato e della verginità.
Un sacerdote - dice il don - ha queste due gemme: tu hai un contatto privilegiato con il Signore e al tempo stesso hai il celibato verginale - magari un prete ha commesso qualche scappatella prima di essere consacrato - ma è meglio vergine. Il don è testimone di questo stato avendo però anche un'amore santo immenso per le famiglie. Lutero aveva negato la sacramentalità del Matrimonio, cosa gravissima ed è tale proprio in forza di quello che stiamo parlando; senza un sacramento gli atti illeciti, leciti non ci diventerammo mai nonostante siano necessari per la riproduzione della specie. Ci troviamo nella situazione paradossale, che i peccati contro il 6° comandamento sono gravemente disordinati, fuori dal Matrimonio, l'atto dal quale nasce una nuova creatura si chiama fornicazione ed è un peccato gravissimo. Negare la sacramentalità del matrimonio va a toccare anche questo punto.
(Il don legge una parte del Barontini)
In che senso Dio disse: siate fecondi e moltiplicatevi? In che senso l'uomo lascerà sua mamma e con la moglie diventerà una carne sola. La carne - san Paolo distingue carne e corpo. La carne è l'uomo corpo ed anima in quanto caratterizzato in modo intrinseco da una natura creata e fragile e decaduta dopo la colpa. E quindi soggetta a mille passioni e miserie. Se - dice Barontini - il comando di moltiplicarsi dovesse essere inteso come moltiplicatevi come si fa oggi, rileviamo una contraddizione: Dio dice di unirci in maniera fisica e dall'altro la dottrina della Chiesa che dice che è meglio rimanere vergini che unirsi in Matrimonio. Nell'AT il compito di ogni ebreo ed ebrea era di unirsi e dare figli a Dio, la verginità si è riaffacciata con l'ingresso della Madonna sulla terra. E' possibile che qualcuno sia rimasto vergine perchè non ha trovato il compagno/a ma la verginità come stato di vita valorizzato e pubblicamente affermato e proposto non c'era ancora. Per quale motivo sarebbe una cosa migliore rimanere vergini se Dio avesse detto l'incontrario? Se Dio con quel comando ha detto di aver rapporti sessuali come quelli di oggi, perchè la Madonna è rimasta vergine? Il Matrimonio tra la Madonna e san Giuseppe era un matrimonio di facciata? O è stato un vero matrimonio? Perchè ci sia un vero matrimonio è necessario avere un rapporto sessuale? --- Siate fecondi e moltiplicatevi è un comando, non può Dio dirmi una cosa e poi la Chiesa non può dirmi l'incontrario. Dio guida le persone attraverso la testa quando sta d'accordo con il cuore e coscienza, la retta ragione. Se si ammette l'ipotesi che si sta proponendo, tra i due punti certi della dottrina non c'è nessuna contraddizione, il crescete e moltiplicatevi non sarebbe dovuto avvenire tramite unione sessuale. L'amore spirituale non è detto che sia un'amore distanziato, il bacio di per sè - nell'attuale condizione in cui ci troviamo - il bacio profondo è moralmente problematico perchè c'è la concupiscenza, non posso darlo a chiunque nè posso riceverlo da chiunque senza pericolo perchè nel 90% dei casi a quello segue l'eccitazione della libidine. E quindi il pericolo di poter peccare in altro modo. Prima del peccato originale la libidine non c'era e quindi un bacio non è un'atto sessuale ma una manifestazione di amore appassionato ed intimo e non peccaminoso. Sicuramente la procreazione sarebbe avvenuta in modo differento ma l'amore umano sarebbe stato un'amore bellissimo e anche molto concreto (stretti di mano, abbracci, ecc...). Le coppie cristiane che vogliono fare una buona preparazione stiano attenti ai baci profondi.
Solo dopo la colpa d'origine (Barontini)...ma è stata proprio questa la colpa d'origine? Ecco perchè la cosa migliore è rimanere vergini che unirsi in Matrimonio.
CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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