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La drammatica ed edificante storia di Saul

La storia di Saul, che attesta come si può drammaticamente decadere dopo essere stati scelti da Dio, a causa della disobbedienza a Lui e ai suoi voleri. Catechesi biblica sull'Antico Testamento, XI puntata, Mercoledì 30 Novembre 2022.

L'altra volta abbiamo iniziato a vedere il ministero di Samuele (Samuele e i modi con cui Dio agisce e opera)

Cerchiamo di cogliere degli insegnamenti per noi. Saul ci insegna tutto ciò che non dobbiamo fare per rimanere graditi al Signore.

Dall'elezione di Saul alla sua riprovazione.

1 SAMUELE - 9 (incontro con Samuele e la sua consacrazione). La prima brutta disobbedienza di Saul che fa di testa propria e la seconda è quella che gli costa la riprovazione che gli costa tanto. Quando una persona spreca una grazia - lo vediamo nella storia di Saul - il Signore la prende e la dà a qualcun'altro che la faccia fruttificare. Poi Elezione di Davide (1 Samuele 16). E appena nominato, Davide abbatte Golia suscitando l'ira e la gelosia di Saul che inizia a perseguitarlo. Ed infine Saul la fa grossa quanto una casa, va da una maga o stregona a cercare - dopo la morte di Samuele - l'anima di Samuele perchè non sapeva che fare e fa una brutta fine.

".. 2Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c’era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo..."

Questa descrizione prestante, secondo Maria Valtorta, corrisponde a Giuda. Era un'uomo colto ed istruito, benestante e tante altre cose. Era umanamente parlando un'elemento di spicco, già s'intravede che Dio volge lo sguardo sugli umili e generalmente i grandi, i dotti, sapienti ed intelligenti non incontrano il suo favore, ma perchè? Perchè queste caratteristiche o buone qualità umane hanno quasi sempre l'effetto di rendere la persona un pò troppo sicura di sè, poco umile davanti a Dio e poco incline all'obbedienza alla Legge di Dio e quindi a rischio di uscire dalla Divina Volontà.

"... 9Una volta, in Israele, quando uno andava a consultare Dio, diceva: «Su, andiamo dal veggente», perché, quello che oggi si chiama profeta, allora si chiamava veggente...." un domestico a Saul

"..14Salirono dunque alla città. Mentre essi stavano per entrare in città, ecco che Samuele stava uscendo in direzione opposta per salire all’altura. 15Il Signore aveva rivelato all’orecchio di Samuele, un giorno prima che giungesse Saul: 16«Domani a quest’ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli salverà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido»..."

Chi ha seguito le catechesi bibliche noterà le analogie usate qua con la situazione con Mosè...il Signore ascolta il grido del popolo.

C'è un'elezione divina su Saul. Il fatto che Israele abbia avuto un re è stato un'atto di volontà umana sconsigliato da Samuele e Dio disse: lasciali perdere, perchè il popolo aveva ripudiato il Signore non il profeta. Però Saul viene scelto da Dio. Non è che qualcuno lo sceglie autonomamente. Saul non conosceva il Veggente e non sapeva cosa sarebbe successo.

"..17Quando Samuele vide Saul, il Signore gli confermò: «Ecco l’uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo». 18Saul si accostò a Samuele in mezzo alla porta e gli chiese: «Indicami per favore la casa del veggente»..." Veggente colui che vede, è colui che vede perchè è un'uomo di Dio e ci fa capire che i veri uomini e donne di Dio sono capaci di un grande discernimento e di capire cosa Dio voglia. Condividono con Dio la capacità di vedere (ma in modo imperfetto). Il padre spirituale oltre ad essere una persona santa, ma deve avere un buon discernimento.

"...8Scenderai a Gàlgala, precedendomi, ed ecco, io ti raggiungerò per offrire olocausti e immolare sacrifici di comunione. Sette giorni aspetterai, finché io verrò da te e ti indicherò quello che dovrai fare»..." Samuele disse ciò a Saul.

Saul viene scelto senza che se lo aspettasse. A seguito di quest'elezione scende lo spirito su di lui, può profetizzare e viene trasformato in un'altro uomo...quindi ha ricevuto tanto dal Signore. Saul inizia a fare il profeta.

"..17Samuele convocò il popolo davanti a Dio a Mispa 18e disse agli Israeliti: «Dice il Signore, Dio d’Israele: Io ho fatto salire Israele dall’Egitto e l’ho liberato dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti i regni che vi affliggevano...."

In tutta la Bibbia c'è sempre questa rievocazione di ciò che è successo, non c'è cosa che venga fatta che non parta dal memoriale e dal ricordo e dalla memoria di quello che Dio ha operato per il suo popolo: la Liberazione dall'Egitto, a ricordarci che è Dio inizia per primo. E ricordare tutto quello che il Signore ha fatto per noi è sempre la prima e la più bella cosa che possiamo fare. Ma purtroppo non sempre così.

"..19Ma voi oggi avete ripudiato il vostro Dio, il quale solo vi salva da tutti i vostri mali e da tutte le tribolazioni. E gli avete detto: “Costituisci un re sopra di noi!.."

Quante volte noi nella nostra esistenza abbiamo detto che dobbiamo trovare noi degli espedienti umani per i nostri problemi. Se noi facciamo così rinnoviamo l'atteggiamento d'Isreale. Il nome di Gesù significa Salvatore. Chi è che mi salva da tutti i miei mali e dalle mie tribolazioni?

1 SAMUELE - 13

".. 8Aspettò tuttavia sette giorni per l’appuntamento fissato da Samuele. Ma Samuele non arrivava a Gàlgala e il popolo cominciò a disperdersi lontano da lui. 9Allora Saul diede ordine: «Portatemi l’olocausto e i sacrifici di comunione». Quindi offrì l’olocausto. 10Ed ecco, appena ebbe finito di offrire l’olocausto, giunse Samuele, e Saul gli uscì incontro per salutarlo..."

Saul si mette a fare il sacerdote disubbidendo ed abusando.

"..11Samuele disse: «Che hai fatto?». Saul rispose: «Vedendo che il popolo si disperdeva lontano da me e tu non venivi all’appuntamento, mentre i Filistei si riunivano a Micmas, 12ho detto: “Ora scenderanno i Filistei contro di me a Gàlgala, mentre io non ho ancora placato il Signore”. Perciò mi sono fatto ardito e ho offerto l’olocausto»..."

Mi sono fatto ardito (dice Saul) e ho offerto l'Olocausto.

"..13Rispose Samuele a Saul: «Hai agito da stolto, non osservando il comando che il Signore, tuo Dio, ti aveva dato, perché in questa occasione il Signore avrebbe reso stabile il tuo regno su Israele per sempre. 14Ora invece il tuo regno non durerà. Il Signore si è già scelto un uomo secondo il suo cuore e gli comanderà di essere capo del suo popolo, perché tu non hai osservato quanto ti aveva comandato il Signore»...."

Solo su questo passaggio dovremmo starci a meditare per moltissimo tempo. Il don non sa se può dirlo, una parantesi, chi conosce Suor Elena Aiello, una suora vissuta ai tempi del fascismo. Se cercate Suor Elena Aiello e Mussolini sui motori di ricerca troverete la fotocopia di ciò che è accaduto con Saul. La suora fece consegnare una lettera al Duce...in questa lettera diceva in sintesi: tu sei una persona indegna però Io ti ho messo in Italia perchè se non ci fossi stato tu, sarebbero arrivati i bolscevichi. Ti ho protetto sempre anche se non te lo saresti meritato. Ora tu (Mussolini ndr) non devi portare l'Italia in guerra perchè sarà una rovina e non lo devi fare nessun motivo. Lascia l'Italia fuori. Se farai questo io consoliderò il tuo regno e tu sarai felice contento e consoliderò il tuo regno altrimenti farai una fine peggiore di Napoleone. Com'è andata?

Madre Elena, quasi sotto dettatura di Gesù, scrive ancora a Mussolini nella medesima missiva: «La Francia – sono parole di Gesù che Elena riferisce come una postina – tanto cara al mio cuore, per i suoi molti peccati presto cadrà in rovina e sarà travolta e devastata. All’Italia, perché sede del mio Vicario, ho mandato Benito Mussolini, per salvarla dall’abisso verso cui si era avviata, altrimenti sarebbe arrivata in condizioni peggiori della Russia. In tanti pericoli l’ho sempre salvato; adesso però deve mantenere l’Italia fuori dalla guerra. Se farà questo avrà favori straordinari e farò inchinare ogni altra nazione al suo cospetto. Mussolini invece ha deciso di dichiarare la guerra, ma sappia che se non la impedirà sarà punito dalla mia Giustizia»..........Ma perché continuare questa guerra terribilmente crudele se Gesù ha detto che per nessuno vi sarà vittoria vera? Perciò, cara donna Edvige, dite al duce, a nome mio (a nome di Gesù) che questo è l’ultimo avviso che il Signore gli manda. Potrà ancora salvarsi mettendo tutto nelle mani del Santo Padre. Se non si mantiene unito al Papa, finirà peggio di Napoleone. Anche Bruno dal cielo chiede a suo padre al salvezza dell’Italia e di lui stesso». Beata Elena Aiello (credit: http://www.settimanaleppio.it/dinamico.asp?idsez=6&id=1607)

Il don racconta queste cose perchè - con dolore lo deve dire - ci sono dei snodi nella nostra esistenza. Ci sono dei momenti che hanno dei bivi dove se sbagli ti perdi alcune grazie. E' così purtroppo. Qua non era tutto finito per Saul, aveva perso la stabilità del regno. Ma non c'era ancora un ripudio totale da parte del Signore. Alcune grazie sono state perse. Non possiamo avere un'idea sciocca che Dio, qualsiasi cosa facciamo vada bene. Una ragazzina che perde la verginità perde delle grazie, non è che spacciata o dannata. Ma ha perso delle grazie che avrebbe avuto. Perchè erano legate alla conservazione della verginità fino al matrimonio o alla vita religiosa. O la castità perpetua. Questo è un primo messaggio fondamentale che ci viene dalla vicenda di Saul.

1 SAMUELE - 15

1Samuele disse a Saul: «Il Signore ha inviato me per ungerti re sopra Israele, suo popolo. Ora ascolta la voce del Signore. 2Così dice il Signore degli eserciti: “Ho considerato ciò che ha fatto Amalèk a Israele, come gli si oppose per la via, quando usciva dall’Egitto. 3Va’, dunque, e colpisci Amalèk, e vota allo sterminio quanto gli appartiene; non risparmiarlo, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini”». 4Saul convocò il popolo e passò in rassegna le truppe a Telaìm: erano duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda. 5Saul venne alla città di Amalèk e tese un’imboscata nella valle. 6Disse inoltre Saul ai Keniti: «Andate via, ritiratevi dagli Amaleciti prima che vi distrugga insieme con loro, poiché avete usato benevolenza con tutti gli Israeliti, quando uscivano dall’Egitto». I Keniti si ritirarono da Amalèk. 7Saul colpì Amalèk da Avìla in direzione di Sur, che è di fronte all’Egitto. 8Egli prese vivo Agag, re di Amalèk, e sterminò a fil di spada tutto il popolo. 9Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio del bestiame minuto e grosso, cioè gli animali grassi e gli agnelli, tutto il meglio, e non vollero sterminarli; invece votarono allo sterminio tutto il bestiame scadente e patito.

Vi ricordate quando Amalèk ha combattuto contro Mosè? Adesso ricompare. Saul risparmia il re di Amalèk e non hanno voluto sterminare gli animali grassi. Violando l'ordine di Dio per la seconda volta. Saul pensa di essere più intelligente di Dio.

10Allora fu rivolta a Samuele questa parola del Signore: 11«Mi pento di aver fatto regnare Saul, perché si è allontanato da me e non ha rispettato la mia parola»...

Questo mi pento, fa eco al mi pento di aver creato l'Uomo (prima del diluvio universale). Nella Bibbia su Dio si usano espressioni antropomorfiche, c'è un mistero...Dio non è che dice come noi: mi sono sbagliato ecc.. Dio sapeva tutto, non ci possono essere delle novità per Lui, però nel dispiegarsi della storia umana noi dobbiamo pensare in questo modo: Dio ti prende, ti dà alcune grazie perchè con queste alcune grazie perchè tu ne faccia buon uso. Ti dice alcune cose perchè tu le metta in pratica, se non lo fai sono guai. Sono guai fino al punto che tu puoi decadere dall'elezione ricevuta da Dio stesso.

"..Samuele si adirò e alzò grida al Signore tutta la notte. 12Al mattino presto Samuele si alzò per andare incontro a Saul, ma fu annunciato a Samuele: «Saul è andato a Carmel, ed ecco si è fatto costruire un trofeo, poi è tornato passando altrove ed è sceso a Gàlgala». 13Samuele raggiunse Saul e Saul gli disse: «Benedetto tu sia dal Signore; ho eseguito gli ordini del Signore». 14Rispose Samuele: «Ma che è questo belar di pecore che mi giunge all’orecchio, e questi muggiti d’armento che odo?». 15Disse Saul: «Li hanno condotti qui dagli Amaleciti, come il meglio del bestiame grosso e minuto, che il popolo ha risparmiato per sacrificarli al Signore, tuo Dio. Il resto l’abbiamo votato allo sterminio»..."

Dio gli ha detto di fare piazza pulita ma Saul dice: lo uso per fare un sacrificio al Signore.

«Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l’obbedienza alla voce del Signore? Ecco, obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è meglio del grasso degli arieti. 23Sì, peccato di divinazione è la ribellione, e colpa e terafìm l’ostinazione. Poiché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re». (Samuele).

Dovremmo avercelo sempre appeso in camera questa cosa. Qua non è il tuo regno durerà di meno, è la fine.

24Saul disse allora a Samuele: «Ho peccato per avere trasgredito il comando del Signore e i tuoi ordini, mentre ho temuto il popolo e ho ascoltato la sua voce....."

Saul ha fatto questo per il timore del popolo. Vi fa pensare a qualcosa? Quante situazioni ci possono capitare di questo genere?

Da questo momento Saul è finito e non ci sarà verso di riprendersi.

Insegnamento severo e drammatico: la vicenda di questa persona: prima si mette a fare ciò che non doveva fare e le fa prima del tempo, non aspetta e si gioca la prima carta. Poi ne fa una più grossa: trasgredisce un'ordine di Dio e lo fa per timore del popolo. Quando noi bypassiamo la Volontà di Dio, mettendoci in testa delle ottime considerazioni per farle, ci auto- convinciamo. Spesso queste motivazioni ci nascondono il vero motivo per cui lo stiamo facendo: («Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l’obbedienza alla voce del Signore? Ecco, obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è meglio del grasso degli arieti. 23Sì, peccato di divinazione è la ribellione, e colpa e terafìm l’ostinazione.) Terafim in ebraico significa idolatria. Il grande san Girolamo che conosceva l'ebraico aveva usato il termine idoli. L'ostinazione è idolatria o quando ti impunti. Saul ne ha fatte grosse quanto una casa: la disobbedienza a Dio - tu devi fare quello che Dio vuole da te e lo devi fare bene. Idolatria di sè stesso, ribellion ed ostinazione.

Prendiamo atto. Lasciamoci edificare e che il Signore ci preservi da questi comportamenti che sono forireri di una montagna di guai.

CICLO DI CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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